Non é colpa delle stelle, caro pan, ma nostra, se siamo schiavi (cit.)pan ha scritto: 3) Perché siamo schiavi.
[O.T.] Devo entrare in analisi?
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
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Il Gabbiano
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
QuotoVasco Rossi ha scritto:quoto MMmaurizio mosca ha scritto:E ti sembra poco?Paperinik ha scritto: Quanto agli psicologi, li ho sempre visti come gente che ti fa il lavaggio del cervello, la lobotomia, che ti portano ad accettare ciò che hai attorno.
e che vuoi aspettare finchè la società diventi come la vuoi tu?
siamo in questa società, demerda, e dovbbiamo prendere il più possibile
mi sa che Papero ha già oltrepassato da un pezzo il punto di non ritorno...
inutile sperare
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
La domanda del papero è una sola, ed echeggia terrificante tra le cazzate abominevoli di consigli che gli diamo, consigli che mettono da parte il nocciolo essenziale di sofferenza che la vita comporta.
Il papero lo sa, la sua sensazione gli dice qualcosa, e parla di mancanza di senso. Che senso ha...? Perchè? Non è inutile? Non provo più nulla ecc...
Viene da sè che le proposte che facciamo, così profondamente impegnative, dignitose, dinamiche, ergonomiche, smaglianti, giovanili, ingegneristiche, sorridenti, strette di mano vigorose, futuro radioso, foto della laurea, sono carta da culo e nient'altro che carta da culo.
Sono consigli buoni per un deficiente lobotomizzato che non si rende conto di dove si trova. Perchè se capisci dove ti trovi, cioè qui sul pianeta terra in un universo determinato, vivo e cosciente, deve per forza salirti dentro paura, e angoscia.
Come se poi bastasse, chessò, fare volontariato (orribile farlo per stare bene con sè stessi) o tutta la merda di cui sopra, o interagire con un essere umano (animale misero e meschino) per eliminare la sofferenza, o almeno dare un senso.
Sia chiaro, penso che la realizzazione professionale possa essere un modo per dare voce all'individuo, ma in questo anche la sua sofferenza.
Credere che ci siano azioni così finte ed innaturali che possano dare davvero un significato, e soprattutto sentirle come significato, equivale a belare in un campo spostandosi di tanto in tanto da quella zolla lì dove c'è più erba all'abbeveratoio lì.
I rituali moderni non sono applicabili a tutti, ci sono persone intelligenti.
Il papero lo sa, la sua sensazione gli dice qualcosa, e parla di mancanza di senso. Che senso ha...? Perchè? Non è inutile? Non provo più nulla ecc...
Viene da sè che le proposte che facciamo, così profondamente impegnative, dignitose, dinamiche, ergonomiche, smaglianti, giovanili, ingegneristiche, sorridenti, strette di mano vigorose, futuro radioso, foto della laurea, sono carta da culo e nient'altro che carta da culo.
Sono consigli buoni per un deficiente lobotomizzato che non si rende conto di dove si trova. Perchè se capisci dove ti trovi, cioè qui sul pianeta terra in un universo determinato, vivo e cosciente, deve per forza salirti dentro paura, e angoscia.
Come se poi bastasse, chessò, fare volontariato (orribile farlo per stare bene con sè stessi) o tutta la merda di cui sopra, o interagire con un essere umano (animale misero e meschino) per eliminare la sofferenza, o almeno dare un senso.
Sia chiaro, penso che la realizzazione professionale possa essere un modo per dare voce all'individuo, ma in questo anche la sua sofferenza.
Credere che ci siano azioni così finte ed innaturali che possano dare davvero un significato, e soprattutto sentirle come significato, equivale a belare in un campo spostandosi di tanto in tanto da quella zolla lì dove c'è più erba all'abbeveratoio lì.
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Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Difficile biasimarti Antonchik... Una volta che hai realizzato tutto ciò, o reagisci per davvero, o affondi per sempre.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Reagisci? Davvero?Il Gabbiano ha scritto:Difficile biasimarti Antonchik... Una volta che hai realizzato tutto ciò, o reagisci per davvero, o affondi per sempre.
Quando dove come perchè e soprattutto per cosa?
Questo è quello che vuole sapere il papero.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Infatti credo che il suo istinto di autoconservazione mentale sia perso per sempre...Antonchik ha scritto:Reagisci? Davvero?Il Gabbiano ha scritto:Difficile biasimarti Antonchik... Una volta che hai realizzato tutto ciò, o reagisci per davvero, o affondi per sempre.
Quando dove come perchè e soprattutto per cosa?
Questo è quello che vuole sapere il papero.
Rimane in vita solo quello fisico, ma non so per quanto onestamente.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Quando deve rompere i coglioni con la fiorentina però l'istinto di autoconservazione mentale non è perso per sempre.
Ma poi esiste un istinto di autoconservazione mentale?
Ma poi esiste un istinto di autoconservazione mentale?
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Per "istinto di autoconservazione mentale" intendo uno o più valori che permettono ad una persona di vivere, e non di trascinarsi nel nulla in attesa che il ciclo vitale finisca.Antonchik ha scritto:Quando deve rompere i coglioni con la fiorentina però l'istinto di autoconservazione mentale non è perso per sempre.
Ma poi esiste un istinto di autoconservazione mentale?
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
...categorica e impegnativa per tutti.Antonchik ha scritto:La domanda del papero è una sola...
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Helmuttone non ti ho capito qui, chiarificaHelmut ha scritto:...categorica e impegnativa per tutti.Antonchik ha scritto:La domanda del papero è una sola...
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Era una presa in giro mussoliniana.Antonchik ha scritto:Helmuttone non ti ho capito qui, chiarifica
http://www.youtube.com/watch?v=etd0OHL_sN8
al tempo 0:57
NB per sdrammatizzare, ma non tanto.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Helmut ha scritto:Era una presa in giro mussoliniana.Antonchik ha scritto:Helmuttone non ti ho capito qui, chiarifica![]()
http://www.youtube.com/watch?v=etd0OHL_sN8
al tempo 0:57
NB per sdrammatizzare, ma non tanto.
A me fa sempre morire dal ridere quel video.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
se te lo dicessi poi dovrei ucciderti (cit.)Vasco Rossi ha scritto:perchè?Drogato_ di_porno ha scritto:se lo sapessi non te lo verrei a direVasco Rossi ha scritto:chi ci ha inventati? dove andremo morti? perchè ci alziamo ogni mattina?
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Per vivere bene e non preoccuparsi del non sense della vita servono due grossi coglioni funzionanti.
Due grossi coglioni che producano molto testosterone per lungo tempo. Solo cosi' l'umore si stabilizza, si fuoriesce da se stessi per aderire alla realtà circostante,vivendo in osmosi con essa e vivendola come unica possibile , evitando di porsi problemi astratti.
Due grossi coglioni che producano molto testosterone per lungo tempo. Solo cosi' l'umore si stabilizza, si fuoriesce da se stessi per aderire alla realtà circostante,vivendo in osmosi con essa e vivendola come unica possibile , evitando di porsi problemi astratti.
Barabino libero!
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Leggo poco il forum e ancor meno vi partecipo, ad esempio no so praticamente nulla del pregresso e delle problematiche esistenziali che affliggono Paperinik; detto questo, tu sei tra gli utenti che leggo con maggiore interesse assieme a Drogato_di_porno, CanellaBruneri e pan.Antonchik ha scritto: Quando dove come perchè e soprattutto per cosa?
Questo è quello che vuole sapere il papero.
Chi sono? Cosa dovrei farne della mia vita?
Nell’Antigone di Sofocle, vi sono alcuni versi che recitano: “Lasciate perdere il futuro: pensate al presente e lasciate che del resto si occupi chi ha il compito di farlo… sono le incombenze presenti che richiedono la nostra attenzione: ad altri è affidato il futuro”.
Credo che nessuno di noi sappia con certezza perché agiamo in un certo modo o se il nostro comportamento sia solo il prodotto dei nostri geni, oppure dell’ambiente, o di tutt’e due; credo sia impossibile rispondere a questa domanda con precisione.
Parlando a titolo personale: sono più che sicuro che non raggiungerò mai una saggezza tale che mi consenta di rispondere alla domanda perché sono vivo, e mi rasserena sapere che non sarò mai in grado di farlo. Ho capito che non è possibile.
Ho anche cambiato alcuni punti di vista rispetto alla natura del comportamento umano. Fino ai 20 anni accettavo il concetto giudaico-cristiano di bene e male, e naturalmente il suo corollario, cioè che tutti noi siamo responsabili delle nostre azioni perché dipendono dalle scelte che facciamo. Ora non ne sono più tanto convinto.
Ma chi è che non è andato a puttane nella sua vita? ( M.Mosca )
