Charlotte Angie: una brutta storia

Scatta il fluido erotico...

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giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#346 Messaggio da giorgiograndi »

E quando sei moribondo, per non farti soffrire, ti taglia la gola

Attenuante, era una Troia
A livello della minigonna attenuante dello stupro
Il giudice è ignorante e pure un emerito coglione
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GattoSilvestro
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#347 Messaggio da GattoSilvestro »

giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
Non sconterà mai 30 anni, se non si suicida, uscirà molto prima
Vedremo quando lo toglieranno dall'isolamento, se la giustizia la farà qualcun altro

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SoTTO di nove
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#348 Messaggio da SoTTO di nove »

Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 15:31
markome ha scritto:
14/07/2023, 15:17
Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 14:44
Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.

Questo vale quando si tratta di esibire prove, scovare circostanze, tracce di fatti a favore dell'imputato.
In questo caso si è trattato di un giudizio morale che , se fosse stato proposto, sarebbe stato difficile accettare.
Prove, circostanze e fatti mi sembrano chiari, il difensore poteva puntare solo sulle attenuanti ed era più che arduo trovarle in un delitto premeditato, efferato e lucido come questo.
Invece che puntare sulla solita infermità mentale, l'avvocato ha percorso la strada dello sconvolgimento emotivo, il "sentirsi usato" da una persona "sicura e disinibita". Ammè me pare 'na strunzat', e proprio per questo nel portare avanti la tesi l'avvocato si è dimostrato sicuramente abile e convincente. Ovvio che ci voleva anche un giudice abbastanza malleabile e che presumibilmente, come dice Giorgio, ha dei pregiudizi verso il mestiere di Charlotte.
Come è altrettanto ovvio che i pregiudizi nella sentenza sono difficili da individuare e impossibili da dimostrare, a meno che il giudice non sia un emerito coglione.
No, in questo caso l'intemerata (eventuale) dell'avvocato non poteva (doveva) far presa nel giudice. Perchè fa acqua da tutte le parti. e anche se fosse vera (cioè che si sentisse usato) non ha motivo per essere una giustificazione.
Ha ragione markome. In questo caso è proprio il giudice ad aver preso una cantonata. Non puoi accettare come giustificazione la ricostruzione (sempre che ci sia stata) dell'avvocato.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#349 Messaggio da GattoSilvestro »

Anzi che lui è una testa di cazzo totale, altrimenti era già libero.
Se l'avesse soffocata e immediatamente dopo avesse chiamato i soccorsi facendo la commedia "era un gioco erotico, non un'aggressione! Savatela vi prego!!!" si sarebbe beccato il colposo ed era già libero.
Quello poteva passare per un gioco erotico finito male, non le martellate.

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Salieri D'Amato
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#350 Messaggio da Salieri D'Amato »

Certo, ma sta all'avvocato far passare per plausibile una tesi difensiva, portando il giudice a credergli. Non contassero quasi niente non si pagherebbero milioni per qualcuno e si ricorrerebbe tutti al meno caro o al difensore d'ufficio.

Alla fine comunque la mia era una notazione marginale e generica.
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SoTTO di nove
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#351 Messaggio da SoTTO di nove »

Si, si discute così in astratto. Ma non credo qui abbia contato la parlantina dell'avvocato. Qua deve essere stato proprio il giudice a non capirci nulla.
O meglio è più probabile la classica ricerca dell'attenuante a tutti i costi. Anche a rischio di partorire sentenze irritanti.
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#352 Messaggio da Floppy Disk »

marziano ha scritto:
13/07/2023, 14:19
manigliasferica ha scritto:
13/07/2023, 10:24
https://www.ilmessaggero.it/schede/caro ... 17858.html

Carol Maltesi, ​ecco perché i giudici hanno negato l'ergastolo al killer: «Lei disinibita, lui la massacrò perché si sentì usato»

quante giustificazioni per i caini.
le sintesi giornalistiche delle motivazioni sono il male assoluto.

scommetto 100 euro che le ragioni del mancato ergastolo sono tecniche e non sono la conseguenze di quelle frasi riportate come fa sembrare il titolo.
che morissero i giornalisti
Passaggi presi dall'articolo.
[Scopri]Spoiler
«L’uomo si rese conto che ormai, dopo averla in qualche misura usata, Maltesi si stava allontanando da lui, scaricandolo – si legge nelle motivazioni della sentenza – L’idea di perdere i contatti stabili con colei che egli, per sua stessa ammissione e secondo l’amica testimone, amava perdutamente, da cui sostanzialmente dipendeva poiché gli aveva permesso di vincere la sostanziale solitudine in cui si consumava in precedenza e di vivere in modo finalmente diverso e gratificante, si è rivelata insopportabile».
A parere della Corte d’assise presieduta dal giudice Giuseppe Fazio, Fontana «si è reso conto che la giovane e disinibita Carol si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e che lo avesse usato, e ciò ha scatenato l’azione omicida. A spingere l’imputato non fu la gelosia ma la consapevolezza di aver perso la donna amata, accompagnata dal senso di crescente frustrazione per essere stato da lei usato e messo da parte». Un movente che «non può essere considerato abietto o futile in senso tecnico-giuridico» scrivono i giudici, escludendo anche la premeditazione: il femminicidio potrebbe essere stato frutto di una decisione maturata lentamente, in ogni caso «fu conseguenza di condotta voluta dall’imputato sorretta da dolo diretto se non da dolo intenzionale, ma non fu conseguenza di premeditazione».
In sostanza non gli sono state riconosciute la premeditazione e l'aggravante dei motivi abietti e futili, e questo giustificherebbe il mancato ergastolo. Va da sé che le motivazioni della sentenza confermano la mia pessima opinione sulla magistratura.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

In the long run we are all dead.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#353 Messaggio da marziano »

ripeto la frase ma voglio vederla nel contesto delle motivazioni.

le sentenze vanno lette per intero senza estrapolazioni.

devo dire che però concordo: se davvero la frase è la seguente non ci ha capito un cazzo.

"si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e che lo aveva usato e ciò ha scatenato l'azione omicida"

la frase corretta avrebbe dovuto essere, al massimo, che l'autore del delitto "si era convinto" del fatto che

se scrivi si "era reso conto" significa che presumi che ciò di cui ci si è resi conto sia "effettivo" e "vero".

come cazzo fa un giudice a scambiare un uomo palesemente abusivo come costui - abusivo su base oggettiva - per uno che si fa strumentalizzare invece di essere uno che vuole solo inculare una tizia in video e che si eccita con la violenza, lo sanno solo loro.

resta peraltro in ombra la ex moglie.
figura che mi incuriosce assai.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#354 Messaggio da marziano »

amava perdutamente?

porco sbem un manifesto narcisista patologico come questo?

amava solo sè stesso. cazzo ma come fanno? (credo anche io nella tesi sopraesposta: l'avvocato di parte civile non valeva evidentemente molto)
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#355 Messaggio da cicciuzzo »

Sentito alla radio la motivazione dei 30 anni e non dell'ergastolo

Approfondirò la notizia ma se vera....
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#356 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#357 Messaggio da bocha »

giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 14:40
Se non conoscono il mestiere della ragazza, il come funziona, non possono ragionare sui fatti.
Quello era uno sfigato. Faceva contenuti "gratis" con la Angie, con cui popolava i propri canali distributivi (contenuti che poi usava anche Angie nei propri, ma la realta' e' che di tipi come lui se ne trovano a tonnellate, di fighe come lei, no). Inoltre la utilizzava come biglietto da visita quando si presentava ad altre ragazza per ulteriori cooperazioni.

Le dichiarazioni di quel giudice sono scandalose, sostanzialmente ignoranti. Trova un giudice che allevia la pena a uno che picchia un ragazzo gay che andava in giro in minigonna.

Vomitevole.
sante parole!!!!! poi chi la conosceva sapeva che era tutt'altro che disinibita se non sul lavoro. Lui merita l'ergastolo. Punto. Spero che la procura vada avanti

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#358 Messaggio da Floppy Disk »

giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
Più che di gerontocrazia, parlerei di incompetenza e soprattutto una grande mancanza di empatia. Sono state tante le sentenze demenziali o quasi nei casi di cronaca nera, e nulla può togliermi dalla mente che spesso derivano dall'incapacità del giudice di mettersi nei panni della vittima. Purtroppo non è un bias facilmente risolvibile, anche perché un conto è essere giustamente garantisti con l'imputato quando non c'è chiarezza su un determinato reato, un conto è pensare ai suoi diritti quando il fatto è palese e dimenticandosi dei diritti della vittima, nonché dei parenti e amici di quest'ultima.
Comunque è solo il primo grado, speriamo nell'appello.
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#359 Messaggio da markome »

Penso che sia difficile che in appello si confermi una tesi così strampalata

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#360 Messaggio da cicciuzzo »

La giustizia è il male primario dell'Italia

Giudici e in subordine gli avvocati stanno rovinando da decenni il paese

Con la complicità della politica sia chiaro
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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