Gombloddone (La nipote di Assad?)
L’uomo dei servizi segreti – Nel giugno 2012 nell’inchiesta Ruby, conclusasi con l’assoluzione definitiva dell’ex premier, aveva supposto con gli inquirenti che l’uomo “fosse dei servizi segreti. Mi disse che dovevo andare a Arcore e mettermi d’accordo con l’onorevole Berlusconi per avere dei soldi”. In aula il 22 giugno aveva ripetuto il suo racconto sulla offerta di denaro per dichiarazioni reticenti nei processi al leader di Forza Italia. Quell’uomo, Saed Ghanaym, era stato rintracciato e interrogato. Alla domanda se avesse avuto ”rapporti con apparati pubblici di sicurezza” aveva risposto: ”Non mi ricordo”. Al pm che aveva domandato perché avesse deciso di parlare solo in queste udienze della vicenda del siriano e non nell’agosto 2011, quando presentò una memoria in Procura e venne sentita a verbale, la testimone ha risposto: ‘‘A un certo punto mi sono sentita in dovere di farlo. Prima avevo paura di parlare, ma anche di non parlare”. Sangermano le aveva chiesto anche se ”avesse coltivato pure l’idea di prendere dei soldi da quella presunta trattativa” con l’intermediario e Imane aveva replicato: ”Di pensieri ne ho avuti tanti, ma se avessi fatto così sarebbe stato illegale
e quella di Milosevich
Sempre lei – che già nel settembre 2011 nell’inchiesta Ruby, conclusasi con l’assoluzione definitiva di Berlusconi, raccontava, ad esempio, che c’era una “ragazza montenegrina” che teneva “sotto torchio” l’allora premier
Senza contare il registratore tridimensionale nascosto nel lettone di Putin che poteva così godersi le gesta di Silvione in streaming