Mona: The Virgin Nymph (1970)

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Mona: The Virgin Nymph (1970)

#1 Messaggio da Capitanvideo »

Mona: The Virgin Nymph

Immagine

(AKA: Mona)

Anno: 1970

Produzione: Bill Osco (Graffiti Productions)

Regia: Michael Benveniste, Howard Ziehm

Soggetto e sceneggiatura: Bucky Searles

Genere: Film con trama

Durata: 71 minuti

Uscita nelle sale: 6 Agosto 1970 (vedi recensione)

Cast: Fifi Watson, Judy Angel, Gerard Broulard, Orrin North, Susan Stewart



Per questa mia recensione di compleanno, ho deciso di dedicarmi ad un pezzo di storia del cinema porno, piu' che di Gang Bang qui si parla di Big Bang.
Signore e signori: il primo lungometraggio a 35mm porno con trama del mondo. (Uscito al cinema, ovviamente).

Antesignani di Mona non ne esistono. Ovviamente da quando e' nato il cinema e' nato anche il porno, non mi stupirei se persino i Lumière avessero ripreso qualche prostituta in azione, pero' i collage che possiamo trovare in rete sono scenette prive di trama, girate in epoche imprecisate e per usi privati.
L'unica possibilità di vedere una penetrazione al cinema prima di Mona, furono un paio di documentari
girati in 16mm, di cui si sono praticamente perse le tracce, dal titolo "Man and Wife" e "Pornography in Denmark", ma furono appunto documentari e probabilmente le scene hard furono tagliate dai proprietari delle pellicole per non incorrere in problemi di censura. Tuttavia non ne sono certo e spero che Len mi venga in aiuto.

Gli anni 60 portarono grossi cambiamenti di costume, e gradualmente le morse della censura si attenuarono.
Alcuni registi cavalcarono l'onda e qualcuno riuscì addirittura a creare un genere e dei veri e propri cult. Cominciarono ad avere seguito film con nudità, un filone chiamato "Beaver", e il re indiscusso fu Russel Albion Meyer, soprannominato Russ (San Leandro, 21 marzo 1922 – Los Angeles, 18 settembre 2004)
Nel 1968 Meyer diresse uno dei suoi capolavori (e il suo piu' grande blockbuster): Vixen!
Sebbene si trattasse di un softcore, il film fu classificato come X-Rated e il buon Russ rischio' la galera e subì 23 processi.
Immaginiamo cosa volesse dire, solo due anni dopo, girare scene veramente hard, con fellatio e penetrazioni in primo piano.
Ma per nostra fortuna un gruppetto di avanguardisti decise di provarci:
Bill Osco alla produzione, Bucky Searles alla sceneggiatura e due registi: Michael Benveniste per le scene di dialogo e Howard Ziehm per le riprese hard. I loro nomi non appaiono nei credits per ovvi motivi. E fecero bene.
Questi eroi con un budget di 7000 dollari si misero al lavoro, di nascosto e col rischio continuo di venire arrestati. Tre giorni di riprese in California per creare un mito.

Trama: Mona (Fifi Watson) e' fidanzata con Tim (Orrin North). La prima scena porno del cinema e' voyeuristica: osserviamo, di nascosto tra gli alberi, i due fidanzatini in effusioni sempre piu' spinte, fino a quando lui cerca di penetrarla. Mona si rifiuta, dicendogli che ha promesso a sua madre di rimanere illibata fino al matrimonio, pero' se vuole puo' fargli un pompino, che ovviamente viene accettato di buon grado.
Tornata a casa trova sua madre (Judy Angel) e veniamo a conoscenza, per mezzo di un flashback, del perche' Mona e' portata, anzi, ossessionata dal sesso orale: in una scena di alto livello, vediamo Mona bambina che viene costretta dal padre (mai inquadrato in viso) ad eseguire l'atto sessuale che diventerà il suo preferito.
Come dicevo la scena e' maledettamente forte, vuoi per la rappresentazione di un incesto, vuoi per la bravura del regista: bianco e nero, Mona che sembra veramente una bambina, la figura-ombra del padre, l'assenza di dialogo e sopratutto la musica: un 78 giri che suona una canzone anni 20, perfettamente azzeccata nel contesto. Pensate ai titoli di coda in Shining o ai flashback di "Che fine ha fatto Baby Jane" e anche "Improvvisamente l'estate scorsa". Mi ha lasciato un senso di disagio e inquietudine.
In seguito Mona concederà la sua arte a: un ragazzo sconosciuto incontrato per la strada (e che a lavoro finito le chiede il prezzo, ma si sentira rispondere: "Non lo faccio per soldi, ma perche' mi piace!"), una prostituta bionda (Susan Stewart) e infine dentro un cinema ad uno spettatore. (Gerard Broulard, che completamente assorto nella visone del drama "La bisbetica domata" non si accorge di lei finche' non glielo prende in gola)

Nel frattempo vediamo sua madre che si masturba guardando una foto del marito (con primi piani vaginali impressionanti), fino a quando bussano la porta. E' Jim, che sarà invitato ad entrare e che dopo un breve corteggiamento, cederà alle voglie represse della donna, regalandole un rapporto completo. "Mi ricordi mio marito" dice lei, confermando che l'uomo, scomparso da qualche anno, ha plasmato le pulsioni sessuali di entrambe de due donne.

Siamo ormai alla conclusione: Jim una volta saputo che la sua amata distribuisce pompini a destra e a manca, la costringe ad un'orgia con tutte e quattro le persone coinvolte in precedenza, che le" riempiranno tutti i buchi". (così dice il plot, ma su schermo non la si vede penetrata da nessuno, almeno nella edizione in mio possesso.)

Immagine

A questo punto Mona torna sconvolta a casa, si abbraccia con la madre che le dice: "Mona, devo dirti una cosa....." "Devo dirti una cosa anch'io, mamma...."


Nonostante le continue correzioni di inquadratura, nonostante gli attori saltuariamente guardino la cinepresa e si senta per tutto il film il rumore della pellicola, Mona e' un ottimo prodotto.
Sarà la sfrontatezza dei dialoghi ("Ciao, vuoi che ti succhi il cazzo?" detto al passante), l'accenno di psicoanalisi Froidiano (il padre), il reparto sonoro che spazia in tutti i generi (clavicembalo, ukulele, suoni elettronici, musica sentimentale anni 20, musica pop dell'epoca), sarà il fascino del proibito e del rischio, i non-attori che cmq funzionano (Ziehm disse che era inutile una sceneggiatura più robusta, visto che i ragazzi arrivavano sul set senza nemmeno sapere quel che dovevano fare e cmq dovevano farlo in fretta), ma Mona funziona eccome, e azzardo un:

Voto 9


L'ottimo incasso servì a produrre il successivo softcore Flash Gordon, costato ben 100 volte tanto, e in seguito la trasposizione in chiave porno di Alice in Wonderland.

Il 6 Agosto 1970 (quando io avevo 3 mesi) i fortunati abitanti di San Francisco ebbero l'opportunità di essere i primo al mondo a godersi del sano sesso al cinema.
Fu l'inizio di un'era fortunata e liberale. Prima di essere considerato "sporco" il porno inizialmente fu chic, i riccastri, i curiosi,i collegiali si racavano in massa al cinema, sopratutto dopo l'esplosione di Deep Throat (che deve molto a Mona, la prima vera pompinara).

Dopo San Francisco tocco' a New York ben 5 mesi dopo (19 gennaio 1971).
Per l'Europa addirittura due anni: il 2 Ottobre 1972 in Svezia, e fu incredibilmente vietato ai minori di 15 anni :o

Qui sotto la copertina del DVD distribuito dalla "Something Weird"

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Re: Mona: The Virgin Nymph (1970)

#2 Messaggio da Vale »

Se lo vedessero a Verona... :DDD

A parte gli scherzi, complimenti per la recensione. ;)

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Re: Mona: The Virgin Nymph (1970)

#3 Messaggio da Capitanvideo »

Vale ha scritto:Se lo vedessero a Verona... :DDD

A parte gli scherzi, complimenti per la recensione. ;)
Lo diceva sempre mio nonno :)

Cmq mi hai dato occasione di controllare su Wiki, e ho scoperto che Mona ha un sacco di significati:

Geografia

Mona (Kingston) - sobborgo giamaicano di Kingston.
Mona (Porto Rico) - isola di Porto Rico.
Mona (Utah) - città statunitense nello Utah.
Anglesey - Mona è l'antico nome romano dell'isola di Anglesey.
Stretto della Mona - fascia di mare tra la Repubblica Dominicana e Porto Rico.

Cinematografia:

Mona - è un film di Frank Montgomery del 1913.
Mona - è il primo film pornografico distribuito legalmente, nel 1970.
Mona - è un film di Jowee Morel del 2007.
Mona - è un film di Alan Kirschen del 2008.
Mona - è la protagonista del film Daisy et Mona di Claude d'Anna del 1994, interpretata da Dyna Gauzy.
Mona - è la protagonista del film Drowning Mona di Nick Gomez del 2000, interpretata da Bette Midler.
Mona - è un personaggio del film Max and Mona di Teddy Mattera del 2004.

Nomi

Mona in italiano antico è la contrazione di Madonna, un appellativo di riverenza della donna in generale, specialmente se sposata. Nei secoli scorsi veniva anche usato come variante del nome Simone.
Mona è un nome di persona femminile, usato soprattutto nell'Europa del Nord.
Mona Simpson - personaggio del cartone animato I Simpson.
San Mona - vescovo milanese vissuto nel III secolo.

Altri significati

Mona - sinonimo volgare di vulva nel Triveneto, anche usato per indicare una persona sciocca, credulona o superficiale.
Mona - piccola casa motociclistica fondata a Somma Lombardo nel 1914.
Mona è una canzone di Bo Diddley, interpretata anche da moltissimi altri artisti, fra cui The Rolling Stones, Quicksilver Messenger Service e Bruce Springsteen.
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Re: Mona: The Virgin Nymph (1970)

#4 Messaggio da alexis machine »

Grande Capitano. Proprio l'altro ieri mi stavo vedendo "Alice In Wonderland" (1976) dello stesso produttore. Caso più unico che raro di musical-porno ispirato (fedelmente quanto può esserlo un film per adulti) al testo di Carroll. Sgangherato e delizioso come immagino sia anche questo che cercherò...

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Re: Mona: The Virgin Nymph (1970)

#5 Messaggio da alexis machine »

PS: auguri, anche se in ritardo.

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Re: Mona: The Virgin Nymph (1970)

#6 Messaggio da Capitanvideo »

alexis machine ha scritto:Grande Capitano. Proprio l'altro ieri mi stavo vedendo "Alice In Wonderland" (1976) dello stesso produttore. Caso più unico che raro di musical-porno ispirato (fedelmente quanto può esserlo un film per adulti) al testo di Carroll. Sgangherato e delizioso come immagino sia anche questo che cercherò...
Di "Alice" ho visto solo qualche spezzone sparso, e "Sgangherato e delizioso" mi sembrano aggettivi azzeccati alla grande.
"Mona" e' uno sperimentale e drammatico film malato.
Ma e' colpa del mio background se lo vedo così.
Quando ti capita la visione dimmi che ne pensi.
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