Intervista a Mary Jane

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Alec Empire
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Intervista a Mary Jane

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Dopo la nostra prima conversazione del Febbraio di quest’anno, torno a sentire con piacere Mary Jane, che nel frattempo ha saputo ritagliarsi un ruolo di tutto rispetto all’interno del panorama hard arrivando a girare per molte produzioni europee di prestigio e diverse tra loro per la tipologia di materiale proposto. Ulteriore merito, questo, di un’attrice versatile e dalle tante sfumature emotive e sessuali.

Ben trovata Mary, non ci sentivamo dal mese dei tuoi esordi nel settore per Hard Pagnox: è stato un primo passo importante a cui poi hai fatto seguire un percorso molto intenso per quantità e qualità. Cosa non facile, vista la situazione di blocco poi emersa per colpa del covid…
Nei limiti del possibile, ho avuto modo di collaborare con diverse produzioni: come sai Legal Porno, poi Dane Jones, Lesbea, Fake Hostel, Francesco Malcom…

…molto materiale deve ancora uscire, immagino.
Esatto, molte scene devono ancora essere pubblicate.

Questo tuo primo periodo è stato particolare perché condizionato dai vari stop per cause di forza maggiore…
Senza dubbio è stato molto difficile: come si diceva, ho iniziato a Febbraio e poi a Marzo ci hanno chiusi. Ho cercato di creare e mantenere contatti, nella speranza di poter tirare fuori qualcosa di bello dopo il lockdown. Fortunatamente – e anche per la mia perseveranza, va detto – sono stata contattata per fare tre scene per Legal Porno in Italia. In caso di buon esito, sarei potuta andare a Praga. Le scene con Marco Nero sono andate molto bene, dandomi poi modo di andare a girare a Praga come previsto.

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Dalla situazione iniziale sei quindi approdata al set professionale di LP, in un contesto di performance molto più strong. Le pratiche che ti sei trovata a fare le avevi già provate o c’è stato l’effetto novità?
Già nel privato ho fatto moltissime esperienze, però ad esempio la doppia anale non l’avevo ancora provata. Nella mia prima doppia avevo una certa preoccupazione, però ho avuto accanto attori e produttori che mi hanno sempre rassicurata dandomi anche moltissimi consigli su cosa migliorare per creare anche un mio personaggio. Per cui ti dico la verità, mi son trovata addirittura meglio rispetto agli inizi.

In termini di ‘scoperte’ sessuali, ce n’è stata una che non ti aspettavi?
Certo ho scoperto un piacere per la doppia anale che prima non sospettavo minimamente, ma la scoperta forse più grande è stata il fatto di trovarmi molte volte a preferire un ragazzo di colore invece di un partner bianco. Naturalmente non sono mai stata razzista, in passato però ho avuto dei problemi con un ragazzo di colore che mi hanno dato diversi disagi. Non mi aspettavo di riuscire a sbloccare questa situazione, invece è avvenuto proprio questo. Ma non sto parlando di ‘dimensioni’, mi riferisco al comportamento: ho trovato ragazzi che ti mostrano rispetto e sanno darti tanto sul piano umano. Questo mi ha fatto davvero piacere.

C’è differenza tra la prima cosa a cui guardi in un attore e quella che cerchi in una persona esterna a questo settore?
Dico sempre che a me non importa se sei uomo, donna o trans. Non ho mai guardato a quello come non ho mai guardato all’aspetto fisico. Io faccio attenzione a come ti relazioni con me, nel privato come sul lavoro. Sul set come nel privato è molto importante che la persona con cui sei sappia captare i segnali per farti sentire a proprio agio.

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Questo vale dunque anche quando hai a che fare con qualcuno estraneo al mondo del porno?
Sono i piccoli gesti a farmi capire chi mi trovo di fronte. Non è una questione di bellezza per me, piuttosto il tipo di feeling che si crea e la sincerità di quella persona. Per quanto invece riguarda il lavoro, posso dirti che mi è capitato di avere delle scene con attori abbastanza freddi con cui, a mio parere, si poteva realizzare qualcosa di molto migliore. Nel momento in cui non c’è empatia, sul set si sente e sulla scena poi si rivede.

Parliamo ora dei rapporti fra voi ragazze che girate spesso per LP. Siete un bel gruppo di italiane, tutte con ottime carte in regola: per quanto ti riguarda come vanno le cose tra voi? Si sa che tra colleghe può esserci solidarietà, ma alla fine è comunque un ambiente competitivo…
Quando sono entrata in questo settore il rapporto con le colleghe è stata una delle mie prime preoccupazioni, anche perché nel privato non ho trovato mai facile farmi delle amiche per un discorso di gelosie, invidie e ripicche varie. Entrando in questo mondo ho potuto verificare – almeno per quanto riguarda noi italiane – che sappiamo stare l’una accanto all’altra, SI, è vero che siamo colleghe ma ognuna ha una sua particolarità che la contraddistingue dalle altre e sta facendo un percorso diverso in base al personaggio che è: ecco perchè non c’è invidia, anzi sostegno reciproco.

Il ‘personaggio’ viene a crearsi in base a come vi atteggiate sul set e al tipo di sessualità che esprimete: chi è più dolce, chi più aggressiva e via dicendo…
Esatto. Credo inoltre che, venendo tutte dall’Italia e da una mentalità molto chiusa riguardo al porno, a maggior ragione riusciamo a creare tra di noi un rapporto molto libero in cui ci confrontiamo un po’ su tutto. Fuori da questo settore, spesso anche chi dice di esserti amico ti giudica: allora capita di doverti mettere una sorta di maschera ed è difficile essere se stessi. Tra noi ragazze si è invece creato un rapporto molto sincero che non mi sarei aspettata.

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Tu come l’hai voluto connotare il tuo personaggio, quali peculiarità ti contraddistinguono?
Diciamo che la categoria teenager è piena di ragazze, però la mia caratteristica è quella di essere alta un metro e quarantatré: sono veramente minuscola e anche di viso molto delicata. Insomma, di teen come me non ce ne sono, e questa è la caratteristica che mi porta a lavorare in una certa maniera.

Questo ti permette dei movimenti durante una scena di gruppo che una dotata di un fisico più imponente non potrebbe eseguire. Hai un fisico tascabile, diciamo!
Molto tascabile: entro anche nelle lavatrici (ride) Non solo nelle scene all sex, ma anche quando faccio scene con trame si punta moto su quest’aspetto della teen minuta, e lì viene fuori anche maggiormente. Ad esempio nei video fatti per Virtual Taboo questo è stato accentuato alla perfezione ed è stato molto apprezzato.

Ciò non toglie che in altri frangenti hai lo sguardo e il trucco molto più aggressivo e, da ingenua, diventi ‘pantera’…
Dipende ovviamente molto dal contesto della scena. Nel caso di DaneJones si trattava di una scena molto romantica in cui ho tirato fuori la parte più passionale e tenera di me. A Legal non è che mi trasformo, sono sempre ‘piccoletta’ ma in modo molto più aggressivo e ‘vissuto’ diciamo.

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La prima volta che ci siam sentiti ricordo che mi dicesti di voler dare gradualmente qualcosa di te in ogni scena facendoti scoprire per gradi, senza arrivare al ‘tutto e subito’. Sei ancora di quell’avviso?
Si: in tutte le scene, anche quelle che dovranno ancora uscire, faccio qualcosa di diverso rispetto a quanto mostrato prima. Come sai a me piace sorprendere, noto che le persone che mi seguono hanno capito questo mio ‘piccolo gioco’…quindi ad ogni nuova uscita sono molto curiose di sapere come sarà, che cosa farò. E questo crea il giusto stimolo.

Tra le produzioni che ti hanno cercato, ti sei trovata a fare una scelta e a dire dei ‘no’ sulla base dei progetti presentati?
Premesso che sono una persona che prima di accettare un lavoro vuole sapere esattamente cosa si andrà a fare, nella maggioranza dei casi mi sono state proposte scene che ho accettato. Ci tengo molto al personaggio che mi sto costruendo e voglio che venga accentuato nel modo migliore. Poi alcune proposte le ho rifiutate perché non le ho trovate consone al mio personaggio, appunto. Magari mi avrebbero dato molto in termini di visibilità ma niente per quanto riguarda la mia carriera vera e propria, quindi ho preferito rifiutare.
Io questo lavoro lo faccio anzitutto per passione prima che per soldi, quindi voglio fare cose che prima di tutto mi rendano felice.

Hai toccato proprio l’altro aspetto, quello economico. In base alla tua esperienza e all’importanza che riveste questo percorso da te intrapreso, quanto ti condiziona l’aspetto finanziario?
A mio avviso la questione economica è qualcosa che viene dopo. In Italia ad esempio sono stata spesso contattata da produzioni indipendenti che, per forza di cose, non possono avere molto da dare alle attrici. Se però si creano delle belle idee e dei bei progetti, io sono sempre disponibile: finché c’è rispetto ci si viene incontro.

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Il fare porno come attività principale e vivere di questo, dunque, è qualcosa di praticabile o non può essere che un’idea?
Secondo me dipende molto dall’attrice e dal tipo di personaggio che porta avanti. Nel mio caso, essendo pressoché ‘unico’ il mio modo di propormi per tutte le ragioni che dicevamo prima, posso dirti che al momento avrei le possibilità di mantenermi con questo lavoro. Essendo però io una persona a cui piace fare più cose contemporaneamente, per mia libera scelta passo dalle cam al produrmi video miei ad andare ad aiutare al Certe Notti (Spa in quel di Bologna) per la futura riapertura…non mi focalizzo solo su una cosa, per quanto l’hard resta la mia passione principale perchè quando sono sul set mi sento davvero a casa. Detto questo, non sono una persona che quando sta fuori dal set si rilassa: se un giorno non ho una scena da girare cerco sempre qualche nuovo input, di idee ne ho tantissime!

A questo riguardo, qual è la principale passione che porti avanti fuori dal lavoro?
Durante il primo lockdown ho ripreso in mano un discorso, quello del design, che avevo accantonato da un po’ di tempo. Adesso sto portando avanti una collezione di vestiti e mascherine tutte fatte da me, utilizzando un tipo di disegni stilizzati in modo molto particolare di cui sono da sempre appassionata. Questo tipo di grafica non si trova in giro, tra l’altro. Disegnare mi piace tantissimo in generale, dal ritratto al paesaggio come anche murales, ma certe soluzioni artistiche stilizzate sono quelle che preferisco: quando inizio a farli non ho un’idea precisa in mente, quello che tiro fuori tiro fuori, e spesso capita di metterci molto di me.

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Alcuni disegni di Mary

Hai accennato prima alle cam: un’attività come quella insieme all’apertura del tuo Onlyfans rappresenta tutta una serie di vetrine che danno modo al tuo personaggio di svilupparsi senza i vincoli del set…
Si, io sono una persona con un sacco di inventiva per quanto riguarda la realizzazione dei miei video personali. Cerco di andare a stuzzicare la curiosità anche con qualcosa di stravagante, diciamo. Quindi accanto alle scene delle produzioni trovo modo di pensare sempre a qualche situazione nuova da girare per conto mio, gestendola, montandola…ci passo molto tempo. Quando ti produci da sola puoi accentuare le tue caratteristiche come più ti piace.

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E questo ti dò anche molta soddisfazione personale, immagino. C’è stata poi anche una scena girata per e con Francesco Malcom, giusto?
Abbiamo girato recentemente una scena bellissima per la sua serie del Dottor Sburioni e già abbiamo in mente altre scene da preparare…con Francesco c’è una collaborazione stupenda, ci siam trovati benissimo e si è creato un ottimo rapporto: lui ha veramente tante idee ed è unico nel genere che fa.

Quindi una ulteriore via per diversificarti. Resta l’argomento ‘live’, quello degli spettacoli. Di questo parliamo, ovviamente, in ottica futura: c’hai pensato, è un versante che ti interessa?
In realtà al Certe Notti mi sono esibita questa estate, quando possibile, nei week end. Adesso vediamo come si stabilizzerà la situazione, comunque l’idea di iniziare ad esibirmi nei locali c’è da un po’. Sappiamo tutti che ora non è fattibile, sperando in un miglioramento potrò magari dare il via anche a questo progetto.

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Hai già delle idee ben precise su come proporti?
Le mie caratteristiche fisiche saranno sempre al centro di uno show, ogni volta in modo diverso. Negli spettacoli i locali cercano spesso ragazze alte, formose, col tacco quindici…io sono tutto l’opposto, quindi la mia idea è creare spettacoli più stravaganti concentrati su piccole trame, anche perchè comunque sono già molto passionale ed esibizionista per natura.

A proposito del ‘tacco importante’, andate d’accordo 🙂 ?
Si, non mi crea problemi: una volta mi son slogata una caviglia ma son stata per quattro giorni col tacco senza mai lamentarmi…

E’ chiaro che il tuo rimanere fisicamente naturale senza tatuaggi né altro è scelta azzeccata per il tuo personaggio, che così facendo conserva la sua freschezza senza correre il rischio di rovinarsi con elementi estranei, per così dire…
Con la mia statura e la mai costituzione devo essere il più naturale possibile, questo è fondamentale per il mio personaggio.

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Questo 2020 è andato com’è andato, si sa. Tu come hai affrontato dal punto di vista emotivo il cambiamento sociale che siamo stati costretti ad affrontare a causa della pandemia?
Un po’ mi è dispiaciuto, fosse stato per me avrei tirato fuori molte più cose: avevo molti progetti che sono stati bloccati causa covid. Ci sarò senz’altro modo l’anno prossimo…riguardo alla questione emotiva, devo dire che quando c’è stato il primo lockdown inizialmente mi stavo buttando giù. Avevo appena iniziato e di pensieri negativi ne avevo molti, Poi però mi son detta: meglio affrontare questi mesi di chiusura totale per rimettere in sesto me stessa stando attenta all’alimentazione, allenandomi due volte al giorno…cose che non avevo mai fatto così tanto. Diciamo che non mi son mai fermata, creandomi delle abitudini da portare avanti con costanza e pensando anche a nuovi progetti. Per me è essenziale non rimanere fermi: quando ti trovi in certe difficoltà, qualcosa devi fare per sbloccare una situazione e fare un passettino in avanti. E così ho fatto: tieni conto che quando ho cominciato, nelle prime scene, pesavo si e no trenta chili e non avevo molte forme. Durante il lockdown ho provveduto a prendere più cura di me stessa e a portarmi avanti per quando avrei potuto ricominciare a lavorare. Anche nelle situazioni più difficili, insomma, cerco sempre di trovare un obbiettivo per poter andare avanti.

Per cui, sul piano esistenziale vedi sempre il bicchiere mezzo pieno?
Si, sono molto positiva!

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