Guarda, sul fronte parlamentare mi ricordo una stortura alias privilegio in favore degli inquilini di montecitorio e Palazzo Madama, il poter usufruire di diritti matrimoniali (quali assistenza medica e reversibilità della pensione) pure se solo conviventi con il/la loro compagno/a, esteso poi anche ai giornalisti, sulla base di quale principio non saprei dirvibellavista ha scritto: Bisognerebbe indagare come mai, visto il gran numero di divorziati in parlamento (praticamente tutti i leader del family day erano divorziati) quindi perchè non se ne fanno un problema? Non vorrei che i figli di puttana avessero qualche leggina che permetta scappatoie in caso di divorzio. Ad esempio mi pare che l'indennità parlamentare sia impignorabile, quindi se è come penso, quella non gliela possono toccare, e quindi la moglie divorziata si attacca al cazzo (ma è una teoria per ora, non prendetela per certa). Indaghiamo sull'argomento

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... i/2147522/
Questo solamente per sottolineare come questi onorevoli di sto caxxo si trattano da cittadini di serie superiore, per cui una qualche leggina e/o deliberina ad castum sul versante divorzio potrebbe esistere, o meglio non ci sorprenderemmo più di tanto se fosse così. Ma per evitare di andare fuori tema in modo grossolano, e chiudere la nostra indagine in modo rapido e indolore, potremmo prendere spunto dall'osservazione di Pan circa la esistenza di camere "togate", e cioè che a questa maggioranza "relativa" convenga, in fondo al loro cuore, mantenere questo status quo faticosamente conquistato.
Se qualcuno possiede qualche info in più, magari dall'utenza togata, cui pare si sia aggiunto alla cerchia anche la niu entriu Siqueiros, è senz'altro ben accetta.