Capitolo 1 - Dare e ricevere
Tanti sono attratti dal massaggio, dalle sue tecniche, dalla storia e dalla cultura che ogni sua interpretazione porta con se
Ma esattamente cosa chiedete ad un buon trattamento? E ancor di più cosa dovrebbe offrirvi l’operatore/operatrice per soddisfarvi completamente?
Chi esegue questi trattamenti con passione, trasporto e impegno, senza malizia ma con professionalità, chi li considera un dono, ogni volta che incontra una persona si pone quesiti opposti e cioè cosa dover fare? Quali manovre eseguire? etc. etc. per sentir apprezzato il proprio lavoro
Questo aspetto è focale, uno di quelli importanti
Soggettiva l’aspirazione in ognuno di noi (operatore e individuo trattato) verso la controparte Difficilissimo interpretare i segnali del corpo, spesso impossibile leggere il pensiero della mente nei suoi segnali corporei
Al mondo d’oggi poi dove la comunicazione è sempre più virtuale è diventato imbarazzante guardarsi negli occhi e cercare di spiegarsi, di farsi capire anche solo semplicemente parlarsi “face to face” sembra una cosa d’altri tempi
Di certo quando ci si reca per un massaggio standard il tempo la fa da padrona, due parole per i convenevoli di rito, il tempo di prepararsi e poi si comincia. Tutto solito, scontato, monotono e dunque per forza mai soddisfacente del tutto
Risultato a livello di comunicazione praticamente zero
In queste condizioni il riuscire ad eseguire un trattamento che porti soddisfazione professionale all’operatore e appagamento fisico e mentale al trattato risulta difficile
Alla fine l’operatore chiede di rito “tutto bene?” e la risposta è quasi sempre “si grazie, tutto bene”, domanda di rito, risposta di rito e il discorso finisce qui
Io cerco sempre di comunicare con chi devo incontrare, non nascondo che all’inizio si tratta di contatti virtuali via mail o messaggi ma poi diventa fondamentale il contatto di persona, parlare, discutere anche di cose banali ma è proprio dalle cose banali che si arriva a conoscere a fondo le persone
Ritengo che il trascorrere del tempo insieme prima di cominciare il trattamento sia uno dei pilastri su cui costruire la reciproca soddisfazione e la bontà del trattamento stesso
Ecco uno dei motivi del perché io ricevo al massimo una persona al giorno, non si può sapere a priori la durata del trattamento, il tempo deve perdere significato con me e per chi sta sotto le mie mani
Una parte di quello che è diventato ormai ahimè indispensabile per tutti, leggi cellulare ma anche altro, deve per alcune ore non esistere
Lo scopo delle mie sedute principalmente è quello di rilassarsi, mentalmente ancor più che fisicamente, di crearsi per un lasso di tempo una propria dimensione dove l’unico obiettivo è quello di ritrovare se stessi, di concentrarsi sul proprio corpo passando attraverso la propria mente, risvegliare le sensazioni che il corpo ci trasmette in continuazione, sensazioni che però durante il giorno ignoriamo quasi costantemente
Prima si rilassa la mente poi la si ricollega al corpo e alle sue sensazioni, fatto questo tutto diventa più semplice per giungere al piacere, piacere che può essere mentale o fisico. E non pensate solamente al piacere sessuale perché il corpo può “godere” anche solo rilassandosi o dormendo ad esempio oppure lasciandosi trasportare dai movimenti sinuosi del massaggio sentendo le mani che scivolano sul proprio corpo intrise di caldo olio in una sensazione di abbandono totale
L’unico mondo che deve esistere in quel momento è il tuo corpo, tutto dev’essere rivolto a quel microcosmo, niente e nessuno deve disturbare questo intenso momento di riflessione interiore Un viaggio in se stessi per se stessi, così lo amo definire il mio “massaggio individuale profondo” che potrebbe essere il nome da dare ai miei massaggi, sicuramente molto più calzante del massaggio tantra che come ho già avuto modo di sottolineare sono termini in contraddizione, per non parlare poi del suo significato unitario che viene attribuito dall’immaginario collettivo completamente diverso dalla realtà
Il passaggio successivo all’interno del trattamento, in pochissime parole, lo sforzo massimo che il trattato dovrebbe fare sarebbe quello di espandere e di collocare il proprio io, il proprio microcosmo nell’universo, raggiungere un piacere intenso di appartenenza con il tutto dove niente fa paura, nemmeno la morte. La pace universale. Quest’ultimo passo trova origine nei veri fondamenti tantrici, della vera filosofia tantrica!! Questo è il vero tantra che nulla ha a che vedere con il sesso e sinceramente nemmeno con il massaggio. Chi fa questo percorso lo esegue solamente con la meditazione e dopo anni e anni di pratica spirituale. Io mi limito solamente nel mio piccolo ad aiutare le persone a prendersi qualche ora per se stessi e a cercare di fargli comprende che dopo tutto viviamo in una società dove la frenesia la fa da padrona e il nostro corpo a fatica riesce a tenere il passo, il progresso ha migliorato tante cose ma sotto un certo punto di vista quanto bene si stava una volta? Ve lo dico io, tanto, si stava veramente tanto bene senza cellulare, facebook e molte altre diavolerie che hanno solamente innalzato in modo vertiginoso il ritmo della vita abbassando di conseguenza la qualità fisica dello stesso. Per me viviamo in un finto benessere ma questa ovviamente è solo una mia opinione
Logicamente, parlando di tantra, ho espresso concetti che sfuggono anche al sottoscritto ma in pochissime e semplici parole spero di aver dato un’idea e che qualcuno di voi le abbia afferrate
Tornando comunque a cose decisamente più pratiche per poter effettuare una valida seduta ci sono poi delle cose che tanti sottovalutano pensando che siano superflue ma che invece sono veramente fondamentali, la preparazione mentale ad esempio, il luogo dove si svolge la seduta, la presenza della corretta musica (da valutare nei soggetti pitta, vata e kapha), la temperatura dell’ambiente (non meno di 26 gradi ma meglio sui 28), etc. etc. etc.
Bello è prendersi 3/4 ore dove si stacca la spina, dove il mondo esterno lo si lascia fuori dalla porta, dove finalmente si ascolta il proprio io e il proprio corpo, dove corpo e mente, pensieri e sensazioni si fondono finalmente insieme per ricercare un profondo benessere e godimento, tanti di voi non sanno quante cose ha da dirci il nostro corpo …
Buona giornata a tutti e grazie a chi mi ha dato lo spunto per scriversi queste righe confuse ma spontanee del mio pensiero
P.S.: un’amica una volta mi ha scritto “adoro farmi massaggiare e che scoperta chi non lo adora?”, non è proprio così, anzi alle volte l’affermazione può essere smentita del tutto, ma questo sarà forse argomento di una prossima discussione
_________________ Disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo
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