Oh Romeo Romeo

Scatta il fluido erotico...

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barcode
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Oh Romeo Romeo

#1 Messaggio da barcode »

.. perchè non reintegriam romeo?

Direi che il periodo di quarantena è finito, chissà  se Z dopo le vacanze vorrà  restituirci quel genio
Che si avvicini col capo cosparso di cenere

Torni il figliuol prodigo

:DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD
Ultima modifica di barcode il 31/08/2004, 17:23, modificato 1 volta in totale.
Trova il sillogismo della vita

Nova
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#2 Messaggio da Nova »

ohhhh, era ora...... io non osavo, si sa che sarei di parte.

Mi manca troppo, sento un vuoto incolmabile....

Chi è a favore di riammissione?

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Puck
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#3 Messaggio da Puck »

quando non ero ancora registrato,mi divertiva leggere i suoi post!Ora che mi sono registrato il grande Z l'ha bannato.Ma perchè?!
...perchè la vita ha un senso,se il senso non glielo si dà .

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barcode
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#4 Messaggio da barcode »

Puck ha scritto:quando non ero ancora registrato,mi divertiva leggere i suoi post!Ora che mi sono registrato il grande Z l'ha bannato.Ma perchè?!
Perchè ha fatto lo str***o? :DDD

Beh capita a tutti
Trova il sillogismo della vita

catoblepa
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#5 Messaggio da catoblepa »

Per le new entry... riassuntino delle puntate precedenti? Thank's.
Mi chiedo, saranno così importanti i soldi per Dio? (cit. Nova)

Nova
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#6 Messaggio da Nova »

Perchè non c'ero io a contenerlo... :(
Adesso che sono tornata ci penserei io a tenerlo tranquillo.

Dai, Zeta................

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manuel_b77
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#7 Messaggio da manuel_b77 »

Concordo con la richiesta di riassunto ... sono stato in ferie e mi sa che mi sono perso qualcosa ...

Julio taylor
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#8 Messaggio da Julio taylor »

bisogna vedere se lui avra voglia di ritornare, e come la prenderanno don chischiotte e paperinik...
Ultima modifica di Julio taylor il 31/08/2004, 17:31, modificato 1 volta in totale.
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=67607


ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."

Nova
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#9 Messaggio da Nova »

manuel_b77 ha scritto:Concordo con la richiesta di riassunto ... sono stato in ferie e mi sa che mi sono perso qualcosa ...
Anch'io ero in ferie ma non ho bisogno del riassunto...
Lo intuisco :lol:

Nova
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#10 Messaggio da Nova »

Julio taylor ha scritto:bisogna vedere se lui avra di ritornare, e come la prenderanno don chischiotte e paperinik...
Una volta Don disse:
Sbagliare è umano, perdonare è divino"

O qualcosa di simile... :)

Don?

Nova
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#11 Messaggio da Nova »

Rimetto alla vostra attenzione anche il Circolo, così triste e abbandonato da quando manca il Suo Creatore.... :(
Ultima modifica di Nova il 31/08/2004, 17:37, modificato 1 volta in totale.

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DON CHISCIOTTE
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#12 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

Nova ha scritto:
Julio taylor ha scritto:bisogna vedere se lui avra di ritornare, e come la prenderanno don chischiotte e paperinik...
Una volta Don disse:
Sbagliare è umano, perdonare è divino"

O qualcosa di simile... :)

Don?
esatto..ma manca la fine...
continuare è da somari..

Nova
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#13 Messaggio da Nova »

DON CHISCIOTTE ha scritto:
Nova ha scritto:
Julio taylor ha scritto:bisogna vedere se lui avra di ritornare, e come la prenderanno don chischiotte e paperinik...
Una volta Don disse:
Sbagliare è umano, perdonare è divino"

O qualcosa di simile... :)

Don?
esatto..ma manca la fine...
continuare è da somari..
Dai, Don, non essere così fiscale....

:blowkiss: :blowkiss: :blowkiss:

THE ANSWER
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#14 Messaggio da THE ANSWER »

Ma non l'aveva detta il CAPO quella frase ?

non per toglierti qualcosa Don............

Julio taylor
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Re: Oh Romeo Romeo

#15 Messaggio da Julio taylor »

barcode ha scritto:.. perchè non reintegriam romeo?

Che si avvicini col capo cosparso di cenere
Torni il figliuol prodigo

:DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD
in attesa di helmut
provvedo in parte io :lol:

LA PARABOLA DEL FIGLIUOL PRODIGO

E' questa le terza parabola, la cui parte rilevante è, appunto, l'amor di Dio per i peccatori. Questa parabola è il più bel diamante di questo tesoro di parabole evangeliche.
Un uomo, che rappresenta Dio, aveva due figli, propone Gesù. Quest'uomo è ricco, buono e generoso e nella sua casa anche i servitori, i mercenari hanno un trattamento di favore.
I due figli vivono la vita onesta del padre, e partecipano all'amministrazione dei suoi beni.
Ma un giorno il più giovane dei due e con aria di autorità  gli dice: «Padre, dammi la mia parte dei beni che mi tocca!». Ma. in realtà , non gli spetta nulla per ora, perchè suo padre vive ancora. Tuttavia, egli vuole avere la sua libertà , fare a modo suo, senza dover consultare e rendere conto ad alcuno. Il padre gli dà  quello che desidera, spartendo i beni tra i figli. Allora, il più giovane, messa assieme ogni cosa, «se ne parte per un paese lontano », immagine del mondo, dove Dio è dimenticato, dove il Suo nome non è mai pronunciato.
E nel mondo dà  subito inizio a festini, bagordi, attirandosi gran numero di amici e di adulatori solleciti a godere delle sue sostanze. Ma questa vita debosciata non dura molto, Ben presto le ricchezze finiscono e con esse spariscono tutti gli amici e adulatori.
Intanto sopravviene nel paese «una gran carestia», e il giovane pallido, affamato, cencioso bussa di porta in porta, supplicando per avere un tozzo di pane e un misero lavoro. Ma dappertutto incontra rifiuto, dati i tempi difficili.
Solo un proprietario meno provato dalla carestia, l'accoglie per pietà  e lo manda lontano nella sua tenuta a fare il guardiano delle mandrie di porci.
«Ed egli avrebbe desiderato empirsi lo stomaco delle ghiande che i porci mangiavano, ma nessuno dei guardiani preposti ai greggi, gliene dava».
Era questa l'ora che Dio attendeva. In questo stato di profonda umiliazione e di prostrazione fisica e morale, senza alcuna prospettiva per il giorno dopo, il giovane sventurato ripensa alla casa del padre e a tutti quei servi e mercenari che in essa hanno tutto in abbondanza.
«Rientrato in sè disse: Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza, ed io qui muoio di fame!». E' questo il primo sintomo del suo ravvedimento. Quindi prende la risoluzione: «Io mi leveró», dalla bassezza in cui è caduto, «e me ne andró », perchè è così lontano, « dal padre mio», il cui cuore paterno è pieno di inestinguibile tenerezza, «e gli diró: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te: non son più degno di essere da te considerato come tuo figliuolo, accettami almeno come uno dei tuoi servi».
Quindi si alza e parte, facendo a ritroso verso la speranza quel cammino, che aveva iniziato credendo di trovare libertà , gioia di vivere, piacere.
Ma il padre non si è dimenticato di lui. Anzi, quanto più lui, il figlio, si è mostrato ingrato, tanto più ha inteso amarlo, sentendolo nel bisogno e privo del suo amore ed aiuto. Ed ogni tanto l'amore lo portava a scrutare l'orizzonte per vedere il figlio tornare a lui.
Finalmente, un giorno lo scorge camminare lentamente, stanco, vestito di stracci e macilento per la mancanza di cibo. Sena frapporre indugio, gli corre incontro, e, quando lo raggiunge, lo bacia e lo abbraccia a lungo, mentre il figlio tra lacrime e singulti cerca di dirgli, come si era prefissato: «Padre, ho peccato contro il cielo e contro te; non son più degno di essere chiamato tuo figliuolo ». Ma il padre non lo fa nemmeno finire di parlare, perchè tanta è la gioia, da cui è pervaso che si affretta col figlio verso casa, ove giunto chiama tutti i suoi servi: « Presto, dice loro, portate qui la veste più bella», quella veste cioè lunga, detta anche toga, che era portata come segno di condizione elevata: «mettetigli un anello al dito», che altro non era che un anello recante un sigillo che distingueva le persone di condizione sociale elevata: « mettetigli dei calzari ai piedi», segno di libertà , perchè i servi e schiavi erano scalzi; « e portate fuori presto, il vitello già  ingrassato», come ce ne erano sempre per ogni occorrenza nelle case dei facoltosi orientali, « ammazzatelo e mangiamo e facciamo festa, perchè questo mio figlio era morto, ed è tornato a vita; era perduto ed è stato ritrovato. E si misero a far gran festa». Nel mezzo di essa ecco giungere dai campi il fratello maggiore, che, intesi suoni danze e allegria, senza entrare nella casa del banchetto, si informa da un servo cosa stia accadendo.
Il servo lo informa di tutto. Allora egli manda a chiamare il padre per rimproverarlo del suo ingiusto comportamento e senza ascoltarne gli inviti a entrare nella sala, gli dice: « Ecco, da tanti anni ti servo, e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me peró non hai mai dato neppure un capretto per far festa coi miei amici; ma, quando è venuto questo tuo figliuolo che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato ».
Il padre gli risponde: « Figliuolo, tu sei sempre stato con me, ed ogni cosa mia è tua; ma bisogna far festa e rallegrarsi, perchè questo tuo fratello era morto ed è tornato a vita, era perduto ed è stato ritrovato ».
Gesù non finisce la parabola, si ferma qui. Non dice se il figlio maggiore partecipó anche lui alla festa. Con un sentimento di profonda delicatezza e bontà  lascia ai farisei la conclusione del racconto, perchè questo fratello scontento, geloso, egoista e orgoglioso è il loro ritratto.
Se nelle intenzioni di Gesù il figliuol prodigo rappresenta direttamente tutti i peccatori gentili del suo tempo, tuttavia egli ha voluto gettare la corda della salvezza a tutti i poveri figliuoli prodighi di ogni tempo, mostrando in Dio un padre buono, più ostinato nella sua misericordia che essi nella loro ingratitudine, più tenace nel perdonarli che essi ad offenderlo.
Ultima modifica di Julio taylor il 31/08/2004, 17:41, modificato 1 volta in totale.
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ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."

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