Helmut ha scritto:Intercoooler ha scritto:
poteva compromettere i LORO piani.
LORO chi...?
Scusa, mi sfugge chi siano...potresti essere piuù chiaro...???
Giusto per non fare come quelli di sinistra che vedono nemici ocullti dappertutto...e se gli chiedi chi sono ti rispondono:"i poteri forti"

Helmuth ma è lampante!
Pornografia e diritto". La pornografia, infatti, come introduzione organizzata all'erotismo, è una piaga sociale, che colpisce gli uomini in quanto vivono in società e che dalla regola sociale del diritto deve essere combattuta. Problema sociale, la pornografia non è priva anche di una dimensione politica, che non deve essere sottovalutata. Nel 1978, un esponente di punta del mondo delle pubblicazioni pornografiche, Stefano Surace, stese un dossier" confessione dal titolo I padrini della pornografia, che " rifiutato da molte riviste " avrebbe dovuto essere pubblicato sul periodico OP. Alla vigilia della pubblicazione il direttore di OP, Mino Pecorelli, venne ucciso, vittima di un oscuro attentato i cui responsabili non sono mai stati individuati. Il dossier di Surace " poi stampato a cura dell'editrice "La Parola" " contiene, fra l'altro, un organigramma dei dirigenti e dei capifila del mondo della pornografia in Italia, spesso direttamente collegati agli ambienti della politica laica e socialista. (Cfr. S. Surace, I padrini della pornografia e il delitto Pecorelli, La Parola, Roma 1979, pp. 58-59).
Insieme, il dossier I padrini della pornografia riferisce inquietanti collegamenti fra il terrorismo morale dei pornografi e il terrorismo comunista del "partito armato" italiano e internazionale: personaggi come Petra Krause passano dall'uno all'altro ambiente in una allarmante continuità . E tutto questo non si spiega soltanto con il volume di affari del mercato della pornografia, certamente in grado di finanziare " accanto agli appetiti individuali " imprese rivoluzionarie di ogni genere. Si spiega, anche, con l'insegnamento di maestri della Rivoluzione, che sempre hanno posto l'accento sulla corruzione organizzata come strumento per demoralizzare una società , rovesciarla e conquistarla. Già l'Alta Vendita della Carboneria proclamava: "Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta di uno stile ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai di corrompere... Fate dei cuori viziosi, e voi non avrete più cattolici" (Lettera di Vindice a Nubius, 9 agosto 1838.Questa corrispondenza fra dirigenti dell'Alta Vendita fu sequestrata dalla polizia pontificia e pubblicata dallo storico Crètineau-Joly su incarico del Papa Gregorio XVI. Cfr. E. Delassus, Il problema dell'ora presente, reprint Cristianità , Piacenza 1977, vol. I, p. 611). E Lenin, all'indomani della rivoluzione bolscevica, profetizzava: "Fra cinquant'anni l'Occidente sarà talmente corrotto che potremo conquistarlo senza combattere".
MASSIMO INTROVIGNE
