Gambo192 ha scritto:Noi ci difendiamo dagli elementi estranei tramite meccanismi che ne riconoscono la composizione molecolare delle sostanze. Le cellule che hanno questo compito hanno memoria (memoria immunitaria). Ugualmente riusciamo a non attaccare tutte quelle molecole costitutive del nostro organismo evitando di innescare riposte immunitarie verso noi stessi. Questo avviene eliminando le cellule che potrebbero auto-colpirci, riconoscendole tra quelle utili. Purtroppo esistono 2 parti del nostro corpo che non sono raggiunte da questa selezione: il testicolo e il cristallino. E tutti sappiamo che nei testicoli stanno i nostri amati spermini.... ma non avendo avuto selezione, se vengono in contatto con le cellule immunitarie possono dare una risposta immunitaria! E nel tubo digerente sono proprio presenti gli anticorpi...se per caso ci fossero quelli proprio compatibili, se venissero a contatto con lo sperma...lo riconoscono come estraneo
Dear Gambo spero che hai letto le altre pagine del treah almeno nn davi considerazioni sbagliate su persone che adesso forse conosci.....
Lo sperma è una secrezione del corpo come la saliva, le secrezioni vaginali o altre. Le secrezioni possono trasmettere delle malattie infettive in caso di contatto con una lesione.
Il pericolo dipende dal tipo di malattia trasmissibile: il virus HIV o quelli delle epatiti sono temibili, ma ne esistono altri meno gravi.
Se tutti i rischi di infezione sono esclusi con certezza, non esistono altri pericoli.
Riguardo alla memoria immunitaria.....
Si suole dire che le immunoglobuline presenti nel siero rappresentano
la nostra memoria immunologica, ovvero l’insieme degli anticorpi diretti
verso tutti gli antigeni che il nostro organismo ha incontrato. L’affermazione
è sicuramente corretta se ci riferiamo agli anticorpi che
derivano dalla risposta immunitaria adattativa. Essi sono il prodotto fi -
nale della complessa risposta all’antigene che avviene, per esempio
dopo un’infezione o una vaccinazione, nel centro germinativo ed hanno
un’alta affi nità per l’antigene che li ha indotti. Gli anticorpi adattativi
riconoscono il loro antigene in maniera specifi ca ed esclusiva ed
hanno la funzione di terminare l’infezione, eliminando tutti i patogeni
dall’organismo e di prevenire la malattia nel caso di un nuovo incontro
con lo stesso agente infettivo.
Oltre agli anticorpi adattativi, esistono nel siero anche gli anticorpi
naturali. Questi sono prevalentemente di isotipo IgM e sono presenti
indipendentemente da una precedente immunizzazione. Essi legano
gli antigeni in maniera promiscua, cioè, al contrario degli anticorpi
adattativi, non sono molto specifi ci e possono reagire con molti antigeni
diversi per i quali hanno una bassa affi nità. Tuttavia, poiché le
IgM sono immunoglobuline pentameriche ed hanno dieci siti di legame
per l’antigene, la loro avidità ne compensa la bassa affi nità. Le
IgM inoltre legano e attivano il complemento e perciò rappresentano
un’effi ciente prima linea di difesa contro i microbi che non abbiamo
mai incontrato prima.
Quindi la funzione principale degli anticorpi naturali è quella di limitare
la crescita e la diffusione dei patogeni lasciando il tempo alla reazione
adattativa di produrre gli anticorpi ad alta affi nità. L’importanza
degli anticorpi è chiaramente dimostrata dallo studio di pazienti affetti
da immunodefi cienze primarie o secondarie dei linfociti B. I sintomi
più frequenti sono infezioni ricorrenti e croniche delle basse vie aeree
causate più frequentemente da batteri capsulati. Talvolta il quadro si
complica con episodi di meningite e sepsi ripetute. Frequenti sono anche
le infezioni gastrointestinali con diarrea e, in questi casi, le infezioni
da enterovirus sono particolarmente aggressive e possono evolvere in
meningoencefalite.
Nel sospetto di una immunodefi cienza umorale è necessario studiare
accuratamente i linfociti B.
spero hai la pazienza di leggere e nn alimentare false considerazioni su persone che nn conosci sul forum.....grazie oi fra.....