Mou è + lineare, primo vuole big players, li catechizza, li motiva, li spreme e vince...in paesi diversi..alla Capello
[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Seguro!!...cmq el senor Sacchi ha fatto vedere gran calcio, e mooolto grazie agli olandesi, senza secondo me avrebbe fatto la fine di Spalletti alla Roma...infatti la sua Itaglia anche se seconda al mundial,manco per il piffero aveva il gioco del suo Milan...
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...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Ma lei accoglie nel suo petite derrière? (Trez 2025)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Io c'ero quel giorno all stadio.Drogato_ di_porno ha scritto:quella partita mi ha regalato una delle più grandi gioie insieme ad Istanbul 2005non dimenticherò mai victor sotomayor
bisogna però dire che per far incazzare in quel modo persone pacate come Rijkard e Van Basten Lo bello doveva essere un grosso stronzo. già all'epoca si parlava di Moggi al Napoli...
Arbitraggio scandaloso.
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
..eh sempre sti caxx di arbitri di sinistra....Shirley ha scritto:Io c'ero quel giorno all stadio.Drogato_ di_porno ha scritto:quella partita mi ha regalato una delle più grandi gioie insieme ad Istanbul 2005non dimenticherò mai victor sotomayor
bisogna però dire che per far incazzare in quel modo persone pacate come Rijkard e Van Basten Lo bello doveva essere un grosso stronzo. già all'epoca si parlava di Moggi al Napoli...
Arbitraggio scandaloso.
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
E invece c'è una bella differenza tra Merdinho e Capello. Quest'ultimo è un allenatore completo e formato, che prende a calci in culo i giocatori, il primo è una versione fashion di Lippi, la categoria dei "motivatori".Trez ha scritto:Seguro!!...cmq el senor Sacchi ha fatto vedere gran calcio, e mooolto grazie agli olandesi, senza secondo me avrebbe fatto la fine di Spalletti alla Roma...infatti la sua Itaglia anche se seconda al mundial,manco per il piffero aveva il gioco del suo Milan...
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Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
nella divisione tra mou-lovers ed il partito dell'odio
,sto sicuramente con la prima fazione.grande carisma,grandissimo motivatore,ottimo tecnico mi fa molto piacere che abbia vinto il premio come miglior allenatore del 2010.
riguardo ai paragoni con gli altri purtroppo sono accecato dalle mie antipatie personali,che mi fanno sbudellare dal ridere ogni volta che sento paragonare sacchi ad un grande allenatore...
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"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Tra Mourinho e Sacchi c'è una bella differenza, Arrigo è stato un vero idealista integralista tattico del calcio. Per non scendere a compromessi ha lasciato nel 1991 il Milan, voleva rivoluzionare il modo di allenare una Nazionale trasformandola in un club con dei paletti tattici ben definiti e per questo non chiamava calciatori che singolarmente meritavano e qualcuno lo faceva giocare fuori ruolo.Voleva dimostrare la superiorità del modulo e del modo di stare in campo e approcciare la partita sul talento singolo del calciatore. La sua Italia ha giocato male in diverse circostanze ma ha avuto momenti buoni. Ad esempio ricordo un 3-2 in amichevole contro l'Olanda e i primi 25 minuti di Italia-Bulgaria ai mondiali del 1994. Agli europei del 1996 ha tenuto sotto assedio per 90 minuti la Germania (che poi avrebbe vinto il titolo) e diciamo che in quella occasione non è stato molto fortunato e qui è finita in pratica la sua carriera di allenatore anche perchè contro la Repubblica Ceca in precedenza aveva perso male sbagliando tutto commettendo un grave peccato di presunzione. Il suo motto era che l'importante era giocare bene, se poi si perdeva pazienza. Vincere giocando male era peggio.Trez ha scritto:Seguro!!...cmq el senor Sacchi ha fatto vedere gran calcio, e mooolto grazie agli olandesi, senza secondo me avrebbe fatto la fine di Spalletti alla Roma...infatti la sua Itaglia anche se seconda al mundial,manco per il piffero aveva il gioco del suo Milan...
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Qualcuno potrebbe dire che somiglia alla filosofia zemaniana ma rispetto a Zeman Sacchi curava maniacalmente anche la fase difensiva e le sue squadre giocando al meglio concedevano pochissimo all'avversario. Ricordo un Milan-Inter della stagione 1987-88 con l'Inter (allenata da Trapattoni) che non riusci a fare un tiro verso la porta milanista. Per non parlare della famosa finale di Coppa dei Campioni giocata contro la Steaua Bucarest. Il pressing che il suo Milan portava sui portatori di palla avversari era molto spettacolare da vedere, una sorta di catenaccio attivo fatto nella metacampo avversaria. Poi una volta ripresa palla con Donadoni, Gullit e Van Basten ma anche con Virdis erano dolori per gli avversari.
Mourinho invece è molto piu' pragmatico, non ha un modulo o una filosofia di gioco ben precisa. Il suo motto è vincere a qualsiasi costo, rispetta ben poco l'avversario e i colleghi ma riesce a farsi rispettare e amare dai calciatori e dai tifosi delle squadre che allena perchè indubbiamente è un gran lavoratore sempre pronto all'estremo sacrificio (dialettico) per sostenere la squadra che allena. Motiva alla grande i suoi calciatori con una sorta di drogaggio psicologico continuo che funziona quasi con tutti, non ha avuto risultati solo con quella lenza disincantata di Balotelli e con quelli troppo atipici e scarsi come Quaresma. Come tattico non vale certamente il 25% di Sacchi, ma nel calcio non conta solo la tattica.
Arrigo si è perso dietro la sua sconfinata ammirazione per se stesso, non ha mai avuto l'umiltà di capire che nel calcio non si può giocare sempre alla stessa maniera. Mourinho si perderà il giorno in cui si sveglierà senza il sacro fuoco della vittoria da raggiungere. Lui ha sempre bisogno di nuove sfide, far vincere l'Inter in Europa sembrava impossibile, ora sembra altrettanto impossibile battere il grande Barcellona di Guardiola nel campionato spagnolo e lui ha raccolto la sfida. Lo ha battuto in coppa con l'Inter ma sarebbe un'altra cosa batterlo alla guida del Real Madrid.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Aldilà del gioco e dei gusti
Sacchi ha vinto 1 campionato.
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Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
bè io ho sempre seguito il calcio con un certo distacco, tranne in occasione di qualche tonfo del Milan (allora era meglio di una scopata con Angelina Jolie
).
in questi 2 anni però ho avuto un attimo di cedimento, di sbandamento. quando abbiamo vinto al Camp Nou con Mou che aveva il braccio alzato e quel pezzo di merda di victor valdes cercava di impedirglielo, se fossi stato lì avrei fatto a pezzi il portiere del Barca. in quel momento mi sarei fatto ammazzare anch'io se il buon Josè me l'avesse comandato.
personalmente prima che arrivasse all'Inter mi stava antipatico. quand'era al Chelsea aveva fatto delle sparate contro l'Italia e pensavo "il solito ispanico di merda spalamerda". lo trovavo arrogante e presuntuoso. poi se ricordate faceva anche la pubblicità della carta di credito firmata, ci teneva ad apparire col paltò elegante e i capelli impomatati, e mi sembrava aver l'andazzo da playboy.
al Chelsea tifavo per Benitez nelle due semifinali di Champions. pensavo "gli sta bene a sto cagone che Abramovich gli compra tutti i giocatori e lui le prende secche e dure".
quando è arrivato all'Inter, pur conoscendo il suo palmares, l'ho accolto con indifferenza. pensavo "si ha vinto in carriera ma sarà uno dei tanti che magari vincono uno scudetto e poi fanno la fine di Mancini".
per puro caso avevo assistito alla sua conferenza di esordio, distrattamente. ma quando ha detto "ma io non sono un pirla" ho intuito che non era lo stesso degli altri. presentarsi in quel modo denotava se non altro una personalità particolare. poi ho iniziato a seguire le sue conferenze stampa, il modo in cui mandava affanculo i giornalisti italici (gente su cui andrebbe messa una taglia "dead or alive"), l'arguzia e l'ironia, e non ho potuto non apprezzarlo. Josè è DAVVERO ovunque.
in questi 2 anni però ho avuto un attimo di cedimento, di sbandamento. quando abbiamo vinto al Camp Nou con Mou che aveva il braccio alzato e quel pezzo di merda di victor valdes cercava di impedirglielo, se fossi stato lì avrei fatto a pezzi il portiere del Barca. in quel momento mi sarei fatto ammazzare anch'io se il buon Josè me l'avesse comandato.
personalmente prima che arrivasse all'Inter mi stava antipatico. quand'era al Chelsea aveva fatto delle sparate contro l'Italia e pensavo "il solito ispanico di merda spalamerda". lo trovavo arrogante e presuntuoso. poi se ricordate faceva anche la pubblicità della carta di credito firmata, ci teneva ad apparire col paltò elegante e i capelli impomatati, e mi sembrava aver l'andazzo da playboy.
al Chelsea tifavo per Benitez nelle due semifinali di Champions. pensavo "gli sta bene a sto cagone che Abramovich gli compra tutti i giocatori e lui le prende secche e dure".
quando è arrivato all'Inter, pur conoscendo il suo palmares, l'ho accolto con indifferenza. pensavo "si ha vinto in carriera ma sarà uno dei tanti che magari vincono uno scudetto e poi fanno la fine di Mancini".
per puro caso avevo assistito alla sua conferenza di esordio, distrattamente. ma quando ha detto "ma io non sono un pirla" ho intuito che non era lo stesso degli altri. presentarsi in quel modo denotava se non altro una personalità particolare. poi ho iniziato a seguire le sue conferenze stampa, il modo in cui mandava affanculo i giornalisti italici (gente su cui andrebbe messa una taglia "dead or alive"), l'arguzia e l'ironia, e non ho potuto non apprezzarlo. Josè è DAVVERO ovunque.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
A Sacchi importava in maniera particolare di "svecchiare" tatticamente il calcio italiano che lui considerava arretrato in questo campo in confronto all'Europa. Bisognava cambiare mentalità, scendere in campo senza complessi d'inferiorità nei confronti dell'avversario e imporre il proprio gioco in qualsiasi condizione.ariva ariva ha scritto:Aldilà del gioco e dei gusti
Sacchi ha vinto 1 campionato.
Certamente non gli dispiaceva vincere e infatti ai gol della sua squadra esultava come gli altri allenatori, ma la sua "ideologia" lo portava, almeno a parole, ad accettare con serenità l'eventuale superiorità e la conseguente vittoria dell'avversario e ad avere quella "cultura della sconfitta" che spesso nominava nei suoi discorsi.
Insomma non metteva mai la vittoria come unico obiettivo da raggiungere e devo dire che in questo è stato sempre coerente. Il suo Milan scendeva in campo con la stessa mentalità e lo stesso gioco con centravanti Van Basten o Mannari. Chiaro che cosi facendo in competizioni lunghe come il campionato il suo Milan andasse incontro a risultati negativi nei periodi di scarsa forma o di emergenza infortuni. Con Capello la musica sarà diversa e il Milan, giocando in assoluto meno bene (soprattutto per i gusti di Sacchi), vincerà campionati a ripetizione con tanti calciatori che Sacchi voleva allontare nel 1991 (Van Basten in primis).
Sacchi piu' che passare alla storia come il tecnico piu' vittorioso di tutti i tempi voleva passare alla storia come il "profeta di Fusignano" che ha cambiato la mentalità del calcio italiano. Diamogli atto che almeno un pochino ci è riuscito.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Penso che anche i più accesi antimilanisti e antisacchiani debbano dare atto ad Arrigo di aver rivoluzionato la mentalità calcistica italiana.
Poi, è chiaro che i risultati non sempre gli abbiano dato ragione, ma la tattica difensiva di Sacchi, il ruolo dei centrocampisti, ed infine l'utilizzo spietato di zona e pressing sono state un vero spartiacque nel calcio italiano.
Certo, bisogna ricordarsi che, al di là di tutti gli altri, Sacchi ha avuto a disposizione quello che, imho, è stato il giocatore più forte tatticamente (e ripeto tatticamente), nonchè uno dei più grandi atleti della storia del calcio mondiale: Ruud Gullit
Poi, è chiaro che i risultati non sempre gli abbiano dato ragione, ma la tattica difensiva di Sacchi, il ruolo dei centrocampisti, ed infine l'utilizzo spietato di zona e pressing sono state un vero spartiacque nel calcio italiano.
Certo, bisogna ricordarsi che, al di là di tutti gli altri, Sacchi ha avuto a disposizione quello che, imho, è stato il giocatore più forte tatticamente (e ripeto tatticamente), nonchè uno dei più grandi atleti della storia del calcio mondiale: Ruud Gullit
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
non voglio innescare polemiche, ma secondo me una delle più grandi qualità di Arrigo si è vista al mondiale '94: il culo. Se non c'era Baggio, col cazzo che arrivavamo in finale! Vabbè poi c'è da dire che allenare una nazionale è molto più dura di allenare una squadra di club perchè non stai tutti i giorni con i giocatori (l'ha detto anche Mou non ricordo in quale occasione), e di questo me ne rendo conto.
Ma Platini quando la finisce di sparare boiate? Ok sul fair play finanziario, ma se in estate ci mettiamo a giocare in Italia è la fine, specie al Sud. Penso che non sia possibile giocare neanche di sera.
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Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Pasko ha scritto:non voglio innescare polemiche, ma secondo me una delle più grandi qualità di Arrigo si è vista al mondiale '94: il culo. Se non c'era Baggio, col cazzo che arrivavamo in finale! Vabbè poi c'è da dire che allenare una nazionale è molto più dura di allenare una squadra di club perchè non stai tutti i giorni con i giocatori (l'ha detto anche Mou non ricordo in quale occasione), e di questo me ne rendo conto.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Concordo con te. Ovvio che non se ne farà niente. Sti coglioni, lui e Blatter, aprono bocca tanto per aprirla. Adesso lo svizzero si è accorto che in Qatar, in estate, le temperature si aggireranno intorno ai 40-50° e così ci sta ripensando sull'assegnazione del mondiale ai beduini. Ma dico... guardare almeno una cartina geografica per capire dove si trova il Qatar, no?Pasko ha scritto:Ma Platini quando la finisce di sparare boiate? Ok sul fair play finanziario, ma se in estate ci mettiamo a giocare in Italia è la fine, specie al Sud. Penso che non sia possibile giocare neanche di sera.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Sacchi ha segnato una svolta negli anni '80, soprattutto dal punto di vista tattico. ok l'Olanda di Cruyff e Neeskens ma non era la stessa cosa, il 4-4-2 con quel pressing asfissiante e il fuorigioco così alto non li faceva nessuno. Praticamente la "zona" pura l'ha inventata lui (prima c'era al massimo la zona mista).:
http://it.wikipedia.org/wiki/Difesa_a_z ... _sportiva)
Chi si ricorda il mitico Colombo? giocava mezz'ala col mio stesso numero, il 4, e l'avevo preso a modello (era un motore inesauribile).

tutto il calcio europeo, soprattutto quello spagnolo e inglese, ha dovuto adattarsi ai nuovi parametri, ai nuovi standard tattici e fisici di Sacchi. poi l'Arrigo ha estremizzato ed esasperato quelle caratteristiche, e i giocatori (tra cui Van basten e Rijkard) non volevano più massacrarsi in quel modo. Finchè gli avversari non furono in grado di trovare contromisure quel Milan face sfracelli. Il 4-1 al Napoli in campionato, il 5-1 col Real Madrid...erano tutti inermi di fonte a quel pressing. Con il suo pragmatismo, quando Capello ha ereditato il Milan ha continuato a giocare a zona ma dette un taglio al fuorigioco a centrocampo perchè non poteva più reggere. Solo Zeman lo ha riproposto al Foggia ma fuori tempo massimo. Poi allo strapotere fisico e alla tattica quel Milan univa le doti tecniche di gente come Baresi, Maldini, Rijkard, Donadoni, Van Basten, lo stesso Gullit oltre al fisico non era mica uno zappatore.
Sacchi ha vinto 2 coppe campioni e intercontinentali di fila, che io ricordi c'era riuscito Herrera, e chi altri?
Il difetto di Sacchi, a mio avviso, è stato quello di non sapersi evolvere. E' rimasto fedele al suo paradigma sacro e invariante. Ok il collettivo che doveva prevalere sul singolo, l'ossessione per gli schemi, la condizione fisica e tutto quanto, ma con 40°C e il 90% di umidità del mondiale 1994 non si poteva fare. Lui disprezzava il singolo, la "prima donna", ma fu un singolo (Baggio) a portarlo in finale. Pure adesso che fa l'opinionista ripete sempre le stesse cose.
http://it.wikipedia.org/wiki/Difesa_a_z ... _sportiva)
Chi si ricorda il mitico Colombo? giocava mezz'ala col mio stesso numero, il 4, e l'avevo preso a modello (era un motore inesauribile).

tutto il calcio europeo, soprattutto quello spagnolo e inglese, ha dovuto adattarsi ai nuovi parametri, ai nuovi standard tattici e fisici di Sacchi. poi l'Arrigo ha estremizzato ed esasperato quelle caratteristiche, e i giocatori (tra cui Van basten e Rijkard) non volevano più massacrarsi in quel modo. Finchè gli avversari non furono in grado di trovare contromisure quel Milan face sfracelli. Il 4-1 al Napoli in campionato, il 5-1 col Real Madrid...erano tutti inermi di fonte a quel pressing. Con il suo pragmatismo, quando Capello ha ereditato il Milan ha continuato a giocare a zona ma dette un taglio al fuorigioco a centrocampo perchè non poteva più reggere. Solo Zeman lo ha riproposto al Foggia ma fuori tempo massimo. Poi allo strapotere fisico e alla tattica quel Milan univa le doti tecniche di gente come Baresi, Maldini, Rijkard, Donadoni, Van Basten, lo stesso Gullit oltre al fisico non era mica uno zappatore.
Sacchi ha vinto 2 coppe campioni e intercontinentali di fila, che io ricordi c'era riuscito Herrera, e chi altri?
Il difetto di Sacchi, a mio avviso, è stato quello di non sapersi evolvere. E' rimasto fedele al suo paradigma sacro e invariante. Ok il collettivo che doveva prevalere sul singolo, l'ossessione per gli schemi, la condizione fisica e tutto quanto, ma con 40°C e il 90% di umidità del mondiale 1994 non si poteva fare. Lui disprezzava il singolo, la "prima donna", ma fu un singolo (Baggio) a portarlo in finale. Pure adesso che fa l'opinionista ripete sempre le stesse cose.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
tiffany rayne ha scritto:Lonewolf ha scritto:tiffany rayne ha scritto:scb ha scritto:
Aggiungo che a quel Milan fortissimo non riusci di vincere tutto in una stagione perchè aveva avversari piu' forti in Italia rispetto all'Inter odierna (il Napoli di Maradona, l'Inter dei tedeschi, la Sampdoria di Vialli e Mancini per fare qualche nome) e il gioco (molto bello) di Sacchi era però troppo dispendioso sul piano fisico e a fine stagione questo si pagava. Ricordo che nella stagione 1989-90 la Coppa dei Campioni fu vinta dal Milan, la Coppa delle Coppe dalla Sampdoria e la Coppa UEFA dalla Juventus in finale contro la Fiorentina. Altri tempi.
Trasferito per magia ai nostri tempi quel Milan vincerebbe in carrozza tutto in Italia e sarebbe bellissimo vederlo giocare contro il Barcellona in Champions. Di triplete potrebbe farne parecchi.
mmmm... se... ma... per magia.... parecchi triplete ecc ecc
Ps.. ce li ricordiamo in tanti quegli anni di berlusconismo feroce.. soldi a badilate e elicotteri a milanello
Rico
Stoya Doll champion of FWP 3.0!!!!!!!!!
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