disciplinare i guardoni

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federicoweb
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Re: disciplinare i guardoni

#91 Messaggio da federicoweb »

belnudo ha scritto:
HalloSpank75 ha scritto:personalmente ritengo che anche il solo guardare sia fantastico! Lo spiare invece e' invadere la vita altrui.

il consenso prima di tutto.
guardone è per definizione spione, odia essere scoperto!
.................................

con le mani nella " marmellata " :lol:
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sensibilmente
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Re: disciplinare i guardoni

#92 Messaggio da sensibilmente »

non si chiama marmellata
la vita è troppo importante
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nik978
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Re: disciplinare i guardoni

#93 Messaggio da nik978 »

il guardone (almeno per me) si apposta per osservare coppie che bene o male si sono appartate e NON vogliono avere intrusioni. e quindi non vuole farsi beccare perche' la cosa potrebbe crerlgi dei problemi...anche perche' il fine del guardone e' piu l contemplazione/masturbazione che non l'atto sessuale in se (dove e' molto probbile cilecchi...)

chi partecipa o si accosta a coppie che compiono atti sessuali senza nessuna remora (quindi accettano che ltri si possano avvicinare) non lo chiamo guardone..ma singolo..

ops
belnudo ha scritto:
colui che descrivete non è un guardone ma un singolo che va a coppie.
Il guardone vero sta nascosto e non si fa certo vedere.
come spesso accade in questa sezione (che leggo molto) sono al 100% d'accordo con Belnudo.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Re: disciplinare i guardoni

#94 Messaggio da HalloSpank75 »

mi state rivoluzionando le poche consapevolezze che ho.

allora non sono guardone ma singolo!

ma mi sa che sono una via di mezzo... a me piace guardare, partecipare e' solo la cigliegina sulla torta, ma non mi sono mai nascosto a spiare.

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belnudo
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Re: disciplinare i guardoni

#95 Messaggio da belnudo »

HalloSpank75 ha scritto:mi state rivoluzionando le poche consapevolezze che ho.

allora non sono guardone ma singolo!

ma mi sa che sono una via di mezzo... a me piace guardare, partecipare e' solo la cigliegina sulla torta, ma non mi sono mai nascosto a spiare.
appunto, ergo NON sei guardone
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Re: disciplinare i guardoni

#96 Messaggio da emilianodoc »

Io sono sempre appartenuto, sin dalla tenera età ma senza saperlo, alla schiera dei "singoli". Amo guardare ma solamente se visto. Amo partecipare solo se la situazione mi eccita ed eccita anche chi guardo....

Sollevo un'altra questione: quanti "singles" di questo forum palesano la loro vera natura alle varie donne che si sessuegono nella vita? Io l'ho sempre fatto, nel bene e nel male!
Riscaldatemi bene la sauna...proprio qui, nel calore più languido il vapore mi infiammerà brucerò nella brace i miei scrupoli...(V. Vysockij)

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Re: disciplinare i guardoni

#97 Messaggio da fender »

Ci sono anche le coppie che vogliono essere spiate, cioè prediligono essere guardate nella convinzione che, chi lo fa, pensa di essere nascosto e non visto....

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emilianodoc
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Re: disciplinare i guardoni

#98 Messaggio da emilianodoc »

fender ha scritto:Ci sono anche le coppie che vogliono essere spiate, cioè prediligono essere guardate nella convinzione che, chi lo fa, pensa di essere nascosto e non visto....
Vero Fender....ma a me non interessano. E ci sono anche coppie ove il "Lui" vuol essere inchiappettato o inchiappettarti....l'universo è ampio ma non è mica detto che si debba esplorarlo tutto :lol:
Riscaldatemi bene la sauna...proprio qui, nel calore più languido il vapore mi infiammerà brucerò nella brace i miei scrupoli...(V. Vysockij)

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Re: disciplinare i guardoni

#99 Messaggio da HalloSpank75 »

mi sembra un gran casino quello delle coppie che vogliono essere spiate. come fa un guardone a sapere che sta spiando una coppia consenziente e non sta rischiando di rompere le palle a una coppia che non ne vuole sapere?

secondo me rompere le palle a chi non vuole e' una delle cose peggiori della nostra "attivita".

fender
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Re: disciplinare i guardoni

#100 Messaggio da fender »

è un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto...

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belnudo
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Re: disciplinare i guardoni

#101 Messaggio da belnudo »

fender ha scritto:è un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto...
:P :P :P
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sensibilmente
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Re: disciplinare i guardoni

#102 Messaggio da sensibilmente »

HalloSpank75 ha scritto:mi sembra un gran casino quello delle coppie che vogliono essere spiate. come fa un guardone a sapere che sta spiando una coppia consenziente e non sta rischiando di rompere le palle a una coppia che non ne vuole sapere?

secondo me rompere le palle a chi non vuole e' una delle cose peggiori della nostra "attivita".
:bonk: :motosega:
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Jeronim
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Re: disciplinare i guardoni

#103 Messaggio da Jeronim »

La discussione parla di “guardoni” in senso stretto ma non credo di andare OT se, per comodità ed economia di espressione, in queste righe, farò riferimento alla più generale “macrocategoria” dei singoli con tutte le sfaccettature che ciò comporta. Questa figura, così presente nei luoghi della trasgressione, è anche la più controversa: nella quasi totalità delle discussioni di questa sezione del forum non manca, nel bene o nel male, qualche intervento che ne parli. Croce e delizia delle coppie, il singolo, ma forse è più corretto parlare della moltitudine di singoli che frequentano il nostro mondo, diventano il capro espiatorio in capo al quale ricade gran parte della colpa della degenerazione di cui quasi tutti ci lamentiamo.
Senza la presunzione, non ne ho gli strumenti, di voler fare una diagnosi “antroposociopsicologica”, credo che l’argomento meriti comunque un’attenzione più approfondita. Non parlo da singolo, vivo la trasgressione solo in coppia. L’invito è: proviamo tutti (singoli e coppie) ad evitare i luoghi comuni, a bandire i preconcetti, il razzismo mascherato e lo snobismo, i giudizi sommari e beceri? Ragioniamo a mente sgombra cercando solo il rispetto reciproco e la semplicità “rivoluzionaria” del buon senso?
Se l’obbiettivo dunque è “disciplinare” i singoli, e di conseguenza le coppie, credo che il punto nodale, dal quale far partire ogni considerazione, sia la necessità che, in una qualsiasi circostanza, si crei un minimo di interazione tra la coppia e il singolo. Il guardone “d.o.c.g.”(sono d’accordo con Belnudo) è colui che prova piacere solo nel guardare senza essere visto. Quindi non entra in contatto diretto con la coppia e non costituisce un problema, se non per se stesso.
Molto diverso è quando si stabilisce un contatto, anche solo visivo o di tatto. La coppia sente subito la presenza estranea e può assumere tutti gli atteggiamenti possibili, dalla completa chiusura ad una accettazione immediata e totale. Non è affatto detto che l’atteggiamento non possa cambiare, anche radicalmente, in un breve lasso di tempo. Quando si stabilisce il contatto le dinamiche sono volatili e delicate: la lei della coppia non la pensa come lui, hanno appena discusso sulla suocera, chi più ne ha più ne metta!
Questa fase, dagli esiti spesso imprevedibili per la stessa coppia, può durare un tempo indefinito, ma è cruciale che il singolo la sappia interpretare al meglio. Ogni iniziativa deve essere supportata da un incoraggiamento o da un’accettazione, anche impercettibile della coppia, e, soprattutto, non deve provocare alcun fastidio, neppure temporaneo. Il singolo diventa “famigliare” e il giudizio della coppia si arricchisce di molti particolari: è un tipo tranquillo, affidabile, non ha la bramosia dell’affamato, sembra educato e rispettoso, fisicamente, infine, è più carino di quanto era sembrato al primo momento. Il contatto verbale può aiutare moltissimo. Un sorriso, un complimento delicato a lei, fa sentire (giustamente) le donne oggetto di ammirazione e rispetto.
La parola “rispetto” va tatuata nella mente di tutti: la donna che si concede fa un dono prezioso e ama percepire un comportamento consapevole e conseguente da parte dell’uomo, sia esso il suo compagno o un singolo incontrato per caso in un privè o in una spiaggia.
La descrizione vale solo ad esempio, può essere vincente anche avvicinarsi a mezzo metro e masturbarsi furiosamente: quello che conta è interpretare correttamente i segnali ed i desideri delle coppie e capire che ciò che va bene per alcune non è mai una regola che vale per tutte. Sono ancora d’accordo con Belnudo: alla fine è sempre e comunque la coppia che decide se interagire, e come, con il singolo. Quando arrivano chiari sintomi di insofferenza e fastidio, fino al momento in cui ci si accorge che qualcosa potrebbe cambiare, è molto meglio non perdere tempo ed allontanarsi al più presto, per la felicità di tutti.
Per completare il quadro aggiungo, per esperienza, che è quasi sempre perdente fare gruppo da singoli (anche se vi capitasse, trovate eccitanti le gang?) o imporre la propria presenza ad un gioco già iniziato tra altre persone (le eccezioni vanno interpretate come sopra). Credo non sia il caso di soffermarsi a parlare dell’igiene, dell’abbigliamento e, soprattutto, della necessità di una feroce autocritica sulla propria adeguatezza e compatibilità fisica.
Quando sopra sottolineavo la parola “rispetto” non mi riferivo, ovviamente, solo ai singoli, perché credo che questo sia uno degli aspetti sui quali le coppie hanno la minor consapevolezza. Essere arbitri della situazione non deve, a mio parere, autorizzare i giudizi sommari, le catalogazioni. Sfigati, maniaci, segaioli patetici sono gli epiteti più ricorrenti. Con la massa di improvvisati e maleducati che invade i luoghi della trasgressione, in effetti, è molto dura cercare di vederla diversamente. Ma le coppie sono sempre certe di aver tenuto il comportamento giusto date le circostanze? Torna quindi il concetto di “rispetto” nell’accezione più vasta, quella che ho cercato di descrivere. Il rispetto, che deve entrare in gioco almeno un nanosecondo prima che i soggetti inizino ad interagire, è l’elemento al quale è necessario educarci, ed educare, perché crea il distinguo, fa da spartiacque e da difesa alla parte migliore di questo strano mondo che chiamiamo trasgressione.
"era un mondo adulto: si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)

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Re: disciplinare i guardoni

#104 Messaggio da idro »

Jeronim ha scritto:La discussione parla di “guardoni” in senso stretto ma non credo di andare OT se, per comodità ed economia di espressione, in queste righe, farò riferimento alla più generale “macrocategoria” dei singoli con tutte le sfaccettature che ciò comporta. Questa figura, così presente nei luoghi della trasgressione, è anche la più controversa: nella quasi totalità delle discussioni di questa sezione del forum non manca, nel bene o nel male, qualche intervento che ne parli. Croce e delizia delle coppie, il singolo, ma forse è più corretto parlare della moltitudine di singoli che frequentano il nostro mondo, diventano il capro espiatorio in capo al quale ricade gran parte della colpa della degenerazione di cui quasi tutti ci lamentiamo.
Senza la presunzione, non ne ho gli strumenti, di voler fare una diagnosi “antroposociopsicologica”, credo che l’argomento meriti comunque un’attenzione più approfondita. Non parlo da singolo, vivo la trasgressione solo in coppia. L’invito è: proviamo tutti (singoli e coppie) ad evitare i luoghi comuni, a bandire i preconcetti, il razzismo mascherato e lo snobismo, i giudizi sommari e beceri? Ragioniamo a mente sgombra cercando solo il rispetto reciproco e la semplicità “rivoluzionaria” del buon senso?
Se l’obbiettivo dunque è “disciplinare” i singoli, e di conseguenza le coppie, credo che il punto nodale, dal quale far partire ogni considerazione, sia la necessità che, in una qualsiasi circostanza, si crei un minimo di interazione tra la coppia e il singolo. Il guardone “d.o.c.g.”(sono d’accordo con Belnudo) è colui che prova piacere solo nel guardare senza essere visto. Quindi non entra in contatto diretto con la coppia e non costituisce un problema, se non per se stesso.
Molto diverso è quando si stabilisce un contatto, anche solo visivo o di tatto. La coppia sente subito la presenza estranea e può assumere tutti gli atteggiamenti possibili, dalla completa chiusura ad una accettazione immediata e totale. Non è affatto detto che l’atteggiamento non possa cambiare, anche radicalmente, in un breve lasso di tempo. Quando si stabilisce il contatto le dinamiche sono volatili e delicate: la lei della coppia non la pensa come lui, hanno appena discusso sulla suocera, chi più ne ha più ne metta!
Questa fase, dagli esiti spesso imprevedibili per la stessa coppia, può durare un tempo indefinito, ma è cruciale che il singolo la sappia interpretare al meglio. Ogni iniziativa deve essere supportata da un incoraggiamento o da un’accettazione, anche impercettibile della coppia, e, soprattutto, non deve provocare alcun fastidio, neppure temporaneo. Il singolo diventa “famigliare” e il giudizio della coppia si arricchisce di molti particolari: è un tipo tranquillo, affidabile, non ha la bramosia dell’affamato, sembra educato e rispettoso, fisicamente, infine, è più carino di quanto era sembrato al primo momento. Il contatto verbale può aiutare moltissimo. Un sorriso, un complimento delicato a lei, fa sentire (giustamente) le donne oggetto di ammirazione e rispetto.
La parola “rispetto” va tatuata nella mente di tutti: la donna che si concede fa un dono prezioso e ama percepire un comportamento consapevole e conseguente da parte dell’uomo, sia esso il suo compagno o un singolo incontrato per caso in un privè o in una spiaggia.
La descrizione vale solo ad esempio, può essere vincente anche avvicinarsi a mezzo metro e masturbarsi furiosamente: quello che conta è interpretare correttamente i segnali ed i desideri delle coppie e capire che ciò che va bene per alcune non è mai una regola che vale per tutte. Sono ancora d’accordo con Belnudo: alla fine è sempre e comunque la coppia che decide se interagire, e come, con il singolo. Quando arrivano chiari sintomi di insofferenza e fastidio, fino al momento in cui ci si accorge che qualcosa potrebbe cambiare, è molto meglio non perdere tempo ed allontanarsi al più presto, per la felicità di tutti.
Per completare il quadro aggiungo, per esperienza, che è quasi sempre perdente fare gruppo da singoli (anche se vi capitasse, trovate eccitanti le gang?) o imporre la propria presenza ad un gioco già iniziato tra altre persone (le eccezioni vanno interpretate come sopra). Credo non sia il caso di soffermarsi a parlare dell’igiene, dell’abbigliamento e, soprattutto, della necessità di una feroce autocritica sulla propria adeguatezza e compatibilità fisica.
Quando sopra sottolineavo la parola “rispetto” non mi riferivo, ovviamente, solo ai singoli, perché credo che questo sia uno degli aspetti sui quali le coppie hanno la minor consapevolezza. Essere arbitri della situazione non deve, a mio parere, autorizzare i giudizi sommari, le catalogazioni. Sfigati, maniaci, segaioli patetici sono gli epiteti più ricorrenti. Con la massa di improvvisati e maleducati che invade i luoghi della trasgressione, in effetti, è molto dura cercare di vederla diversamente. Ma le coppie sono sempre certe di aver tenuto il comportamento giusto date le circostanze? Torna quindi il concetto di “rispetto” nell’accezione più vasta, quella che ho cercato di descrivere. Il rispetto, che deve entrare in gioco almeno un nanosecondo prima che i soggetti inizino ad interagire, è l’elemento al quale è necessario educarci, ed educare, perché crea il distinguo, fa da spartiacque e da difesa alla parte migliore di questo strano mondo che chiamiamo trasgressione.
Non sarei stato in grado di scrivere meglio il mio pensiero!Grazie!

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Re: disciplinare i guardoni

#105 Messaggio da sensibilmente »

qui serve il responso di belnudo ....
approposito, belnudo dove sei ??????????????
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