[O.T.] Scosse di terremoto
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
FUKUSHIMA: INFERNO RADIOATTIVO NEL REATTORE 1 (e sta accadendo ORA!)[Aggiornamento]
Nel totale silenzio dei media…blablalala (stufo di ripeterlo):
A Fukushima ora!, nel momento in cui scrivo si sta consumando un evento nucleare incontrollato senza precedenti (armi belliche escluse..). Il reattore 1 è in piena fusione del nocciolo e le radiazioni (registrate all’interno del contenimento secondario) hanno raggiunto il valore di 204 sieverts/ora. Signori non è un refuso, non si tratta di Milli o Micro Sieverts. Sono 204 Sieverts/all’ora (bastano 20 minuti di esposizione ad un 1 singolo Sievert/ora per essere spacciati)
http://www.rischiocalcolato.it/2011/05/ ... o-ora.html
..non trovo conferme altrove..
Nel totale silenzio dei media…blablalala (stufo di ripeterlo):
A Fukushima ora!, nel momento in cui scrivo si sta consumando un evento nucleare incontrollato senza precedenti (armi belliche escluse..). Il reattore 1 è in piena fusione del nocciolo e le radiazioni (registrate all’interno del contenimento secondario) hanno raggiunto il valore di 204 sieverts/ora. Signori non è un refuso, non si tratta di Milli o Micro Sieverts. Sono 204 Sieverts/all’ora (bastano 20 minuti di esposizione ad un 1 singolo Sievert/ora per essere spacciati)
http://www.rischiocalcolato.it/2011/05/ ... o-ora.html
..non trovo conferme altrove..
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
non sapevo dove postare, ma voglio postare delle immagini spettacolari di un vulcano cileno, il Puyehue






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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Giappone: spunta il te' radioattivo
10 Giugno 2011 13:58 ESTERI
(ANSA) - TOKYO - Cesio radioattivo oltre i limiti di legge è stato trovato nel té coltivato in un distretto della città giapponese di Shizuoka, a sud-ovest di Tokyo, in una zona che dista in linea d'aria 365 km dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima. Secondo le informazioni riferite dall'amministrazione locale, la sostanza tossica è stata rilevata nelle foglie di té già lavorate, in una concentrazione di 679 becquerel/kg che supera i limiti di legge fissati in 500 becquerel/kg.
10 Giugno 2011 13:58 ESTERI
(ANSA) - TOKYO - Cesio radioattivo oltre i limiti di legge è stato trovato nel té coltivato in un distretto della città giapponese di Shizuoka, a sud-ovest di Tokyo, in una zona che dista in linea d'aria 365 km dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima. Secondo le informazioni riferite dall'amministrazione locale, la sostanza tossica è stata rilevata nelle foglie di té già lavorate, in una concentrazione di 679 becquerel/kg che supera i limiti di legge fissati in 500 becquerel/kg.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
sanji_san ha scritto:non sapevo dove postare, ma voglio postare delle immagini spettacolari di un vulcano cileno, il Puyehue
incredibili...
http://www.boston.com/bigpicture/2011/0 ... chile.html
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Giappone: scossa al largo di Fukushima
18 Giugno 2011 18:15 ESTERI
(ANSA) - TOKYO - Un terremoto di magnitudo 5,9 e' stato registrato in Giappone alle ore 20.31 locali (le 13.21 in Italia), con epicentro al largo delle coste della prefettura di Fukushima e alla profondita' di 30 km. Non e' stato lanciato l'allarme tsunami e non sono stati segnalati, al momento, danni a persone o cose. La scossa ha interessato ancora una volta le aree piu' colpite dal terremoto che l'11 marzo ha generato un devastante tsunami all'origine della crisi nucleare ancora irrisolta di Fukushima.
18 Giugno 2011 18:15 ESTERI
(ANSA) - TOKYO - Un terremoto di magnitudo 5,9 e' stato registrato in Giappone alle ore 20.31 locali (le 13.21 in Italia), con epicentro al largo delle coste della prefettura di Fukushima e alla profondita' di 30 km. Non e' stato lanciato l'allarme tsunami e non sono stati segnalati, al momento, danni a persone o cose. La scossa ha interessato ancora una volta le aree piu' colpite dal terremoto che l'11 marzo ha generato un devastante tsunami all'origine della crisi nucleare ancora irrisolta di Fukushima.
"E' impossibile", disse il cervello.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Non so perchè ma mi ricorda il centro storico dell'Aquila:


I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Qui, http://mfile.akamai.com/127380/live/ref ... 045&prop=a c'è una wbcam in diretta puntata sul reattore che chissà come ha fatto a resistere allo tsunami e alla tempesta nucleare successiva del reattore.
Ora in Giappone sono le 5 e mezza del mattino e quindi è l'alba e dunque si può vedere lo stato di abbandono della struttura. Poco fa, sui tubi inquadrati, è transitato un animale che poteva essere una volpe.
Ora in Giappone sono le 5 e mezza del mattino e quindi è l'alba e dunque si può vedere lo stato di abbandono della struttura. Poco fa, sui tubi inquadrati, è transitato un animale che poteva essere una volpe.
La via in su è la via in giù. (Eraclito)
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Giusto per non dimenticare...
e ricordare la malafede di molti, i primis i media, che queste notizie adesso le nascondono...
quante volte sono state negate e bollate come inutile allarmismo le seguenti notizie, adesso, ufficiali?
e ricordare la malafede di molti, i primis i media, che queste notizie adesso le nascondono...
quante volte sono state negate e bollate come inutile allarmismo le seguenti notizie, adesso, ufficiali?
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
NAOTO KAN VARA IL PRIMO PIANO DI DECONTAMINAZIONE
Fukushima per molti anni terra di nessuno
''Molti decenni per porre rimedio alle conseguenze''
Fukushima per molti anni terra di nessuno
Fukushima per molti anni terra di nessuno
''Molti decenni per porre rimedio alle conseguenze''
Fukushima per molti anni terra di nessuno
[Scopri]Spoiler
10/07/2011, ore 10:29 -
TOKYO – La prefettura di Fukushima per molti anni sarà terra di nessuno, è quanto emerge dalle parole del primo ministro giapponese, che ha reso pubblico il primo piano di decontaminazione della zona: ''Un gran numero di abitanti è stato costretto a sgomberare e occorreranno tre, cinque, o dieci anni per riuscire a riprendere il controllo e anche molti decenni per porre rimedio alle conseguenze dell'incidente".
Il piano che dovrà passare all'esame del Parlamento a metà Luglio, contiene uno stanziamento di circa 2000 miliardi di yen (17 miliardi di euro) da destinarsi alle vittime del terremoto del'11 Marzo: 850 miliardi di yen verranno utilizzati per la ricostruzione delle zone a nord est del Paese, 550 miliardi saranno versati alle autorità locali delle regioni devastate e altri 500 miliardi serviranno a ricostruire le abitazioni distrutte o gravemente danneggiate.
In questi giorni è stato raggiunto anche un'importante accordo, tra la commissione giapponese per l'energia atomica e la società che sfrutta la centrale di Fukushima (Tepco), per programmare un piano di ritiro del combustibile nucleare fuso verso il 2021, anche se secondo alcuni esperti serviranno ancora altri decenni prima di poter dar il via ai lavori.
Quindi la prefettura di Fukushima sarà la Chernobyl del Giappone, che a 25 anni dal disastro nucleare resta ancora inabitabile e continua a provocare vittime.
Secondo uno studio pubblicato nel 2006, orientato sulle statistiche oncologiche nazionali della Bielorussia, i casi di cancro dovuti alla contaminazione di Chernobyl sono circa 300mila, anche se la commissione scientifica dell'Onu per gli effetti delle radiazioni nucleari, riconosce solo 31 vittime dirette dell'incidente, tra operatori e pompieri.
E nel suo rapporto stilato lo scorso Febbraio fissa solo a 6000 i casi di cancro alla tiroide dovuti alla centrale(di cui 15 mortali), riconoscendolo come unica conseguenza diretta del disastro.
TOKYO – La prefettura di Fukushima per molti anni sarà terra di nessuno, è quanto emerge dalle parole del primo ministro giapponese, che ha reso pubblico il primo piano di decontaminazione della zona: ''Un gran numero di abitanti è stato costretto a sgomberare e occorreranno tre, cinque, o dieci anni per riuscire a riprendere il controllo e anche molti decenni per porre rimedio alle conseguenze dell'incidente".
Il piano che dovrà passare all'esame del Parlamento a metà Luglio, contiene uno stanziamento di circa 2000 miliardi di yen (17 miliardi di euro) da destinarsi alle vittime del terremoto del'11 Marzo: 850 miliardi di yen verranno utilizzati per la ricostruzione delle zone a nord est del Paese, 550 miliardi saranno versati alle autorità locali delle regioni devastate e altri 500 miliardi serviranno a ricostruire le abitazioni distrutte o gravemente danneggiate.
In questi giorni è stato raggiunto anche un'importante accordo, tra la commissione giapponese per l'energia atomica e la società che sfrutta la centrale di Fukushima (Tepco), per programmare un piano di ritiro del combustibile nucleare fuso verso il 2021, anche se secondo alcuni esperti serviranno ancora altri decenni prima di poter dar il via ai lavori.
Quindi la prefettura di Fukushima sarà la Chernobyl del Giappone, che a 25 anni dal disastro nucleare resta ancora inabitabile e continua a provocare vittime.
Secondo uno studio pubblicato nel 2006, orientato sulle statistiche oncologiche nazionali della Bielorussia, i casi di cancro dovuti alla contaminazione di Chernobyl sono circa 300mila, anche se la commissione scientifica dell'Onu per gli effetti delle radiazioni nucleari, riconosce solo 31 vittime dirette dell'incidente, tra operatori e pompieri.
E nel suo rapporto stilato lo scorso Febbraio fissa solo a 6000 i casi di cancro alla tiroide dovuti alla centrale(di cui 15 mortali), riconoscendolo come unica conseguenza diretta del disastro.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Fukushima, in arrivo un altro tifone e i tetti sono ancora un colabrodo
luglio 19
alle 12:47 da maria
Fukushima déjà-vu. Un altro tifone, e bello potente, si avvicina alla centrale nucleare giapponese con tre reattori in meltdown totale. Lo hanno battezzato Ma-on, forte vento e piogge torrenziali sono attese su Fukushima giovedì.
E oltre al tetto, c’è il problema delle fondamenta. Il corium – il composto formato dal combustibile nucleare fuso – forse è uscito dai reattori bucati. Ha bucato il cemento dell’edificio, consentendo alla radioattività di diffondersi perfino nel sottosuolo?
il Governo giapponese ha chiesto alla Tepco di costruire una barriera al di sotto del reattore. La Tepco dice che è troppo cara.
luglio 19
alle 12:47 da maria
Fukushima déjà-vu. Un altro tifone, e bello potente, si avvicina alla centrale nucleare giapponese con tre reattori in meltdown totale. Lo hanno battezzato Ma-on, forte vento e piogge torrenziali sono attese su Fukushima giovedì.
[Scopri]Spoiler
La pioggia del precedente tifone, infilandosi dentro gli edifici martoriati dalle esplosioni, aveva quasi fatto traboccare l’acqua radioattiva accumulatasi nei sotterranei. Nel frattempo sono riusciti a far funzionare l’impianto di decontaminazione dell’acqua (peraltro tormentato da guasti) che, in prospettiva, dovrebbe pian piano risolvere il problema.
Hanno messo su anche un tetto? Macchè, gli edifici sono sempre un colabrodo. In previsione del tifone, una schermatura di metallo è stata sistemata solo sui buchi dell’edificio numero 3.
E oltre al tetto, c’è il problema delle fondamenta. Il corium – il composto formato dal combustibile nucleare fuso – forse è uscito dai reattori bucati. Ha bucato il cemento dell’edificio, consentendo alla radioattività di diffondersi perfino nel sottosuolo?
Per eliminare una possibilità del genere bisognerebbe costruire una barriera sotterranea. Il Governo giapponese lo suggerisce: ma la Tepco, proprietaria dell’impianto, dice che è troppo caro.
Hiroaki Koide, un ricercatore antinucleare della Kyoto University, ritiene che il corium si sia aperto una strada al di sotto del bunker del reattore numero 1, permettendo così all’acqua molto radioattiva di cui è piena Fukushima di penetrare nel sottosuolo.
Provate ad immaginare le conseguenze. L’acqua scorre, si infiltra, non si ferma. Fin dove il suolo verrebbe contaminato, per così dire, dall’interno? E verrebbe ulteriormente contaminato anche il mare, che è a pochissima distanza.
Per questo il Governo giapponese ha chiesto alla Tepco di costruire una barriera al di sotto del reattore. La Tepco dice che è troppo cara. Sostiene inoltre che l’acqua si diffonde per uno spazio di soli 5-10 centimetri al giorno: ci vorrebbe un anno prima che raggiungesse la costa dell’oceano Pacifico, accanto alla quale sorge Fukushima, e dunque non c’è motivo di affrettarsi a prendere una decisione del genere.
La barriera sotterranea può attendere, insomma. E il tetto, in ultima analisi, anche. Si parla di stendere teloni protettivi sugli edifici nel giro di qualche mese, di portare sotto controllo i reattori entro gennaio e di costruire “nel medio termine” un tetto di cemento.
Poi? Bisognerà aspettare 10 anni – in modo che la radioattività si abbassi – prima di cominciare la rimozione del combustibile nucleare fuso. Un’operazione, peraltro, che nessuno sa ancora come verrà effettuata.
Hanno messo su anche un tetto? Macchè, gli edifici sono sempre un colabrodo. In previsione del tifone, una schermatura di metallo è stata sistemata solo sui buchi dell’edificio numero 3.
E oltre al tetto, c’è il problema delle fondamenta. Il corium – il composto formato dal combustibile nucleare fuso – forse è uscito dai reattori bucati. Ha bucato il cemento dell’edificio, consentendo alla radioattività di diffondersi perfino nel sottosuolo?
Per eliminare una possibilità del genere bisognerebbe costruire una barriera sotterranea. Il Governo giapponese lo suggerisce: ma la Tepco, proprietaria dell’impianto, dice che è troppo caro.
Hiroaki Koide, un ricercatore antinucleare della Kyoto University, ritiene che il corium si sia aperto una strada al di sotto del bunker del reattore numero 1, permettendo così all’acqua molto radioattiva di cui è piena Fukushima di penetrare nel sottosuolo.
Provate ad immaginare le conseguenze. L’acqua scorre, si infiltra, non si ferma. Fin dove il suolo verrebbe contaminato, per così dire, dall’interno? E verrebbe ulteriormente contaminato anche il mare, che è a pochissima distanza.
Per questo il Governo giapponese ha chiesto alla Tepco di costruire una barriera al di sotto del reattore. La Tepco dice che è troppo cara. Sostiene inoltre che l’acqua si diffonde per uno spazio di soli 5-10 centimetri al giorno: ci vorrebbe un anno prima che raggiungesse la costa dell’oceano Pacifico, accanto alla quale sorge Fukushima, e dunque non c’è motivo di affrettarsi a prendere una decisione del genere.
La barriera sotterranea può attendere, insomma. E il tetto, in ultima analisi, anche. Si parla di stendere teloni protettivi sugli edifici nel giro di qualche mese, di portare sotto controllo i reattori entro gennaio e di costruire “nel medio termine” un tetto di cemento.
Poi? Bisognerà aspettare 10 anni – in modo che la radioattività si abbassi – prima di cominciare la rimozione del combustibile nucleare fuso. Un’operazione, peraltro, che nessuno sa ancora come verrà effettuata.
E oltre al tetto, c’è il problema delle fondamenta. Il corium – il composto formato dal combustibile nucleare fuso – forse è uscito dai reattori bucati. Ha bucato il cemento dell’edificio, consentendo alla radioattività di diffondersi perfino nel sottosuolo?
il Governo giapponese ha chiesto alla Tepco di costruire una barriera al di sotto del reattore. La Tepco dice che è troppo cara.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
e giusto giusto per i nuclearisti...
ecco una mappa delle centrali nucleari jappo
praticamente tutte spente:

ecco una mappa delle centrali nucleari jappo
praticamente tutte spente:

"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
ed infine la chicca:
Il premier giapponese rompe un tabu: "Uscire dal nucleare"
di Stefano Carrer
Cronologia articolo14 luglio 2011
Il premier giapponese rompe un tabu: "Uscire dal nucleare"
di Stefano Carrer
Cronologia articolo14 luglio 2011
[Scopri]Spoiler
TOKYO - C'è un italiano dietro la svolta antinuclearista del primo ministro giapponese Naoto Kan? Il dubbio è stato sollevato dal quotidiano Nikkei e ripreso dai blogger, due giorni prima prima che, ieri, Kan rompesse un tabu' storico dichiarando che il Giappone dovrebbe cercare di realizzare una società non dipendente dall'energia atomica.
Pur senza indicare una tempistica per la fuoriuscita dal nucleare, il premier ha indicato la prospettiva di un graduale ridimensionamento in più fasi con l'obiettivo ultimo di un Giappone "no nukes". Il Nikkei non ha fatto il nome del "notorio antinuclearista italiano" sospettato di lavare il cervello del premier. E' Pio D'Emilia, corrispondente di Sky TG24. I fatti sono andati così. Il 29 giugno Kan ha telefonato nel corso della presentazione, nell'auditorium Umberto Agnelli dell'Istituto Italiano di Cultura, dell'instant book "Tsunami nucleare" di D'Emilia, esprimendo in termini sfumati l'auspicio di un forte cambiamento di prospettiva diventato necessario dopo l'incidente a Fukushima. In serata Kan è poi passato in uno dei ristoranti di Salvatore Cuomo, re della pizza in Giappone e fondatore di una charity pro-terremotati. Lì, senza mangiare, ha brindato a prosecco e scambiato battute con il giornalista.
foto
Tanto è bastato per un violento attacco del quotidiano conservatore Sankei al premier, accusato di aver pasteggiato a gogo per tutta la sera in tre ristoranti diversi sushi, yakiniku e pizza mentre ancora decine di migliaia di persone languono in strutture di emergenza. Da allora, in un crescendo rossiniano, le dichiarazioni tendenzialmente contro il nucleare del premier si sono moltiplicate. E il Nikkei ha ipotizzato un'influenza straniera su decisioni strategiche per il paese, in un sneso avversato da potenti lobby e dall'industria al gran completo (che teme gli effetti economici delle carenze di energia). "Mi meraviglio che si possa pensare a una mia influenza su Kan - afferma D'Emilia - Certo siamo amici da più di vent'anni. Ho anche collaborato con lui, che è amico di Prodi, nel cercare di indicare l'esperienza dell'Ulivo come un modello politico per chi sembrava condannato a una eterna opposizione". Poi aggiunge: "Tra amici si parla, certo. Quella sera gli ho detto, con tono un po' scherzoso, che dopo la decisione tedesca di uscire dal nucleare nel 2022 e il referendum italiano, in fondo si potrebbe creare un nuovo Patto Tripartito Roma-Berlino-Tokyo, che persegua ancora una leadership mondiale. Questa volta, pero', a fin di bene, nelle energie alternative".
Agli osservatori più accorti, la verità è semplice e l'amico italiano non c'entra per niente. Kan sembra ormai politicamente spacciato, con una popolarità scesa al minimo storico; i suoi giorni o meglio settimane da premier sono contati e così la sua leadership nel partito democratico. L'unica possibilità di entrare nei libri di storia è lasciare una "legacy" come il primo premier giapponese ad aver suggerito coraggiosamente di dire basta all'energia che, da Hiroshima a Fukushima, ha sconvolto la nazione. Se poi Kan, da lottatore, volesse cercare di rilanciarsi, l'unica possibilità che gli resta è quello di sciogliere al più presto il parlamento e convocare gli elettori su un unico tema-chiave a mo' di referendum: l'uscita dal nucleare. Koizumi l'ha fatto qualche anno fa sul ben più astruso argomento della privatizzazione di Japan Post e ha stravinto. Nel sistema giapponese il referendum non è previsto, ma qualcosa che gli somigli porta fortuna a chi lo propugna. A reattori di Fukushima ancora caldi e lontani dal sospirato "cold shutdown" al quale i tecnici stanno affannosamente cercando di portarli, la tentazione, per un politico di razza, può essere forte. Il piano di Kan, allora, non sarebbe italicamente machiavellico ma addirittura mefistofelico: indurre la recalcitrante Dieta ad approvare i provvedimenti più urgenti pro-terremotati e pro-ricostruzione con l'impegno (già preso) a dimettersi subito dopo. E poi spiazzare tutti sciogliendo la Camera Bassa perché no il 6 agosto, anniversario di Hiroshima? Per far decidere sull'atomo e sul suo futuro politico il popolo sovrano.
Pur senza indicare una tempistica per la fuoriuscita dal nucleare, il premier ha indicato la prospettiva di un graduale ridimensionamento in più fasi con l'obiettivo ultimo di un Giappone "no nukes". Il Nikkei non ha fatto il nome del "notorio antinuclearista italiano" sospettato di lavare il cervello del premier. E' Pio D'Emilia, corrispondente di Sky TG24. I fatti sono andati così. Il 29 giugno Kan ha telefonato nel corso della presentazione, nell'auditorium Umberto Agnelli dell'Istituto Italiano di Cultura, dell'instant book "Tsunami nucleare" di D'Emilia, esprimendo in termini sfumati l'auspicio di un forte cambiamento di prospettiva diventato necessario dopo l'incidente a Fukushima. In serata Kan è poi passato in uno dei ristoranti di Salvatore Cuomo, re della pizza in Giappone e fondatore di una charity pro-terremotati. Lì, senza mangiare, ha brindato a prosecco e scambiato battute con il giornalista.
foto
Tanto è bastato per un violento attacco del quotidiano conservatore Sankei al premier, accusato di aver pasteggiato a gogo per tutta la sera in tre ristoranti diversi sushi, yakiniku e pizza mentre ancora decine di migliaia di persone languono in strutture di emergenza. Da allora, in un crescendo rossiniano, le dichiarazioni tendenzialmente contro il nucleare del premier si sono moltiplicate. E il Nikkei ha ipotizzato un'influenza straniera su decisioni strategiche per il paese, in un sneso avversato da potenti lobby e dall'industria al gran completo (che teme gli effetti economici delle carenze di energia). "Mi meraviglio che si possa pensare a una mia influenza su Kan - afferma D'Emilia - Certo siamo amici da più di vent'anni. Ho anche collaborato con lui, che è amico di Prodi, nel cercare di indicare l'esperienza dell'Ulivo come un modello politico per chi sembrava condannato a una eterna opposizione". Poi aggiunge: "Tra amici si parla, certo. Quella sera gli ho detto, con tono un po' scherzoso, che dopo la decisione tedesca di uscire dal nucleare nel 2022 e il referendum italiano, in fondo si potrebbe creare un nuovo Patto Tripartito Roma-Berlino-Tokyo, che persegua ancora una leadership mondiale. Questa volta, pero', a fin di bene, nelle energie alternative".
Agli osservatori più accorti, la verità è semplice e l'amico italiano non c'entra per niente. Kan sembra ormai politicamente spacciato, con una popolarità scesa al minimo storico; i suoi giorni o meglio settimane da premier sono contati e così la sua leadership nel partito democratico. L'unica possibilità di entrare nei libri di storia è lasciare una "legacy" come il primo premier giapponese ad aver suggerito coraggiosamente di dire basta all'energia che, da Hiroshima a Fukushima, ha sconvolto la nazione. Se poi Kan, da lottatore, volesse cercare di rilanciarsi, l'unica possibilità che gli resta è quello di sciogliere al più presto il parlamento e convocare gli elettori su un unico tema-chiave a mo' di referendum: l'uscita dal nucleare. Koizumi l'ha fatto qualche anno fa sul ben più astruso argomento della privatizzazione di Japan Post e ha stravinto. Nel sistema giapponese il referendum non è previsto, ma qualcosa che gli somigli porta fortuna a chi lo propugna. A reattori di Fukushima ancora caldi e lontani dal sospirato "cold shutdown" al quale i tecnici stanno affannosamente cercando di portarli, la tentazione, per un politico di razza, può essere forte. Il piano di Kan, allora, non sarebbe italicamente machiavellico ma addirittura mefistofelico: indurre la recalcitrante Dieta ad approvare i provvedimenti più urgenti pro-terremotati e pro-ricostruzione con l'impegno (già preso) a dimettersi subito dopo. E poi spiazzare tutti sciogliendo la Camera Bassa perché no il 6 agosto, anniversario di Hiroshima? Per far decidere sull'atomo e sul suo futuro politico il popolo sovrano.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Domenica ero al lago ed ho letto che in Lombardia e' stato avvertito terremoto del 5° grado...
qualcuno ha " sentito" ?
qualcuno ha " sentito" ?
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Giappone: governo, altre zone da evacuare attorno a Fukushima
ultimo aggiornamento: 21 luglio, ore 09:11
Tokio, 21 lug. (Adnkronos/dpa) - Le autorita' giapponesi hanno dichiarato che nei prossimi giorni verranno annunciate nuove localita' da evacuare attorno alla centrale nucleare di Fukushima. Si tratta di zone oltre l'area evacuata stabilita entro un raggio di 20 chilometri dalla centrale colpita dal sisma e lo tsunami dell'11 marzo. Nelle nuove aree si stima che la popolazione rischi una esposizione superiore ai 20 milisievert l'anno.
ultimo aggiornamento: 21 luglio, ore 09:11
Tokio, 21 lug. (Adnkronos/dpa) - Le autorita' giapponesi hanno dichiarato che nei prossimi giorni verranno annunciate nuove localita' da evacuare attorno alla centrale nucleare di Fukushima. Si tratta di zone oltre l'area evacuata stabilita entro un raggio di 20 chilometri dalla centrale colpita dal sisma e lo tsunami dell'11 marzo. Nelle nuove aree si stima che la popolazione rischi una esposizione superiore ai 20 milisievert l'anno.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Fukushima, impossibile metterci una pezza. La Tepco (società proprietaria dell’impianto) e il Governo giapponese si arrendono all’evidenza: rinunciano all’obiettivo di portare la centrale nucleare in “cold shutdown“, la condizione di arresto stabile e sicuro. Peraltro vari esperti avevano avvertito da mesi che, nel caso di Fukushima, questo è semplicemente impossibile.
Il “cold shutdown” viene raggiunto quando il liquido di raffreddamento che circola all’interno del reattore viene mantenuto ad una temperatura inferiore ai 100 °C. A Fukushima tre reattori sono bucati e in meltdown totale: ossia il combustibile nucleare ha fuso l’acciaio ultrarobusto dei reattori e forse ne è anche uscito. I reattori non possono trattenere all’interno il liquido di raffreddamento. La radioattività esce dai buchi insieme all’acqua che è versata nei reattori per raffreddarli. Altro che “cold shutdown”.
E a proposito dell’impossibilità di metterci una pezza: Tepco e Giappone non si pongono più neanche l’obiettivo di turare i buchi.
Queste novità emergono dall’aggiornamento del piano d’azione per Fukushima, appena reso noto da Tepco e Giappone. Archiviato il “cold shutdown”, l’obiettivo ora è portare a temperatura inferiore ai 100 °C la base del reattore, quella in cui il combustibile nucleare è precipitato e ha fuso l’acciaio dando luogo ad un composto chiamato corium.
Visto che i reattori non possono trattenere all’interno il liquido di raffreddamento, per abbassare la loro temperatura (il corium raggiunge i 2000-2800 °C) si continuerà a versarci dentro acqua. L’acqua continuerà ad uscire dai reattori e ad accumularsi negli edifici della centrale. L’impianto di decontaminazione (che recentemente e faticosamente ha preso a funzionare) la filtrerà per abbattere la radioattività semplicemente stratosferica: dopodichè l’acqua verrà versata di nuovo nei reattori. E avanti così.
Tepco e Governo giapponese si pongono l’obiettivo di ridurre la radioattività che viene rilasciata nell’ambiente. Ma per ridurla bisognerebbe turare i buchi dei reattori: cosa che, appunto, non si parla di fare. Temperature e radiottività semplicemente inavvicinabili, almeno con le tecnologie e gli strumenti attuali.
Mi pare di poter dire una cosa. La soluzione definitiva per mettere in sicurezza Fukushima non ce l’ha in tasca nessuno. Si naviga a vista, in una situazione che il genere umano non si è mai trovato ad affrontare. Si aspetta probabilmente che il corium e il reattore si raffreddino abbastanza per permettere di fare qualcosa: magari un sarcofago come a Chernobyl.
Resta il peroblemino che nessuno vuole affrontare. L’acqua viene versata nei reattori, diventa radioattiva, esce dai buchi: ma non è affatto detto che finisca tutta negli edifici della centrale nucleare. L’acqua scorre, si infiltra, impregna: portandosi dietro tutto il suo carico radioattivo.
Il sacrofago modello Chernobyl a Fukushima non basta, ci vorrebbe una barriera anche sotto ai reattori: o almeno sotto il reattore numero 1, ritenuto da questo punto di vista più problematico. Troppo caro, dice la Tepco: non se ne parla nemmeno.
Sul Japan Times non si parla più di turare i buchi dei reattori di Fukushima
http://blogeko.iljournal.it/2011/fukush ... ione/62452
Il “cold shutdown” viene raggiunto quando il liquido di raffreddamento che circola all’interno del reattore viene mantenuto ad una temperatura inferiore ai 100 °C. A Fukushima tre reattori sono bucati e in meltdown totale: ossia il combustibile nucleare ha fuso l’acciaio ultrarobusto dei reattori e forse ne è anche uscito. I reattori non possono trattenere all’interno il liquido di raffreddamento. La radioattività esce dai buchi insieme all’acqua che è versata nei reattori per raffreddarli. Altro che “cold shutdown”.
E a proposito dell’impossibilità di metterci una pezza: Tepco e Giappone non si pongono più neanche l’obiettivo di turare i buchi.
Queste novità emergono dall’aggiornamento del piano d’azione per Fukushima, appena reso noto da Tepco e Giappone. Archiviato il “cold shutdown”, l’obiettivo ora è portare a temperatura inferiore ai 100 °C la base del reattore, quella in cui il combustibile nucleare è precipitato e ha fuso l’acciaio dando luogo ad un composto chiamato corium.
Visto che i reattori non possono trattenere all’interno il liquido di raffreddamento, per abbassare la loro temperatura (il corium raggiunge i 2000-2800 °C) si continuerà a versarci dentro acqua. L’acqua continuerà ad uscire dai reattori e ad accumularsi negli edifici della centrale. L’impianto di decontaminazione (che recentemente e faticosamente ha preso a funzionare) la filtrerà per abbattere la radioattività semplicemente stratosferica: dopodichè l’acqua verrà versata di nuovo nei reattori. E avanti così.
Tepco e Governo giapponese si pongono l’obiettivo di ridurre la radioattività che viene rilasciata nell’ambiente. Ma per ridurla bisognerebbe turare i buchi dei reattori: cosa che, appunto, non si parla di fare. Temperature e radiottività semplicemente inavvicinabili, almeno con le tecnologie e gli strumenti attuali.
Mi pare di poter dire una cosa. La soluzione definitiva per mettere in sicurezza Fukushima non ce l’ha in tasca nessuno. Si naviga a vista, in una situazione che il genere umano non si è mai trovato ad affrontare. Si aspetta probabilmente che il corium e il reattore si raffreddino abbastanza per permettere di fare qualcosa: magari un sarcofago come a Chernobyl.
Resta il peroblemino che nessuno vuole affrontare. L’acqua viene versata nei reattori, diventa radioattiva, esce dai buchi: ma non è affatto detto che finisca tutta negli edifici della centrale nucleare. L’acqua scorre, si infiltra, impregna: portandosi dietro tutto il suo carico radioattivo.
Il sacrofago modello Chernobyl a Fukushima non basta, ci vorrebbe una barriera anche sotto ai reattori: o almeno sotto il reattore numero 1, ritenuto da questo punto di vista più problematico. Troppo caro, dice la Tepco: non se ne parla nemmeno.
Sul Japan Times non si parla più di turare i buchi dei reattori di Fukushima
http://blogeko.iljournal.it/2011/fukush ... ione/62452