[quote:26267c8e15="kapedag"]Ieri sera chiacchieravo con un amica descrivendo la situazione romana in cui si troverebbe una singola che volesse entrare in un club privè: impossibile in quanto vietato! Questo perchè se arriva un controllo la locale Questura contesta in automatico al Presidente del 'club' il reato di sfruttamento della prostituzione. L'escamotage che le ninfomani romane usano per farsi ricche trombate fuori dal giudizio altrui è quello di farsi accompagnare da un amico, spesso un ragazzotto a corto di soldi per entrare da singolo, nemmeno 'trombamico'; non appena dentro tutti per la propria strada. Le gestioni più accorte es. Olimpo, Luna, Araba Fenice impediscono questo comportamento imponendo la vicinanza alla 'coppia' tutta la sera per preservare la reputazione del locale considerato che queste signore cambiano spesso partner; altri posti più orientati allo 'scannatoio' se ne fregano e lasciano fare.
In Germania senz'altro e in parte anche in Francia, invece, le singole entrano senza problemi e si comportano come i singoli dal lato femminile, questo avviene per il solito motivo che l'Italia è un paese di furbi e ...furbe nella fattispecie... oppure perchè c'è una diversa mentalità ?
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Partiamo dalla domanda con cui concludi l'intervento, caro Kap?
Certo, l'Italia è un paese di furbi. E furbe.
Quindi sì, è vero, il rischio dell'infiltrazione da parte di qualche ragazza che domandi soldi c'è, e non è neppure tanto remoto.
Ti dirò che queste ragazze sono normalmente a conoscenza dell'attenzione che in alcuni circoli si presta al problema, e si presentano al Club già in coppia (alle volte col marito!).
In questi casi è fondamentale avere un buon servizio di security, capace di monitorare i movimenti di queste persone "sospette" (che tu ci creda o no, col tempo si sviluppa un certo sesto senso...), e di far loro sentire il fiato sul collo.
Noi, nello specifico, "premiamo" con una serie di ingressi omaggio i singoli che ci dovessero aiutare a scoprire una situazione quale quella descritta.
C'è da ricordare per l'ennesima volta che in un circolo privato si sanno nome e cognome di chiunque sia all'interno del locale, e quindi la furbizia scoperta può rivelarsi per la "furbetta" un boomerang abbastanza pesante.
Naturalmente, non tutte le singole che desiderano avvicinarsi ad un privè hanno intenzioni, desideri o fantasie meno che corretti: quindi esistono casi nei quali, se queste ragazze sono personalmente conosciute dalla gestione del Club, o se arrivano accompagnate da una coppia di soci che garantisca per loro, noi siamo disposti a fidarci.
Sinceramente, in questo modo non abbiamo mai avuto problemi.
Una cosa mi colpisce particolarmente della tua analisi: sei davvero sicuro che si possa ipotizzare, per la sola presenza di una socia singola all'interno del locale, il reato di sfruttamento della prostituzione? Mi pare abnorme, e mi piacerebbe che qualcuno ferrato in giurisprudenza rispondesse.
Per assurdo: se mia moglie, che del Krystal è la Presidente, una sera si trovasse lì senza di me, sarebbe -seguendo la tua tesi- perseguibile per lo stesso reato, sia come soggetto attivo, che come responsabile del Club!
Inoltre, se io fossi una socia singola, che viene accusata da un pubblico ufficiale di reati connessi alla prostituzione senza prove evidenti ma solo su una presunzione, credo che reagirei con una denuncia di fuoco...
A voi la palla!