(Fumetti Erotici) Namio Harukawa
Inviato: 31/01/2024, 17:58
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Namio Harukawajo, nata nel 1947 a Osaka e morta il 24 aprile 2020, è un'artista giapponese nel campo del disegno erotico.
Namio Harukawa è uno pseudonimo: Namio è l'anagramma di Naomi, nome dell'eroina del romanzo A Mad Love di Jun'ichirō Tanizaki, e Harukawa deriva dal nome dell'attrice giapponese Masumi Harukawa.
La sua arte, che rientra nel registro del feticismo e del sadomasochismo, raffigura donne callipigie rotonde che dominano e umiliano uomini magri, generalmente attraverso la pratica del facesitting.
La sua prima mostra fuori dal Giappone ha avuto luogo a Parigi nel 2013.
Ha lavorato come consulente in diverse riprese pornografiche. Ha anche disegnato copertine di film per lo studio Kitagawa Pro.
Kana Ohara, l'eroina di Garden of Domina, era un'ex giocatrice di pallavolo. Sarebbe stata lei a ispirare la mania attorno a Sabina Altynbekova, due anni dopo.
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Namio su Wikipedia (in italiano) https://it.wikipedia.org/wiki/Namio_Harukawa
Namio su Wikipedia (in inglese) https://en.wikipedia.org/wiki/Namio_Harukawa
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Namio Harukawajo, nata nel 1947 a Osaka e morta il 24 aprile 2020, è un'artista giapponese nel campo del disegno erotico.
Namio Harukawa è uno pseudonimo: Namio è l'anagramma di Naomi, nome dell'eroina del romanzo A Mad Love di Jun'ichirō Tanizaki, e Harukawa deriva dal nome dell'attrice giapponese Masumi Harukawa.
La sua arte, che rientra nel registro del feticismo e del sadomasochismo, raffigura donne callipigie rotonde che dominano e umiliano uomini magri, generalmente attraverso la pratica del facesitting.
La sua prima mostra fuori dal Giappone ha avuto luogo a Parigi nel 2013.
Ha lavorato come consulente in diverse riprese pornografiche. Ha anche disegnato copertine di film per lo studio Kitagawa Pro.
Kana Ohara, l'eroina di Garden of Domina, era un'ex giocatrice di pallavolo. Sarebbe stata lei a ispirare la mania attorno a Sabina Altynbekova, due anni dopo.
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Namio su Wikipedia (in italiano) https://it.wikipedia.org/wiki/Namio_Harukawa
Namio su Wikipedia (in inglese) https://en.wikipedia.org/wiki/Namio_Harukawa
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