Sui musei sono sostanzialmente d’accordo, molti ci vanno senza conoscere quello che c’è da vedere e lo passano
In rassegna come tanti pecoroni.Si tratta di cose che andrebbero conosciute prima e poi viste una ad una con calma. Infatti io non ci vado mai ai musei classici
Sono anche d’accordo sul Museo Borghese anche io penso di andarci, anche perché me lo ritrovo tutti i giorni fra i coglioni visto che vado a correre a Villa Borghese. Prima mi compro una guida sotto e me la leggo , ci vado soprattuto perché sono un neoclassicista incallito.
Sul viaggiare non concordo, io se non avessi fatto i viaggi che ho fatto non sarei la stessa persona.
Va detto che come leggo il territorio io ce ne sono pochi.Guardo tutto, tranne i musei , guardo l’orografia , le etnie, le architetture e se capita assaggio pure la figa indigena. Spesso quando viaggio in compagnia alcuni dettagli sono io a spiegarli successivamente a chi non sa guardare in profondità
Arriva l'Estate...
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Re: Arriva l'Estate...
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Re: Arriva l'Estate...
Ti è mai capitato di incrociare Lilli Gruber?
Comunque la cosa dei musei l'avevo scritta interloquendo con DDP e immaginando che gli piacessero, dati i suoi interessi. Ovvio che uno non deve andarci 'perché sì', anzi, è un atteggiamento pretenzioso e deleterio per chi è interessato ai musei genuinamente.
Adoro comunque, è anche uno dei miei principali feticismi.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑15/08/2025, 21:12mah, sono d'accordo a metà. andare per musei così a casaccio lo trovo anch'io ridicolo, ma se ti piace un determinato argomento/periodo storico e fai una visita "mirata" ci sta eccome di farla. fin dalle medie mi è sempre piaciuta le casata degli estensi (ariosto, boiardo, francesco del cossa ecc.) e mi è piaciuto molto visitare Ferrara, il palazzo schifanoia e osservare le "delizie" estensi. se invece parliamo di andare a Firenze a visitare gli uffizi solo perchè è d'obbligo farlo anche no
@Fuente comunque i gruppi Borghese di Bernini meritano tantissimo. Se puoi prova a dare un'occhiata all'Estasi di Santa Teresa d'Avila a Santa Maria della Vittoria.
Re: Bernini - Ratto di Proserpina - Musei - città d'Arte - vacanze - soldi - viaggi - turismo
Il problema è che se si potesse calcolare tra:Drogato_ di_porno ha scritto: ↑15/08/2025, 21:12mah, sono d'accordo a metà. andare per musei così a casaccio lo trovo anch'io ridicolo, ma se ti piace un determinato argomento/periodo storico e fai una visita "mirata" ci sta eccome di farla. fin dalle medie mi è sempre piaciuta le casata degli estensi (ariosto, boiardo, francesco del cossa ecc.) e mi è piaciuto molto visitare Ferrara, il palazzo schifanoia e osservare le "delizie" estensi. se invece parliamo di andare a Firenze a visitare gli uffizi solo perchè è d'obbligo farlo anche no
1) quelli che "vadano a Ferrara" per una cosa mirata, che un po' si guardavano da anni
2) quelli che un libro d'arte non lo sfoglino praticamente mai in 12 mesi ma poi sentano il bisogno di andare "a Firenze agli Uffizi"*
Secondo me, sparandola, non verrebbe nemmeno "metà", fifty-fifty**, ma direttamente 20% vs. 80%
*magari postando su IG sia la visita agli uffizi sia la visita all'Antico Vinaio (ma adesso che l'Antico Vinaio sia in mezzo mondo, forse quest'ultima cosa non vale più)
Sui viaggi: ok, ma quanti?OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑15/08/2025, 21:13Sul viaggiare non concordo, io se non avessi fatto i viaggi che ho fatto non sarei la stessa persona.
Va detto che come leggo il territorio io ce ne sono pochi.Guardo tutto, tranne i musei , guardo l’orografia , le etnie, le architetture e se capita assaggio pure la figa indigena. Spesso quando viaggio in compagnia alcuni dettagli sono io a spiegarli successivamente a chi non sa guardare in profondità
Io non dico non esser mai usciti dal paesello, eh, ma dopo quanti diventa palesemente 'diminishing returns'?
Pure sui romanzi non è che nel mio definirli sopravvalutati pensi a quelli che "io non ho mai letto un libro"; però per quanto non sappia quale sarebbe "il numero magico" dopo 100 direi già si entri in territorio 'diminishing returns'
Che poi, comunque, se si stia parlando di "a colpi di viaggetti classici da una settimana", figuriamoci...
Oggi, a parte che tutto il mondo ormai sia molto globalizzato, non sono più gli anni 70-80, si potrebbe pure dibattere che uno assorbi più la cultura di, boh, un americano, ascoltando per un anno un podcast di uno di Philadelphia che andare a fare il turista per una settimana.
Poi, ad esempio, in generale dipende anche da che età e che background uno abbia:
se uno abbia massimo 25 anni oggi e sia cresciuto a Milano da padre di Aosta e madre tedesca mezza turca che in casa tra di loro parlino inglese, non si può paragonare ad uno del paesotto che ne avrebbe oggi 75 e con entrambi i genitori nati nel solito paesotto.
* *


Ultima modifica di Fuente il 15/08/2025, 22:44, modificato 1 volta in totale.
Re: Arriva l'Estate...
Ncs non ci siamo. Andare in un museo è sempre un bene, anche in fretta anche di corsa anche per dovere. Non c'è visita a città importante che non mi abbia visto visitare i principali musei. Certo, degli arazzi e dei sarcofagi egizi non me ne frega nulla e bypasso. Il problema sono i musei troppo grandi e troppo affollati, che non ti permettono visite decenti. La dimensione giusta per me è la milanese pinacoteca di brera, che nella versione degli ultimi è ben allestita e ha un numero di sale importanti contenute. Ma ripeto, non bisogna essere esperti d'arte per visitare un museo
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Re: Arriva l'Estate...
Mai vista Lilli Gruber a Villa Borghese
Li ho visto che mi ricordi : Luca Giurato, Giuliano Amato e Carmen Russo con la figlia (credo) che la chiamava “ Maria” anziché Carmen e l’ho trovata piu’ bassa di quanto pensassi ( Carmen )
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Re: Arriva l'Estate...
Personalmente amo andare ai musei con una persona che me li "apra" attraverso la sua conoscenza. Un museo è di lettura molto più difficile di un territorio e quindi... Una così ce l'ho avuta, una guida che mi spalancava orizzonti in precedenza nemmeno pensati. Purtroppo litigavamo spesso, una volta pure dentro l'Orangerie a Parigi, dove intervennero i sorveglianti. Nel 2013 litigammo talmente seriamente da non vederci più.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: Arriva l'Estate...
Tutte giuste queste osservazioni e considerazioni, ma non rendono ragione di un cambio così brusco da un anno (2024) all'altro (2025). I fenomeni che indichi su un piano cartesiano formerebbero una retta in lenta discesa, mentre qui siamo in presenza di una linea in forte e repentina caduta, quindi il fattore soldi è necessariamente in primissimo piano.hermafroditos ha scritto: ↑14/08/2025, 12:34Top, bravissimo. Buone vacanze!
Comunque tu a cosa devi il calo di presenze? Secondo me non è una cosa 'solo' di povertà, ché l'Italiano medio non sta di sicuro peggio del ceco, polacco o lituano medio (che ormai si trovano in abbondanza sulle nostre spiagge).
Secondo me è anche cambiato il modo di concepire le vacanze. Se si fanno tante mini-vacanze/weekend nel corso dell'anno, ovvio che viene meno il dogma delle vacanze estive lunghe per molti vacanzieri. Grazie all'aumento di siti internet specializzati, vlog/blog, canali IG et similia, è cambiato anche l'approccio nei confronti dei viaggi intercontinentali, vedasi che ormai si va in Giappone, Thailandia e Vietnam con la stessa facilità con cui si andava a Rimini fino a un decennio fa. Senza scomodare il Sud-Est asiatico, vedasi anche come Grecia, Turchia e Spagna sono diventate sempre più sdoganate nel corso dei decenni (e ora si è aggiunta anche l'Albania), ma penso anche alla (ri)scoperta della montagna.
Ma anche chi fa la classica vacanza domestica in estate ha cambiato un po' atteggiamento: invece della filosofia della 'stessa spiaggia, stesso mare' oggi si tende a girare ogni giorno in un posto diverso. Se da un lato questo ha fatto sì che posti quasi sconosciuti fino a 20 anni fa oggi vengano presi d'assalto (penso a Baia Infreschi a Marina di Camerota o alla Tonnara di Scopello), dall'altro ha portato a un minore afflusso in spiagge/lidi che avevano conosciuto una presenza costante nel corso degli anni.
Poi vabbè, c'è anche da considerare il calo demografico e la disgregazione dei nuclei famigliari tradizionali. Vedo in particolare tanti uomini single che nonostante un lavoro ben retribuito e la possibilità - in teoria - di concedersi vacanze e uscite nel corso dell'anno, fanno della propria misantropia quasi un motivo di vanto.
Che poi le spese sono aggravate anche dalle politiche degli Enti Locali: ieri a Pineto la gente finalmente c'era e la Polizia locale aveva appeso foglietti anche a motorini con mezza ruota fuori posto. C'è un'avventarsi del Pubblico, oltre che dei privati, sul turista, visto essenzialmente come il pollo da spennare.
L'esempio più disgustoso è quello dei balneatori che proibiscono ai clienti di portarsi cibi e bevande da casa e impongono i loro prezzi assurdi, adducendo falsità, come dire che sono in una proprietà privata dove essi dettano ogni regola. Quel comportamento, aggravato a volte anche da intimidazioni, è un reato, ma il malcapitato spesso non lo sa oppure non denuncia per evitare altre spese e quindi rinuncia.
Sono dettagli di un quadro che ci parla di un Paese impoverito che taccheggia e taglieggia i cittadini come se avessimo ancora il portafogli di quelli di un Paese del primo mondo, mentre siamo dei semplici e ininfluenti pagatori delle spese di guerra (specie quella economica) che l'Uccidente impone a molto più dell'apodittico mezzo mondo. E gli effetti sono pienamente in atto, basta parlare con imprenditori anche molto piccoli che non mandano più i loro prodotti in America.
Ho finito buttandola in politica così Oscar sarà contento.

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