[OT] Signore e signori: la guerra.

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
dboon
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17961
Iscritto il: 17/09/2003, 16:43
Località: magnaromagna

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#466 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

Avatar utente
Lonewolf
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 18759
Iscritto il: 06/11/2007, 16:25
Località: Nido dell'Aquila
Contatta:

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#467 Messaggio da Lonewolf »

Mentre in Italia si parla SOLO dei palestinesi morti sotto le bombe israeliane e si spendono fiumi di parole sulla Concordia e le bombe d'acqua, in Ucraina le milizie filoucraine vengono sguinzagliate contro civili russofili.
Nessuno è risparmiato nella macelleria del Donbass.

Le immagini le metto sotto spoiler, va', che forse è meglio...
[Scopri]Spoiler
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)

amaryllide
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 132
Iscritto il: 16/08/2012, 20:17

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#468 Messaggio da amaryllide »

pagheremo carissimo il sostegno a un governo nazista. E ce lo meriteremo!
"I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member"

Avatar utente
Lonewolf
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 18759
Iscritto il: 06/11/2007, 16:25
Località: Nido dell'Aquila
Contatta:

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#469 Messaggio da Lonewolf »

Un solo uomo potrà salvarci...
[Scopri]Spoiler
Immagine
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21595
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#470 Messaggio da dostum »

Quella di Poroshenko non è cioccolata è cacca della Merkel solidificata!
Truppe ucraine domenica hanno sconfinato in territorio russo. Un intero battaglione, composto da 438 soldati di cui 164 guardie di frontiera ucraine, ha ottenuto da Mosca il permesso di entrare nell’Oblast di Rostov, al confine ucraino con Lugansk, città dell’Ucraina orientale cinta d’assedio dalle truppe di Kiev.

La colonna di soldati ha varcato il checkpoint di confine a Gukovo, penetrando in Russia e consegnandosi alle guardie di frontiera di Mosca. Si tratta della 73a brigata di fanteria motorizzata, ma vi sarebbero anche membri della 25esima divisione paracadutisti di stanza a Dnipropetrovsk (Ucraina orientale).

I disertori sarebbero stati temporaneamente alloggiati in una tendopoli approntata nei pressi del checkpoint e avrebbero ricevuto la prima assistenza, vista anche la difficile condizione di alcuni di loro, tra cui un ferito gravissimo.

“Per due settimane abbiamo combattuto senza munizioni e carburante. Non ho avuto l’opportunità di far mangiare i miei uomini per quasi tutto questo tempo. Il personale era più esausto per questo che per i bombardamenti”, ha riferito ai russi il maggiore Vitaly Dubinyak, comandante del battaglione.

- La versione ucraina

Da tempo si parlava di diserzioni tra l’esercito ucraino, notoriamente mal rifornito e impreparato a una guerra civile così violenta, voci che però erano finite nel tritacarne della propaganda e disinformazione, e bollate come notizie artefatte per demoralizzare il fronte ucraino.

Stavolta, però, la notizia è confermata e riconosciuta da ambo le parti, anche se l’alto comando di Kiev ha volto l’episodio in chiave eroica: “Dopo un bombardamento di quattro ore, è stata presa la decisione di aprirsi la strada per superare l’accerchiamento. Una parte delle truppe ha lanciato un attacco. Altri sono rimasti per coprire i loro compagni. Essendo poi rimasti senza munizioni, hanno distrutto i loro veicoli [per non lasciarli in mano nemica,ndr] e sono andati in direzione della Federazione Russa” ha riferito un portavoce.

Ma il maggiore Dubinyak, protagonista della diserzione, ha vissuto l’episodio diversamente e ha accusato direttamente l’alto comando ucraino: “Kiev non ci ha fornito alcuna assistenza. E durante la scorsa settimana, hanno interrotto tutte le comunicazioni. Ci hanno semplicemente scaricato”.

- I soldati di Kiev tagliati fuori dai rifornimenti

I disertori intrappolati dietro le linee nemiche farebbero parte dello stesso contingente che aveva posto l’assedio a Lugansk nel fine settimana, dopo giorni di bombardamenti sulla città, e non delle truppe schierate a Sloviansk, come suggerito da alcune fonti. Questo smentirebbe la notizia secondo cui due giorni fa un grande raggruppamento di forze militari e di sicurezza ucraine era riuscito a circondare Lugansk e aveva avviato trattative con la milizia ribelle per la loro resa. “Le razioni di cibo, acqua e carburante le hanno terminate, rimangono solo le munizioni per un paio di giorni di combattimenti” dicevano pochi giorni fa.

Oggi, invece, scopriamo essere stati i militari di Kiev ad aver richiesto beni di prima necessità ai russi, una volta attraversato il confine. E la trattativa, semmai, sarebbe stata gestita dai filo-russi per lasciare che il battaglione abbandonasse la propria posizione e andasse ricongiungersi con il resto dell’esercito regolare.

Da diverse settimane, infatti, circa duemila soldati ucraini con 70 mezzi blindati erano rimasti tagliati fuori dai rifornimenti e bloccati a sud-est di Lugansk, tra le zone sotto controllo dei ribelli e il confine con la Russia. I termini per la resa prevedevano la consegna delle armi e delle munizioni ai ribelli e la distruzione di tutti i veicoli corazzati.

In cambio, le milizie di Lugansk avrebbero garantito un corridoio sicuro per il passaggio dei soldati ucraini e il loro ricongiungimento con gli altri battaglioni schierati nell’Est. Ma la diserzione di una parte di questi mette in serio dubbio le capacità negoziali dei soldati dell’esercito di Kiev.

“Per salvare gli uomini, i comandanti di unità hanno preso la decisione di attraversare il confine con la Russia. Tutte le attrezzature e le armi dovevano essere lasciate in territorio ucraino. La cosa principale era salvare gli uomini e così abbiamo fatto” ha sottolineato ancora Vitaly Dubinyak.

- Il prezzo della guerra

Da quando il presidente ucraino Petro Poroshenko ha dichiarato la prosecuzione delle ostilità fino alla vittoria finale - l’operazione “anti-terrorismo” è iniziata ormai da più di quattro mesi -

le guardie di frontiera russe avevano registrato un costante aumento di diserzioni da parte di soldati ucraini (oltre una cinquantina) che tentavano di sfuggire ai combattimenti, vista l'escalation di violenza nella regione di Donetsk e Lugansk.

Ma quella di oggi, con oltre 400 truppe che si consegnano a Mosca è una vera sconfitta per Kiev, che pare non avere più il pieno controllo delle operazioni militari nella parte orientale del Paese. I soldati che hanno defezionato e che parlano dell’assenza di rifornimenti e beni di prima necessità al fronte - dove non solo mancano le munizioni, ma non arriva più neanche l’acqua e spesso i soldati sono costretti a cacciare i serpenti per cibarsi - sono la conferma delle difficoltà nella gestione del fronte orientale.

Per quanto queste notizie non siano verificabili e sono forse tendenziose (anche se le testimonianze dei disertori sono una chiara indicazione), è evidente però l’incapacità militare da parte delle forze armate di Kiev nel condurre a termine l’operazione e reprimere definitivamente l’insurrezione dell’Est Ucraina.

Secondo la presidenza, la guerra civile costa a Kiev circa 5,8 milioni di dollari al giorno. Ma le casse dello Stato languono e le spese sinora sono state sostenute grazie a un piano di aiuti internazionali da 27 miliardi di dollari. Il parlamento ucraino ha perciò introdotto una nuova “tassa di guerra” pari all’1,5% del reddito di tutti i cittadini, che dovrebbe durare fino al primo gennaio 2015 e che porterà nelle casse dello Stato altri 241 milioni di dollari.

Segno che questa guerra sta portando l’intero Paese sul lastrico e avrà conseguenze pesantissime sul futuro dell’Ucraina se non si giungerà al più presto a un vero accordo di pace, mediato in un consesso internazionale e tale da garantire piena autonomia a quell’Est che non si riconosce più nell’autorità centrale di Kiev, con buona pace dell’unità politica e sociale dell’Ucraina per come l’avevamo conosciuta.
Immagine
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 21595
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#471 Messaggio da dostum »

delete
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

Avatar utente
vertigoblu
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5128
Iscritto il: 20/12/2006, 20:18

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#472 Messaggio da vertigoblu »

corsi low cost per la jihad

Arruolarsi nei gruppi islamisti che combattono la guerra santa nel Paese di Assad è tanto facile quanto comprare un volo low cost da una qualsiasi città europea, arrivare al confine turco, e aspettare di trovare il contatto giusto per entrare tra le fila dei gruppi di ribelli più radicali. Tanto che gli esperti lo chiamano ora «EasyJet Jihad». E parlano di «linkage», non più di reclutamento: non è Al Qaeda che viene a cercarti, sono gli europei che la vanno a trovare.
I giovani partiti dall’Europa sono diverse migliaia. È dell’11 febbraio la conferma delle autorità londinesi del primo kamikaze britannico in Siria. L’uomo si sarebbe lanciato con un camion imbottito di esplosivo contro il carcere di Aleppo. Gran Bretagna e Francia sono i Paesi con il maggior numero di jihadisti al momento in Siria (circa 600), seguono Germania (250), Belgio (220) e Danimarca (120), Olanda (110). Poi la Spagna, con una ventina di casi, e l’Italia, una decina.
siria, ribelle, ied

Con il caos siriano cresce il pericolo jihad in Europa

Lorenzo Vidino, esperto di terrorismo islamico e membro del Center for security studies di Zurigo, spiega: «I percorsi per entrare in Siria sono diversi. La via più facile è quella di chi prenota un volo per Ankara o Adana o Gaziantep. E poi prende un pullman per avvicinarsi al confine con la Siria. Ma ci sono anche casi, di olandesi ad esempio, che hanno noleggiato o rubato un’auto, hanno guidato fino al confine e poi l’hanno rivenduta, guadagnando soldi per la causa jihadista».
Il punto chiave però è quello del «facilitatore».

Perché per entrare nei gruppi più strutturati «serve una “raccomandazione”. Fronti come Jabat al Nusra, Isis o Ahrar al-Sham, tra le mete più ambite, sono naturalmente molto sospettosi. Non mancano al confine decine di agenzie di intelligence che provano a entrare in questi gruppi da infiltrati».
Il caso del ligure Giuliano Delnevo (di cui parleremo a breve) ne è una testimonianza. «La prima volta che Delnevo ci prova - racconta Vidino - si aggira al confine siriano per qualche settimana. Ma non ha ganci. E non riesce ad entrare. Rientra in Italia. Probabilmente trova un contatto. E un anno dopo circa è arruolato».
Per quanto sia facile e relativamente veloce raggiungere il confine siriano, il processo di avvicinamento al jihad, o «radicalizzazione» come lo chiamano gli esperti, inizia molti mesi prima. E inizia spesso su Internet. È questa l’ultima versione del terrorismo islamico. Nessun campo di addestramento in Afghanistan, nessuna moschea a fare da culla. Ma video di predicatori ascoltati dalla scrivania di casa, e-mail inviate in inglese da paesini del bresciano ai principali predicatori dell’Islam più radicale di casa negli Usa, Gran Bretagna o Yemen, e listini di fertilizzanti consultati online.
Anas el Abboubi nasce in Marocco nel 1992. Arriva in Italia quando ha sette anni. Vive a Vobarno, a nord di Brescia in una famiglia relativamente ben integrata. Frequenta un istituto tecnico della zona e per un certo periodo fa il rapper (in arte è Mc Khalifh), fino a comparire in un video di Mtv Italia.

Nel settembre del 2011 Anas si presenta in questura a Brescia per conto del gruppo Sharia4Italy, da lui stesso fondato. Dopo l’uscita negli Usa del film L’innocenza dei musulmani (una presa in giro dei precetti dell’Islam che nello stesso anno provocò l’attentato mortale alla caserma Usa di Bengasi, Libia) chiede il permesso di bruciare in centro a Brescia le bandiere di Usa e Israele.
È da quel momento che i servizi segreti italiani iniziano a monitorare il suo pc. Scoprono che Anas è in contatto sulle chat con alcuni predicatori radicali, Anjem Chaudry (leader del gruppo Islam4UK) e Omar Bakri. Cerca su Google maps la localizzazione della Caserma dei militari di Brescia. E invia costantemente link di siti jihadisti agli amici.
Usando l’articolo 270 quinquies ( introdotto in Italia dopo l’attentato di Londra del 2005 punisce chiunque fornisce addestramento per atti di violenza tramite mezzo telematico) il 12 giugno 2013 la Digos arresta Anas. Quindici giorni dopo il Tribunale del riesame di Brescia rilascia Anas. Motivazione: la selezione di materiale online è occasionale, non utile ad addestrare alcuno.
Un mese dopo Anas è in Siria. Apre una pagina Facebook con il nome di Anas al-Italy, Anas l’italiano, visibile a tutti.
anas al italy
Mohamed Jarmoune, origini marocchine ha 20 anni. È un ragazzo perfettamente integrato di Niardo, nel bresciano. Vive qui da quando ha sei anni, lavora come perito con contratto indeterminato e vive con i genitori, entrambi lavoratori. Lo chiamano Mimmo il timido.
mohamed jarmoune
Mohamed Jarmoune
Il 15 marzo 2012 viene arrestato e condannato a quattro anni e mezzo. La Digos ha scoperto che su Internet Mohamed cerca i listini di prezzi di società che vendono fertilizzanti, fa un sopralluogo virtuale alla sede della comunità ebraica di Milano, e della scuola ebraica di via Arzaga. Traduce manuali dei principali predicatori islamisti (Anwar al Awlaki, uno dei più noti, è tra questi). Consulta online il manuale “Come fare una bomba nella cucina di mamma”.
Why The World Hates America - Shaykh Anwar al Awlaki
Un sermone di Anwar al-Awlaki visibile su You Tube
Quello di Ibrahim Giuliano Delnevo è il caso più noto, raccontato dai quotidiani quando, nel luglio 2013, arriva dalla Siria la notizia della sua morte sul campo. Nel 2008 Giuliano ha 18 anni e lavora in un cantiere nautico di Ancona. Si converte all’Islam e prende il nome di Ibrahim. Si trasforma. Fa crescere la barba e veste lunghi abiti bianchi. Nel 2010 si diploma all’istituto Einaudi-Galilei e si iscrive alla facoltà di Lettere. Ma non dà nemmeno un esame.
ibrahim delnevo
Ibrahim Delnevo
Sulla pagina Facebook Giuliano-Ibrahim mette il logo del Kavkaz Center, un’agenzia di informazione fondamentalista cecena e tra le foto posta la foto di Abd Allah Yusuf al-Azzam, il fondamentalista al quale si è ispirato Osama bin Laden. Su You Tube (Liguristan Tv è il nome che dà al suo canale) carica video in cui legge e commenta le sure del Corano, posta lezioni del teologo Muhammad Zakariya Kandhalawi, scaglia invettive contri i “criminali” infedeli.
Nel 2011 parte una prima volta per il nord della Turchia, dicendo alla famiglia di volersi impegnare in una missione umanitaria nel Paese. L’obiettivo in realtà è entrare in Siria e combattere. Ma Ibrahim non trova il contatto giusto. Rientra in Italia, taglia la barba, lascia le vesti lunghe. La famiglia crede che abbia abbandonato i progetti di fuga. Invece, pochi mesi dopo, ibrahim scrive dalla Siria. È entrato nel Paese e sta combattendo con un gruppo ribelle. A luglio 2013 la notizia della morte.
La Digos scopre che Ibrahim era in contatto su internet con il bresciano Anas e il gruppo Sharia4Italy. Cosa che lascia credere – spiega Lorenzo Vidino – che questi ragazzi siano tutti in rete tra loro. «Un centinaio di persone che comunicano costantemente».
La chiave per trovare il gancio che consente di entrare in Siria è proprio qui. Il Belgio, ad esempio, è un Paese che ha un numero di immigrati simile a quello dell’Italia. Eppure, i casi di jihadismo sono 220, contro la decina italiana. La ragione, probabilmente, è nella presenza di maggiori contatti con la Siria. «Molto attivo è il gruppo sharia4belgium», racconta Lorenzo Vidino. Quello che sappiamo di questo gruppo è che è stato creato da persone che hanno vissuto per un certo periodo in Libano. E una volta tornati in Belgio hanno aperto una frontiera con la Siria.
Per partecipare alla jihad siriana si sfruttano relazioni che esistono da tempo, gruppi la cui nascita precede la guerra in Siria.
Le storie di Anas, Ibrahim, Mohamed non si discostano molto da quella dell’olandese Mohammed Bouyeri, il killer del regista Teo Van Gogh, o dei fratelli della maratona di Boston. Le lega un filo. Sono solo l’ultimo capitolo di una storia – quella di Al Qaeda - iniziata tra anni ’80 e ’90 e oggi trasformata in una realtà sempre più frammentata, con la leadership di al-Zawahiri (responsabile di mantenere intatta l’ideologia qaedista ma non più capace di controllare l’intera organizzazione) e tante cellule sparse nel mondo, fatte di gruppi che combattono il jihad locale (Aqim in Algeria e Sahel, Al Shabab, Al Nusra, ad esmpio), ma anche di cellule individuali, singole persone che in Europa e in America operano a livello personale compiendo attentati nella città in cui abitano o partendo volontariamente per la Siria.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

Avatar utente
Bugo
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4676
Iscritto il: 24/11/2011, 15:14
Località: Scranton

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#473 Messaggio da Bugo »

Even More Certain Now: Obama’s Ukrainian Stooges Did Intentionally Down that Malaysian Airliner

Immagine

‘Information continues to pour in confirming the retired Lufthansa pilot Peter Haisenko’s reconstruction of how that Malaysian airliner (MH-17) came to be downed over the war-zone in Ukraine, the place to which Obama’s Ukrainian stooges had guided it and then shot it down in order to blame Russia for the tragedy so that Obama’s international sanctions against Russia could be increased.’

http://rinf.com/alt-news/featured/5-aug ... -airliner/
"L'hai fatto?" "Sì" "Quanto ti è costato?" "Bugo"
Melody Marks, Katana Kombat, Aria Kai, Skye Blue, Ashley Lane, Becky Bandini, Jade Nile

Avatar utente
apache
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5098
Iscritto il: 02/04/2006, 20:37
Località: pordenone

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#474 Messaggio da apache »

dove sono eliminati i dittatori . venuto piu casino di prima
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

Avatar utente
mike_cek
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1820
Iscritto il: 28/06/2008, 1:26
Località: su al nord

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#475 Messaggio da mike_cek »

mi affaccio a questo thread in punta di piedi... qualcuno sa spiegarmi con semplici parole da dove è partito tutto sto calderone ucraino? nessuno ne parla e non si capisce niente...

Avatar utente
Enrico Pallazzo
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 2238
Iscritto il: 02/06/2008, 14:31
Località: dalla mezzaluna fertile

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#476 Messaggio da Enrico Pallazzo »

mike_cek ha scritto:mi affaccio a questo thread in punta di piedi... qualcuno sa spiegarmi con semplici parole da dove è partito tutto sto calderone ucraino? nessuno ne parla e non si capisce niente...
se ne è parlato eccome.
è sempre amore!

Avatar utente
vertigoblu
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5128
Iscritto il: 20/12/2006, 20:18

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#477 Messaggio da vertigoblu »

apache ha scritto:dove sono eliminati i dittatori . venuto piu casino di prima
apache è joda.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

Avatar utente
SoTTO di nove
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29461
Iscritto il: 11/08/2011, 1:05

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#478 Messaggio da SoTTO di nove »

mike_cek ha scritto:mi affaccio a questo thread in punta di piedi... qualcuno sa spiegarmi con semplici parole da dove è partito tutto sto calderone ucraino? nessuno ne parla e non si capisce niente...
In Ucraina c'era un presidente filorusso (non uno stinco di santo) regolarmente eletto defenestrato però da una protesta (Euromaidan) nata in parte per la crisi del paese ma anche per la voglia di guardare ad occidente di parte del paese.
Protesta certamente vista di buon occhio (e non solo imho) dall'Ue e soprattutto dagli Usa ben contenti di allontanare un paese strategico dall'influenza russa.
Pensare che Putin si facesse infinocchiare a quel punto era a dir poco ingenuo.
Subito si è preso la Crimea, penisola Ucraina ma popolata da russi (era russia fin dopo la guerra), favorita dalla presenza della flotta navale del mar nero di stanza (per contratto) in quella regione.
Questo ha spinto i filorussi dell'est a fare la controrivoluzione perchè non contenti della cacciata del vecchio presidente (originario di quelle zone) pensavano e speravano in un aiuto Russo. (ma Putin non può, per adesso esagerare anche perchè a lui interessava soprattutto la sola Crimea). Casualmente questa volta per gli occidentali (usa in testa) la protesta dei filorussi non va bene.
Ergo prima c'erano i pacifici in piazza contro il cattivo dittatore (eletto) ora ci sono gli insorti aiutati dal diavolo Putin contro il nuovo governo (che però si trova li per aver cacciato uno regolarmente eletto). La solita storia che crea i buoni e i cattivi a proprio piacimento.
Se non è così correggetemi :DDD
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

Avatar utente
Scorpio
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8603
Iscritto il: 30/04/2001, 2:00
Località: Piemunt liber
Contatta:

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#479 Messaggio da Scorpio »

a Putin, non ha più interessato l'Ucraina da quando Gazprom ha fatto il megaccordo commerciale con i cinesi....

seocno me, non sa come disfarsi dei rivoltosi del Donbass.

sul fatto che in Crimea ci fossero i russi, è semplicmente per l'invasione domografica , tipica dell'epoca staliniana...

in Crimea c'erano i tatari, come prima c'erano i neadertaliani... la terra è di chi se la prende... purtroppo...
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

Avatar utente
SoTTO di nove
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29461
Iscritto il: 11/08/2011, 1:05

Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#480 Messaggio da SoTTO di nove »

Scorpio ha scritto:a Putin, non ha più interessato l'Ucraina da quando Gazprom ha fatto il megaccordo commerciale con i cinesi....

seocno me, non sa come disfarsi dei rivoltosi del Donbass.

sul fatto che in Crimea ci fossero i russi, è semplicmente per l'invasione domografica , tipica dell'epoca staliniana...

in Crimea c'erano i tatari, come prima c'erano i neadertaliani... la terra è di chi se la prende... purtroppo...
L'accordo con la Cina è stato un ripiego, ne ha da vendere pure all'Europa, come ho già scritto a lui interessava da una parte la Crimea perchè strategica e dall'altra un Ucraina filorussa (o federata) per fare affari in tranquillità con l'Europa. La zona est dell'Ucraina non è una sua priorità ma certo non vuole che trionfi l'attuale governo filoccidentale. L'aiuto che sta dando è più per questo che non per il Dombass come territorio. (che sono più spese che non guadagni nel lungo periodo)
è ovvio che ogni terra aveva in passato altri popoli ad abitarla, io sottolineavo che al momento del "regalo" i russi erano già maggioranza nella penisola. All'epoca rimaneva tutto sotto controllo dell'Urss e cambiava poco, oggi è un po' diverso, era impossibile pensare che Putin abbandonasse quello che ha sempre considerato territorio russo. (per lo più strategico)
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”