Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
"Amore mio oggi è il tuo compleanno. Auguri a Te, leader indiscusso della politica italiana e mondiale, illuminato statista, lungimirante e straordinario imprenditore, campione nello sport, re della comunicazione, ma soprattutto uomo buono, generoso e giusto".
Auguri a Te che sei entrato nei libri di storia. A Te che sei baluardo di democrazia e di libertà. A Te che sei un esempio di concretezza, pragmatismo, dinamismo, visione per le future generazioni.
A Te che hai cambiato il modo di vedere ed interpretare il mondo. Auguri a Te che hai solo fatto del bene all'Italia ed agli Italiani. A Te che hai donato incondizionatamente amore, speranza, armonia e fiducia,.
Auguri a Te che ogni giorno scaldi ed illumini il mio cuore. Sono certa che, nel regno dei cieli, tu stia continuando a guardare il mondo con quel 'sole in tasca' che ti ha sempre accompagnato, legato a quella vita che tanto amavi e che mai avresti voluto lasciare.
Ma mi fa male non stringere la tua mano, mi fa male non poterti abbracciare, mi fa male non poterti guardare negli occhi e con il nostro sguardo complice rassicurarci sull'amore che ci lega e ci legherà per l'eternità.
Io resto sempre un passo dietro di Te e con la concreta certezza che, prima o poi, le nostre mani torneranno a ricongiungersi e noi torneremo ad essere nostri per l'eternita'. Buon compleanno amore mio, ti amo eternamente. Tua Marta"
Oddio, poveretta, che pena che fa ad essere ancora così
Ma se anche fosse una arrampicatrice sociale e non sinceramente innamorata del Berlusca, per quale motivo esporsi in questo modo che lambisce il bizzarro? Forse ha dei sinceri turbamenti emotivi, forse è una dipendente emotiva che ha perso ogni ancora. Poveretta
beh considera che non erano sposati, lei ha ricevuto una somma anche importante dall'eredità, ma non credo che possa accampare altri diritti, mi pare che stia ancora nella villa di Arcore, secondo me cerca di rimanere a galla anche con certe uscite per non sparire del tutto soprattutto dai radar della famiglia B.
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Lara Comi (Forza Italia) condannata a 4 anni e 2 mesi ( a Bruxelles ha preso il posto lasciato libero da Silvio Berlusconi che aveva rinunciato al seggio) Primo grado
La Colombia è spesso stata sede delle "Cronache di Silvio", dai tempi di Miss Colombia (Miss Bogotà 1996) Debbie Castaneda, o forse dovremmo dire Miss Finmeccanica
Attivo fra l’imprenditoria e la politica, quello di Marco Di Nunzio appare come un profilo piuttosto variopinto. Classe 1968, suo settore di competenza è quello dei cantieri navali. Originario di Torino, si è trasferito da qualche anno in Colombia, la nazione dove il nuovo testamento di Berlusconi sarebbe stato scritto, stipulato e successivamente addirittura vidimato dalla cancelleria del ministero degli Esteri. Molteplici – e di scarso successo – le sue avventure politiche in Italia, condotte soprattutto nel segno di simboli dai nomi strampalati. Nel 2010 si candidò come sindaco a Sestriere, presentandosi per le insegne della Fiamma Tricolore. Successivamente si mise in proprio, creando dal nulla liste sempre più improbabili. Nel 2011 cercò di presentarsi alle elezioni comunali di Torino, ma la sua lista Bunga Bunga venne bocciata. Successivamente tentò la fortuna a Borgomasino, paesino del Canavese dove tirò addirittura in ballo il Tar per cercare di entrare in consiglio comunale attraverso il riconteggio dei voti ottenuti dal suo Movimento Bunga Bunga-Forza Juve. In mezzo, nel 2016, una condanna in primo grado a diciotto mesi di carcere subita dal tribunale di Torino per l’accusa di violazione della legge elettorale. Nel 2013, quando provò a presentarsi alle elezioni regionali in Lombardia sempre per la lista Bunga Bunga avrebbe fatto figurare fra i firmatari anche persone malate e analfabete. Il suo difensore, all’epoca, definì la candidatura di Di Nunzio “una provocazione” e annunciò ricorso in appello.