non è piu' o meno quel che è capitato alla Coca Cola?Drogato_ di_porno ha scritto: Ora poniamo ipoteticamente che il mercato abbia invaso ogni territorio rimasto disponibile, dall' Africa alla Asia al Sudamerica, senza possibilità di espandersi ulteriormente.
Dubbio economico-finanziario...
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Ti riferisci ai distributori di Coca-Cola fotografati nella foresta pluviale del Congo?Squirto ha scritto:non è piu' o meno quel che è capitato alla Coca Cola?Drogato_ di_porno ha scritto: Ora poniamo ipoteticamente che il mercato abbia invaso ogni territorio rimasto disponibile, dall' Africa alla Asia al Sudamerica, senza possibilità di espandersi ulteriormente.

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
no, al fatto che avevo letto da qualche parte che la Coca Cola sarebbe in crisi perchè in effetti non ci sono quasi piu' aree del pianeta in cui il prodotto non sia penetrato.
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Bè in teoria è vero, se tutta l' umanità si rimpinzasse di Coca-Cola a pranzo-cena e colazione non vi sarebbero ulteriori possibilità di espansione. Più di tanto non possiamo berne, pena diventare palloni aerostatici come Fantozzi nella mitica scena con l' acqua PerierSquirto ha scritto:no, al fatto che avevo letto da qualche parte che la Coca Cola sarebbe in crisi perchè in effetti non ci sono quasi piu' aree del pianeta in cui il prodotto non sia penetrato.

Husker, in quel caso che si fa?

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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"Magari è il contrario, no?"
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Non credo sia necessaria una crescita esponenziale per avere sostenibilita' di un sistema capitalistico. Un'economia che cresce ad un tasso costante del 3% puo' essere tranquillamente sostenibile nel lungo periodo.Drogato_ di_porno ha scritto:Ecco, è proprio questo il punto. Non capisco molto di economia, mi esprimo da profano.Husker_Du ha scritto:esistono variabili come il progresso tecnico (investimenti in ricerca e sviluppo, capitale umano....) che tendono a creare non solo nuovi prodotti ma nuovi settori che diventano piu' remunerativiSuper Zeta ha scritto:Il capitalismo è al collasso
Mi è sempre stato insegnato che il capitalismo si basa su crescite esponenziali e quindi per non "implodere" ha la necessità di espandersi costantemente, sia geograficamente che economicamente. Adesso sembra essere la volta dell' Asia con il suo immenso bacino di utenza (risorse umane per miliardi di individui). In teoria peró, le crescite esponenziali esistono solo in matematica, non in natura, quindi il modello capitalistico una volta conquistato tutto il pianeta dovrebbe collassare su se stesso.
Ora poniamo ipoteticamente che il mercato abbia invaso ogni territorio rimasto disponibile, dall' Africa alla Asia al Sudamerica, senza possibilità di espandersi ulteriormente. A quel punto la sopravvivenza del modello non dovrebbe venir garantita proprio dal progresso tecnico? Non vince chi produce ció che gli altri non riescono a copiare/innovare?
La dimensione geografica e' sicuramente rilevante perche' permette di allargare la dimensione del mercato e le possibilita' di produzione ed investimento. Pero' e' vero che il progresso tecnico risulta la variabile principale che spiega i tassi di cresicta di un'economia e quindi di un sistema capitalistico, senza di esso non e' detto che il sistema imploda ma sicuramente avresti un sistema stagnante che tenderebbe ad un equilibrio autartico.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Non saprei.....fossi un buon economista ti potrei dare una buona risposta....invece....Drogato_ di_porno ha scritto:Bè in teoria è vero, se tutta l' umanità si rimpinzasse di Coca-Cola a pranzo-cena e colazione non vi sarebbero ulteriori possibilità di espansione. Più di tanto non possiamo berne, pena diventare palloni aerostatici come Fantozzi nella mitica scena con l' acqua PerierSquirto ha scritto:no, al fatto che avevo letto da qualche parte che la Coca Cola sarebbe in crisi perchè in effetti non ci sono quasi piu' aree del pianeta in cui il prodotto non sia penetrato.![]()
Husker, in quel caso che si fa?

Comunque credo che in questo caso avresti un'impresa o un settore che risultera' essere meno remunerativo in futuro rispetto ad altri ed il mercato tendera' a premiarlo meno rispetto agli altri.
Quello che puo' fare la Coca-Cola e' investire su altri prodotti come ha provato a fare con l'acqua Desani per ingrandire il suo mercato in modo fittizio anziche' geografico....
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Certo che le certezze a te non mancano mai...Super Zeta ha scritto:Il capitalismo è al collasso

La borsa dal punto di vista dell'impresa serve a raccogliere capitali.Super Zeta ha scritto: La borsa è una follia
Se io possiedo una cosa che vale e rende non vado a venderla ad altri, la tengo per me
Hai 3 alternative:
1) autofinanziamento, ossia ti finanzi con gli utili prodotti (e ció implica crescita bassa e graduale)
2) credito (ti indebiti)
3) borsa
Una buona impresa usa le tre leve per finanziare la propria crescita... sistemi più efficienti devono ancora essere inventati
P.S.: Bella comunque la firma con la famosa canzoncina dei Litfiba...
Tra gli errori del polacco, Magris ricordava anche l'appoggio incondizionato dato a Tudjman all'inizio della crisi jugoslava, che non facilitó certo la ricerca di una soluzione pacifica.
Ma per il resto GRANDE uomo, non dimenticare che è stato il primo Papa col coraggio di chiedere scusa.
Azz, Drogato, non ti becco mai una volta distratto!!!Drogato_ di_porno ha scritto:Fabrizio su quali basi questa affermazione?Super Zeta ha scritto:Il capitalismo è al collasso
Ps.: mi sa che ti becchi il cazziatone di Helmut

Nessun cazziatone, mi limito a citare alcuni giganti del pensiero moderno che sostenevano ció già nei mitici anni '70, e poi sono finiti deputati del centroSX, direttori di giornali della borghesia finanziaria, giornalisti televisivi di Rai-Mediaset, membri di consigli di amministrazione di gruppi capital-statali, oppure, per i più sfortunati, consiglieri circoscrizionali o presidenti di cooperative sociali che vivono di denaro pubblico.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Caro Husker, dovresti vivere per qualche tempo in Svezia ed iniziare una qualsiasi attività (commerciale, artigianale, professionale). Poi sapere che l'aliquota marginale massima è del 72%, e che i permessi per le attività superiori a un certo fatturato li dà solo lo stato, di fatto favorendo i grandi monopoli.Husker_Du ha scritto:Infatti i sistemi scandinavi ne sono un classico esempio. Economie di mercato con una forte redistribuzione del reddito che pero' non disincentiva i singoli agenti economici.
Disoccupazione al 9%, come in Italia, forti pressioni governative per ridurre i sussidi, tasse sulle proprietà immobiliari improponibili, giovani che chiedono poche tasse e maggiori opportunità , meno giovani che vogliono tutele sociali, forte incazzatura nei lavoratori dipendenti con imposte sul reddito fino al 51%.
Così era nel lontano 2001.
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