Oggi il debito pubblico «è al 134% – ha proseguito il Cavaliere – vogliamo assolutamente ridurre questa percentuale e riportarla a quel 125% almeno, come era al momento del colpo di stato del 2011 quando io fui costretto alle dimissioni dal governo». Interessante questo riferimento al golpe dello spread, orchestrato tra gli altri dai suoi “amici” tedeschi del Ppe. Eppure Silvio non teme le contraddizioni: la Merkel, infatti, «ci sostiene in questa campagna elettorale». E aggiunge: «Ho sempre avuto con la signora Merkel un eccellente rapporto di rispetto reciproco».
Ricapitolando: il tetto del 3% non è giusto, ma verrà rispettato; Silvio ha subìto un colpo di stato ad opera di Napolitano e della Merkel, ma la cancelliera tedesca lo appoggia in questa campagna elettorale e lui se ne gloria. Esatto, la stessa Merkel che era diventata il bersaglio preferito di Giorgia Meloni allorché bisognava darsi una rispolverata “sovranista”. Insomma, il centrodestra – che ammicca, in perfetto stile veltroniano, ai moderati ma anche agli “incazzati” e che si rivolge ai sovranisti ma anche agli europeisti – si sta rivelando sempre più una colossale truffa ai danni degli italiani che, votando da “sovranisti” e “patrioti”, si potrebbero ritrovare a Palazzo Chigi una fotocopia di Mario Monti con agenda scritta direttamente da Juncker e dalla Merkel.
Elena Sempione
