il problema degli istituti tecnici come quello che ho frequentato io è che si è al 90% maschi e in un età balorda, per cui si fa a gara a tirare fuori il peggio da se stessi.Termopiliano ha scritto:Non una cosa di cui andare molto fieri, a ben guardarla. Non penso che alla tipa abbia fatto molto piacere essere trattata così. Lungi da me voler fare il bacchettone, la mia è solo una constatazione/riflessione.Paul joseph ha scritto: in 5a alla cessa venne imposto il banco in prima fila e le venne vietato di girarsi verso il resto della classe...
Anche io ho fatto parte di una classe tendenzialmente crudele. In primo superiore c'era una ragazza brutta (ma a ripensarci neanche eccessivamente brutta) che fin dai primi giorni fu presa di mira con battutine e doppi sensi a sfondo sessuale. Una volta un mio compagno di classe le disegnò con un evidenziatore (nero) un pisello sullo zaino (bianco). Lei non si accorse di nulla suscitando l'ilarità di tutti coloro che la incontrarono all'uscita di scuola e nel tragitto che portava ai pulman. Il giorno dopo venne con uno zaino diverso senza specificare nient'altro pur mostrandosi (ovviamente) arrabbiata. Da quel momento in poi fu presa di mira da quasi tutta la classe (me compreso, e un pò me ne vergogno) con scherzi, a volte simpatici a volte meno, e con battute su alcune sue caratteristiche fisiche (aveva un paio di nei antiestetici sul viso). Fin quando nel mese di Maggio un ragazzo (da tutti considerato come il "duro" della classe) le tirò un astuccio (discretamente pieno) in testa poiché si era permessa di abbozzare una reazione scocciata dinanzi ad una provocazione (abbastanza pesante) rivoltagli. Sono certo, e mi capita di ripensarci spesso, che il dolore psichico ed emotivo sia stato di gran lunga superiore al dolore fisico. Comunque in seguito a questo gesto violento lei sbottò e decise di rivolgersi al preside che sospese il tiratore di astucci (che in seguito, ma non solo per la sospensione ricevuta, fu bocciato). Nei restanti giorni che mancavano alla fine dell'annata scolastica la ragazza non venne più a scuola e l'anno dopo cambiò istituto. Francamente ad oggi non so dove sia e cosa faccia. Dovessi reincontrarla potrei anche non riconoscerla.
Ripensando a certi episodi ci si sente di merda, anche se nel momento in cui ci si comportava in quel modo non ci si faceva poi tanto caso ma la si considerava una cosa simpatica o comunque non dannosa. Personalmente credo di non aver mai "calcato" la mano negli scherzi o nelle battute ma ho comunque la mia "bella" responsabilità per aver fatto parte di quel gioco al massacro (seppur in quel momento non era percepito come tale).
il mio compagno di banco ad esempio, dopo il diploma si è trasferito a londra per imparare l'inglese, ora vive ancora lì e son passati 17 anni. dopo la terza volta che sono stato a trovarlo in england si è palesato e mi ha invitato a cena a casa sua e del suo compagno.
se si fosse saputo ai tempi della scuola non credo che ora avrei un amico a londra...