Il Fashion, il covid e la coerenza

Alla scoperta del mondo scambista ed esibizionista.

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Super Zeta
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Il Fashion, il covid e la coerenza

#1 Messaggio da Super Zeta »

Io ho sempre apprezzato il Fashion, mi piaceva la vecchia sede e mi piace la nuova, quindi non mi si può dare del detrattore però spiegatemi una cosa

Il 29 maggio, con 516 contagi giornalieri e numeri sempre in discesa mandavano questa mail

Sappiamo che altri Club hanno deciso di riaprire.
Il Fashion ha deciso di rimanere ancora chiuso fino al momento giusto.
Il momento giusto per noi è quando ci sarà permesso e quando tutti ci risentiremo nuovamente liberi e sicuri di poter frequentare serenamente non solo i Prive, ma anche le Discoteche, i Cocktail Bar e tutti i luoghi di aggregazione dove si prevedono gli assembramenti come eravamo abituati tutti prima del Covid.
Sicuramente fino a settembre resteremo chiusi.
Abbiamo tanta voglia di riaprire le nostre porte, ma lo faremo soltanto quando potremo farlo in grande stile, in grande stile Fashion!




A Ottobre, con 12.000 casi al giorno riaprono (e si fanno anche chiudere al primo controllo). Io capisco che possano essere economicamente in crisi nera e cercano di fare cassetto sui negazionisti e sui ritardati che non sanno tenersi il cazzo nei pantaloni (gli stessi ritardati che quest'estate sono andati a cap, creando inevitabilmente un focolaio), però a maggio vi dovevate risparmiare questo bel messaggino che poi avete clamorosamente calpestato solo qualche mese dopo

amleto di Elsinore
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#2 Messaggio da amleto di Elsinore »

Obiettivamente è roba da matti.

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Gringo1996
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#3 Messaggio da Gringo1996 »

Salve.

Sono stato al locale Fashion prima della chiusura e della crisi covid. Un ambiente molto cool e sereno.
La mia famiglia gestisce un'attività di estetista, anche io lavoro in un'attività e posso capire il problema di questi gestori, quello che avevano scritto nel messaggio a lei inoltrato nel mese di maggio, non ha più nessun significato con la crisi in essere.
Viviamo giorno dopo giorno l'aggravarsi della situazione economica e sanitaria del Paese.
Quando stai affogando ti rimangi quello che avevi detto il minuto prima, perdono valore soprattutto affermazioni di mesi fa.

Non è questione di coerenza, è questione di vita. Siccome non tutti ricevono sussidi da parte dello Stato.
Siccome non tutti hanno accesso al reddito di cittadinanza.
Siccome ancora oggi non tutti hanno ricevuto i soldi della cassa integrazione
In Italia è sempre stato visto con sospetto e invidia chi fa impresa o ha iniziato un percorso professionale per autoaffermarsi. (mi riferisco in generale non alla sua persona, sia chiaro)
Oggi molti continuano sbellicarsi dalle risate se un intero settore va in malora, chiedendo chiusure e lockdown a tappeto, è giusto salvare vite ma è anche giusto rispettare la dignità umana di chi è stata una vacca da mungere fino a ieri, oggi bisogna pensare anche a quelle attività che hanno fatto investimenti importanti per mettersi in regola e rispettare i nuovi protocolli del comitato tecnico scientifico. Nella mia attività abbiamo comprato diverse attrezzature per convivere con il virus, anche costose, prenotazioni e accesso contingentato. Un bel malus sul fatturato ma l'abbiamo fatto.
E' più sicuro il locale dove lavoro piuttosto che i trasporti pubblici di Milano, molti dei quali antiquati e senza ricambio d'aria, alcuni mezzi di traporto girano con i finestrini abbassati perché non hanno un ricambio d'aria.
Hanno detto che dobbiamo convivere con il virus, tutti d'accordo, forse le persone che ci governano non hanno capito cosa vuol dire convivere con il virus, durante l'estate si poteva programmare una situazione di sicurezza per evitare questo innalzamento dei casi, tutti sapevano che con la riapertura delle scuole il traffico su mezzi sarebbe aumentato.
Non hanno valutato il contagio che avviene sui mezzi di trasporto pubblici, eppure adesso minacciano chiusure generalizzate a tutti i settori, vuol dire che al governo ci potrebbe andare chiunque.
I gestori del locale Fashion devono mettersi in regola e rispettare il protocollo come ho fatto io con la mia attività, eppure a loro difesa potrebbero dire che nel loro locale ci sono meno assembramenti rispetto all'ora di punta, su un mezzo di trasporto a Milano.


Immagine





Presto raccoglieremo i frutti della più grande crisi economica dal dopoguerra ad oggi

luca_130
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#4 Messaggio da luca_130 »

Risposta tocccante -chi ha una piccola impresa e' senza paracadute e viviamo in incorerenze ogni giorno, ma cosa fare?

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The Batman
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#5 Messaggio da The Batman »

Per poter accedere al Fashion Club bisognerà sottoporsi ad un preciso e obbligato protocollo per
mantenere il Club in una situazione COVID19 FREE; dovrà essere adottato da tutti i soci frequentatori, oltre anche dai soci collaboratori e dai dipendenti.

Un presidio esterno al Fashion, personale qualificato effettuerà in forma anonima e gratuita ai soci che vorranno accedere al Club, ad esclusione dei soci provvisti di certificato negativo al COVID19 valido entro la settimana dalla data di frequentazione, un test sierologico rapido (pungidito).

L’accesso sarà quindi consentito se il test avrà dato esito negativo, se la temperatura corporea sarà inferiore ai 37,5 gradi, firmando una auto dichiarazione di non essere sottoposti a misure di isolamento fiduciario e/o quarantena, di non aver avuto contatti negli ultimi 14 giorni con soggetti risultati positivi al COVID19 e di non provenire da zone considerate a rischio secondo le indicazioni del Governo Italiano.

All’interno del club bisognerà rispettare, come da normative, il distanziamento sociale e gli assembramenti, indossare la mascherina durante gli spostamenti e sanificarsi frequentemente le mani.

Fino a nuove disposizioni sono sospese le attività di intrattenimento danzante.

Aspettando di tornare alle più normali modalità di accesso: VI ASPETTIAMO POPOLO FASHION!

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The Batman
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#6 Messaggio da The Batman »

Questo è quello che scrive il sito del Fashion, a me sembra coerente con quello che scrissero il 29 maggio

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Salieri D'Amato
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#7 Messaggio da Salieri D'Amato »

Ottimo!
Però credo che una risposta a SZ vada data, anche solo per far valere le vostre ragioni, il vostro punto di vista, serenamente, senza polemiche.


PS: presentarsi come Fashion sarebbe più apprezzabile che sotto un nickname terzo.
E qualche discrepanza con quanto scritto il 29 maggio c'è, visto che il distanziamento e altre limitazioni contrastano con questa affermazione Il Fashion ha deciso di rimanere ancora chiuso fino al momento giusto.
Il momento giusto per noi è quando ci sarà permesso e quando tutti ci risentiremo nuovamente liberi e sicuri di poter frequentare serenamente non solo i Prive, ma anche le Discoteche, i Cocktail Bar e tutti i luoghi di aggregazione dove si prevedono gli assembramenti come eravamo abituati tutti prima del Covid.

Poi, come è stato detto, si può anche cambiare idea, rivalutare situazioni e prendere decisioni diverse dalle precedenti.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Super Zeta
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#8 Messaggio da Super Zeta »

Ciao The Batman
non so se sei uno del club o meno, se lo sei, come fa il Krystal di Vicenza da anni qui sul forum, ti invito a partecipare alla discussione non in incognito, posso far cambiare il nick in Fashion Club dal mio responsabile tecnico, basta che ci indichi se fai parte del club o no

Nel merito ti dico cosa penso io

1)il test pungidito non è un test sicuro e attendibile quindi può essere che becchi qualcuno ma anche che se ne perda per strada altri e in un gioco come lo scambismo dove l'assembramento è la regola e non l'eccezione è un rischio che personalmente non credo ci si possa permettere di correre
2)il certificato negativo non più vecchio di una settimana non tutela perchè non è una fotografia al momento
3)la favoletta che dentro stiamo a distanza e con le mascherine evitiamo di raccontarcela tra noi

Io capisco perfettamente che il covid ha messo in ginocchio i club ben più di altre realtà molto più tutelate, ma trovo incoerente dire a maggio, con contagi bassissimi "stiamo chiusi perchè non possiamo essere liberi come vorremmo" ma riaprire ad Ottobre, con contagi altissimi e nello specifico con Milano che oggi è stata dichiarata fuori controllo per il covid

Poi capisco che faccio il gay col culo degli altri perchè una macchina come il fashion ferma un anno è un bagno di sangue, rispetto la soggettività ma avrei evitato il messaggio di maggio che non matcha niente con le decisioni prese in autunno.

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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#9 Messaggio da KrystalClub »

Ho appena letto il post di Fabrizio.
Pubblico comunque il mio senza ripensamenti perché è giusto lo leggiate così, anche se il Grande Capo pensa diversamente.


Come KRYSTAL esprimiamo solidarietà al FASHION perché più di quanto questi due club stanno facendo per garantire la sicurezza e tutelare la salute dei propri soci non viene fatto in nessun altro ambito della vita sociale.

C’è un argomento sensibile che è necessario affrontare quando ci si riferisce al nostro impegno riguardo la sicurezza e la salute, e si deve essere consapevoli che si rischia di sollevare un vespaio, perciò esporrò la nostra opinione e accetterò qualsiasi critica (purché non strumentale).
Il virus è da mesi molto più debole e meno pericoloso che nella scorsa primavera, i contagi sono in aumento ma non vi è per adesso un’emergenza sanitaria; in pratica, venire contagiati adesso è molto meno rischioso di quanto fosse ad Aprile e secondo alcuni sarebbe – a questo stadio- persino augurabile per chi non appartenga a categorie a rischio (non entro nel merito perché il concetto è controverso).
Questo punto, insieme alla maggiore conoscenza del virus e alla possibilità di avere test rapidi affidabili, ha fatto decidere al KRYSTAL (e immaginiamo anche al FASHION) per la riapertura.
In quasi due mesi abbiamo testato moltissime persone senza avere un solo positivo; abbiamo testato settimanalmente noi stessi e numerosi altri soci senza trovare nulla; ad occuparsi dei nostri test è un medico italiano abilitato.
Sabato scorso (erano tra noi anche dei cari amici di SuperZeta) abbiamo avuto i controlli di polizia, che sono stati rigorosi e severi, e che si sono conclusi senza alcuna sanzione, anzi coi complimenti per la scrupolosa attenzione posta alle normative e agli sforzi per garantire un ambiente sicuro.
La frase di commiato della polizia è stata “tenete duro!”, cosa che abbiamo concordato sarebbe stata impegno risoluto di tutti i maschi presenti.
Però guardate che la strada per rimanere aperti è veramente quasi impossibile date le misure sempre più stringenti del governo, misure contraddittorie e terroristiche che vanno a pesare quasi solo su chi lavora dopo il tramonto.
Ci sono i margini per lasciarci lavorare, bar, ristoranti, pub, club, locali da ballo, cinema, teatri. Ci sono i test, ci sono gli ambienti igienizzati.
Noi stiamo pagando quasi 20 euro di test per ogni coppia, è insostenibile. Terremo duro, sì, finché possibile.
Poi, ciao KRYSTAL, ciao FASHION.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)

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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#10 Messaggio da The Batman »

Non per niente Kristal e Fashion sono sempre ad alti livelli!

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Super Zeta
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#11 Messaggio da Super Zeta »

KrystalClub ha scritto:
21/10/2020, 17:47
Ho appena letto il post di Fabrizio.
Pubblico comunque il mio senza ripensamenti perché è giusto lo leggiate così, anche se il Grande Capo pensa diversamente.


Come KRYSTAL esprimiamo solidarietà al FASHION perché più di quanto questi due club stanno facendo per garantire la sicurezza e tutelare la salute dei propri soci non viene fatto in nessun altro ambito della vita sociale.

C’è un argomento sensibile che è necessario affrontare quando ci si riferisce al nostro impegno riguardo la sicurezza e la salute, e si deve essere consapevoli che si rischia di sollevare un vespaio, perciò esporrò la nostra opinione e accetterò qualsiasi critica (purché non strumentale).
Il virus è da mesi molto più debole e meno pericoloso che nella scorsa primavera, i contagi sono in aumento ma non vi è per adesso un’emergenza sanitaria; in pratica, venire contagiati adesso è molto meno rischioso di quanto fosse ad Aprile e secondo alcuni sarebbe – a questo stadio- persino augurabile per chi non appartenga a categorie a rischio (non entro nel merito perché il concetto è controverso).
Questo punto, insieme alla maggiore conoscenza del virus e alla possibilità di avere test rapidi affidabili, ha fatto decidere al KRYSTAL (e immaginiamo anche al FASHION) per la riapertura.
In quasi due mesi abbiamo testato moltissime persone senza avere un solo positivo; abbiamo testato settimanalmente noi stessi e numerosi altri soci senza trovare nulla; ad occuparsi dei nostri test è un medico italiano abilitato.
Sabato scorso (erano tra noi anche dei cari amici di SuperZeta) abbiamo avuto i controlli di polizia, che sono stati rigorosi e severi, e che si sono conclusi senza alcuna sanzione, anzi coi complimenti per la scrupolosa attenzione posta alle normative e agli sforzi per garantire un ambiente sicuro.
La frase di commiato della polizia è stata “tenete duro!”, cosa che abbiamo concordato sarebbe stata impegno risoluto di tutti i maschi presenti.
Però guardate che la strada per rimanere aperti è veramente quasi impossibile date le misure sempre più stringenti del governo, misure contraddittorie e terroristiche che vanno a pesare quasi solo su chi lavora dopo il tramonto.
Ci sono i margini per lasciarci lavorare, bar, ristoranti, pub, club, locali da ballo, cinema, teatri. Ci sono i test, ci sono gli ambienti igienizzati.
Noi stiamo pagando quasi 20 euro di test per ogni coppia, è insostenibile. Terremo duro, sì, finché possibile.
Poi, ciao KRYSTAL, ciao FASHION.
Ciao Krystal
hai fatto benissimo ad esprimere il tuo parere da addetto ai lavori e chissene se abbiamo pareri divergenti. Capita anche tra persone intelligenti quali sicuramente voi siete
Vado subito al dunque
scrivi "quello che fanno i nostri club per tutelare la salute non viene fatto in nessun altro ambito della vita sociale"
vero, ma altrettanto vero che quello che viene fatto all'interno dei club per usare parole tue non viene fatto in nessun altro ambito della vita sociale. Le due cose sono connesse. Prima dell'ingresso al club fate i test perchè all'interno dei club non veniamo a giocare a freccette.

So benissimo che rispetto al virus si hanno sensibilità e scrupoli diversi e soprattutto c'è chi è capace di tenersi il pisello nei pantaloni quando è il momento e chi no.
Il mio personalissimo e opinabilissimo parere è che fare scambismo in un momento come questo, con questo livello di contagi è demenziale, ma ognuno gioca con la propria vita come vuole. Purtroppo però le scelte di altri in questo momento ricadono a pioggia sulla collettività

Ma vado avanti rispetto a quello che scrivi
"non vi è per adesso un’emergenza sanitaria"
personalmente penso esattamente il contrario e con me la stragrande maggioranza di virologi, il cts, l'oms e il mondo scientifico.
Ma tii domando, volendo supporre che hai ragione tu, per adottare comportamenti realmente prudenziali dobbiamo attendere di avere le terapie intensive nuovamente sature e scegliere chi intubare e chi lasciar morire? L'esperienza di pochi mesi fa non ci ha insegnato niente?

Chi ti scrive adora viaggiare, lo faccio in modo quasi compulsivo, con Pimpipessa negli anni in cui siamo stati assieme abbiamo fatto 70 viaggi. Bene, quest'anno per la prima volta dopo 30 anni non ho viaggiato, sono rimasto in Italia in un contesto privilegiato e protetto, evitando interscambi, evitando ogni tipo di assembramento, ho mangiato pochissime volte al ristorante (altra cosa che amo) e rigorosamente in tavoli all'aperto. Paranoico io o forse se tutti avessimo fatto altrettanto ora non avremmo una nuova situazione di crisi?
E veniamo allo scambismo: il caro amico che citi che è venuto da te sabato ha insistito tutta l'estate per andare a Cap. Io amo Cap, ci ho portato sette diverse fidanzate in un arco di tempo di 20 anni e tutte si sono divertite come matte. Ma andare a Cap quest'anno era una assoluta idiozia e i focolai che sono nati lì ne sono la prova. Non occorreva essere virologi per capirlo.
Covid e scambismo non possono andare d'accordo.
Credi che a me non manchi poter venire a trovarvi o andare al Fashion? Manca a me, alla mia fidanzata e alle mie compagne di giochi. Ma cerco di usare la testa come organo di comando principale

scrivi
"la possibilità di avere test rapidi affidabili, ha fatto decidere al KRYSTAL (e immaginiamo anche al FASHION) per la riapertura."
I test che fate non sono affidabili, lo dice la scienza, non lo dice Superzeta che è l'ultimo degli scemi

https://www.google.com/amp/s/www.ilmess ... 27371.html

https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/s ... 020-345699

scrivi
"In quasi due mesi abbiamo testato moltissime persone senza avere un solo positivo"
come abbiamo visto sopra non aver trovato un solo positivo non vuol dire non aver avuto nessun positivo
Peraltro al Fashion non è andata altrettanto bene, non rivelo i dati di cui sono a conoscenza perchè, lo ribadisco per l'ennesima volta, io voglio bene a quel locale e sono il primo che vorrei rivederlo al più presto aperto e operativo a pieno regime. E sarò altrettanto il primo a spingerlo su queste pagine quando questa tempesta sarà finita per fargli recuperare un po' del terreno perduto.
Però la percentuale di positivi sui test effettuati è stata alta. Non lo trovate preoccupante? E non ho dubbi che chi sabato si è recato al Fashion per divertirsi fosse in assoluta buona fede e non sapeva di essere positivo al virus, ma per N che sono stati trovati, quanti altri positivi sono entrati? Quanti hanno scambiato? Quanti hanno contribuito a diffondere il contagio? Allo stesso tempo capisco l'economia e capisco quello che scrivi drammaticamente a fine messaggio. Fino a quando ce la faremo andremo avanti poi ciao

zazaza6969
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#12 Messaggio da zazaza6969 »

Buongiorno,
non sono: un medico, un negazionista del CV, ecc.
Al di là di mascherine e delle regole base distanziamento ecc ecc cerco anche di informazioni poco perché non credo nell’ informazione su questo virus, l’informazione “all’italiana” intendo.
Qualche giorno fa ho visto un video del dr. Palu’, che ha fondato la scuola di virologi in Italia, mi ha colpito la sua analisi, trovate il video in rete “ dr. Palu’ buffonate di stato”.
Negli altri paesi parlano del virus i virologi accreditati per farlo:
Germania 1 virologo
Inghilterra 2 virologi
USA 1 virologo.
In Italia nessuno dei virologi validi è mai apparso in TV.
Evidenziava che l’informazione italiana, quella si’ è pandemica,virale, attualmente in ospedale (per la maggior parte) ci sono nonnini che non avendo nessuno a casa ad accudirli vengono messi lì’ per comodità’.
Il virus è molto meno letale di tanti virus con i quali abbiamo convissuto, gli effetti sono più validamente contrastati da un modo di vivere sano, sportivo ecc ecc, che a volte vanno a braccetto con il lifestyle.
Intendo dire che forse chi fa certe scelte come andare al prive’ di questi tempi, può anche pensare di rischiare meno del vicino di casa in sovrappeso di decine di kg, abituale frequentatore di centri commerciali ecc ecc
Forse a parte la serata al locale riesce a portare avanti un modo di vivere in assoluta sicurezza con mascherine, distanziamento, sport-vita sana- no sigarette ecc ecc (ovviamente avete smesso in questo periodo vero? E’ un comportamento pericoloso in epoca di CV).
Ovviamente do’ per scontato che siete stati tutti assolutamente monogami da quasi un anno a questa parte.
Vi confesso che mi hanno invece impressionato le aperture di centri benessere con gestione di numeri pazzeschi di clienti, senza alcun test come fatto fare nei due prive’ sopra indicati.
Immaginate cosa può essere successo nei bagni turchi con temperature relativamente basse e umidità vicina al 100%, ambiente ideale per la proliferazione dei virus, da mettersi le mani tra i capelli.
Se al Fashion qualche positivo si è trovato qualcosa in più rispetto ad altri locali si è obiettivamente fatto.
Di certo se c’è stato qlc positivo al Billionaire ci sarà stato anche nelle discoteche della Romagna no? Non è dato sapere.
Chiaro che il Prive’ colpisce maggiormente, ma forse in fondo in fondo non è detto che quel contesto sia più pericoloso di altri nei quali giocoforza la società va a finire nel tempo libero.
Elementare come un bacio in una favola (N. Fabi)
Quando morirò voglio essere sepolto vicino all'ippodromo per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo (C.H. Bukowski)
Elementare come un' altalena libera (N. Fabi)

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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#13 Messaggio da Super Zeta »

scrivi
"In Italia nessuno dei virologi validi è mai apparso in TV."

sei tu che distribuisci patenti di virologi validi? sembrerebbe di sì. La ratio è? Se dicono qualcosa che mi piace sono validi, se dicono qualcosa che mi sta sui maroni sono dei cialtroni? non mi sembra serio

scrivi
"gli effetti sono più validamente contrastati da un modo di vivere sano, sportivo ecc ecc, che a volte vanno a braccetto con il lifestyle."

Hai detto un'ovvietà. chi è giovane e forte ha maggiori probabilità di soppravivenza in caso di attacco di un virus di uno vecchio e malato. Eppure il paziente 1 intubato è stato un maratoneta e due giorni fa è morto una star del fitness (ex negazionista). Quindi anche chi è giovane e sano muore,meno magari ma muore
https://www.ilmessaggero.it/mondo/covid ... 29549.html

scrivi
"chi fa certe scelte come andare al prive’ di questi tempi, può anche pensare di rischiare meno del vicino di casa in sovrappeso di decine di kg, abituale frequentatore di centri commerciali"

c'è chi pensa che la terra sia piatta, non inseguo la gente sui terreni sbagliati, non è una gara a chi fa più minchiate

scrivi
"Forse a parte la serata al locale riesce a portare avanti un modo di vivere in assoluta sicurezza con mascherine, distanziamento, sport-vita sana..."

A parte? A parte niente scusami. Se ti prendi il covid perchè sei andato a scopare con sconosciuti in un ambiente chiuso (si va per questo in un privè) se poi nel resto della tua giornata attui il distanziamento e metti la mascherina è uno stile di vita leggermente schizzofrenico rispetto alle cautele sanitarie non trovi?

scrivi
"Se al Fashion qualche positivo si è trovato qualcosa in più rispetto ad altri locali si è obiettivamente fatto.
Di certo se c’è stato qlc positivo al Billionaire ci sarà stato anche nelle discoteche della Romagna no?"

Al Fashion hanno preso più precauzioni perchè al Fashion si va per scopare, al Billionaire no e l'esperienza del Billionaire dovrebbe comunque insegnare qualcosa non credi?
Nelle discoteche ci sarà stato qualche contagio? Sicuramente. Infatti aprire le discoteche è stata una minchiata clamorosa. Io sostengo inascoltato anche che aprire le scuole sia stata un errore grave che stiamo pagando sanguinosamente. Ne ho discusso per un mese con il mio socio che invece era uno strenuo difensore. Morale due suoi figli su tre sono in quarantena perchè dei loro compagni di classe sono risultati positivi. Non poteva che andare male e infatti sta andando male
Vi riporto dei dati vecchi di oltre una settimana, quindi sicuramente già ulteriormente peggiorati
In Italia in due settimane il numero degli studenti contagiati è quadruplicato. Tra gli insegnanti e il corpo scolastico è triplicato. Sperare che dei minorenni adottassero continuativamente comportamenti responsabili atti a evitare il contagio era semplicemente irrealistico. Che poi si contagino sul bus mentre vanno a scuola o in classe non cambia di una virgola. Sono tutti contagi derivanti dalla riapertura della scuola. E sono contagi che diventano focolai. Focolai che dalla scuola passano alle famiglie e ai posti di lavoro. E non ce lo potevamo permettere. Sommando il primo lockdown a un possibile secondo lockdown arriveremo a malapena ad un anno scolastico perso. Perso da tutti e quindi da nessuno. Quando andavamo a scuola noi abbiamo perso anni scolastici per malattie, menefreghismo, ignoranza... E non è morto nessuno. Chi è sveglio e capace andrà avanti, chi è tonto finirà comunque a impilare barattoli al supermercato.

zazaza6969
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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#14 Messaggio da zazaza6969 »

Ciao Boss, sempre un piacere.
- nulla di soggettivo da parte mia. Affermazioni del video che cito, lo guardi e trovi riscontro. Non ho invece trovato smentite a quelle affermazioni.
- te l’ho detto che non sono negazionista, stiamo parlando di un fenomeno nel suo complesso. E’ opinione diffusa (non ho diffuso io quest’opinione) che la carica virale sia calata. Altrimenti non si spiega queste decisioni a livello governativo che sono state prese a livello mondiale quest’estate per riprendere a vivere. Tu sei sempre stato “catastrofico” sul tema?
Tieni presente che anch’io ho ristretto parecchio le mie abitudini. Tanto quanto te, da quello che dici.
Non chi è giovane, questa è l’ovvietà. Chi si mantiene in forma.
- anche andare nei centri benessere, bagni turchi ecc, con n volte il numero dei clienti dei prive’ non è stato il max, neanche la temperatura misuravano all’entrata. Stiamo parlando dei maggiori in Italia.
- io non ci sono andato al prive’, ma neanche nei centri benessere che erano “pieni”. Ma tanto pieni che se non prenotavi 8n molti non riuscivi neanche ad entrare.
- quindi alitarsi in faccia nella calca umana delle discoteche non lo trovi pericoloso?
E’ che non parto per considerare buona ogni informazione, se mi trovo Crisanti che regna in ogni talk show da 6 mesi e poi mi ritrovo un altro che gli da’ dell’esperto di infezioni da zanzare ma dice che non è un virologo, solo per fare un esempio, mi aspetto una smentita che non avviene poi.
Forse perché quell’altro è a lui “superiore”?
Se mi ritrovo un genitore incazzato nero che denuncia un malfunzionamento organico da CV indicando che suo figlio aveva un problema urgente ma nessuno voleva intervenire perché non avendo la febbre non aveva il CV, è un qlc di oggettivo oppure no.
Tutti i problemi sanitari sono oggi rappresentati dal CV?
A me pare di no.
Sempre IMO e sempre un piacere Boss.
Elementare come un bacio in una favola (N. Fabi)
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Elementare come un' altalena libera (N. Fabi)

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Re: Il Fashion, il covid e la coerenza

#15 Messaggio da loryemar »

Super Zeta ha scritto:
21/10/2020, 17:17
1)il test pungidito non è un test sicuro e attendibile quindi può essere che becchi qualcuno ma anche che se ne perda per strada altri e in un gioco come lo scambismo dove l'assembramento è la regola e non l'eccezione è un rischio che personalmente non credo ci si possa permettere di correre
2)il certificato negativo non più vecchio di una settimana non tutela perchè non è una fotografia al momento
3)la favoletta che dentro stiamo a distanza e con le mascherine evitiamo di raccontarcela tra noi

Io capisco perfettamente che il covid ha messo in ginocchio i club ben più di altre realtà molto più tutelate, ma trovo incoerente dire a maggio, con contagi bassissimi "stiamo chiusi perchè non possiamo essere liberi come vorremmo" ma riaprire ad Ottobre,
Premesso che nei club qualcuno va solo per guardare e/o farsi guardare
rispetto agli altri nel sesso trasgressivo un rischio è sempre stato accettato e soggettivo per qualcuno accettabile il rischio legato a rapporti orali, per altri penetrazione senza protezione (pochi ma ci sono).
In epoca di Covid chi entra in un locale deve sapere quanto fragile sia (capacità di superare il virus covid) quindi chi ha già contratto il covid da poco si sentirà più sicuro,
Ma se uno è cardiopatico diabetico iperteso obeso asmatico oncologico immunodepresso, e decide di entrare lo stesso ha tendenze autolesioniste come chi guida a fari spenti nella notte alla ricerca di emozioni

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