[OT] Signore e signori: la guerra.

[Floppy Disk]

Bisogna anche vedere se Bibi porterà a termine la ""riforma"" della giustizia.

Spero di no. I presidenti/primi ministri di destra tendono ad essere troppo megalomani e a provare prurito per i contrappesi e la magistratura. Israele avrebbe bisogno di una Costituzione scritta e di una riconciliazione tra le sue due metà. Un Paese diviso non procede bene, specie in Medio Oriente.

[giorgiograndi]

Ne dubito fortemente. Gli israeliani sono vicini a chi si mostra più risoluto nel resistere all'accerchiamento.

A differenza di quello che avviene dalle nostre parti, lì la sinistra non è ignava. Yair Golan ha idee molto diverse da Netanyahu, ma il 7 ottobre ha preso la pistola ed è andato a salvare la sua famiglia. Non è che gli oppositori dell'attuale PM non sappiano la fatica che deve fare la loro nazione per rimanere lì dov'è, e il dibattito politico riguarda anche altre questioni come il futuro che si vuole dare a Israele. La crescita dei partiti estremisti di destra impensierisce più di qualcuno da quelle parti che ha paura che la laicità dello Stato ebraico possa venire meno. C'è poi la questione della (per ora) scarsa integrabilità di molti Haredim nel mondo del lavoro, sollevata anche dall'OCSE in un recente report.

Golan, come quell’altro di fui mi sfugge adesso il nome che ha fatto il discorso in Egitto, in Italia sarebbero considerati di destra. Il problema non è la destra israeliana, perché la sx condanna Hamas altrettanto fortemente. Il vero dramma è la sx Eu che, per assicurarsi i voti dei mussulmani, ormai non nasconde nemmeno più il proprio antisemitismo e il proprio supporto ad Hamas (Hamas sono considerati “puri” come i partigiani)

[Magath]

Un Paese diviso non procede bene, specie in Medio Oriente.

Si è un problema, ma è anche realtà. Netanyahu è riuscito a creare spaccature tra lui, Idf, Mossad, Shin Bet e società civile (compresi ebrei all'estero, che ricadono comunque sotto la sua responsabilità).

[cicciuzzo]

Fatti e fatterelli che stanno emergendo dopo l'accordo di pace o di tregua stanno mettendo un pò in imbarazzo i sotenitori della causa palestinese . Emergono non solo cosa fosse hamas ma quanto i palestinesi fossero con hamas. Emerge quanto i numeri dei morti fosse artefatto e quanto non esista una società civile palestinese che voglia legittimare isrsele come stato. Ridicolo che le nazioni unite chiedano l'impunità per i suoi dipendenti che si sono macchiati di crimini verso gli israeliani dal 7 ottobre in poi

[Floppy Disk]

Netanyahu è riuscito a creare spaccature tra lui, Idf, Mossad, Shin Bet e società civile (compresi ebrei all'estero, che ricadono comunque sotto la sua responsabilità).

Più che crearle, mi pare che le abbia acutizzate: persino la questione degli ostaggi era stata politicizzata, con alcuni parenti di questi che chiedevano la tregua immediata e altri che invece mostravano comprensione per la linea dura del governo. La parabola di Israele ricorda in maniera emblematica quella degli USA, anch'esso Paese diviso e alle prese con una serie di problemi esistenziali.

[Floppy Disk]

Il vero dramma è la sx Eu che, per assicurarsi i voti dei mussulmani, ormai non nasconde nemmeno più il proprio antisemitismo e il proprio supporto ad Hamas (Hamas sono considerati “puri” come i partigiani)

La situazione al momento è questa:

- Sinistra estrema ed extraparlamentare: il nostro pan
- Sinistra estrema (Melenchon, Salis, Fratojanni&Bonelli, Yolanda Diaz, Jeremy Corbyn, in parte Pedro Sanchez): antisionismo spinto ai limiti dell'antisemitismo, scarsa consapevolezza di quali forza ribollano a Gaza e West Bank, grossa sottovalutazione del problema della penetrazione dentro la società civile europea di movimenti islamisti come la Fratellanza Musulmana. Se si desse il volante completamente nelle mani di queste persone, il continente andrebbe a sbattere molto dolorosamente da qualche parte;
- Sinistra socialista/moderata (PS francese, Elly Schlein, SpD): solidarietà - a parole, e senza sapere nulla di loro - a israeliani ed ebrei ma solita narrazione superficiale sul "genocidioh", sulle "pressioni diplomatiche" presuntamente esercitate da manifestanti e Flotilla, richiami ipocriti e vuoti al "dirittoh internazionaleh" che però varrebbe solo dal 08.10.2023 in poi e solo in quella striscia di terra. Esprimono quella scialba vigliaccheria di cui parlavo prima che però è utile a contenere l'estremismo della sinistra estrema e corroborano quelle divisioni che sono inscritte nel codice genetico della sinistra;
- Centro moderato/liberale (Renzi&Calenda, Merz, Tajani, in parte persino Starmer e Macron): qui è una questione di sfumature: si passa da un sionismo spinto come quello del premier tedesco ad una posizione non di certo antisionista ma un po' paracula per necessità come quelle del premier inglese e del presidente francese;
- Destra pura (Meloni, Le Pen, Trump): vicinanza a Israele (e al governo Netanyahu, non dimentichiamolo) con pochi se e pochissimi ma. Paradossalmente è una posizione molto vicina a quella di alcuni stati arabi, che però a parole la negano;
- Destra estrema (parte del movimento MAGA, i partiti di destra extraparlamentari europei, i nostalgici del "pelatone" e del "baffetto"): antisionismo e antisemitismo nelle stesse misure della sinistra estrema. Si tratta di forza politiche che non vorrebbero neanche un musulmano sul nostro continente ma non hanno ben capito quale ideologia muova Hamas. La perfetta dimostrazione della teoria del ferro di cavallo.

Ovviamente NON sono un politologo, quindi usate questa analisi con cautela.

[giorgiograndi]

Il vero dramma è la sx Eu che, per assicurarsi i voti dei mussulmani, ormai non nasconde nemmeno più il proprio antisemitismo e il proprio supporto ad Hamas (Hamas sono considerati “puri” come i partigiani)

La situazione al momento è questa:

- Sinistra estrema ed extraparlamentare: il nostro pan
- Sinistra estrema (Melenchon, Salis, Fratojanni&Bonelli, Yolanda Diaz, Jeremy Corbyn, in parte Pedro Sanchez): antisionismo spinto ai limiti dell'antisemitismo, scarsa consapevolezza di quali forza ribollano a Gaza e West Bank, grossa sottovalutazione del problema della penetrazione dentro la società civile europea di movimenti islamisti come la Fratellanza Musulmana. Se si desse il volante completamente nelle mani di queste persone, il continente andrebbe a sbattere molto dolorosamente da qualche parte;
- Sinistra socialista/moderata (PS francese, Elly Schlein, SpD): solidarietà - a parole, e senza sapere nulla di loro - a israeliani ed ebrei ma solita narrazione superficiale sul "genocidioh", sulle "pressioni diplomatiche" presuntamente esercitate da manifestanti e Flotilla, richiami ipocriti e vuoti al "dirittoh internazionaleh" che però varrebbe solo dal 08.10.2023 in poi e solo in quella striscia di terra. Esprimono quella scialba vigliaccheria di cui parlavo prima che però è utile a contenere l'estremismo della sinistra estrema e corroborano quelle divisioni che sono inscritte nel codice genetico della sinistra;
- Centro moderato/liberale (Renzi&Calenda, Merz, Tajani, in parte persino Starmer e Macron): qui è una questione di sfumature: si passa da un sionismo spinto come quello del premier tedesco ad una posizione non di certo antisionista ma un po' paracula per necessità come quelle del premier inglese e del presidente francese;
- Destra pura (Meloni, Le Pen, Trump): vicinanza a Israele (e al governo Netanyahu, non dimentichiamolo) con pochi se e pochissimi ma. Paradossalmente è una posizione molto vicina a quella di alcuni stati arabi, che però a parole la negano;
- Destra estrema (parte del movimento MAGA, i partiti di destra extraparlamentari europei, i nostalgici del "pelatone" e del "baffetto"): antisionismo e antisemitismo nelle stesse misure della sinistra estrema. Si tratta di forza politiche che non vorrebbero neanche un musulmano sul nostro continente ma non hanno ben capito quale ideologia muova Hamas. La perfetta dimostrazione della teoria del ferro di cavallo.

Ovviamente NON sono un politologo, quindi usate questa analisi con cautela.

Hai fatto una bella analisti, condivisibile, ma ti sfugge un dettaglio
Le istituzioni di Germania e Italia hanno gia' una volta... come dire... "voltato le spalle" agli ebrei, non lo faranno mai piu' (anche giustamente).

L'antisemitismo, ieri come allora, non e' una prerogativa della destra, e' sempre stato bipartisan. Questo e' poi uno dei motivi per cui fasci e nazi hanno fatto quello che hanno fatto. Ma, mentre a destra e' andato scemando per la vergogna nazifascista, a sinistra ha proliferato.

E si, la destra estrema e la sinistra estrema, oggi come allora, sono due facce della stessa medaglia. La realta' e' che se AFD e' un "pericolo per la democrazia" e va messo da parte, la stessa cosa andrebbe fatta con i vari Salis, Fratojanni, Bonelli e la meta' dei socialisti. Ci sarebbe da metterci la firma per mettere fuori legge chiunque sia piu a sinistra del csx e piu' a destra del cdx

[giorgiograndi]

Il racconto sulla tregua a Gaza che vedo qui è strano, tutto puntato sul potere negoziale di Hamas che è inesistente. A gennaio scorso avevano già concordato tutto quello che si è di nuovo stabilito ora, o mi sbaglio? Ostaggi tutti rilasciati, Hamas senza un ruolo nella nuova Gaza, Israele che si ritira progressivamente.

E tutti dicevano che era un accordo pronto dall’anno prima ma Netanyahu voleva aspettare Trump alla casa bianca e la firma si fece esattamente all’insediamento di Trump, ricordo male? A marzo scorso però Netanyahu ha rotto unilateralmente l’accordo, e gli ostaggi sono rimasti altri 7 mesi nelle buche, ed i palestinesi sono stati affamati e bombardati. Perché ora l’accordo Israele lo firma?

Qui vedo che si guarda cosa ha convinto Hamas che era sconfitta già 20 mesi fa; il punto mi sembra sia il perché al governo di Israele ora va bene fermare la pulizia etnica (genocidio non si dice)? Sarà che non hanno lasciato scelta? L’intervento americano sarà stato “ora state un po’ esagerando, cominciamo a stare sul cazzo ad un po’ troppe persone anche tra quelle in occidente, figuriamoci il resto del mondo”?

Il potere negoziale di Hamas era dato da:
- gli ostaggi
- il supporto in piazza degli svalvolati che parlano di genocidio e pulizia etnica (che è una cosa super idiota da dire perché gli arabi che vivono e lavorano dentro Israele avrebbero dovuto essere i primi ad essere epurati)
- il supporto politico di chiunque volesse riconoscere adesso la Palestina (il che significa riconoscere Hamas )

Trump ha fatto una cosa molto semplice: visto che Bibi ha premuto l’acceleratore invadendo e facendo pulizia casa per casa, ha minacciato entrambi in modo da fagli abbassare la testa al suo volere. Bibi ha esagerato? Direi di si. Il 7 ottobre giustifica Bibi? Totalmente.

Sentivo una intervista l’altro giorno del figlio del fondatore di Hamas (che odia Hamas) parlava di come le famiglie ebrei, quando mandano i figli a scuola, da 20 anni gli fanno prendere due pullman diversi, in modo che se c’è un attentato su un pullman, muore un solo figlio.

Il clima in Israele è quello lì, non si possono dare giudizi senza aver fatto quel tipo di vita.

Dice il tipo figlio del fondatore di Hamas che se la tregua reggesse, i palestinesi si ammazzeranno tra di loro. Parlava di tribù e clan in lotta tra di loro che sono uniti solo dall’obiettivo di distruggere Israele ma in realtà di odiano e disprezzano per motivi RAZZIALI. Infatti diceva che il popolo più razzista del mondo sono i palestinesi.

Posti il link?

Mi è capitato sotto mano oggi una parte del video: https://www.facebook.com/share/v/17VDST ... tid=wwXIfr