FETISH

[kapedag]

ieri sera a cena avevamo un altro appuntamento, ti avevo detto avevo voglia di un pomeriggio diverso e l'ho avuto,
te lo assicuro

grazie cmq per tutte le info!

Su questo ci credo ))) Comunque anche quel posto dove sei stato in quelle giornate e´molto ok.
Bel...ma tu c´eri? A me hanno detto molto diversamente ..... ora non so il numero esatto ma qualita´ finalmente nel complesso buona e molto turn over...tu dici che al massimo erano sei?

[belnudo]

ieri sera a cena avevamo un altro appuntamento, ti avevo detto avevo voglia di un pomeriggio diverso e l'ho avuto,
te lo assicuro

grazie cmq per tutte le info!

Su questo ci credo ))) Comunque anche quel posto dove sei stato in quelle giornate e´molto ok.
Bel...ma tu c´eri? A me hanno detto molto diversamente ..... ora non so il numero esatto ma qualita´ finalmente nel complesso buona e molto turn over...tu dici che al massimo erano sei?

io non c'ero, ma ho i miei informatori.
Devo dire che quello che ho sentito non è dei più affidabili, ma sottoposto a interrogatorio mirato mi ha giurato che è stata giornata da dimenticare, a parte la biondina veramente al top.

[Pim]

TORNATE IN TOPIC

[KrystalClub]

Dopo aver chiacchierato con Ayzad e signora entriamo

la curiosità c era da un po' quindi eccoci lì: il dress code è una cosa che io non concepisco , ora d'accordo vietare le braghette ma tutto il resto per me è un po' una carnevalata, vedo la cosa molto più piscologica che estetsica, quindi se fosse per me un total black dignitoso sarebbe sufficiente...

Sai, Pimpi,
quando abbiamo collaborato con Ayzad e la sua organizzazione (e ci auguriamo che non sia stato un episodio isolato), ci siamo trovati di fronte alla sua assoluta intransigenza riguardo al rispetto del dress code.

Inizialmente la cosa ci ha (o meglio, "mi" ha) creato qualche disagio, perchè non sono mai stato capace di essere troppo severo con le persone, specialmente quando sono in palese buona fede, e magari hanno fatto due ore di auto per arrivare al locale.

Poi però ho capito che l'ambiente Fetish è un'isola a sè, e che chi vi appartiene non ha piacere di sentirsi osservato da curiosi che non si mettono in gioco.
In sostanza, seppure l'esibizionismo è parte della cerebralità Fetish, lo è all'interno della cerchia di chi può capire, degli "iniziati", per così dire.

E' uno spettacolo tra menti affini, e gli intrusi ne guastano l'atmosfera.
D'altra parte, i gruppi sono forti quando sono coesi, e la miglior dimostrazione di coesione è escludere chi non si adegua.
E' un mondo così: prendere o lasciare.
Tu sei entrata col coraggio di metterti in gioco, e per questo, più che per le tue conoscenze, sei stata subito accettata.

[MaxClaudia]

Poi però ho capito che l'ambiente Fetish è un'isola a sè, e che chi vi appartiene non ha piacere di sentirsi osservato da curiosi che non si mettono in gioco.
In sostanza, seppure l'esibizionismo è parte della cerebralità Fetish, lo è all'interno della cerchia di chi può capire, degli "iniziati", per così dire.

E' uno spettacolo tra menti affini, e gli intrusi ne guastano l'atmosfera.
D'altra parte, i gruppi sono forti quando sono coesi, e la miglior dimostrazione di coesione è escludere chi non si adegua.

Stra-Quotone!!

[massaggi.cuck.e.bull]

Mi sembra corretto

Entri se accetti le regole altrimenti stai fuori

Conosco un master molto preparato, dedito a questa disciplina da molti anni, nel suo studio ha attrezzature di ogni tipo e genere e conosce ogni strumento alla perfezione, ha un'immensa pazienza con le novelle e i novelli ma le regole sono regole. Se le rispetti si gioca altrimenti meglio starsene a casa

[belnudo]

un mio vecchio amico dedito dalla nascita al BDSM è veramente ed assolutamente intransigente sul DRESS-CODE, anzi, lo mette come conditio sine qua non.
Da questo punto di vista sono una vera setta.
Non usare il dress-code per loro è come chiedere ad un trans di non travestirsi da donna.
O ti adegui o non entri.

[paolo46]

Tempo fa sono stato al Depot a Milano, in una serata dedicata alla trasgressione in genere, non ricordo se era di lunedi o di sabato pero' l'idea era che non fosse una serata gay ma mista.
Non c'era tanta gente, pero' non era nemmeno vuoto, io tra l'altro sono andato via abbastanza presto, saranno state l'una o poco dopo.
La maggior parte uomini. C'era una coppia vestita di cuoio con lei al guinzaglio, lei a volte camminava carponi, come un cane, a volte era in piedi. Lei una brunetta, non bella e non brutta, lui sembrava il classico impiegato di banca, come lineamenti, con gli occhiali e a meta' calvo, lei sui 35 e lui sui 40. Sono andati al piano di sotto dove lei ha incominciato, dietro ordini di lui, a lesbicare con una, poi dopo un po' si sono chiusi tutti e tre in uno stanzino.
Al piano di sopra c'e' il bar e una specie di salottino, si scendono le scale e sotto c'e' un di labirinto con vari ambienti, stanze e stanzette. Ci sono vari attrezzi che io non conosco come si usano. In uno, una specie di amaca, c'era un tizio che implorava chi passava di incularlo. Se ricordo bene, costui era vestito di cuoio ma con delle aperture varie, tra cui dietro. Se ne stava a gambe aperte allargate su questa specie di amaca e aspettava....... sollecitando i passanti.
In una stanza c'era uno che aveva infilato il braccio nel didietro di un altro (sdraiato su un attrezzo anche questo tipo amaca). L'infilatore era affiancato da una "signora" bonazza sui 50 anni, abbastanza alta, biondina e formosa che sembrava una tedesca. La "signora" doveva essere una specie di apprendista che comunque incitava l'infilatore, il quale avra' avuto sui 50 anni ed era a torso nudo e con pantaloni di cuoio. L'infilato era un ragazzotto sui 25-30 anni che gemeva parecchio (!). Quando io ho fatto capolino nella stanza, l'infilatore mi ha invitato ad avvicinarmi, ma io mi sono allontanato, non interessato.
In un'altra stanza c'era uno, nudo, sui 55 anni, con una bella trippetta, e la barba, che avevo visto gia' sopra girare nudo per il locale. Intorno a lui c'era come una nube di un fumo tipo incenso, non ho capito bene, comunque si agitava nudo, dimenandosi, ballando in mezzo a questa nuvola grigia.
Nei corridoi giravano poi una ventina di uomini, diciamo dai 30 ai 45-50 anni, giravano.......
Sono risalito e al piano di sopra c'era, a parlare vicino al bar una coppia spettacolare. Parlavano con un 'altra coppia meno appariscente, di una certa eta'. La coppia spettacolare avra' avuto un 40 anni lui e un 35 lei, alti lui 1,90 e lei 1,75. Diciamo che sembravano due tedeschi, lei con dei pantaloncini corti ed aderenti (del tipo tostacazzi).
Al "salottino" c'erano una decina di persone, se ben ricordo quasi solo uomini, seduti a bere o a chiacchierare.
Io mi sono seduto a bere una coca cola e poco dopo e' salita la coppia con la lei al guinzaglio. Mi si sono messi davanti e lei si e' piegata a pecorina e lui ha incominciato a frustarla con un frustino (non proprio piano) poi lui l'ha grattata con un arnese con delle punte. Lei gemeva e lo ringraziava.
Io sono andato via.

[sensibilmente]

più che fetish, sembra un horror-fantasy

[belnudo]

più che fetish, sembra un horror-fantasy

Al DEPOT è ordinaria amministrazione

[Kronos]

Sai, Pimpi,
quando abbiamo collaborato con Ayzad e la sua organizzazione (e ci auguriamo che non sia stato un episodio isolato), ci siamo trovati di fronte alla sua assoluta intransigenza riguardo al rispetto del dress code.

noto che con gli anni il "vecchio Aza" (come lo chiamava qualcuno nelle chat irc ) s'e' irrigidito

Poi però ho capito che l'ambiente Fetish è un'isola a sè, e che chi vi appartiene non ha piacere di sentirsi osservato da curiosi che non si mettono in gioco.
In sostanza, seppure l'esibizionismo è parte della cerebralità Fetish, lo è all'interno della cerchia di chi può capire, degli "iniziati", per così dire.
E' uno spettacolo tra menti affini, e gli intrusi ne guastano l'atmosfera.

Non la metterei in questi termini.
E' una questione che nasce all'interno della storia del movimento italiano che ha sempre patito un forte senso di inferiorita' rispetto al mondo anglosassone e tedesco.
15 o 20 anni fa il dress code aveva una logica: uno dei sensi di colpa ricorrenti nella generazione 1.0 dei bdsmer nostrani era il terrore di sentirsi "sbagliato, malato": chiaro che il dress code all'inizio servisse come "coperta di linus" per uscire allo scoperto e prendere coraggio con gli altri di quello che si aveva dentro, ma oggigiorno anche se non lo ammetteranno mai neanche sotto tortura e' piu' una questione di estetica di comodo per chi organizza che di efficacia "anticuriosi" e di affermazione di esistenza e di identita' : oramai l'abbigliamento fetish e' praticamente sdoganato quasi ovunque.
Guarda ad esempio le scarpe attuali in un qualsiasi negozio e troverai che sono concettualmente simili a quelle che vedevi nei party fetish underground di fine anni 90.

D'altra parte, i gruppi sono forti quando sono coesi, e la miglior dimostrazione di coesione è escludere chi non si adegua.
E' un mondo così: prendere o lasciare.
Tu sei entrata col coraggio di metterti in gioco, e per questo, più che per le tue conoscenze, sei stata subito accettata.

Guarda il panorama bdsm italiano e' sempre stato quanto di piu' frammentato, partigiano, provinciale e personalista di quanto tu possa immaginare da fuori.
Tant'e' che molti frequentano direttamente circuiti all'estero e saltano a pie' pari gli eventi italiani.

Storicamente e' sempre stata una battaglia tra egocentrismi molto accentuati perche', vista la complessita' dell'argomento e la molteplicita' di punti di vista tipici del bdsm, ognuno pretendeva di avere in tasca la propria verita' rispetto al punto di vista degli altri, anche perche' spesso era frutto di una conquista personale molto sofferta e in quanto tale fortemente identitaria ed unica, non "trasferibile" ad altri.

Ne sa qualcosa il brumatti che per anni e' stato criticato anche pesantemente da molti bdsmer storici della prima generazione che non lo sopportavano, tanto da aprire una miriade di siti, comunita' e gruppi sostanzialmente uno in contrasto con l'altro.

il sito di gabbia ad esempio, tanto per citare uno dei progetti piu' vecchi del panorama italiano sopravvissuto al tempo e a parecchi suoi utenti e proprietari, in origine nasceva come una delle tante alternative al punto di vista del brumatti. Poi destino ha voluto che Brumatti stesso lo acquisisse e lo gestisse fino ad ora, ma di fatto era una delle varie anime differenti dell'ambiente.

ogni gruppo vive dei personalismi di chi lo ha fondato: lo stesso ayzad, a cui va il merito indiscusso di aver sdoganato alle masse l'argomento con un paio di libri dal taglio enciclopedico/scientifico che spesso consiglio ai neofiti assieme ad una carriolata di testi di letteratura che mai penseresti essere bdsm (ottima ad esempio la produzione letteraria del buon tanizaki), alla fine ha messo in piedi un gruppo di lavoro che ricalca il suo punto di vista e la sua "filosofia del bdsm".
va benissimo per carita': ma e' un punto di vista, non IL punto di vista.
Quindi attenzione a pensare che sia quella l'anima del movimento: tu vedi solo una formula di presentazione di un evento rodata altrove e trasportata nell'ambiente che metti a disposizione: ma non e' la realta' del movimento nel suo complesso.

C'e' poi da dire che uno dei veri problemi dell'ambiente e' che come tutti i circoli "chiusi" soffre del ricambio generazionale e della necessita' di aprirsi a persone nuove ma consapevoli e non alla massa dei "famolo strano", che e' sempre stata la piaga del settore fin da tempi non sospetti.

Ayzad come molti altri, e' convinto che il dress code sia un modo per selezionare i motivati: io di mio credo sia il peggior modo per incentivarli, proprio perche' tendi a cristallizzare una formula che di suo dovrebbe essere dinamica e piu' aderente ai cambiamenti e alle novita' soprattutto con persone in cerca della propria identita' bdsm e che non hanno un percorso di formazione e di consapevolezza specifico.

Il rischio e' quello di dare una semplice immagine a cui non corrisponde la sostanza della consapevolezza.

[Kronos]

la curiosità c era da un po' quindi eccoci lì: il dress code è una cosa che io non concepisco , ora d'accordo vietare le braghette ma tutto il resto per me è un po' una carnevalata, vedo la cosa molto più piscologica che estetsica, quindi se fosse per me un total black dignitoso sarebbe sufficiente, in realtà all'interno c'è un po' di tutto.

perche' un toni da lavoro non ha la stessa dignita' fetish di una catsuit in latex?

Direi tanta gente, complice il brutto tempo coppie, uomini, donne master slave maschie femmine,
Io non mi sento un ruolo addosso, ma ho provato per un po' ad avere uno schiavo che si è proposto subito al nostro ingresso, Fabri non aveva problemi e quindi per un po' il tizio , che anche fisicamente non era male, ha inizato ad adorare i miei piedi con e senza sandali, bè è stato bravo quindi niente fruste o altri giochi, l'ho ringraziato e l'ho lasciato libero di trovarsi giochi più interessanti.

In genere la ricompensa e' la frustata.
O se preferisci l'attenzione che il Dominante riserva al sottomesso.

Io invece ho provato per la prima volta il bondage: Fabri mi ha messo nelle mani di un tizio che gli addetti ai lavori hanno promosso a pieni voti, quini consigliati da loro ho provato la sensazione della completa immobilità, capelli compresi .

Niente sospensioni, volevo provare il bondage ma la mia fiducia va conquistata, quindi a terra su una poltrona il ragazzo aiutato dalla sua compagna /assistente ha fatto un lavoro fantastico: sembravo intrappolata dalla tela di un ragno e la sensazione di non riuscire a muovere di un solo grado nemmeno un dito, o solo l'inclinazione del viso, nemmeno un piede, è stata oserei dire eccitante.., essere alla mercè, anche solo visiva di tutti, era strano, ricevere i baci spinti da Fabri senza poterlo abbracciare o toccarne la testa , ma costretta ,ferma immobile in quella posizione davanti a tutti davvero bellissimo.

chi era il maestro di corda?

se ti ha fatto uno shibari Hikari Kesho o il vecchio Bondager lusso non da poco: puoi raccontarlo con un certo orgoglio

Sono stata in posizione per un po' prima riparata da luci soffuse e alla vista di solo 4 o 5 persone poi più esposta e in favore di maggior luce per qualche foto di particolari, capelli , schiena , braccia...sensazione strana, ma davvero bella.

ma dai anche li foto quadrettate bianche come da copione?

[Max e Lella]

Premettendo che non amiamo in modo particolare privè e affini, abbiamo provato più volte ad affacciarci a questo mondo, ma un pò perchè i locali non sono all'altezza e sufficientemente squallidi, un pò perchè concordiamo con chi dice "carnevalata", non ci siamo mai trovati bene ne eccitati dalla situazione.
E abitiamo vicino ad almeno due dei locali citati,per cui neppure lunghi spostamenti da fare.
Ma quando vedi comportamenti che risultano leggermente "forzati" a beneificio della scenografia, una ventina di persone che fanno pipi da sopra un griglia su chi si mette sotto bell'apposta o gruppi di singoli alluppati che non si allontanano neanche se invitati dai gestori...preferiamo andare via.
Preferiamo organizzare qualche serata fetish/SM a casa nostra, con gruppi ristretti e magari persone conosciute, che riescono sempre bene.



Max


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[Pim]

ma cosa sono i numerini e i puntini....

un saluto sadomaso?

[El Diablo]

Mano, occhi, naso, mano.