[O.T.] Guida al Cinema

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aadizoo87
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4516 Messaggio da aadizoo87 »

gothem ha scritto:
aadizoo87 ha scritto:
Stickman ha scritto:alla fine lui è un robò :DDD
Ma l'unicorno che trova Deckard alla fine cosa sta a significare???
che Gaff sapeva dei sogni di Deckard (che sognava appunto unicorni), cosa che confermerebbe che questi era un robot.
almeno così mi pare di ricordare
Ma quindi Gaff sa che Deckard sarà chiamato dalla Polizia, che si innamorerà di un androide, e che sognerà un unicorno, perché il suo passato era stato costruito su misura ed innestato nella sua memoria al momento opportuno?
"Gli eroi non muoiono dicevano gli antichi, vengono rapiti in cielo al culmine della loro gloria, Marco Van Basten fortunatamente è vivo e vegeto, però qualcosa muore, la carriera di uno dei più grandi giocatori di ogni tempo è finita, troppo presto, qualcosa che si avvicina alla prematura scomparsa agonistica di Maradona, sotto di loro uno strapiombo e infine la spianata dove giocano i più bravi fra i comuni mortali."

gothem
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4517 Messaggio da gothem »

sempre se nn ricordo male nn ricordo manco quando l'ho visto l'ultima volta, l'interpretazione che davo e che andava per la maggiore fosse che Gaff , non è che sapeva, ma aveva organizzato buona parte delle azioni di Deckard.

però nn ci metto la mano sul fuoco su quanto scritto.

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bellavista
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4518 Messaggio da bellavista »

Qua tutto il pippone sulla versione Replicante:

[modifica] Director's Cut (1992)

È ormai assodato che il Director's cut è basato sull'idea che anche Deckard sia un replicante, impiegato a sua insaputa per dare la caccia ai suoi simili. Esiste anche una dichiarazione del regista che conferma questa ipotesi[47] e lo si può dedurre da moltissimi particolari[48].

L'origami dell'unicorno che Deckard trova davanti casa sua nella scena finale non significa solamente, come nella versione del 1982, che Gaff è stato lì, ma che Gaff è a conoscenza dei sogni di Deckard. La frase che Gaff dice a Deckard subito dopo la morte di Roy Batty[49]:
(EN)
« It's too bad she won't live. But then again, who does? »
(IT)
« Peccato però che lei non vivrà! Sempre che questo sia vivere... »
(Gaff)

inizialmente sembra riferita a Rachael. Quando Deckard trova l'origami, ripensa alla frase come se solo ora ne avesse compreso il reale significato. In lingua inglese, she è usato sia per le persone di sesso femminile, sia - in modo colloquiale - per gli animali e le cose. Nei sottotitoli italiani, la frase viene tradotta inizialmente "Peccato che lei non vivrà" e la seconda volta "Peccato che non vivrà".

È possibile che uno dei due replicanti finiti nel campo elettrico alla Tyrell Corporation sia Deckard stesso, catturato e "riprogrammato" per la missione. Ciò sarebbe avvalorato dal fatto che Roy Batty si rivolge a Deckard chiamandolo più volte per nome, benché i due non si fossero mai incontrati prima. Inoltre, il senso di alcune battute che Roy gli rivolge durante lo scontro appare sotto questa ipotesi più chiaro. Infatti Roy dice: "Non eri tu, quello bravo?", "Vieni, Deckard. Fammi vedere di cosa sei fatto!" e "Muori presto e sei dei miei!". Questa versione renderebbe anche più comprensibile la scelta di Roy di graziare Deckard, però farebbe perdere al film gran parte del suo pathos, spogliando la decisione di Roy di ogni significato etico, rendendolo simile a quella stessa società da lui disprezzata.

Il fatto che Gaff si presenti a Deckard subito dopo ogni "ritiro", che lo accompagni sempre in presenza del comandante Bryant, che lo indirizzi spesso nelle indagini, fanno pensare ad alcuni che il vero Blade Runner possa essere Gaff, e che quindi Deckard sia solo uno strumento di cui Gaff si serve per "ritirare" i Nexus 6. L'ipotesi pur essendo azzardata non può essere esclusa a priori, d'altronde Gaff non pare nelle condizioni di poter affrontare un replicante, mentre Deckard si dimostra capace di resistere a tutti gli scontri con i Nexus 6, riuscendo a ferire Roy Batty nello scontro finale: potrebbe essere questa la "magia" di cui parla il comandante Bryant.

Ad un occhio attento non può sfuggire che una volta assunto che Deckard è anch'egli un replicante, tutti i personaggi "genuinamente" umani del film sono persone anziane, malate e corrotte, e che invece tutti replicanti - e solo questi - sono fisicamente e psichicamente sani, oltre che giovani (vivono solo 4 anni); appaiono come modelli fisici di forza e bellezza, e psichici di intelligenza, e per questo vengono utilizzati per le più svariate mansioni (infatti Roy Batty è un soldato, la sua compagna una "donna di piacere", mentre Zhora e Leon svolgono lavori manuali). Qui sta il senso "nascosto" del film: un'umanità decadente ed ormai alla fine di un glorioso destino, che crea modelli freddi e asettici di bellezza e possanza (i replicanti) e quando non ha più bisogno di essi li fa "ritirare" da altri replicanti.

Quest'idea nasce da un altro breve racconto di Philip K. Dick, Non saremo noi, in cui in un mondo in cui nascono sempre più bambini mutanti, lo stato effettua un controllo rigido in età puberale sugli stessi ed esilia i mutanti con le loro madri applicando una rigida selezione, sino a che si presenta una madre con un figlio "mutato" fisicamente tanto superiore all'homo sapiens da essere considerato un superumano, tanto da instillare ai medici incaricati della selezione l'atroce certezza che non solo la Terra verrà "ereditata" da una razza mutata, ma che non avrà nulla di quello che noi intendiamo comunemente per superiore (il mutato ha in effetti l'intelligenza di un Neanderthal): "Non saremo noi" [appunto]... gli eredi della Terra", capendo così che la vecchia razza umana ormai corrotta verrà sostituita da una nuova, che forse subirà lo stesso processo di evoluzione e/o decadenza.

In momenti particolari del film, ogni replicante ha un riflesso rosso nei propri occhi (Rachael a casa di Deckard, Pris a casa di J.F. Sebastian, Roy Batty nell'appartamento del dott. Tyrell). Anche il gufo artificiale che si vede alla Tyrell Corporation ha questo riflesso rosso. Deckard ha lo stesso scintillio negli occhi quando parla con Rachael a casa sua (anche se è volutamente non messo bene a fuoco dalla telecamera). Inoltre, quando Deckard nota l'origami dell'unicorno lasciato da Gaff davanti alla sua casa, lo osserva con uno sguardo fisso e dei movimenti meccanici tipici di un replicante.

I replicanti sembrano avere una strana ossessione comune per le foto. Leon è dispiaciuto perché dei poliziotti sono entrati nella stanza d'albergo ed hanno portato via le sue "preziose fotografie". Rachael, quando sospetta di essere una replicante, mostra a Deckard una fotografia di quando era bambina che si portava dietro. Il pianoforte di Deckard è pieno di fotografie, tutte in bianco e nero e nessuna che lo ritrae con l'aspetto attuale. La foto che Rachael mostra della sua infanzia, con la madre, sugli scalini di casa, è pressoché identica a quella della casa di gioventù di Deckard, in cui si nota anche la medesima postura.

L'idea che Deckard possa essere un replicante è del resto già presente nel romanzo di Dick, dove essa viene suggerita in alcuni episodi ma regolarmente smentita in seguito. Rick Deckard, nel romanzo, sospetta un altro cacciatore di androidi (bounty-hunter, ovvero "cacciatore di taglie"), Phil Resch, di essere un androide a causa della sua freddezza e del piacere che sembra provare nell'uccidere gli androidi; ma una volta sottoposto al test Voigt-Kampff, Resch risulta essere umano. Ridley Scott potrebbe aver sfruttato quest'idea nella realizzazione del suo film.
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4519 Messaggio da gothem »

ricordavo bene allora...
da dove è preso questo spiegone?

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bellavista
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4520 Messaggio da bellavista »

gothem ha scritto:ricordavo bene allora...
da dove è preso questo spiegone?
L'ho scritto io adesso, mi sentivo ispirato :lol:

(wikipedia ;) )
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4521 Messaggio da Pasko »

sì, ma visto gli spoiler gratuiti non potevate usare l'apposito tag?
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(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4522 Messaggio da Shirley »

Stickman ha scritto:alla fine lui è un robò :DDD
No, è una slitta. 8)
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4523 Messaggio da aadizoo87 »

bellavista ha scritto:Qua tutto il pippone sulla versione Replicante:

[modifica] Director's Cut (1992)

È ormai assodato che il Director's cut è basato sull'idea che anche Deckard sia un replicante, impiegato a sua insaputa per dare la caccia ai suoi simili. Esiste anche una dichiarazione del regista che conferma questa ipotesi[47] e lo si può dedurre da moltissimi particolari[48].

L'origami dell'unicorno che Deckard trova davanti casa sua nella scena finale non significa solamente, come nella versione del 1982, che Gaff è stato lì, ma che Gaff è a conoscenza dei sogni di Deckard. La frase che Gaff dice a Deckard subito dopo la morte di Roy Batty[49]:
(EN)
« It's too bad she won't live. But then again, who does? »
(IT)
« Peccato però che lei non vivrà! Sempre che questo sia vivere... »
(Gaff)

inizialmente sembra riferita a Rachael. Quando Deckard trova l'origami, ripensa alla frase come se solo ora ne avesse compreso il reale significato. In lingua inglese, she è usato sia per le persone di sesso femminile, sia - in modo colloquiale - per gli animali e le cose. Nei sottotitoli italiani, la frase viene tradotta inizialmente "Peccato che lei non vivrà" e la seconda volta "Peccato che non vivrà".

È possibile che uno dei due replicanti finiti nel campo elettrico alla Tyrell Corporation sia Deckard stesso, catturato e "riprogrammato" per la missione. Ciò sarebbe avvalorato dal fatto che Roy Batty si rivolge a Deckard chiamandolo più volte per nome, benché i due non si fossero mai incontrati prima. Inoltre, il senso di alcune battute che Roy gli rivolge durante lo scontro appare sotto questa ipotesi più chiaro. Infatti Roy dice: "Non eri tu, quello bravo?", "Vieni, Deckard. Fammi vedere di cosa sei fatto!" e "Muori presto e sei dei miei!". Questa versione renderebbe anche più comprensibile la scelta di Roy di graziare Deckard, però farebbe perdere al film gran parte del suo pathos, spogliando la decisione di Roy di ogni significato etico, rendendolo simile a quella stessa società da lui disprezzata.

Il fatto che Gaff si presenti a Deckard subito dopo ogni "ritiro", che lo accompagni sempre in presenza del comandante Bryant, che lo indirizzi spesso nelle indagini, fanno pensare ad alcuni che il vero Blade Runner possa essere Gaff, e che quindi Deckard sia solo uno strumento di cui Gaff si serve per "ritirare" i Nexus 6. L'ipotesi pur essendo azzardata non può essere esclusa a priori, d'altronde Gaff non pare nelle condizioni di poter affrontare un replicante, mentre Deckard si dimostra capace di resistere a tutti gli scontri con i Nexus 6, riuscendo a ferire Roy Batty nello scontro finale: potrebbe essere questa la "magia" di cui parla il comandante Bryant.

Ad un occhio attento non può sfuggire che una volta assunto che Deckard è anch'egli un replicante, tutti i personaggi "genuinamente" umani del film sono persone anziane, malate e corrotte, e che invece tutti replicanti - e solo questi - sono fisicamente e psichicamente sani, oltre che giovani (vivono solo 4 anni); appaiono come modelli fisici di forza e bellezza, e psichici di intelligenza, e per questo vengono utilizzati per le più svariate mansioni (infatti Roy Batty è un soldato, la sua compagna una "donna di piacere", mentre Zhora e Leon svolgono lavori manuali). Qui sta il senso "nascosto" del film: un'umanità decadente ed ormai alla fine di un glorioso destino, che crea modelli freddi e asettici di bellezza e possanza (i replicanti) e quando non ha più bisogno di essi li fa "ritirare" da altri replicanti.

Quest'idea nasce da un altro breve racconto di Philip K. Dick, Non saremo noi, in cui in un mondo in cui nascono sempre più bambini mutanti, lo stato effettua un controllo rigido in età puberale sugli stessi ed esilia i mutanti con le loro madri applicando una rigida selezione, sino a che si presenta una madre con un figlio "mutato" fisicamente tanto superiore all'homo sapiens da essere considerato un superumano, tanto da instillare ai medici incaricati della selezione l'atroce certezza che non solo la Terra verrà "ereditata" da una razza mutata, ma che non avrà nulla di quello che noi intendiamo comunemente per superiore (il mutato ha in effetti l'intelligenza di un Neanderthal): "Non saremo noi" [appunto]... gli eredi della Terra", capendo così che la vecchia razza umana ormai corrotta verrà sostituita da una nuova, che forse subirà lo stesso processo di evoluzione e/o decadenza.

In momenti particolari del film, ogni replicante ha un riflesso rosso nei propri occhi (Rachael a casa di Deckard, Pris a casa di J.F. Sebastian, Roy Batty nell'appartamento del dott. Tyrell). Anche il gufo artificiale che si vede alla Tyrell Corporation ha questo riflesso rosso. Deckard ha lo stesso scintillio negli occhi quando parla con Rachael a casa sua (anche se è volutamente non messo bene a fuoco dalla telecamera). Inoltre, quando Deckard nota l'origami dell'unicorno lasciato da Gaff davanti alla sua casa, lo osserva con uno sguardo fisso e dei movimenti meccanici tipici di un replicante.

I replicanti sembrano avere una strana ossessione comune per le foto. Leon è dispiaciuto perché dei poliziotti sono entrati nella stanza d'albergo ed hanno portato via le sue "preziose fotografie". Rachael, quando sospetta di essere una replicante, mostra a Deckard una fotografia di quando era bambina che si portava dietro. Il pianoforte di Deckard è pieno di fotografie, tutte in bianco e nero e nessuna che lo ritrae con l'aspetto attuale. La foto che Rachael mostra della sua infanzia, con la madre, sugli scalini di casa, è pressoché identica a quella della casa di gioventù di Deckard, in cui si nota anche la medesima postura.

L'idea che Deckard possa essere un replicante è del resto già presente nel romanzo di Dick, dove essa viene suggerita in alcuni episodi ma regolarmente smentita in seguito. Rick Deckard, nel romanzo, sospetta un altro cacciatore di androidi (bounty-hunter, ovvero "cacciatore di taglie"), Phil Resch, di essere un androide a causa della sua freddezza e del piacere che sembra provare nell'uccidere gli androidi; ma una volta sottoposto al test Voigt-Kampff, Resch risulta essere umano. Ridley Scott potrebbe aver sfruttato quest'idea nella realizzazione del suo film.

SPETTACOLO!!!

Grazie Bella...;)
"Gli eroi non muoiono dicevano gli antichi, vengono rapiti in cielo al culmine della loro gloria, Marco Van Basten fortunatamente è vivo e vegeto, però qualcosa muore, la carriera di uno dei più grandi giocatori di ogni tempo è finita, troppo presto, qualcosa che si avvicina alla prematura scomparsa agonistica di Maradona, sotto di loro uno strapiombo e infine la spianata dove giocano i più bravi fra i comuni mortali."

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4524 Messaggio da Blif »

Shirley ha scritto:
Stickman ha scritto:alla fine lui è un robò :DDD
No, è una slitta. 8)
Se mia nonna si faceva le piste, era una slitta.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4525 Messaggio da Shirley »

Blif ha scritto:
Shirley ha scritto:
Stickman ha scritto:alla fine lui è un robò :DDD
No, è una slitta. 8)
Se mia nonna si faceva le piste, era una slitta.
E adesso io come faccio a capire se hai capito la mia battuta? :)
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4526 Messaggio da Blif »

Shirley ha scritto:
Blif ha scritto:
Shirley ha scritto:
Stickman ha scritto:alla fine lui è un robò :DDD
No, è una slitta. 8)
Se mia nonna si faceva le piste, era una slitta.
E adesso io come faccio a capire se hai capito la mia battuta? :)
Se stanotte mi senti ridere, è perché l'ho capita. ;-)
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4527 Messaggio da Shirley »

Perfetto. :)
Da Guida al Cinema:
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4528 Messaggio da Blif »

:lol: :lol: :lol:

(forse) :blankstare:
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Re: [O.T.] Guida al Cinema

#4529 Messaggio da Lord Zork »

Mi son dovuto sorbire "Drive Angry" con Nicholas Cage
ed ora mi vergogno ed ho i sensi di colpa
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#4530 Messaggio da nik978 »



e trombatevi la puffetta!!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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