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Arriviamo nella sua casa pregna di sesso e tempo. Siamo ancora indecisi se fare o non fare a tre. Si fa tardi, non ci si smuove, ci assopiamo un po', ma l'idea ci gira ancora in testa. Con il mio amico ci guardiamo e abbiamo lo stesso pensiero eccitato di aspettare l'alba. Roger dormiva verticale rispetto a noi orizzontali. Arriva la tarda mattinata, lo prendo in bocca al mio amico, l'altro si accorge, ma fa finta di continuare a dormire, vedo che si gira e rigira.
Rido e gli dico che non faccia finta di nulla. Lui a quel punto apre gli occhi.
"Ti va di fare un'orgia?", dico con un cazzo in bocca. Avevo diciannove anni, e muscoli pronti ad accogliere desideri. "Proposta allettante", risponde. Ridiamo.
Va in bagno e torna. Uno mi scopa da davanti e l'altro lateralmente in bocca, quello davanti mi chiama, vorrebbe venirmi in bocca, mi giro per un attimo e la bocca mi sbauscia di stillato di cazzo. Poi mi ritrovo gambe e braccia di manichini tra le gambe, mani di plastica che mi accarezzano seni e viso, mentre mi do da fare, non mi era mai capitato così, inorganicamente mi diverto. Mentre si fanno queste cose accende luci e fa girare dischi di Raffaella Carrà , ci sono manichini, bambole squartate e a pezzi in giro, su uno specchioè scritto "Just Like a Cunt" col pennarello rosso. I ratti da laboratorio che corrono in continuazione da una parte all'altra della gabbia sbattendoci contro. Mi chiede se si fanno le foto. Facciamole con le bambole, mi penetro con una testa di Barbie. Le braccine in alto come si tuffasse. Lui si masturba con la bocca di un teschio, gli infila il cazzo in bocca, punta le luci rosse e si riprende. Gli piacciono le scarpe con i tacchi, gli piace leccarmi gli stivali per dei quarti d'ora, farsi picchiare e chiamare "Hey, slave"! Io lo accontento, ma debolmente, non ho rabbia, solo delusione, così gli allungo il piede in bocca, lui mi tocca a cinque dita la gamba e la lingua laboriosa lustra estremità , si fa maltrattare, vuole che lo insulti. Poi viene: fiotto a grumi per terra che si raffredda e si rapprende come la morte.
Ci si vedrà molte altre volte, da soli. Mi prende a cuore,oltre le venute, mi regala dei bicchieri rosa, un boa di piume bianche e brillantini e una cartolina con un albero di natale sanguinante, c'è scritto su "Happy new fear".
