manigliasferica ha scritto:l'articolo non parla solo di Sadler o di una gelateria. la maggior parte dei negozi milanesi ad agosto chiuderanno come gli altri anni per andare in ferie perchè i turisti dell'expo ci sono si, ma non spendono 1 €.
l'idea originale dell'expo era molto valida, un expo incentrato sulle realtà più povere e sconosciute del mondo e come tema conduttore il cibo. i protagonisti dovevano essere i paesi africani, il centro e sud america, i paesi poveri dell'asia.
poi si è deciso di "accettare" le pressioni delle multinazionali e il progetto si è snaturato. nutrire il pianeta mangiando da mc donald e bevendo coca cola.
comunque sarà interessante aspettare il prossimo anno, verso marzo quando cominceranno ad arrivare i servizi della gabanelli o paragone sull'expo abbandonato:
"questo è l'expo, a distanza di 6 mesi è tutto abbandonato, le erbacce crescono ovunque. li dove c'era il padiglione della norvegia hanno trovato rifugio dei senza tetto. mentre quello degli usa è territorio degli zingari..." "miliardi di soldi pubblici buttati via"
Provo a entrare nel merito, sempre per il gusto di far venire qualche dubbio.
Argomento sponsor: senza la sponsorizzazione di Coca Cola il progetto Expo andava bene? No, per sapere se è quello che ha rovinato tutto. Il problema sono le multinazionali americane? O le bibite con gas? Meglio gli alcolici? Una Expo sponsorizzato da una birra andava bene? E chi decide cosa va bene o no? Lasciamo che si venda la coca cola ai minorenni ma non deve fare pubblicità? Per le sigarette ci sono leggi, io le farei anche contro le bibite con alti contenuti di zuccheri ma al momento non ci sono.
Se fai delle gare per le sponsorizzazioni vince chi paga di più, ed è difficile che sia un produttore di succhi di frutta del terzo mondo. È il mercato, bellezza, e non è perfetto.
Per la ristorazione hanno aggiudicato una parte ad Eataly senza le normali procedure di gara. Per me è peraltro una buona scelta, ma non era meglio una gara?
Argomento cosa rimane dei padiglioni: era già previsto di smontarli e riportarli nei rispettivi paesi che li hanno progettati e costruiti.
La questione è sfruttare un'area collegata perfettamente con treni, autostrade, metropolitana, con tutte le infrastrutture comprese le fibre ottiche. In teoria sarebbe un ottimo spazio per investimenti (tra università, stadio, mix di uffici e residenziale?), il momento non è propizio, cercasi chi ci metta dei miliardi oggi per comprare e riconvertire sperando nel domani.
Ma immagino già i commenti: se qualcuno investe sarà "un regalo ai palazzinari", se non investirà nessuno la polemica sarà "è stato unospreco di soldi, opera progettata male..."