pontellino ha scritto: Quando Erotik chiuderà i battenti la situazione non cambierà di molto: Supersex (seppur con una storia ridotta a un centinaio di pagine e qualche aiuto in più dagli attori comprimari) diventerà settimanale. Probabilmente proprio questa decisione di spingere la rivista madre (inserendo la famosissima Cicciolina e cambiandone la periodicità) spinse la produzione a chiudere la consociata Erotik, che sarebbe diventata difficile da gestire con dei tempi di lavorazione di Supersex così stretti. Un vero peccato, perché, rispetto a Supersex, la fotografia di Erotik era di un livello superiore.
Quello, e l’esiguo margine di profitto. Come noterai, sia “Supersex” sia “Erotik” avevano entrambi un prezzo di copertina di 5.000 lire nel 1982, ma stampare tutto a colori su carta patinata alquanto pesante era operazione molto più costosa (mentre diverse altre riviste porno dell’epoca, con un mischio di pagine a colori e pagine bianco e nero, si stampavano su carta più leggera con qualità di stampa più bassa). Gli editori di “Erotik” non potevano rischiare di alienare una cospicua parte del mercato alzando di più il prezzo di copertina (è vero che le riviste straniere danesi o svedesi, di altissima qualità grafica rispetto a queste, costavano prezzi assurdi – anche tre- quattro volte il prezzo di un numero di “Erotik” – ma quelle si vendevano alla spicciolata nei negozi “per adulti” e non in edicola). Al confronto, un rivista “normale” all’epoca costava dalle 700 (“TV Sorrisi & Canzoni”) alle 1.000 lire (“Epoca”). Perfino “Playboy” e “Playmen” costavano 1.000 lire in meno di “Erotik”, ma vendevano un’infinità di copie in più e i loro profitti venivano dalla pubblicità, mica dalla vendita in edicola. Tenendo presente che all’edicolante si doveva dare uno sconto dal 60% al 70% (e avevano pure diritto di resa) il margine di guadagno era sottilissimo. Tutto il guadagno possibile per “Erotik” proveniva dunque dalla vendita “popolare” in edicola; bastava che uno o due numeri della rivista non arrivassero ad una quota di “x” migliaia che si era pianificata, e quel mese si rischiava addirittura di perdere soldi. Da qui, ritengo, la decisione di raddoppiare le uscita della rivista in bianco e nero (che costava da 15% a 20% in meno da produrre) e di termine invece quella a colori.
Su altro tema, come tanti del forum sanno, quel “gnoccone galattico di Olinka Hardiman” era all’epoca la donna (nella vita reale) di Pontello. Qua e là su questo forum (e su altri) si è data qualche notizie a proposito (anche deprimente, come il fatto che Pontello la trattava malissimo, come ebbe a raccontare JP Armand anni fa sul forum Delta di venere). Magari l’esperto Pan (grande ammiratore di Olinka) avrà qualche inedita notizia e “back story” da raccontarci a proposito?
E tanto che ci siamo sul tema della “vita reale” di Pontello, tra i pochi dati (affidabili) che ho racimolato negli anni sappiamo che 1) è classe 1950, dunque quest’anno compie 67; 2) aveva fatto il modello per cataloghi di moda maschile e assieme alla moglie Marie-José Loyer (che è apparsa in qualche numero anche di “Supersex” mentre in qualche film ha usato pure il nome da spostata, Pontello) facevano parte di un giro di “scambisti” di coppie a Parigi: entrarono nel mondo del cinema porno assieme agli amici scambisti Richard e Liliane Lemieuvre (che all’epoca erano sposati con due figlie; in seguito divorziati, Richard, prendendo il cognome d’arte “Allan”, sposò Nicole Segaud aka Helène Shirley; oggi è sposato con una donna non dal mondo porno, hanno una figlia, e fa il “artisan-chocolatier”); 3) nel 1999-2000 Pontello (risposato anche lui con una donna ‘non del mondo porno’) si è presentato alla Fiera MiSex di Milano con sua figlia “stupendamente bella” (secondo il webmaster “Max” del forum “Deltadivenere”) la quale studiava economia e commercio e che Pontello custodiva gelosamente perché non voleva assolutamente che entrasse in alcun modo nel mondo porno.
Da qualche parte (ma non a livello di notizia “accertata”) ho letto che Pontello è oggigiorno di nuovo divorziato e “affoga nei debiti” causa suo vizio del gioco. Sarà vero? Chi ha altre notizie, le condivida con noi (ma solo se
accertate: di “storie inventate di sana pianta” è piena l’internet, non c’è bisogno di ripeterli anche qui).
E intanto:
GRAZIE pontellino, per questo nuovo, splendido post.