Cap d'Agde: luci ed ombre
Inviato: 24/08/2004, 23:18
Era la prima volta che ci andavo e tutti me ne avevano sempre parlato come del paradiso terrestre degli scambisti, la casa di sodoma e gomorra ecc.ecc.
Ora alla luce della mia settimana di esperienza dico la mia
Il posto si regge su un impossibile compromesso: raggruppare la trasgressione reprimendo
Gli interessi personali e politici hanno cambiato profondamente questo posto: gli scambisti sono guardati a vista, in spiaggia non si puó fare nulla pena l'arresto, idem in qualsiasi spazio aperto.
La gente va a fare il bagno con in testa tutt'altro, va in spiaggia ma nessuno si gode sole e mare, sono tutti tesi a pensare altro, guardare altro, scrutare se intorno succede qualcosa.
Alla fine ci si sente meno liberi di trasgredire su questa spiaggia che in una normale località balneare con sempre questi cazzo di corvi della sicurezza a scrutare l'orizzonte.
Ti concedono un'ora d'aria, quando smontano dal turno serale, tutti aspettano quel momento e così a quel punto la spiaggia si riempie di repressi segaioli che basta fargli vedere una figa en plein air per far partire il segone furibondo
Ho visto personaggi da circo, gente allo sbando più totale
Il complesso risente di poca manutenzione: la macchia mediterannea è secca, la spiaggia abbastanza sporca e i locali quali bar e ristoranti sono approssimativi quasi a dire "voglio anche vedere che gli scambisti si mettano a fare i sofisti, tanto o vengono qui o vengono qui"
I prezzi sono alti, la qualità è bassa e certe zone dei centri commerciali decisamente tristi
Visto che all'aria aperta non si puó fare un cazzo (a meno che non si voglia rischiare) non rimane che conoscersi e organizzare feste private ma le case sono piccole e a quasi tutti manca l'iniziativa. In spiaggia tutti guardano tutti ma pochi approcciano.
Si rimanda per lo più alla conoscenza carnale direttamente nei club per la gioia dei gestori
Certo un privè con 200 coppie qui a Milano ce lo sogniamo; in una sola sera ho fatto tre scambi ma avrei potuto anche arrivare a dieci se solo avessi voluto, c'era solo l'imbarazzo della scelta
Ma è mai possibile che arrivo nella città del naturismo e del sesso e devo andare a scopare in un privè? Io lo trovo assurdo...
Far convivere naturisti e scambisti sotto lo stesso tetto non è facile, parlano spesso due lingue diverse e in certi momenti vedere bambini in un luogo simile mi sembrava decisamente una forzatura.
Io mio figlio a Cap non ce lo porterei, lo dico chiaramente.
Lo sfruttamento commerciale del posto è esasperato: i francesi si devono decidere, o gli scambisti li vogliono, e allora devono metterli in condizione di vivere e divertirsi, o non li vogliono e allora la piantassero di avere questo atteggiamento repressivo ipocrita con un colpo al cerchio e uno alla botte.
Cap a mio avviso è ad un bivio, se porta ancora avanti questa parabola in discesa rischia di essere abbandonata a favore di nuove realtà che prima o poi nasceranno. Lo scambismo puó essewre un business enorme se gestito con intelligenza e qui se lo stanno un po' perdendo per strada.
Ho parlato molto con chi è venuto qui in passato ed erano concordi nel dire che è peggiorato tutto.
Dove è posto allora il punto di rottura? Finchè non vi sarà una seria concorrenza non lo sapremo peró mi fa girare terribilmente il cazzo che chi gestisce questo posto abbia così poca lungimiranza e rispetto per chi li ha resi miliardari
Indi per cui non ci torneró più?Ci torneró eccome, sono stato comunque bene e mi sono divertito, rimane un posto senza eguali in Europa, ma tanto si potrebbe fare per migliorare.
Il problema è che la gente siccome si tratta di sesso non ha la forza o il coraggio di far sentire la propria voce.
Tutto il mondo è paese...
Ora alla luce della mia settimana di esperienza dico la mia
Il posto si regge su un impossibile compromesso: raggruppare la trasgressione reprimendo
Gli interessi personali e politici hanno cambiato profondamente questo posto: gli scambisti sono guardati a vista, in spiaggia non si puó fare nulla pena l'arresto, idem in qualsiasi spazio aperto.
La gente va a fare il bagno con in testa tutt'altro, va in spiaggia ma nessuno si gode sole e mare, sono tutti tesi a pensare altro, guardare altro, scrutare se intorno succede qualcosa.
Alla fine ci si sente meno liberi di trasgredire su questa spiaggia che in una normale località balneare con sempre questi cazzo di corvi della sicurezza a scrutare l'orizzonte.
Ti concedono un'ora d'aria, quando smontano dal turno serale, tutti aspettano quel momento e così a quel punto la spiaggia si riempie di repressi segaioli che basta fargli vedere una figa en plein air per far partire il segone furibondo
Ho visto personaggi da circo, gente allo sbando più totale
Il complesso risente di poca manutenzione: la macchia mediterannea è secca, la spiaggia abbastanza sporca e i locali quali bar e ristoranti sono approssimativi quasi a dire "voglio anche vedere che gli scambisti si mettano a fare i sofisti, tanto o vengono qui o vengono qui"
I prezzi sono alti, la qualità è bassa e certe zone dei centri commerciali decisamente tristi
Visto che all'aria aperta non si puó fare un cazzo (a meno che non si voglia rischiare) non rimane che conoscersi e organizzare feste private ma le case sono piccole e a quasi tutti manca l'iniziativa. In spiaggia tutti guardano tutti ma pochi approcciano.
Si rimanda per lo più alla conoscenza carnale direttamente nei club per la gioia dei gestori
Certo un privè con 200 coppie qui a Milano ce lo sogniamo; in una sola sera ho fatto tre scambi ma avrei potuto anche arrivare a dieci se solo avessi voluto, c'era solo l'imbarazzo della scelta
Ma è mai possibile che arrivo nella città del naturismo e del sesso e devo andare a scopare in un privè? Io lo trovo assurdo...
Far convivere naturisti e scambisti sotto lo stesso tetto non è facile, parlano spesso due lingue diverse e in certi momenti vedere bambini in un luogo simile mi sembrava decisamente una forzatura.
Io mio figlio a Cap non ce lo porterei, lo dico chiaramente.
Lo sfruttamento commerciale del posto è esasperato: i francesi si devono decidere, o gli scambisti li vogliono, e allora devono metterli in condizione di vivere e divertirsi, o non li vogliono e allora la piantassero di avere questo atteggiamento repressivo ipocrita con un colpo al cerchio e uno alla botte.
Cap a mio avviso è ad un bivio, se porta ancora avanti questa parabola in discesa rischia di essere abbandonata a favore di nuove realtà che prima o poi nasceranno. Lo scambismo puó essewre un business enorme se gestito con intelligenza e qui se lo stanno un po' perdendo per strada.
Ho parlato molto con chi è venuto qui in passato ed erano concordi nel dire che è peggiorato tutto.
Dove è posto allora il punto di rottura? Finchè non vi sarà una seria concorrenza non lo sapremo peró mi fa girare terribilmente il cazzo che chi gestisce questo posto abbia così poca lungimiranza e rispetto per chi li ha resi miliardari
Indi per cui non ci torneró più?Ci torneró eccome, sono stato comunque bene e mi sono divertito, rimane un posto senza eguali in Europa, ma tanto si potrebbe fare per migliorare.
Il problema è che la gente siccome si tratta di sesso non ha la forza o il coraggio di far sentire la propria voce.
Tutto il mondo è paese...