(OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu?

[CanellaBruneri]

L'Unione europea sta mettendo i bastoni fra le ruote alla Gran Bretagna al fine di evitare l'effettiva uscita dall'Unione. Non possono permetterselo: se perdono pezzi la loro già penosa "credibilità" peggiora ulteriormente...
Ma chissà che prima del 2021 non sia l'Unione europea a lasciarci (non rimpianta...)

Non puoi essere vero; sei un esperimento fallito di intelligenza artificiale

[Drogato_ di_porno]

Divertenti le odierne acrobazie dialettiche della May a Firenze

"Gran Bretagna e Ue - ha affermato la premier - possono essere "creativi" nello stabilire una nuova relazione dopo la Brexit."

"Lasciamo l'Ue, ma non lasciamo l'Europa"

quasi come "le convergenze parallele"

[Drogato_ di_porno]

anche questa non è male, forse sta già mettendo le mani avanti nei confronti dei Brexiters duri e puri:

"Qui abbiamo l'occasione per concordare un nuovo partenariato che non esisteva prima. Partenariato che puo essere base di un futuro enorme, una prosperità futura per Ue e Gb. Chi ha votato Brexit non deve sentirsti tradito, stiamo cercando di garantire quel che è stato promesso".

[Drogato_ di_porno]

era uno scherzo!

La Brexit? Era uno scherzo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09 ... o/3871960/

[dostum]

era uno scherzo!

La Brexit? Era uno scherzo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09 ... o/3871960/

No fa sul serio

[apache]

angela sono tuo padre

[apache]

[Linegoco]

A proposito di Unione europea, (possibile) fine dell'euro e (evanescente) referendum catalano.
Ecco come la rivista di geopolitica Limes immagina l'Europa dopo una futuribile fine della moneta unica.
C'è anche la divisione dell'Italia in una "Padania" indipendente separata dal resto del Paese...

[Drogato_ di_porno]

La May è nella merda: http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 157814.htm

Speriamo le succeda Boris Johnson così ci facciamo ancora più risate

[Drogato_ di_porno]

procede tutto a gonfie vele, liscio come l'olio, senza intoppi

Brexit, colloqui in salita: il negoziatore britannico non si presenta
Ue e il Regno Unito che si rimpallano le responsabilità delle prossime mosse. May: «Palla nel campo di Bruxelles». Ma l'Europa rilancia: «No tutto ora è nelle mani di Londra».

Il nuovo round di negoziati sulla Brexit inizia in salita, con poche prospettive di fare progressi tangibili e con l'Ue e il Regno Unito che si rimpallano le responsabilità sul filo di una metafora tennistica: «Ora la palla è nella metà campo dell'Ue», ha attaccato la premier britannica Theresa May, che si mostra ottimista parlando di una «nuova dinamica positiva nei negoziati» ma si dice anche «pronta a tutto, anche a un non accordo«. «No la palla è tutta nella metà campo di Londra», hanno ribattuto da Bruxelles.

DAVIS NON SI PRESENTA ALL'APERTURA DEI COLLOQUI. Se a questo si aggiunge che il ministro incaricato del dossier, il britannico David Davis, nemmeno si presenta per l'apertura dei colloqui, il quadro è completo. «Noi siamo pronti a discutere e disponibili h24, sette giorni su sette», hanno detto allargando le braccia a Palazzo Berlaymont, sede della Commissione. Nel team negoziale di Michel Barnier c'è ancora la speranza di fare passi avanti, almeno su alcuni punti in sospeso, ma allo stato attuale si può escludere che giovedì 12 ottobre si arrivi a quei «progressi sufficienti» richiesti dall'Ue per avviare la fase successiva del negoziato, quella sui rapporti futuri tra Regno Unito e Ue.

DECISIVO IL VERTICE DI META' OTTOBRE. Decisivo in tal senso, sarà il vertice europeo di metà ottobre, che dovrà sancire lo stato di avanzamento dei colloqui. Ma proprio questo sembra essere il pomo della discordia con Londra. La premier May lascia intendere di avere già fatto concessioni con il discorso di Firenze e di non volerne fare altre se i leader europei non intavolano trattative sull'accordo di libero scambio e sul periodo di transizione. Il Regno Unito, ha spiegato May davanti alla Camera dei Comuni, vuole creare una nuova relazione con l'Ue in base a un modello «creativo»

DISTANZE SU GARANZIE DEI CITTADINI UE E IRLANDA. Nei negoziati però «c'è una chiara sequenza da seguire», hanno ribadito da Bruxelles, e prima di parlare di accordi commerciali e simili, come vorrebbe la premier britannica, bisogna chiudere la prima fase di colloqui. Nel concreto, le distanze restano tutte per quanto riguarda le garanzie sui diritti dei cittadini Ue e la frontiera con l'Irlanda del Nord. Una mancanza di risultati definita «sconcertante» dal leader laburista britannico, Jeremy Corbyn.

CENTRALE IL NODO DEGLI ULTIMI SOLDI AL BILANCIO. Sul punto della compensazione finanziaria che Londra dovrebbe pagare per rispettare i suoi obblighi sul bilancio europeo, addirittura questa settimana non sono previsti nemmeno negoziati, tentativo abortito nei primi round di colloqui, ma solamente un confronto a livello tecnico. Chiudere un accordo prima del Consiglio europeo del 19-20 ottobre sembra una missione impossibile.

[Linegoco]

Johnson è...irricevibile...non saprei come altro definirlo.
Quanto alla Brexit...lo credo che il negoziatore britannico non si è presentato: l'Unione europea sta chiaramente prendendo per i fondelli il Regno Unito.
E se c'è una cosa che gl'Inglesi odiano è essere presi per in giro...hanno avuto un impero, un po' di quello spirito gli è rimasto.

[cicciuzzo]

appunto, hanno avuto un impero.....

[scimmione1953]

appunto, hanno avuto un impero.....

E adesso non hanno più gli indiani da derubare

[Blif]

appunto, hanno avuto un impero.....

Quello, l'abbiamo avuto un po' tutti.

E adesso non hanno più gli indiani da derubare

Avete visto troppi film western.

[scimmione1953]

appunto, hanno avuto un impero.....

Quello, l'abbiamo avuto un po' tutti.

E adesso non hanno più gli indiani da derubare

Ovviamente mi riferivo all' India, perla dell' impero britannico

Avete visto troppi film western.