Helmut ha scritto:Urge una riflessione.
Se un imprenditore con interessi personali notevoli, si fa eleggere in parlamento (si noti il minuscolo), diventa primo ministro, riesce a blindare una maggioranza, e fa votare leggi ad personam, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona nei meccanismi della legislazione italiana.
Al di là degli strilli imperanti, mi viene da pensare che non c'è un reale bilanciamento dei poteri.
E allora:
- la costituzione nata dalla resistenza non vale un cazzo, se è possibile instaurare una dittatura mascherata;
- i poteri dello stato, esecutivo, legislativo e giudiziario sono in realtà la stessa cosa;
- l'opposizione non è in grado di controllare la costituzionalità delle leggi.
Mi sta forse sfuggendo qualcosa...???
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Il bilanciamento dei poteri c'era fino a quando si sono messi a pasticciare con i sistemi elettorali.
L'ultimo, il celebre "porcellum" ha poi un chiccha che lorende unico: le liste bloccate, da cui si deduce che il Parlamento più che eletto viene nominato.
Sfugg anche che un certo nervosismo comincia a serpeggiare proprio perchè il nano, e non solo lui, considera la Costituzione un palinsesto e non una sintesi suprema che regola i rapporti in una Società