[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
A proposito di quel che è successo ieri a Lecce, qualche agghiacciante post sulla vicenda in un forum di ultrà leccesi.
Appunto lo steward ha impedito l'accesso dei nostri agli spogliatoi, s'ia fattu li fatti soi non avrebbe avuto problemi.
A MEZZANOTTE, USCITE A MEZZANOTTE..............
Vedere gli ul scendere in campo è stato il momento più bello di questo campionato!!!
http://www.leccegiallorossa.net/Forum/v ... &start=100
Se lo steward si faceva i cazzi suoi mica lo picchiavano, peggio per lui. Davvero una bella congrega di vigliacchi questi "bravi" tifosi leccesi.
Intanto il giudice della Lega Pro per gli incidenti ha decretato 4 partite casalinghe a porte chiuse per il prossimo campionato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Concedetemi una parentesi calcistica letta poco fa. Una parentesi che viene dal cuore.
C'era una volta in Serie A, circa una decina di anni fa, una giovane seconda punta, che incantava Lecce e tutta la Serie A con grandi giocate e con delle punizioni che facevano invidia ai più grandi tiratori scelti dell' epoca. Stiamo parlando di Ernesto Chevanton, calciatore Uruguayano che approdò al Lecce e nella Serie A all' età di 21 anni, in 3 stagioni mise a segno 45 gol con la maglia giallorossa e nel 2004 il club Pugliese lo cede al Monaco, in due stagioni mette a segno 20 reti in campionato e 2 in Champions League, ma non riesce a raggiungere i livelli abituali che manteneva in Italia a causa di numerosi infortuni. Quindi nel 2006 sbarca a Siviglia, con gli Spagnoli vince una Coppa UEFA, una Supercoppa Europea e una coppa del Re, ma sempre attraversando stagioni drammatiche a causa degli infortuni. Dopo una parentesi nell' Atalanta e nel Colon, nel 2012 decide di tornare a Lecce, ma dopo 8 anni, le cose in Puglia sono cambiate, il Lecce di Zeman, quello che faceva male alle big e faceva sognare l' Europa ai suoi tifosi non c'é più, la squadra é stata coinvolta nel calcioscommesse e deve ripartire dalla Lega Pro prima divisione. Il giocatore Uruguayano allora firma un contratto a tempo indeterminato a 900€ al mese, e promette di riportare il suo Lecce, quella squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio in Serie A, il mondo del calcio lo applaude, quasi si commuove a vedere un giocator di 32 anni in un periodo in cui il denaro tira e come se tira scendere addirittura in C per amore della propria squadra.
Allora Chevanton si cimenta in questa impresa, il Lecce é una corazzata, la qualificazione in Serie B dovrebbe essere una formalità, ma dopo un inizio promettente il Lecce comincia a soffrire i giocatori non fanno il loro dovere e il Lecce clamorosamente é costretta allo spareggio con il Carpi per approdare in B. Nell' andata della finale i giallorossi perdono 1-0 a Carpi é Chevanton riporta una lussazione alla spalla, una settimana dopo però non vuole mancare, decide di andare comunque in panchina, i giallorossi partono bene e dopo 2 minuti Bogliacino porta in vantaggio il Lecce, se finisse così il Lecce sarebbe in Serie B, tutto sembra fatto, Chevanton non dovrà neanche entrare, ma al 33' una punizione calciata dal Carpi finisce in rete, al Via del Mare cala il silenzio, un altro anno di C sarebbe un incubo, non sarebbe concepibile, allora Chevanton si alza in piedi, chiede, anzi ordina, all' allenatore di farlo entrare e gioca 15 minuti con una spalla bloccata, lotta come un leone, mette palloni in mezzo come ai vecchi tempi, calcia tute le punizioni, i calci d' angolo, viene anche ammonito, ma non ce la fa, il Lecce pareggia 1-1 e rimane in C. A fine partita in lacrime il centravanti Pugliese dichiara: "Ho fatto di tutto per portare il Lecce in B, ma qui sono tutti venduti"
Chevanton Rulez
C'era una volta in Serie A, circa una decina di anni fa, una giovane seconda punta, che incantava Lecce e tutta la Serie A con grandi giocate e con delle punizioni che facevano invidia ai più grandi tiratori scelti dell' epoca. Stiamo parlando di Ernesto Chevanton, calciatore Uruguayano che approdò al Lecce e nella Serie A all' età di 21 anni, in 3 stagioni mise a segno 45 gol con la maglia giallorossa e nel 2004 il club Pugliese lo cede al Monaco, in due stagioni mette a segno 20 reti in campionato e 2 in Champions League, ma non riesce a raggiungere i livelli abituali che manteneva in Italia a causa di numerosi infortuni. Quindi nel 2006 sbarca a Siviglia, con gli Spagnoli vince una Coppa UEFA, una Supercoppa Europea e una coppa del Re, ma sempre attraversando stagioni drammatiche a causa degli infortuni. Dopo una parentesi nell' Atalanta e nel Colon, nel 2012 decide di tornare a Lecce, ma dopo 8 anni, le cose in Puglia sono cambiate, il Lecce di Zeman, quello che faceva male alle big e faceva sognare l' Europa ai suoi tifosi non c'é più, la squadra é stata coinvolta nel calcioscommesse e deve ripartire dalla Lega Pro prima divisione. Il giocatore Uruguayano allora firma un contratto a tempo indeterminato a 900€ al mese, e promette di riportare il suo Lecce, quella squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio in Serie A, il mondo del calcio lo applaude, quasi si commuove a vedere un giocator di 32 anni in un periodo in cui il denaro tira e come se tira scendere addirittura in C per amore della propria squadra.
Allora Chevanton si cimenta in questa impresa, il Lecce é una corazzata, la qualificazione in Serie B dovrebbe essere una formalità, ma dopo un inizio promettente il Lecce comincia a soffrire i giocatori non fanno il loro dovere e il Lecce clamorosamente é costretta allo spareggio con il Carpi per approdare in B. Nell' andata della finale i giallorossi perdono 1-0 a Carpi é Chevanton riporta una lussazione alla spalla, una settimana dopo però non vuole mancare, decide di andare comunque in panchina, i giallorossi partono bene e dopo 2 minuti Bogliacino porta in vantaggio il Lecce, se finisse così il Lecce sarebbe in Serie B, tutto sembra fatto, Chevanton non dovrà neanche entrare, ma al 33' una punizione calciata dal Carpi finisce in rete, al Via del Mare cala il silenzio, un altro anno di C sarebbe un incubo, non sarebbe concepibile, allora Chevanton si alza in piedi, chiede, anzi ordina, all' allenatore di farlo entrare e gioca 15 minuti con una spalla bloccata, lotta come un leone, mette palloni in mezzo come ai vecchi tempi, calcia tute le punizioni, i calci d' angolo, viene anche ammonito, ma non ce la fa, il Lecce pareggia 1-1 e rimane in C. A fine partita in lacrime il centravanti Pugliese dichiara: "Ho fatto di tutto per portare il Lecce in B, ma qui sono tutti venduti"
Chevanton Rulez
"Gli eroi non muoiono dicevano gli antichi, vengono rapiti in cielo al culmine della loro gloria, Marco Van Basten fortunatamente è vivo e vegeto, però qualcosa muore, la carriera di uno dei più grandi giocatori di ogni tempo è finita, troppo presto, qualcosa che si avvicina alla prematura scomparsa agonistica di Maradona, sotto di loro uno strapiombo e infine la spianata dove giocano i più bravi fra i comuni mortali."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma secondo me se entravano negli spogliatoi menavano anche Chevanton, ieri faceva male al cuore vederlo con quel braccio al collo. Non era assolutamente da mettere in campo in quelle condizioni, ma il Lecce di questa annata (con tre allenatori diversi e un gruppo di calciatori poco motivati) non poteva che finire cosi.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Sto sfogliando il topic che hai linkato.tiffany rayne ha scritto:A proposito di quel che è successo ieri a Lecce, qualche agghiacciante post sulla vicenda in un forum di ultrà leccesi.
Appunto lo steward ha impedito l'accesso dei nostri agli spogliatoi, s'ia fattu li fatti soi non avrebbe avuto problemi.
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Se lo steward si faceva i cazzi suoi mica lo picchiavano, peggio per lui. Davvero una bella congrega di vigliacchi questi "bravi" tifosi leccesi.
Intanto il giudice della Lega Pro per gli incidenti ha decretato 4 partite casalinghe a porte chiuse per il prossimo campionato.
Non so se hai capito che la persona che ha scritto le parole che hai riportato è una donna.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Si ho notato, ed è anche l'amministratore del forum.Mavco Pizellonio ha scritto:Sto sfogliando il topic che hai linkato.tiffany rayne ha scritto:A proposito di quel che è successo ieri a Lecce, qualche agghiacciante post sulla vicenda in un forum di ultrà leccesi.
Appunto lo steward ha impedito l'accesso dei nostri agli spogliatoi, s'ia fattu li fatti soi non avrebbe avuto problemi.
A MEZZANOTTE, USCITE A MEZZANOTTE..............
Vedere gli ul scendere in campo è stato il momento più bello di questo campionato!!!
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Se lo steward si faceva i cazzi suoi mica lo picchiavano, peggio per lui. Davvero una bella congrega di vigliacchi questi "bravi" tifosi leccesi.
Intanto il giudice della Lega Pro per gli incidenti ha decretato 4 partite casalinghe a porte chiuse per il prossimo campionato.
Non so se hai capito che la persona che ha scritto le parole che hai riportato è una donna.
Quindi non si può bannare.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Se 2+2 fa 4 visto che Tahiti (i famosi QUAQUAQUAQUA) sta beccando sei gol dalla Nigeria la Spagna a sua volta a questi dopolavoristi ne dovrebbe fare almeno 18.
Ma nel calcio 2+2 non fa sempre 4, infatti Italia-Tahiti era finita 2-2 appena qualche giorno addietro.
Ma nel calcio 2+2 non fa sempre 4, infatti Italia-Tahiti era finita 2-2 appena qualche giorno addietro.

Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ho provato a disintossicarmi un po' dal Cagliari e dal calcio in generale dopo l'ultima folle stagione. Dopo neanche due settimane ero di nuovo alla ricerca di ogni notizia sullo stadio,sul mercato,sulla galera di Cellino ecc. Febbre a 90,e non é nemmeno cominciata l'estate...
"Big trouble in little vachina"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
PAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUL!
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO?
"Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Sei sicuro che non fosse Haiti?tiffany rayne ha scritto:Se 2+2 fa 4 visto che Tahiti (i famosi QUAQUAQUAQUA) sta beccando sei gol dalla Nigeria la Spagna a sua volta a questi dopolavoristi ne dovrebbe fare almeno 18.
Ma nel calcio 2+2 non fa sempre 4, infatti Italia-Tahiti era finita 2-2 appena qualche giorno addietro.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
haiti o tahiti la qualità è quellatheinvoker ha scritto:Sei sicuro che non fosse Haiti?tiffany rayne ha scritto:Se 2+2 fa 4 visto che Tahiti (i famosi QUAQUAQUAQUA) sta beccando sei gol dalla Nigeria la Spagna a sua volta a questi dopolavoristi ne dovrebbe fare almeno 18.
Ma nel calcio 2+2 non fa sempre 4, infatti Italia-Tahiti era finita 2-2 appena qualche giorno addietro.

"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma insomma chi erano quelli del 2-2? non seguo gli allenamenti, erano quelli di Haiti?
Quelli di Haiti li abbiamo affrontati anche ai mondiali del 1974, come sempre con le piccole noi soffriamo.
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- Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
son volate botte da orbi
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ieri sera mentre mi segavo sullo strapotere tecnico della Roja (la pelota girava dannatamente veloce) mi sovveniva un bilancio azzardato: si può considerare la Roja più forte del Barcellona di Guardiola? Di fatto ha vinto con 2 allenatori diversi (Aragones e Del Bosque), ha vinto nel 2008 prima di Guardiola e vince dopo Pep. Oppure visto l'apporto della Catalogna alla nazionale (ieri c'erano in campo 7 catalani) non si può fare un distinguo? Se la Roja dovesse vincere il mondiale potrebbe essere la squadra più forte della storia?
Ho un'ammirazione sconfinata per Del Bosque, il cui palmares è superiore a quello di tutti gli allenatori in attività.
Quando vedo il volto saggio del baffone non ho paura di nulla

Ho un'ammirazione sconfinata per Del Bosque, il cui palmares è superiore a quello di tutti gli allenatori in attività.
Quando vedo il volto saggio del baffone non ho paura di nulla










“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Il Barcellona al meglio è sempre stato piu' spettacolare della nazionale spagnola che invece spesso è stata molto piu' cinica e pragmatica.
Se devo scegliere in assoluto come bellezza di gioco meglio il Barcellona di Guardiola, se voglio avere piu' probabilità di vincere mi prendo la Spagna di Del Bosque.
Se devo scegliere in assoluto come bellezza di gioco meglio il Barcellona di Guardiola, se voglio avere piu' probabilità di vincere mi prendo la Spagna di Del Bosque.
- Termopiliano
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Per quanto riguarda il confronto Messico-Uruguay sto con di Drogato...
Una coppia di attaccanti come quella della celeste poche squadre al mondo c'è l'hanno. Hanno anche altri giocatori dotati di buone qualità individuali (Cristan Rodriguez e Ramirez su tutti) e tanti onesti mestieranti che presi singolarmente possono valere poco ma che in gruppo non vanno assolutamente sottovalutati. Gli stessi Gargano e Alvaro Pereira quando giocano in nazionale fanno quasi sempre ottime figure mettendo in campo un orgoglio indiscutibile (al di là dei propri limiti).
Se ne facciamo un discorso di valutazione complessiva della rosa tra Messico e Uruguay c'è un abisso (basta guardare, a titolo di esempio, il numero di giocatori che giocano in Europa nell'una o nell'altra nazionale). Poi, nomi e qualità individuale a parte, c'è il discorso di carattere tattico e legato agli allenatori. Tabarez da quando è tornato sulla panchina celeste ha fatto un grandissimo lavoro ottenendo risultati oggettivamente inviadiabili (non spiegabili solo con la fortuna) ma soprattutto dando all'Uruguay una dimensione europea (soprattutto dal punto di vista difensivo). E' innegabile come nelle ultime annate la squadra americana ad aver ottenuto i migliori risultati sia l'Uruguay, nonostante ciò pur non esprimendo un gioco spumeggiante (a dispetto delle qualità tecniche individuali di cui parlavo poco sopra). L'Uruguay non gioca un calcio godibile (e mi pare che nessuno abbia mai sostenuto ciò) ma piuttosto un calcio molto pratico, fatto di spirito di sacrificio e equilibrio difensivo (Cavani e Suarez non si limitano a fare gli attaccanti ma, almeno nelle versioni viste nelle competizioni internazionali precedenti, si sacrificano anche dal punto di vista tattico).
Poi c'è un altro aspetto su cui gli esperti di calcio sud-americano pongono spesso e volentieri l'attenzione, l'attaccamento ai colori della propria nazionale (cosa che contraddistingue il nuovo ciclo Tabarez ma che, anche in tempi di magra, ha da sempre caratterizzato lo spirito della "celeste")
Il Cile, ad esempio, pur avendo (ora come ora) una squadra di buona qualità ha sempre avuto tanti problemi di carattere "comportamentale" (leggasi problemi condotte inappropriate da parte di diversi giocatori, anche dei cosiddetti "big"). Tanto che (per fare un paragone) il Vidal visto in nazionale è lontano parente del centrocampista dominante visto con la casacca della Juventus.
Che poi, ora come ora, l'Uruguay stia facendo molta fatica nel girone di qualificazione mondiale nessuno lo nega. Hanno preso diverse batoste (Colombia, Bolivia, Argentina) e stanno facendo tanta fatica (ad oggi farebbero al massimo lo spareggio).
Una coppia di attaccanti come quella della celeste poche squadre al mondo c'è l'hanno. Hanno anche altri giocatori dotati di buone qualità individuali (Cristan Rodriguez e Ramirez su tutti) e tanti onesti mestieranti che presi singolarmente possono valere poco ma che in gruppo non vanno assolutamente sottovalutati. Gli stessi Gargano e Alvaro Pereira quando giocano in nazionale fanno quasi sempre ottime figure mettendo in campo un orgoglio indiscutibile (al di là dei propri limiti).
Se ne facciamo un discorso di valutazione complessiva della rosa tra Messico e Uruguay c'è un abisso (basta guardare, a titolo di esempio, il numero di giocatori che giocano in Europa nell'una o nell'altra nazionale). Poi, nomi e qualità individuale a parte, c'è il discorso di carattere tattico e legato agli allenatori. Tabarez da quando è tornato sulla panchina celeste ha fatto un grandissimo lavoro ottenendo risultati oggettivamente inviadiabili (non spiegabili solo con la fortuna) ma soprattutto dando all'Uruguay una dimensione europea (soprattutto dal punto di vista difensivo). E' innegabile come nelle ultime annate la squadra americana ad aver ottenuto i migliori risultati sia l'Uruguay, nonostante ciò pur non esprimendo un gioco spumeggiante (a dispetto delle qualità tecniche individuali di cui parlavo poco sopra). L'Uruguay non gioca un calcio godibile (e mi pare che nessuno abbia mai sostenuto ciò) ma piuttosto un calcio molto pratico, fatto di spirito di sacrificio e equilibrio difensivo (Cavani e Suarez non si limitano a fare gli attaccanti ma, almeno nelle versioni viste nelle competizioni internazionali precedenti, si sacrificano anche dal punto di vista tattico).
Poi c'è un altro aspetto su cui gli esperti di calcio sud-americano pongono spesso e volentieri l'attenzione, l'attaccamento ai colori della propria nazionale (cosa che contraddistingue il nuovo ciclo Tabarez ma che, anche in tempi di magra, ha da sempre caratterizzato lo spirito della "celeste")
Il Cile, ad esempio, pur avendo (ora come ora) una squadra di buona qualità ha sempre avuto tanti problemi di carattere "comportamentale" (leggasi problemi condotte inappropriate da parte di diversi giocatori, anche dei cosiddetti "big"). Tanto che (per fare un paragone) il Vidal visto in nazionale è lontano parente del centrocampista dominante visto con la casacca della Juventus.
Che poi, ora come ora, l'Uruguay stia facendo molta fatica nel girone di qualificazione mondiale nessuno lo nega. Hanno preso diverse batoste (Colombia, Bolivia, Argentina) e stanno facendo tanta fatica (ad oggi farebbero al massimo lo spareggio).