Sà a sesso nel bagno di un bar
Inviato: 01/11/2004, 22:13
Tratto da tgcom.it
Si' a sesso nel bagno di un bar
Como, non atto osceno in luogo pubblico
Una coppia intenta in effusioni intime nella toilette di un bar non commette atti osceni in luogo pubblico, perchè il luogo è comunque appartato e il fatto non è davanti agli occhi di tutti. Lo stabilisce la sentenza del giudice monocratico di Como Luciano Storaci, che ha assolto due svizzeri del Canton Ticino 33 anni lui, 32 lei, sorpresi un anno fa in atteggiamenti inequivocabili nel bagno di un pub del centro di Como.
La coppia era stata scoperta dal titolare del locale, che era andato a cercarli venti minuti dopo averli visti andare in bagno: "Se il barista mi avesse dato il tempo di rivestirmi non sarebbe successo nulla", si è difesa la donna davanti al giudice.
Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a sei mesi per l'uomo e a cinque per la donna, per atti osceni in luogo pubblico. Secondo il difensore, invece, il comune senso del pudore non era stato violato, perchè i due erano appartati e nessuno li vedeva. Alla fine il giudice ha assolto gli imputati dall'imputazione principale, ma ha condannato l'uomo al pagamento di 200 euro per avere rotto la serratura del bagno. A parte, lo svizzero ha poi patteggiato tre mesi per resistenza a pubblico ufficiale, per via della reazione inconsulta avuta all'intervento della polizia.
La notizia è di una ventina di giorni fa, ma rimane curiosa, come cambia l´arcaico comune senso del pudore...
Si' a sesso nel bagno di un bar
Como, non atto osceno in luogo pubblico
Una coppia intenta in effusioni intime nella toilette di un bar non commette atti osceni in luogo pubblico, perchè il luogo è comunque appartato e il fatto non è davanti agli occhi di tutti. Lo stabilisce la sentenza del giudice monocratico di Como Luciano Storaci, che ha assolto due svizzeri del Canton Ticino 33 anni lui, 32 lei, sorpresi un anno fa in atteggiamenti inequivocabili nel bagno di un pub del centro di Como.
La coppia era stata scoperta dal titolare del locale, che era andato a cercarli venti minuti dopo averli visti andare in bagno: "Se il barista mi avesse dato il tempo di rivestirmi non sarebbe successo nulla", si è difesa la donna davanti al giudice.
Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a sei mesi per l'uomo e a cinque per la donna, per atti osceni in luogo pubblico. Secondo il difensore, invece, il comune senso del pudore non era stato violato, perchè i due erano appartati e nessuno li vedeva. Alla fine il giudice ha assolto gli imputati dall'imputazione principale, ma ha condannato l'uomo al pagamento di 200 euro per avere rotto la serratura del bagno. A parte, lo svizzero ha poi patteggiato tre mesi per resistenza a pubblico ufficiale, per via della reazione inconsulta avuta all'intervento della polizia.
La notizia è di una ventina di giorni fa, ma rimane curiosa, come cambia l´arcaico comune senso del pudore...