Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

Alla scoperta del mondo scambista ed esibizionista.

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, KrystalClub

Messaggio
Autore
Avatar utente
coppia_co
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 72964
Iscritto il: 14/12/2008, 19:14
Località: Regio Insubrica

Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#1 Messaggio da coppia_co »

coppia_co ha scritto:
KrystalClub ha scritto: ... Molte volte mi sono chiesta cosa spinge le persone, le coppie in questo caso, a vivere questo tipo di esperienze...
Interessante spunto, si potrebbe valutare l'opportunità di aprire un nuovo 3D specifico, arricchendo magari le risposte con il racconto da parte delle varie coppie superzetiane di come sono arrivate alla consapevolezza di voler andare la prima volta in un Club privè e le varie dinamiche vissute, prima, durante e dopo.
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.

Avatar utente
coppia_co
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 72964
Iscritto il: 14/12/2008, 19:14
Località: Regio Insubrica

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#2 Messaggio da coppia_co »

Il nostro esordio in un club privè risale a metà anni novanta, all'Athena di Milano, scelto dopo aver letto un'intervista a P.T., gestore nonché allora presidente della Federsex, su una rivista (Videoimpulse ?) ricevuta in omaggio al Misex in una delle edizioni da 50mila presenze giornaliere al Forum d'Assago.
C'erano dei servizi speciali sul mondo dei club, tenete conto che allora se ne sapeva parlava ancora poco, internet doveva ancora esplodere, l'Athena tra i tanti presentati ci sembrò subito come il più adatto alle nostre esigenze trasmettendoci un'impressione, poi confermata, di gestione seria e degna di fiducia.

Da tempo ci stuzzicava l'idea di andare in un club, la prima occasione si presentò di lì a poco, una sera che andammo allo spettacolo del Teatrino, allora in Corsia dei Servi.
C'era come guest star la Venere Bianca, noi eravamo la sola coppia in sala, lei venne dapprima in braccio a me, chiese il permesso a mia moglie di coinvolgermi nella sua esibizione, permesso naturalmente accordato senza alcuna remora con l'unica condizione di restare sulla poltroncina in sala e non salire sul palco.
Ma mia moglie era già fortemente attratta dalle donne, quindi in breve la Venere si è trovata distesa addosso a tutti e due, fatta oggetto delle nostre “attenzioni” in contemporanra, performance seguita con evidente interesse da tutto il pubblico maschile presente e terminata con un lungo applauso.
Tutto questo ci portò ad uno stato di eccitazione veramente forte, così uscendo dal teatro fu naturale decidere in un attimo di raggiungere l'Athena.
Era una giornata feriale, pertanto il locale non era a pieno regime, questo sicuramente ci ha consentito di vivere in tranquillità quella prima esperienza in cui ci siamo limitati a guardare le varie dinamiche, allora si faceva molto sesso e poco discoteca, prendendo coscienza che non avevamo nulla da temere di questo mondo, ma anzi ci sentivamo pronti a farne parte.
Seguirono altre serate sempre nel locale di via Livigno vissute sempre in progresso ma ancora in modo soft fino a quando una sera è scattato il trip giusto e abbiamo incominciato anche noi a giocare seriamente.

Come eravamo arrivati a prendere consapevolezza della nostra forte pulsione di andare in un privè ?
Tempo prima in una serata di compleanno dopo una cena tra amici, terminata con la torta di rito e un eccellente Moscato d'Asti, leggero ma traditore, eravamo rimasti soli con i padroni di casa. Le due lei incominciarono a ballare tra di loro, inizialmente per gioco, poi improvvisarono una gara di spogliarello che sfociò nella consapevolezza di provare una vicendevole attrazione sessuale che le portò a un convinto e lungo incontro saffico con noi uomini eccitatissimi ad ammirarle.
Situazione imprevista che mai avremmo fino immaginato fino a quel momento che potesse accadere così facilmente, seppure ben presente nelle nostre fantasie, mia moglie aveva sì ricevuto in passato, oltre a quelle immancabili maschili, velate avance da donne, la cosa la lusingava e da tempo l'attraeva molto l'idea di avere un rapporto con una donna, ma non avevamo ancora individuato l'occasione giusta, mentre quella sera invece tutto si svolse con naturalezza e incredibilmente senza alcun imbarazzo a posteriori, anzi in seguito ci siamo divertiti un paio di altre volte allargando i nostri giochi.

Il seme era piantato in noi, spesso nella nostra intimità ricordavamo con piacere le serate passate con loro ma non volevamo consolidare e rendere abitudinari la cosa e quindi ci chiedevamo come e con chi cercare di ricreare una situazione analoga.
Non ce la siamo però sentita di cercare di coinvolgere dei conoscenti, anche perché un paio di altri occasioni non avevano avuto un riscontro positivo, un'amica in particolare troncò ogni rapporto dopo che mia moglie le disse che aveva sognato di andare a letto con lei e che tutto sommato le sarebbe piaciuto farlo sul serio.
Ci siamo rivolti dapprima al mondo degli annunci con i mezzi in uso allora, solo riviste specializzate o quotidiani, in breve una delusione tremenda, gente sulla carta papabile si dimostrava poi all'incontro conoscitivo generalmente deludente e a volte problematica, con il pericolo di trovarsi magari in situazioni sgradevoli se non pericolose.
Il passo successivo è stato giocoforza quello scritto sopra, considerando anche che un privè ben gestito ti da una certa garanzia di sicurezza e tranquillità.

Per rispondere in conclusione alla domanda della signora K, “cosa spinge una coppia a vivere l'esperienza di certi incontri”, nel nostro caso evidentemente siamo d'accordo con lei, le fantasie sessuali e il piacere sia fisico che cerebrale che ci doniamo in modo reciproco quando ci riesce di renderle reali e appaganti.
E sottolineo che la nostra vita intima non ha mai avuto cali di passione in tutti questi anni, se succede qualcosa al privè ne ricaviamo un ulteriore e diverso piacere reciproco, in mancanza la nostra vita intima/sessuale ci soddisfa e gratifica del tutto pienamente.
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.

Avatar utente
coppia_co
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 72964
Iscritto il: 14/12/2008, 19:14
Località: Regio Insubrica

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#3 Messaggio da coppia_co »

Mi sembra pertinente questo intervento in Dedicato alle coppie
Jeronim ha scritto:Mi riallaccio agli interessantissimi interventi di Leonida, Coppia_co e Mrs.K. per raccontare un po' della mia esperienza.
Quando entrai per la prima volta in un privè con la mia compagna lo feci quasi esclusivamente per curiosità (il sesso mi ha sempre incuriosito). Non avevamo alcuna altra esperienza in materia di trasgressione e l'idea di partecipare da subito a qualche "gioco" non ci sfiorava nemmeno. Era un po' come andare a vedere un film porno, ma molto più eccitante.
L'idea era quella di cercare di capire l'ambiente, le sue dinamiche, e "concludere" poi tra noi nel nostro letto a casa. Volevamo insomma farci un'idea di questo mondo, niente di più.
Entrammo nel locale che avevo prescelto (mi ero documentato al meglio) carichi soprattutto del timore di non essere in grado di "reggere" la situazione. Temevo che qualcuno importunasse la mia compagna ma, soprattutto, non volevo che la serata ci lasciasse una sensazione di squallore, di morboso.
Inutile dire che non fu così.
Ricordo che provammo un certo stupore nel vedere gente che si divertiva e socializzava anche a prescindere dal gioco sessuale. Riconoscemmo che tra le coppie presenti la quasi totalità era costituita da persone "normali". Potevano essere i vicini di casa o il giornalaio.
Ricordo che il primo giro in zona "play" non ci procurò la minima eccitazione, eppure non mancavano certo le situazioni hot. L'emozione e i timori avranno giocato il loro ruolo, ma ancora oggi, a distanza di un lustro, io e la mia compagna, raramente troviamo eccitante la sessualità esibita. Capita solo quando ci troviamo ad assistere a giochi in cui si percepisce una forte carica emotiva, oltre che sensuale ed erotica.
Quella sera dunque ce ne andammo dal locale senza fare assolutamente nulla, nemmeno tra noi.
Metabolizzammo l'esperienza nelle settimane successive parlandone e concludendo che ci saremmo anche potuti tornare. Non ci sentivamo comunque affatto parte dell'ambiente e non avevamo la più pallida idea di cosa (e se) ci sarebbe piaciuto fare.
Così tornammo qualche altra volta senza concludere nulla. Era bello il posto, ci piaceva ballare, vivere il clima di festa, i vestiti sexy, l'ambiente eccitante.
In breve prendemmo però atto che la curiosità, per noi la vera molla che ci aveva spinto a questa esperienza, era stata soddisfatta. Dovevamo accettare, dircelo chiaramente, che la trasgressione ci attirava, era parte del nostro modo di vivere la sessualità ed il rapporto di coppia.
Avevamo le idee confuse, le nostre fantasie sembravano così lontane dalla possibilità di realizzarle. Sarebbe affiorata la gelosia? Sarebbe stato un salto nel buio? Il nostro rapporto filava comunque alla grande: era il caso di rischiare di mettere in discussione tutto affrontando rischi imprevedibili?
Decidemmo di considerare un regalo reciproco offrire all'altro/a la possibilità di scoprire la nostra sessualità, le nostre fantasie più nascoste.
Iniziammo così un percorso (lento!) che non sempre è stato facile e lineare. Un percorso tuttora in evoluzione che, dopo diversi anni lo posso dire, ci ha permesso però di conoscerci di più, di essere più complici e...ci siamo divertiti tantissimo!
Concordo pienamente con Mrs. K quando insiste sulla necessità di fare queste esperienze con la persona giusta. Essere una coppia affiatata, che mette sempre se stessa al centro di tutto, che comunica le proprie insicurezze, le proprie fantasie, è il miglior presupposto per vivere questo mondo. L'esperienza mi dice che i problemi di coppia, dopo una prima fase di entusiasmo per la novità, riaffiorano inevitabilmente. Anzi, col tempo la trasgressione diventa un volano che amplifica e mette a nudo impietosamente i problemi.
I rischi (conosco coppie che si sono lasciate dopo anni) sono collegati e direttamente proporzionali ai punti di debolezza della nostra coppia. Il mio modesto consiglio agli esordienti (oltre a quello che ho scritto su "recensioni club privè) è dunque quello di analizzare bene il loro rapporto, di non farsi accecare dalla possibilità di realizzare le proprie fantasie, di non pensare di ridare smalto ad una sessualità spenta. Ogni gioco, ogni serata, qualunque cosa facciamo, deve avere per protagonista la nostra coppia.
Poi c'è la prova del giorno dopo, quando si fa colazione insieme e ci si guarda negli occhi: la nostra vita di tutti i giorni può continuare come, o meglio, di prima? Ci siamo divertiti? Ci sentiamo più uniti e complici?
Forza coppie superzetiane, non siate timide !
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.

Avatar utente
Jeronim
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 311
Iscritto il: 23/04/2010, 17:26

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#4 Messaggio da Jeronim »

@Coppia_co
Vi ringrazio di aver riportato in questa discussione il mio intervento.
L'argomento è molto interessante.


Mi piacerebbe leggere anche interventi delle Lei di coppia (la mia compagna è refrattaria, ma cercherò di convincerla!).
A questo proposito offro come spunto un passaggio del recente intervento della Signora K su "dedicato alle coppie":
"l'esperienza in questo mondo ci fa uscire dallo schema della moglie (compagna), madre, ecc. Ci permette di darci un ruolo in cui noi siamo le protagoniste"
"era un mondo adulto: si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)

Avatar utente
reginella79
Bannato
Bannato
Messaggi: 60
Iscritto il: 02/06/2013, 9:48
Contatta:

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#5 Messaggio da reginella79 »

Purtroppo ,oggi come oggi ,c.p.in Italia è sinonimo di scambismo....quindi qualcosa di altamente immorale!!!!io invece sono dell'opinione che,pur non avendo mai frequentato un club privé,la parola scambismo non debba essere menzionata,poiché é una definizione sbagliata.suppongo che all'interno di questi locali ci sia la possibilità che due o più persone possano avere comportamenti sessuali,ma penso anche che in questi locali si possa trascorrere una serata in piena libertá mentale senza per forza praticare del sesso. Prima o poi proveró anche io :-D :-D :-D

aguirre1
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1018
Iscritto il: 26/02/2012, 13:56

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#6 Messaggio da aguirre1 »

reginella79 ha scritto:ma penso anche che in questi locali si possa trascorrere una serata in piena libertá mentale senza per forza praticare del sesso. Prima o poi proveró anche io :-D :-D :-D


regola internazionale: tutto è possibile , nulla è obbligatorio

Avatar utente
Jeronim
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 311
Iscritto il: 23/04/2010, 17:26

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#7 Messaggio da Jeronim »

@reginella79
La tua inesperienza (è inevitabile che sia così, non è certo un rimprovero) ti porta ad affermare concetti che sono quelli che ci propongono i media o i banali luoghi comuni. La realtà del mondo che gli americani definiscono Lifestyle è quanto di più variegato. In particolare, non è vero che parlare di club privè sia sinonimo di scambismo, se non nel preconcetto di chi questi ambienti non li frequenta.
In un club (di quelli buoni) trovi un'infinita varietà di gusti e comportamenti. Conosco coppie che frequentano questi ambienti da anni senza aver mai praticato lo scambio. Ci sono coppie che amano i singoli, che trovano eccitante esibirsi, donne (anche qualche uomo) che danno sfogo alla loro componente bisex, altri che non vanno oltre a giochi soft. Insomma, chi più ne ha più ne metta. E, a mio parere, è bello e giusto che sia così. Lo è perché la componente fondamentale di questo mondo è il senso di libertà, la possibilità di vivere la propria sessualità senza ipocrisie o timori di essere giudicati.
È vero invece che una coppia può passare una serata in libertà senza per forza praticare sesso. Non ci sono obblighi per nessuno! Ritengo però che alla base della frequentazione di questi posti ci debba essere comunque un forte interesse per la sessualità. Andare al club come si va allo zoo per vedere dell'umanità "esotica" può essere il diversivo di una sera, ma alla lunga è poco onesto nei confronti di chi, mettendosi in gioco, ha adottato questo stile di vita. Ciò non significa, naturalmente, percorrere delle tappe forzate. Ciascuna coppia deve scegliere i suoi tempi ed il suo percorso in base ai suoi gusti e alla sua sensibilita, senza programmare punti di arrivo. Ho più volte suggerito a chi è alle prime armi di andare avanti adagio, lasciare sedimentare le esperienze, parlarne insieme il più possibile. Potreste scoprire un percorso esaltante attraverso il quale arricchire il vostro rapporto, ma potreste anche decidere che questo modo di intendere la sessualità non fa per voi ed uscirne in qualsiasi momento.
Se sei interessata a quest'esperienza non ti resta che provare! Scegli con cura il locale (su SZ ci sono molte recensioni). Naturalmente aspettiamo il resoconto della tua "prima volta"
"era un mondo adulto: si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)

Avatar utente
reginella79
Bannato
Bannato
Messaggi: 60
Iscritto il: 02/06/2013, 9:48
Contatta:

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#8 Messaggio da reginella79 »

@Jeronim
grazie per aver risposto al mio intervento...infatti io non ho nessen tipo di pre-concetto anzi sono molto aperta!!!!e' la società in cui viviamo che vive,come hai detto te,di stupidi preconcetti,e che di conseguenza mi ha portata a formulare questo tipo di osservazione!!...e sono molto d'accordo sul tuo pensiero....cercherò con cura su SZ e vi porterò il mio resoconto della serata

Avatar utente
coppia_co
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 72964
Iscritto il: 14/12/2008, 19:14
Località: Regio Insubrica

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#9 Messaggio da coppia_co »

Tutte timide le coppie di SZ, come direbbe Joe Bastianich, mi state diludendo.

Forza e coraggio, raccontate :-D
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.

aguirre1
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1018
Iscritto il: 26/02/2012, 13:56

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#10 Messaggio da aguirre1 »

coppia_co ha scritto:Tutte timide le coppie di SZ, come direbbe Joe Bastianich, mi state diludendo.

Forza e coraggio, raccontate :-D

Se, posso parlare, visto che non sono "coppia", ricordo che avevamo un 3ad che si intitolava "come è nata la vostra trasgressione" o una cosa di questo genere (vado a memoria), e avevo anche postato la mia esperienza personale

Forse questo 3ad è un inutile duplicato del precedente e converrebbe riportare le nostre esperienze tutte un un posto

Avatar utente
coppia_co
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 72964
Iscritto il: 14/12/2008, 19:14
Località: Regio Insubrica

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#11 Messaggio da coppia_co »

Comunque sia le confessioni latitano sia in questo che in quell'altro 3D :evil:
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.

aguirre1
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1018
Iscritto il: 26/02/2012, 13:56

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#12 Messaggio da aguirre1 »

coppia_co ha scritto:Comunque sia le confessioni latitano sia in questo che in quell'altro 3D :evil:

Magari qualcuno teme la "penitenza" :)

aguirre1
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1018
Iscritto il: 26/02/2012, 13:56

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#13 Messaggio da aguirre1 »

Io comunque non ho problema a riportare il mio mex sull'altro 3ad:

&&&&&&&&&&&&&&



La mia storia è completamente diversa, soprattutto da quella di Belnudo e di Kapedag

Io ho una certa età e ho vissuto gli anni 70 come anni magari ricchi di altre soddisfazioni (studi, lavori, viaggi, realizzazione economica, conquista di un'abitazione confacente, ecc) ma immersi (almeno da come li ho vissuti io) in un clima generale di sessuofobia e di repressione spaventosa, dove bastava pronunciare parole come "pornografia" e "prostituzione" per venire verbalmente aggrediti da fazioni politiche magari opposte ma unite nelle pruderie tipicamente ideologizzate.

Per cui in quel periodo li per me trasgressione ha significato soprattutto utilizzo della prostituzione (tranquilli: non ho preso malattie), sia in Italia che all'estero

Io penso che il 68 abbia prodotto una repressione sessuale spaventosa, perchè da un lato ha spento la voglia di divertirsi degli anni 60 e, dall'altra, ha introdotto una censura pesante di tutto ciò che, nel sesso, deviava dall' ortodossia stretta (condanna di ogni forma di prostituzione, censura pesante sulla pornografia, inquadramento bieco degli swingers considerati dei “borghesi deviati”, ecc; forse solo il mondo gay ha iniziato da lì un parziale sdoganamento)

Le cose hanno iniziato a cambiare negli anni ottanta, e solo progressivamente

Io agli ambienti noti mi sono avvicinato piu che altro quando alcuni posti gay (conosciuti e frequentati da miei conoscenti) si sono convertiti in posti misti, seguendo un pò le varie modifiche delle nostre società

In questa mia storia trovo un vivo conforto (nel senso di viva conferma) in un'acuta osservazione fatta da un utente in un altro 3ad: nel noto filmato su Cap D' Agde (quello che dura piu di un'ora) si vedono quasi esclusivamente persone mature

Il che coincide con le mie esperienze in privè dove ho visto soprattutto persone mature.

Mi chiedo: sono persone su d'età xche hanno alle spalle la mai stessa storia (motivazione socio-politica)? Oppure perchè si sono resi conto che dovevano ormai decidere se fare certe cose o non farle piu del tutto (motivazione anagrafico-esistenziale) ? Oppure è così perchè le coppie giovani sono ancora unite da una visione piu romantica (movitazione psicologico-affettiva)?

Spesso mi chiedo cosa significa quanto sta accadendo per le mie generazioni, e cosa possa significare per quelle nuove.

Per le mie (almeno, per molti di me della mia età e vissuti in provincia) la risposta è semplice: ci siamo avvicinati agli ambienti swinger stufi della repressione sessuale e del sentire gli altri divertirsi, quindi la molla è stata L'ESASPERAZIONE, la fuga da un mondo dove la repressione sessuale era come la calotta celeste che gli uomini del Medioevo cercavano con ogni mezzo di bucare per vedere cosa ci fosse oltre (celeberrimi al riguardo quei quadri dove si vede un uomo del Medioevo arrivare con la scala fino alla corte celeste, con attaccate le stelle, romperla e infilare la testa del foro per guardare)

Per quelle nuove (cioè: per i piu giovani), mi chiedo spesso cosa significhi questa realtà: divertimento? evasione? realtà scontata e normale? Non lo so e ne sarei molto curioso

&&&&&&&&&&&&&&&&

Super-Cannes
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 136
Iscritto il: 01/01/2010, 15:44

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#14 Messaggio da Super-Cannes »

La nostra prima volta è stata di settembre ed è stata sei anni fa, seguiva mesi di discussioni, infuocate scopate in cui ci snocciolavamo fantasie e desideri ipotizzandone la realizzazione; a onor di cronaca fu il lato maschile della coppia a dare il “la” e a cercare club in rete, di vitale importanza pensavamo fosse un ambiente dove il buon gusto la facesse da padrone a dispetto di orge, amplessi e affini, ma fu il lato femminile (as usual) poi a farla da padrona.
Dopo mesi la scelta cadde sul Moulin Rouge di Soave, all’epoca il miglior club del Veneto forse, la scelta fu felice anche perché, col senno di poi, ci trovammo a vivere un momento di transizione all’interno di questo strano mondo, e ci permise di cogliere forse gli ultimi brandelli di un modo di intendere il CP che oggi, con buona pace di tutti, non esiste più.
Diciamo subito che l’accoglienza non era certo quella del K, la persona che stava all’ingresso del MR all’epoca era un po’ “rough” come dicono gli inglesi, e il proprietario del locale non era certo Mr K ma il rosso ovunque, le luci soffuse, un’atmosfera da film di David Lynch ci fece sentire a nostro agio da subito, le coppie erano molto più grandi di noi e i numeri non erano di certo quelli odierni, non più di 60 coppie ma di sicuro erano quasi tutte coppie molto navigate e, particolare non secondario, squisitamente eleganti.I lui di coppia erano tutti in giacca e le lei spesso non esibivano abbigliamento da sexy shop dozzinale quanto piuttosto sofisticate mise spendibili benissimo a un vernissage.
Certo c’erano anche personalità più borderline e dozzinali e certo c’erano più singoli ma nel complesso la sensazione era di un ambiente molto attento al dettaglio, confermato poi quando ti trovavi a colloquiare con qualche coppia, quasi tutte colte e con una buona cultura.Poco, pochissimo spazio era dedicato alla musica e ricordiamo ancora col sorriso che la prima sera il dj mise “maracaibo” per ben 3 volte, la playlist non sembrava andare oltre le solite hit della stagione e poche coppie ballavano, tutti sembravano tesi più che altro al “privè” propriamente detto.
La prima volta che ci siamo entrati lei non contò le mani sul culo, ma nessuno andò oltre un approccio deciso ma non insistente e quindi nulla diede segno di turbarla più di tanto…
La prima sera non giocammo, neppure tra noi, ci limitammo ad osservare con un misto di invidia e titubanza per quanto accadeva, vedemmo una donna ben felice di esser condivisa dal compagno e da un single.In una stanza con un enorme letto rotondo potemmo assistere a 3 coppie che per un tempo a nostro primo avviso interminabile si divertirono e fecero divertire i pochi spettatori.Diciamo pochi perché quello che ricordiamo nitidamente dei nostri primi approcci, come abbiamo già scritto, è questa sensazione di elitarismo, non snob, e consapevolezza diffusa di quanto si andava a compiere.Dopo ci avvicinammo alla sala coppie che, come molti forse ricordano, era molto buia ma non al punto di divenire “dark room”, insomma ci si riusciva a scorgere nella penombra ma al contempo si potevano ignorare gli eventuali “difetti”, il corridoio stretto appena varcata la piccola porta di legno ti costringeva quasi a lasciar cadere titubanze e paletti e molte coppie ti “rapivano” letteralmente, ma bastava un semplice no per proseguire oltre e assistere in un letto enorme a 4 5 6 ooppie avvinghiate tra loro.Il silenzio era generale e mai rotto da schiamazzi o comitive di ragazzini in gita…
Dopo un’oretta di girovagare uscimmo e ordinammo l’ennesimo drink, e parlammo e parlammo per ore sino al ritorno a casa.Come scrive bene Mrs K ci si era aperto un mondo e non essendoci un manuale delle giovani marmotte scambiste ci trovammo ad appassionarci e a chiederci come ci saremmo dovuti vestire la volta dopo, se arrivare prima di mezzanotte o dopo.E la cosa più bella è stata lo scoprire che dopo una serata simile ci si trovava a guardarsi ogni volta come fosse la prima volta, a non darsi per scontati e a sedurci continuamente.Ecco crediamo che la cosa più bella del comportamento swingin (cara Ms K non hai idea quanto ci stuzzichi riprendere il tuo topic ) sia proprio quella di togliere patine di routine e certezza al rapporto, ogni sabato sera, ogni gioco con coppie (singoli?un giorno…) è una lente che ci permette di guardarci e trovarci sconosciuti come fosse sempre il primo giorno.
Inutile dire che dalla prima sera al primo scambio passò poi molto tempo e fortunati siamo stati a trovare una coppia che ci ha letteralmente preso per mano, lo scriviamo perché anche noi come molte coppie avevamo posto all’inizio il veto sullo scambio completo, compiendo un errore madornale simile a quello di chi sostiene la “necessità” dello scambio a tutti i costi, avevamo posto dei paletti in un luogo dove in teoria terreno duro per piantarceli non dovrebbe essercene.Però questa è ovviamente la nostra versione dei fatti, ed è una versione di due persone che si sono prese per mano, nessuno dei due ha insistito, nessuno ha forzato la mano sull’altro, forse per questo poi ci è venuto naturale rompere sempre più tabù…


M e M

Avatar utente
leonida
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1651
Iscritto il: 20/09/2012, 15:35

Re: Prima volta in un Club Privè, il perché di una scelta.

#15 Messaggio da leonida »

Bel topic coppia, appena rientro posto il nostro pensiero.
oggi in tv parlavano del fatto che a livello mondiale nei paesi più ricchi ci siano anche più infelici...
...in effetti in Sierra Leone non tutti hanno il telefono, quindi lì è difficile fare questi cazzo di sondaggi. (cit.Bardamu)

Rispondi

Torna a “Private Trasgressioni”