[O.T.] Cominciate a delocalizzare gli investimenti

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bellavista
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#151 Messaggio da bellavista »

Helmut ha scritto:
bellavista ha scritto: Per i conti correnti per emigranti la procedura è sicuramente un po' più lunga
- Svizzera: è richiesto il permesso di lavoro (anche non residente) e il contratto (dati 2006)

- Germania: contratto di lavoro (anche italiano) (dati 2002)

- Lussemburgo: non ti chiedono un cazzo, solo i soldi (dati 2007)

- Russia: registrazione di entrata e visto (non serve lavorare) (dati 2008)

- Olanda: contratto di lavoro (dati 2003)

- Polonia: contratto di lavoro e domicilio (non residenza) (dati 2004)

- Libia: solo soldi, ma vengono convertiti in dinari libici che fuori dal Paese possono servirti a una cosa soltanto, ma sono un po' duri e grattano il buco del culo ( :DDD ) (dati 2001)
Si ma continuiamo a parlare di due cose diverse. Uno è il conto che apro un emigrante che si trasferisce. E quindi la banca controlla che tu stia lavorando. Un altra è la libera circolazione di capitali. Tu apri un conto e ci metti su soldi.

Dei paesi citati ho aperto conti in: Svizzera, Lussemburgo, Olanda. Senza che nessuno si sognasse di chiedermi un contratto di lavoro :lol:

Mi mancano: russia, germania, polonia e libia. Ma, ad intuito, prevedo sia la stessa cosa ;)

Ripeto, il 3d: delocalizzate gli investimenti: quindi prendete i vostri soldi e spostateli. Non fate gli emigranti (e quindi trasferitevi personalmente). In questo caso le cose cambiano.

La circolazione del denaro è da sempre facilitata, a differenza della circolazione delle persone.

Se avete dei soldi e volete spostarli in lussemburgo vi dico come farlo in 5 minuti. Se volete emigrare voi in lussemburgo allora io non ho idea di come farvelo fare. Di sicuro vi controlleranno fino al buco del culo perchè non vogliono qualche accattone sul loro paese. E non vogliono dare un conto corrente a chi non ha soldi.

Todo claro? ;)

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bellavista
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#152 Messaggio da bellavista »

Aquariusbros ha scritto:
bellavista ha scritto:
Aquariusbros ha scritto:
Insomma, finchè non sei in regola, se ti va bene, hai "un raggio di azione" molto limitato.
Il punto è questo: se hai i soldi te lo aprono tutti senza problemi. Le norme e la burocrazia è fatta per i morti di fame. Se sei uno studente erasmus una banca non è così interessata ad aprirti un conto dove ci metti su i 500 euro che ti manda papà .
Se sei un clandestino idem, anche perchè un paese serio non dovrebbe far aprire conti a clandestimi. E quindi ti chiedono lo stipendio, l'affitto ecc.

Se hai un bel po' di liquidità  da depositare, parlo per esperienza, nessuna banca ti fa difficoltà  e molta documentazione che sembra obbligatoria diventa discrezionale ;)

Ripeto: se sei il classico emigrante itaGliano che va a lavorare come cameriere e vive in un ostello, anche se sei UE ti controllano anche il buco del culo prima di darti un conto. Ma questo è giusto. ;)
Bella, non per contraddirti...ripeto, l'ho provato sulla mia pelle..
E fidati che non faccio l'erasmus, non lavoro come cameriere e guadagno credo più del 90% degli spagnoli.
Poi ovvio se mi stai parlando di arrivare con un milione di € nella 24 ore...allora è un altro film.
Si ma tu lo fai come lavoratore in ogni caso. Non come investitore. Le cose sono radicalmente diverse.

Vuoi fare una prova?
Chiama al telefono una banca spagnola dall'italia. Digli che vuoi spostare su un loro conto 50.000 euro (non serve un milione). Che non ti servono assegni o carte di credito. Ma che vuoi solo un conto di deposito per investire.

E dimmi in quanto ti aprono un conto. Se sono lunghi in una settimana. E chiedendoti al massimo fotocopia del passaporto ;)

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bellavista
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#153 Messaggio da bellavista »

bellavista ha scritto:
Aquariusbros ha scritto:
bellavista ha scritto:
Aquariusbros ha scritto:
Insomma, finchè non sei in regola, se ti va bene, hai "un raggio di azione" molto limitato.
Il punto è questo: se hai i soldi te lo aprono tutti senza problemi. Le norme e la burocrazia è fatta per i morti di fame. Se sei uno studente erasmus una banca non è così interessata ad aprirti un conto dove ci metti su i 500 euro che ti manda papà .
Se sei un clandestino idem, anche perchè un paese serio non dovrebbe far aprire conti a clandestimi. E quindi ti chiedono lo stipendio, l'affitto ecc.

Se hai un bel po' di liquidità  da depositare, parlo per esperienza, nessuna banca ti fa difficoltà  e molta documentazione che sembra obbligatoria diventa discrezionale ;)

Ripeto: se sei il classico emigrante itaGliano che va a lavorare come cameriere e vive in un ostello, anche se sei UE ti controllano anche il buco del culo prima di darti un conto. Ma questo è giusto. ;)
Bella, non per contraddirti...ripeto, l'ho provato sulla mia pelle..
E fidati che non faccio l'erasmus, non lavoro come cameriere e guadagno credo più del 90% degli spagnoli.
Poi ovvio se mi stai parlando di arrivare con un milione di € nella 24 ore...allora è un altro film.
Si ma tu lo fai come lavoratore in ogni caso. Non come investitore. Le cose sono radicalmente diverse.

Vuoi fare una prova?
Chiama al telefono una banca spagnola dall'italia. Digli che vuoi spostare su un loro conto 50.000 euro (non serve un milione). Che non ti servono assegni o carte di credito. Ma che vuoi solo un conto di deposito per investire.

E dimmi in quanto ti aprono un conto. Se sono lunghi in una settimana. E chiedendoti al massimo fotocopia del passaporto ;)
Per semplificare il concetto. La difficoltà  è relativa al rischio che assume la banca.

Se vuoi emettere assegni, la banca ti controlla fino al buco del culo, perchè potresti con il blocchetto emettere assegni a vuoto. Così come se vuoi una linea di credito. E questo tipo di servizi sono quelli che vogliono il 99% delle persone che aprono un conto.

Se invece vuoi un conto dove mettere soldi. Per la banca il rischio è nullo. E il conto te lo apre subito senza alcuna domanda.

E' anche abbastanza logica come cosa no? ;)

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donegal
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#154 Messaggio da donegal »

Helmut ha scritto:

In quanto alla Spagna, c'è una tendenza a mitizzarla perchè sovraesposta mediaticamente grazie all'icona della sinistra beota Zapatero.

Leggere Helmut parlare di Zapatero, mi fa venire in mente l'imitazione di Neri Marcorè del premier spagnolo, quando fa il mostro della "deriva zapatista".

Naturalmente son tutti coglioni (ops... beoti) tranne lui, il divino Otelmut...
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BadWolf
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#155 Messaggio da BadWolf »

bellavista ha scritto:I
Il 3d comunque era sul delocalizzare gli investimenti. Non sul fare l'emigrante povero, che va a lavorare in pizzeria a londra, o a sistemare tubi in russia ;)
Sorry, non volevo inquinare il thread, adesso guardo se c'e' qualcosa di simile altrimenti ne apro uno nuovo

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Parakarro
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#156 Messaggio da Parakarro »

BadWolf ha scritto:[
Da lupo a lupo: che paese vorresti che accogliesse? So che hai dei trascorsi nell'est europa.. Pensi di tornare?
CAZZO!!!!!!!! :o :o :o :o

UN ALTRO BW in circolazione :roll:

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giano
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#157 Messaggio da giano »

Helmut ha scritto:
giano ha scritto: Helmut, è vero che le crisi ci sono sempre state, è vero che passerà  anche questa. Il problema è che restano sempre dei morti sul terreno ed io, come gli altri qui, non voglio essere tra quelli. La diversità  di questa crisi per noi poveri italiani sta nelle premesse: è il nostro tipo di sistema che non regge più, non è questione di congiuntura. E' il risultato di 50 anni di nostra incapacità  di diventare un paese/popolo evoluto. Per questo comincia a serpeggiare la paura: i più avveduti capiscono che non basteranno pochi anni per invertire il trend (se mai ci si possa riuscire) e che non saranno certo le ridicole promesse del nano catodico o del bruco postcomunista a cambiare le cose.

Io ho timore. So che, a differenza dei nostri padri, appartengo alla prima generazione che ha aspettative decrescenti verso la qualità  della vita ed il livello di welfare. Se trovassi la forza per imporre al mia scelta a mia moglie ed ai miei figli lascerei tutto ed andrei a vivere in un Paese più "giovane" e con migliori opportunità .
Secondo te cosa potrà  succedere di tanto catastrofico...???

- Italia fuori dall'euro...??? Secondo te chi avrebbe interesse ad avere un paese industriale di 59mln di abitanti, con il 3,6% del commercio mondiale con una moneta libera di svalutare quando vuole e esportare prodotti a prezzi competitivi...??? Francia e Germania lo permetteranno...??? Più facile credere a Biancaneve.

No, non credo proprio che questo possa accadere.

- Crollo dei prezzi immobiliari...??? Fisiologico, erano gonfiati dalla speculazione. Sarà  solo un toccasana.

Anche questo potrebbe essere solo un assestamento, non influirebbe che sulle tasche di chi specula sull'edilizia.

- Congelamento dei titoli di stato...??? Un solo caso precedente. 1942, guerra mondiale e dittatura fascista.

Improbabile

- Welfare di livello inferiore...??? Lo è già  da almeno 20 anni, è una tendenza fisiologica di tutti gli stati industrializzati.

Cominciamo ad avvicinarci. Quello che temo, in 2 parole ed assumendo come presupposto che si voglia rimanere a lavorare e vivere in Italia, è il combinato effetto di 2 crisi: la prima endogena e generata dalla pessima transizione da lira ad euro con conseguente riduzione al minimo dei consumi interni. La seconda esogena e generata dal casino che gli USA stanno esportando per farne pagare il conto agli altri.

La cosa mi preoccupa in modo particolare perchè credo ci stia per essere presentato il conto di molteplici carenze tra le quali ti elenco:

sistema formativo carente
infrastrutture deboli
amministrazione inefficiente
sistema industriale manifatturiero basato su produzioni a basso valore aggiunto (salvo moda ecc.)
imprese in genere di dimensioni medio-piccole e sottocapitalizzate
classe dirigente (politica e imprenditoriale) inadeguata
eccetera...

Sarebbe già  dura se avessimo standard tedeschi. Con queste premesse forse è troppo tardi. Se ho ragione chi resta e non ha già  accumulato risorse che generino rendite finanziarie è destinato a vivere con un tenore inferiore.



In quanto alla Spagna, c'è una tendenza a mitizzarla perchè sovraesposta mediaticamente grazie all'icona della sinistra beota Zapatero.
Ma la realtà  è molto diversa. L'azienda per la quale lavoro ha una commessa importante nel Paese iberico e ti posso garantire che non è così come sembra.
Saró laggiù a Maggio per un periodo prolungato e ti daró notizie di prima mano. :wink:

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jhonnybuccia
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#158 Messaggio da jhonnybuccia »

Immagine
incerto al 76%.

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Kronos
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#159 Messaggio da Kronos »

balkan wolf ha scritto:postilla per gli aspiranti migranti di lusso extraeuropei

nei miei giri di amichette varie ci sono le solite nippofile che come è ovvio vanno e vengono dall'estremo oriente e sognano il trasferimento in korea-giappone

bon una under 25 ben qualificata ( disegnatrici interpreti webmasters ecc.. ecc.. ) con inglese e giapponese fluenti a tokio o a seul non se la cagano minimamente perchè è pieno di indiani yankees e australiani con più palle di lei senza contare i giovani locali che proprio ritardati non sono
mah conosco piu' di una persona che lavora nel settore videogiochi per ditte molto grosse (no, non vi racconto che bolle in pentola ma ci son progetti davvero interessanti :DDD ) con mansioni di rilievo (cosettine tipo sviluppo piattaforme di giochi next-gen e sciocchezzuole del genere) ed e' gente con una normale laurea neanche con i massimi di voto ed un paio di corsi fse.

Gravitano semestralmente tra los angeles, australia e taiwan e dalla loro hanno passione, inventiva, talento, adattabilita' e spirito di sacrificio, elementi che mancano a molti di quelli che dichiarano di voler partire per fare chissa' quale lavoro e poi son sempre fermi.

Col dollaro basso non e' che si guadagni chissa' che cifre, ma considerando che sono spesati nei trasferimenti riescono anche a metter da parte soldi e possono ritenersi soddisfatti come under 30 rispetto alla fame che si sarebbero puntualmente fatti qui nel belpaese.

La cosa comica e' che nel settore ci sono un botto di posizioni aperte, solo che giustamente si assume non solo chi ha talento e capacita', ma soprattutto chi riesce a fare lavoro di squadra: e visto che l'italiano e' considerato per eccellenza quello che lavora individualmente, spesso ai colloqui viene cassato proprio per la sua incapacita' a lavorare di gruppo.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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Helmut
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#160 Messaggio da Helmut »

donegal ha scritto:
Helmut ha scritto: In quanto alla Spagna, c'è una tendenza a mitizzarla perchè sovraesposta mediaticamente grazie all'icona della sinistra beota Zapatero.
Leggere Helmut parlare di Zapatero, mi fa venire in mente l'imitazione di Neri Marcorè del premier spagnolo, quando fa il mostro della "deriva zapatista".

Naturalmente son tutti coglioni (ops... beoti) tranne lui, il divino Otelmut...
Tendi ad estremizzare i concetti, caro donegallo, non è da te...chi ha mai sostenuto che sono tutti beoti...???

Mi rivolgo unicamente all'iconizzazione acritica del premier spagnolo. :wink:

NB a me invece viene in mente il co.co.comico di regime Maurizio Crozza con le sue imitazioni di Zapatero...quasi più tristi del'intervista "sdraiata" a Prodi...!!! :cry:
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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#161 Messaggio da Helmut »

giano ha scritto: La cosa mi preoccupa in modo particolare perchè credo ci stia per essere presentato il conto di molteplici carenze tra le quali ti elenco:

sistema formativo carente
infrastrutture deboli
amministrazione inefficiente
sistema industriale manifatturiero basato su produzioni a basso valore aggiunto (salvo moda ecc.)
imprese in genere di dimensioni medio-piccole e sottocapitalizzate
classe dirigente (politica e imprenditoriale) inadeguata
eccetera...

Sarebbe già  dura se avessimo standard tedeschi. Con queste premesse forse è troppo tardi. Se ho ragione chi resta e non ha già  accumulato risorse che generino rendite finanziarie è destinato a vivere con un tenore inferiore.
La tua analisi non fa una grinza, e queste carenze del nostro Paese sono ben conosciute a Bruxelles e Francoforte.

Ma, in una logica di economia europea a 27 Paesi, il discorso si fa più complesso. Il nostro futuro potrebbe essere, paragonandoci a uno Stato federale come gli USA, quello di diventare la "Florida d'Europa".

Turismo, commercio, logistica al Sud, industrie di subforniture al Nord per il nocciolo duro industriale francotedesco, eccellenza di "nicchia" per i prodotti da export.
Uno scenario tutt'altro che impossibile.

E' evidente che, a queste condizioni, il tenore di vita italico, non potrà  essere quello di Paesi ad altissima produttività  di beni servizi ad alto valore, ma neppure di poveracci con le pezze al culo.

Bisognerà  sapersi adeguare, ad ognuno il suo.

"A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, ciascuno secondo le sue capacità , e poi partì" (MATTEO 24, 14-30)
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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#162 Messaggio da Squirto »

Helmut ha scritto:"A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, ciascuno secondo le sue capacità , e poi partì" (MATTEO 24, 14-30)

"A chiunque ha sarà  dato; ma a chi non ha sarà  tolto anche quello che ha". (Luca 19, 12-27)

questa non la citi mai?

(p.s.: la parabola dei talenti è Matteo 25, non 24)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

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#163 Messaggio da Helmut »

Squirto ha scritto:
(p.s.: la parabola dei talenti è Matteo 25, non 24)
Entschuldigung. Tipfehler. :wink:
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#164 Messaggio da giano »

Helmut ha scritto:
giano ha scritto: Sarebbe già  dura se avessimo standard tedeschi. Con queste premesse forse è troppo tardi. Se ho ragione chi resta e non ha già  accumulato risorse che generino rendite finanziarie è destinato a vivere con un tenore inferiore.
La tua analisi non fa una grinza, e queste carenze del nostro Paese sono ben conosciute a Bruxelles e Francoforte.

Ma, in una logica di economia europea a 27 Paesi, il discorso si fa più complesso. Il nostro futuro potrebbe essere, paragonandoci a uno Stato federale come gli USA, quello di diventare la "Florida d'Europa".

Turismo, commercio, logistica al Sud, industrie di subforniture al Nord per il nocciolo duro industriale francotedesco, eccellenza di "nicchia" per i prodotti da export.
Uno scenario tutt'altro che impossibile.

E' evidente che, a queste condizioni, il tenore di vita italico, non potrà  essere quello di Paesi ad altissima produttività  di beni servizi ad alto valore, ma neppure di poveracci con le pezze al culo.

Bisognerà  sapersi adeguare, ad ognuno il suo.

"A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, ciascuno secondo le sue capacità , e poi partì" (MATTEO 24, 14-30)
Niente da eccepire. Mi interessa anche il seguito, ovvero una tua valutazione: lo ritieni uno scenario praticabile ? Trascurando il fatto di essere in periodo pre-elettorale, mi pare che nessuna forza politica in senso lato abbia mai prospettato in termini così trasparenti un potenziale percorso evolutivo (che credo richieda in ogni caso "vittime").

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#165 Messaggio da Helmut »

giano ha scritto: Niente da eccepire. Mi interessa anche il seguito, ovvero una tua valutazione: lo ritieni uno scenario praticabile ? Trascurando il fatto di essere in periodo pre-elettorale, mi pare che nessuna forza politica in senso lato abbia mai prospettato in termini così trasparenti un potenziale percorso evolutivo (che credo richieda in ogni caso "vittime").
Una mia valutazione...???

La politica serve a organizzare il consenso a questo sistema produttivo. Quindi deve, per forza di cose, raccontare un po' di bufale.

Lo scenario che ho poco sopra prospettato non è una mia opinione, ma frutto di studi pubblicati dal Centro Studi Strategici di Londra.
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