Sessualità nell'America Contemporanea
Inviato: 10/11/2004, 9:46
La destra cristiana boicotta il film biografico su Alfred Kinsey
Gli studi del biologo americano fecero scandalo all'epoca
NEW YORK - Mentre Hitler invadeva l'Europa e i giapponesi preparavano l'attacco a Pearl Harbour, un biologo dell'Indiana insegnava all'università una materia fino ad allora innominabile: sessualità . Il professor Alfred Kinsey - pioniere degli studi sull'argomento, con due importanti e assai discussi 'rapporti' sullo stato della sessualità di maschi e femmine dell'epoca - portó rivoluzione e scandalo nell'America perbenista degli anni Quaranta: ma le reazioni sembrano le stesse, in vista dell'uscita del film che racconta la storia del medico americano: Kinsey, sottotitolo Parliamo di sesso.
La destra cristiana è partita all'attacco della biografia del sessuologo firmata dalla regia di Bill Condon, attore protagonista Liam Neeson. Contro il film, quella parte dell'America - ancora più forte dopo la rielezione di Bush- che considera Kinsey un pedofilo e un pervertito. Per questo contro il film è partita una campagna feroce, di stile integralista, per farlo fallire ai botteghini.
Gli attivissimi gruppi per la difesa della famiglia attribuiscono al biologo il declino morale dell'America. La sessoterapista Laura Schlessinger, conduttrice di un programma radiofonico, ha chiesto ai suoi ascoltatori di non andare a vedere il film "se hanno a cuore anche un poco il bene dei bambini".
.....
Con la Schlessinger, e con i soldi delle associazioni della destra cristiana, Reisman aveva tentato mentre ancora il film era in lavorazione di acquistare una pagina di pubblicità su Variety, la bibbia del mondo dello spettacolo, per scoraggiare la visione del film. La pagina mostrava un bambino che piange e la didascalia: "Avete paura che i pedofili adeschino i vostri figli?'. Variety aveva respinto l'inserzione giudicandola di cattivo gusto.
...
Liam Neeson si è detto consapevole delle passioni spesso negative che il suo film si accinge a suscitare: "Gli Stati Uniti sono un paese schizofrenico: da un lato hai il successo di trasmissioni come Sex and the City e Queer Eye for the Straight Guy, i cui protagonisti sono quattro gay che danno consigli di gusto a un eterosessuale, poi peró fa scandalo la tetta scoperta di Janet Jackson o una coppia omosessuale che si sposa a San Francisco". In una recente intervista l'attore ha difeso il lavoro di Kinsey: "Tutta la sua vita è stato uno studio sulla tolleranza. I tempi in cui viveva, il livello di ignoranza soprattutto tra i giovani, era incredibile".
A quei tempi. Ma che sembrano i medesimi di oggi. Un'inchiesta pubblicata oggi dal New York Times dimostra come sia tuttora difficile per i ricercatori in studi di sessualità mandare avanti i loro progetti. "La nazione che ha inventato il Viagra è ancora a disagio ad esplorare argomenti come il desiderio e gli stimoli dell'eccitazione sessuale anche quando le ricerche in questi campi sono indispendsabili ai fini della salute pubblica".
Il quotidiano di New York ha citato le minacce fatte dal Congresso solo un anno fa di far chiudere alcuni stimati studi sul sesso. L'estate scorsa il governo federale ha rifiutato fondi a tre importanti università che volevano creare corsi di perfezionamento per studenti interessati a studiare la sessualità .
"Sono nel campo da 30 anni e il livello di intimidazione e di paura è più alto oggi di quando ho cominciato", ha detto al giornale Gilbert Herdt, ricercatore del National Sexuality Research Center della San Francisco State University, preoccupato che i recenti risultati elettorali "provochino una intrusione ancora maggiore dell'ideologia nella scienza".
(repubblica, 9 novembre 2004)
Gli studi del biologo americano fecero scandalo all'epoca
NEW YORK - Mentre Hitler invadeva l'Europa e i giapponesi preparavano l'attacco a Pearl Harbour, un biologo dell'Indiana insegnava all'università una materia fino ad allora innominabile: sessualità . Il professor Alfred Kinsey - pioniere degli studi sull'argomento, con due importanti e assai discussi 'rapporti' sullo stato della sessualità di maschi e femmine dell'epoca - portó rivoluzione e scandalo nell'America perbenista degli anni Quaranta: ma le reazioni sembrano le stesse, in vista dell'uscita del film che racconta la storia del medico americano: Kinsey, sottotitolo Parliamo di sesso.
La destra cristiana è partita all'attacco della biografia del sessuologo firmata dalla regia di Bill Condon, attore protagonista Liam Neeson. Contro il film, quella parte dell'America - ancora più forte dopo la rielezione di Bush- che considera Kinsey un pedofilo e un pervertito. Per questo contro il film è partita una campagna feroce, di stile integralista, per farlo fallire ai botteghini.
Gli attivissimi gruppi per la difesa della famiglia attribuiscono al biologo il declino morale dell'America. La sessoterapista Laura Schlessinger, conduttrice di un programma radiofonico, ha chiesto ai suoi ascoltatori di non andare a vedere il film "se hanno a cuore anche un poco il bene dei bambini".
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Con la Schlessinger, e con i soldi delle associazioni della destra cristiana, Reisman aveva tentato mentre ancora il film era in lavorazione di acquistare una pagina di pubblicità su Variety, la bibbia del mondo dello spettacolo, per scoraggiare la visione del film. La pagina mostrava un bambino che piange e la didascalia: "Avete paura che i pedofili adeschino i vostri figli?'. Variety aveva respinto l'inserzione giudicandola di cattivo gusto.
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Liam Neeson si è detto consapevole delle passioni spesso negative che il suo film si accinge a suscitare: "Gli Stati Uniti sono un paese schizofrenico: da un lato hai il successo di trasmissioni come Sex and the City e Queer Eye for the Straight Guy, i cui protagonisti sono quattro gay che danno consigli di gusto a un eterosessuale, poi peró fa scandalo la tetta scoperta di Janet Jackson o una coppia omosessuale che si sposa a San Francisco". In una recente intervista l'attore ha difeso il lavoro di Kinsey: "Tutta la sua vita è stato uno studio sulla tolleranza. I tempi in cui viveva, il livello di ignoranza soprattutto tra i giovani, era incredibile".
A quei tempi. Ma che sembrano i medesimi di oggi. Un'inchiesta pubblicata oggi dal New York Times dimostra come sia tuttora difficile per i ricercatori in studi di sessualità mandare avanti i loro progetti. "La nazione che ha inventato il Viagra è ancora a disagio ad esplorare argomenti come il desiderio e gli stimoli dell'eccitazione sessuale anche quando le ricerche in questi campi sono indispendsabili ai fini della salute pubblica".
Il quotidiano di New York ha citato le minacce fatte dal Congresso solo un anno fa di far chiudere alcuni stimati studi sul sesso. L'estate scorsa il governo federale ha rifiutato fondi a tre importanti università che volevano creare corsi di perfezionamento per studenti interessati a studiare la sessualità .
"Sono nel campo da 30 anni e il livello di intimidazione e di paura è più alto oggi di quando ho cominciato", ha detto al giornale Gilbert Herdt, ricercatore del National Sexuality Research Center della San Francisco State University, preoccupato che i recenti risultati elettorali "provochino una intrusione ancora maggiore dell'ideologia nella scienza".
(repubblica, 9 novembre 2004)