GiarneseUmnberto ha scritto:ricordo il lontano 2010 quando facevo il mestiere di panettiere a domicilio.Ebbene ricordo che portai le panelle di pane su ordinazione a casa di un mio collega,si chiamava Giosualdo.
Ricordo che era il periodo estivo,i primi di giugno e faceva un gran caldo,andai a suonare e mi aprì la porta in canottiera sporca di sugo e sotto indossava uno shorts largo a cui pendevano 4 bottiglie d'acqua piene legate con un filo che saliva nel pantalone.A quel punto lui mi invitò ad entrare dentro casa per un caffè e vidi che camminava barcollando a destra e a sinistra e aveva le lacrime agli occhi,a quel punto domandai a Giosualdo cosa stesse facendo e lui mi rispose che era una nuova tecnica di allungamento peneario,ovvero legare 4 bottiglie piene d'acqua ad uno spago che conducesse all'attaccatura del pene,questo metodo diceva che era molto usato e in voga nei Paesi rurali del Congo.All'inizio ero assai spaventato per le sue condizioni poiché a stento riusciva a parlare e la cosa era molto inquietante poiché gli lacrimavano pure gli occhi e faceva strani versi di dolore,lui mi disse che aveva iniziato con una bottiglietta d'acqua piccola piena e poi mese dopo mese aveva aggiunto altri pesi fino ad arivare alla situazione di quel momento ovvero 6 bottiglie d'acqua piene.Chiesi poi a Giosualdo cosa ne pensasse la moglie e lui mi disse balbettando e con versi strani che proprio per queste cose era andata dalla madre insieme ai figli e lo aveva lasciato solo,a quel punto ho domandato fino a quanto durasse questo esperimento sociale ma anche medico e che scopo potesse mai avere,lui mi rispose fino a 8 bottiglie piene e 1 anno di trattamento e poi si sarebbe ripreso tutto con gli interessi e voleva iniziare la carriera di pornoattore. Non rividi più Giosualdo ma oggi leggendo questo topic mi è tornato alla mente.