4 luglio 2004, rinasce il WTC
A New York posata la prima pietra
L'America festeggia il suo giorno dell'Indipendenza. E proprio durante questa festività  a New York si festeggerà  anche la rinascita del simbolo distrutto dai kamikaze di Osama Bin Laden: il World Trade Center. La Freedom Tower, la torre della Libertà  alta 1776 piedi, un numero simbolico che evoca l'anno dell'Indipendenza, inizierà  a salire. Sarà  posata la prima pietra.


Il grattacielo con i suoi 541 metri viene definito dai suoi architetti il più alto e più sicuro del mondo è il primo tassello di un progetto decennale da 12 miliardi di dollari per la ricostruzione di Ground Zero. Non sarà  completato che nel 2009 ma il governatore George Pataki ha insistito perchè la cerimonia dell'inizio simbolico dei lavori si tenesse nel giorno dell'Independence Day.

Originariamente concepita come un simbolo di sfida e di coraggio, di rinascita e di commemorazione, la Freedom Tower è rimasta coinvolta negli ultimi mesi in polemiche sui fondi che dovrebbero finanziare la monumentale costruzione e nei litigi tra gli architetti.

Daniel Libeskind, il cui progetto avveniristico era stato inizialmente prescelto, si è dovuto difendere da notizie secondo cui sarebbe stato emarginato da un architetto rivale, David Childs, preferito da Larry Silverstein, il miliardario del cemento che ha i diritti a lungo termine sul sito delle Torri Gemelle.

Polemiche a parte, la posa della prima pietra a Ground Zero segna un momento simbolico nello sforzo di New York di scrollarsi di dosso la sindrome dell'11 settembre. Un altro passo sarà  compiuto il 3 agosto quando aprira' al pubblico per la prima volta dopo le stragi, un altro momumento simbolo di New York, la Statua della Libertà .

Un immagine del bel progetto:

Le immagini del museo di Ground Zero a New York
Ritratti gli oggetti quotidiani persi dalle vittime

I piccoli sogni spezzati riemersi in mezzo alla cenere

di GABRIELE ROMAGNOLI

NEW YORK - Il giorno in cui il "Museo dell'11 settembre" verrà  inaugurato l'Amministrazione americana dovrebbe attingere ai fondi stanziati per la lotta al terrorismo e far volare a New York il maggior numero possibile di ragazzi e ragazze arabi. Dovrebbe farli entrare nelle sale, osservare le fotografie che vi saranno esposte e che ieri sono apparse in anteprima su Internet. Al proselitismo dei fondamentalisti, alla propaganda dei regimi, alla cattiva informazione non c'è miglior rimedio che mostrare quelle immagini.

Questa è l'America che è stata colpita. Come ogni atto di guerra, l'attentato dell'11 settembre non ha centrato il cuore del potere, ma la carne della gente comune. Non ha raggiunto il bersaglio dell'arroganza o dell'imperialismo, ma gli occhiali di un uomo che li riponeva con cura in una custodia di pelle, la borsa del trucco di una donna così insicura da farvi ricorso anche durante la giornata, l'animale di pezza che un bambino aveva portato con sè per non avere paura sull'ascensore più veloce del mondo.

Quelle fotografie ci raccontano che gli abitanti del cielo non erano dei privilegiati, tutt'altro: alcuni avevano pagato un biglietto per entrare, ritirato lo scontrino dal parcheggiatore che si aspettava, al ritorno, una mancia che non ha mai potuto avere. Altri erano lì per lavorare. Avevano scelto con attenzione le scarpe da indossare per comunicare l'impressione giusta, investito dollari in pezzi di cuoio traforato che, in quel particolare universo, si suppone qualifichino chi li porta. Con quelli ai piedi calpestavano, giorno dopo giorno, lo stesso quadrato di moquette. Se facevano il loro dovere come da istruzioni ricevute, per anni e anni, alla fine la società  per cui lavoravano li premiava con una bella targa da mettere in mostra su uno scaffale dell'ufficio e poi da portare a casa il giorno della pensione, insieme con la croce di metallo e la foto incorniciata della figlia quand'era piccola. Stavano al centesimo piano e conducevano esistenze rasoterra. Ad essere spezzati, come l'insegna del World Trade Center, sono stati progetti ordinari e minimalisti, non il "sogno americano", ma le banali aspettative di centinaia di americani.

Quello che rende drammatiche le fotografie non è l'oggetto in primo piano, ma lo sfondo, che è sempre polvere, terra, cenere, perchè da quello sfondo le cose sono riemerse, le persone no. Quello sfondo era l'immenso detrito che chi è stato a Ground Zero nelle ore successive all'attentato continua a vedere anche tornandoci ora che è stato spianato, di cui continua a sentire l'odore marcio anche adesso che i venti di più di mille giorni l'hanno spazzato via. Quello sfondo, per chi l'ha visto, resterà  sempre in primo piano, continuando a inghiottire vite e risputando oggetti.

Quando i musei preservano la memoria di un orrore spesso ne affidano il racconto ai testimoni: ex prigionieri fanno da guida nelle stanze dove furono torturati. A condurre quei ragazzi venuti da lontano nei corridoi del "Museo dell'11 settembre" dovrebbero essere ex pompieri, come quelli esausti ritratti sul veicolo che li trascinava ancora una volta al cratere, quando la speranza era già  diventata illusione e tutto quel che potevano ancora aspettarsi di trovare del loro cappellano era la giacca con il nome scritto sulla schiena. O familiari delle vittime. Che le loro parole possano fare breccia è una speranza che, come per i pompieri della fotografia, già  volge in illusione. Ho da poco visto file chilometriche ad Amsterdam per entrare al museo di Anna Frank, sono salito su un traghetto strapieno a Città  del Capo per visitare Robben Island, dove in tempo di apartheid fu incarcerato Mandela. Poi si torna a casa, riaprono gli stadi e dagli all'ebreo, dagli al negro e nelle Torri Gemelle c'era un radiocomando azionato dalla Cia.

(30 agosto 2005)

http://www.repubblica.it/2003/e/galleri ... ero/1.html

Il papero è proprio filoamericano, mmmmmmmmmmmmmm.

Io personalmente ripongo le mie speranze nel prossimo presidente, la signora Clinton, quello attuale non ha neanche bisogno degli uragani mandati da Allah nel giorno della firma della costituzione iraqena, è troppo scemo, come ....

Il soldato morto "è inutile, noi andiamo, ripuliamo, e loro tornano più numerosi di prima".
Morto per colpa di quell'infame di Bush che ha mandato i ragazzini poveri in guerra.

Veramente un vile, assomiglia proprio a qualcuno.


2000 ragazzini caduti per quel vile: ma perchè ai vili piace sempre servirsi dei ragazzini??
Lui nella guerra del Vietnam si è fatto imboscare dal padre.

Se uno credesse ci sarebbe una punizione dopo morti...

Romeo ha scritto:Il papero è proprio filoamericano, mmmmmmmmmmmmmm.

e te sei proprio una bestia al cubo..vabbè và , lasciamo stare...

Romeo ha scritto:

Il soldato morto "è inutile, noi andiamo, ripuliamo, e loro tornano più numerosi di prima".
Morto per colpa di quell'infame di Bush che ha mandato i ragazzini poveri in guerra.

Veramente un vile, assomiglia proprio a qualcuno.


2000 ragazzini caduti per quel vile: ma perchè ai vili piace sempre servirsi dei ragazzini??
Lui nella guerra del Vietnam si è fatto imboscare dal padre.

Se uno credesse ci sarebbe una punizione dopo morti...

Scusa Romeone.....ma perchè ogni tanto (mica sempre, ci mancherebbe...) non metti un post sulla guerra civile in Uganda o in altri paesi ameni di cui di solito non frega un cazzo nessuno?????

Tanto per diversificare.......

se trovo la lampada di aladino i primi 2 desideri sono per me..logico..il terzo è:
voglio vedere il papero e romeo chiusi in una stanza di 3 * 3 per 10 ore consecutive..

sono buono..gli lascio anche un pc e un monitor + linea adsl..

Che 'azz c'ntra col WTC?

Romeo ha scritto:Che 'azz c'ntra col WTC?

Esattamente come c'entra la morte di 2000 ragazzini nella guerra in Iraq con la costruzione di un grattacielo in quel di New York.......

Husker_Du ha scritto:

Romeo ha scritto:Che 'azz c'ntra col WTC?

Esattamente come c'entra la morte di 2000 ragazzini nella guerra in Iraq con la costruzione di un grattacielo in quel di New York.......

Beh, dai la guerra è stata dichiarata proprio contro chi avrebbefatto cadere il WTC (e poi si è scoperto che non era lì e nemmeno vi era traccia delle famose armi...)

Romeo ha scritto:

Husker_Du ha scritto:

Romeo ha scritto:Che 'azz c'ntra col WTC?

Esattamente come c'entra la morte di 2000 ragazzini nella guerra in Iraq con la costruzione di un grattacielo in quel di New York.......

Beh, dai la guerra è stata dichiarata proprio contro chi avrebbefatto cadere il WTC (e poi si è scoperto che non era lì e nemmeno vi era traccia delle famose armi...)

Se vabbè...a parte che molti degli attentatori erano sauditi......onde per cui......

Tu credi ancora che la guerra in Iraq fosse una guerra al terrorismo????????.....Non skerziamo please....

Husker_Du ha scritto:Tu credi ancora che la guerra in Iraq fosse una guerra al terrorismo????????.....Non skerziamo please....

Bè in effetti uno c' è: si chiama Camminatore ed ha un QI pari ad un tostapane (ma rischiamo di offendere i tostapane...)

I sauditi costituivano 12/13 del cosiddetto "muscolo", cioè di coloro che erano addetti al controllo dei passeggeri. Il capo dei dirottatori dell ' UA175 era degli Emirati arabi uniti, quello dell' AA11 era egiziano. Un altro pilota era libanese.

Non mi risulta vi siano stati bombardamenti in Libano, Egitto, Emirati arabi.

Il terrorista che tentó di far saltare in aria il WTC nel '93 era pachistano, gli attentatori alle ambasciate americane in Kenya del '98 erano sauditi. Anche qui nessun bombardamento sul Pakistan o sull' Arabia (e ci mancherebbe, visto sono paesi alleati).

Zero bombardamenti in Sudan, Pakistan, Kashmir, Malaysia, Indonesia, Giordania, Siria, Algeria, Yemen, Filippine, Marocco, Tunisia, Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan ecc, tutti paesi che forniscono l' immenso serbatoio della moderna militanza radicale islamica.

Nessun terrorista di alto livello degli ultimi 20 anni proviene dall' Iraq, al massimo vi sono membri fra l' IMK e UPK del Kurdistan. Non vi è prova di un legame fra Saddam e Osama, l' unico fatto certo è che quest' ultimo ha sempre respinto gli approcci di Baghdad.

I bombardamenti di Tora Bora non fanno testo, Bin Laden non aveva mai fatto mistero di avere la sua base in Afghanistan.

Prima che il tostapane camminatore ci trifoli i coglioni, diciamo subito che non sta scritto sull' Unità  ma su fonti rigorosamente inglesi e americane...sempre che i comunisti non stiano dilagando anche lì.

Camminatore tostati!

Drogato_ di_porno ha scritto: Non mi risulta vi siano stati bombardamenti in Libano, Egitto, Emirati arabi.

aspetta e abbi fede.
alla fine del mandato di bush mancano ancora due anni.
e cmq ho molta fiducia nel successore di bush (condoleeza rice), anche se mi auguro venga eletta la signora clinton.

sarà  divertente quel giorno vedere i pacifisti appoggiare i nuovi kosovo senza se e senza ma.

quanto al resto, è solo propaganda comunista e non ti rispondo.
i comunisti ormai stanno inquinando anche le fonti di informazione inglesi e americane.
speriamo arrivi persto un nuovo mc carthy

camminatore ha scritto:

Drogato_ di_porno ha scritto: Non mi risulta vi siano stati bombardamenti in Libano, Egitto, Emirati arabi.

aspetta e abbi fede.
alla fine del mandato di bush mancano ancora due anni.
e cmq ho molta fiducia nel successore di bush (condoleeza rice), anche se mi auguro venga eletta la signora clinton.

sarà  divertente quel giorno vedere i pacifisti appoggiare i nuovi kosovo senza se e senza ma.

quanto al resto, è solo propaganda comunista e non ti rispondo.
i comunisti ormai stanno inquinando anche le fonti di informazione inglesi e americane.
speriamo arrivi persto un nuovo mc carthy

Drugat comunista ??