Senato, la maggioranza impone stretta sulle riforme: "Voto entro l'8 agosto"
E' la conclusione di una giornata convulsa a Palazzo Madama, dedicata al disegno di legge Boschi di riforma costituzionale, la "madre di tutte le riforme" impantanata in aula tra oltre 7800 emendamenti, quasi tutti "di natura ostruzionistica" come sostenuto da Ncd, e la richiesta di voto segreto in 900 casi. Aperta la seduta, verificato il numero legale, l'annuncio della votazione e subito - prima del voto - una sospensione di 20 minuti. Dopo un paio di lentissimi voti su emendamenti (bocciati), il presidente del Senato Pietro Grasso, poco prima delle 11, su sollecitazione del capogruppo Pd Luigi Zanda, ha bloccato i lavori dell'aula e ha convocato la riunione dei capigruppo per cercare una soluzione. Un confronto che si è svolto in un clima di tensione, con i senatori del M5S si sono piazzati davanti alla stanza che ospita la capigruppo "per fare pressione - come spiega l'ufficio stampa del Movimento - in modo che non approvino contingentamenti dei tempi o altri strumenti per zittire l'opposizione".
Dopo più di due ore, la capigruppo è stata sospesa e aggiornata alle 14.30, poi alle 15.15. Uscendo dalla riunione, il ministro Maria Elena Boschi ha lanciato un aut aut a Movimento 5 stelle, Sel e anche ai cosiddetti 'dissidenti': "O si ritirano in maniera sostanziosa gli emendamenti oppure si va avanti senza mediazioni per approvare il ddl entro agosto, perché così non si può discutere, è un ricatto". Tradotto: si farà ricorso alla tagliola, ossia al contingentamento dei tempi del dibattito in aula. Onde evitare di finire "tra un anno e mezzo", come calcolato
dal già nominato Zanda.
Le opposizioni, intanto, si sono coalizzate, facendo fronte comune anche con i 'frondisti' di Pd e Forza italia (come Felice Casson e Augusto Minzolini, presenti alla riunione). E' stata pianificata una strategia comune da proporre in capigruppo con la pretesa di avere garanzie su alcuni punti come il Senato elettivo, riequilibrio tra le due Camere e i referendum, prima di decidere se ridurre gli emendamenti al ddl Boschi sulle riforme costituzionali. Quanto all'ipotesi di applicare la tagliola, Nichi Vendola ha risposto sdegnato: "E' inimmaginabile. Spero che si tratti di uno scherzo, spero che non provino neanche a pensarla una cosa del genere, perchè veramente questo ha una puzza insopportabile".
E invece tagliola sarà, così come spiegato da Grasso in aula, tra le proteste delle opposizioni.
