[O.T.] Scosse di terremoto
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Riguardo Haiti, sciacallaggio e sbando totale (col dubbio che sia tutto organizzato a dovere)
Ci sono immagini forti, per avvertirvi...
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
grande paese gli USA che lasciano parlare una simile testa di CAZZO.nik978 ha scritto:ogni volta che c'e' un terremoto grosso di parla di sto cazzo di H.A.A.R.P..
http://www.youtube.com/watch?v=ecLwVgvv ... re=related
Questo signore può fare il degno compare di Vanna Marchi e Nasssimiento.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Non è stato un terremoto, ma la distruzione è stata comunque dolorosa per molte famiglie.
Frana Maierato, dopo le urla il silenzio, un paese in fuga
Dopo le urla per l’apocalisse della frana larga due chilometri scesa a valle come un’immensa colata lavica, è il silenzio a dominare Maierato. L’abitato, completamente evacuato, è diventato di colpo un paese fantasma, un non-luogo, spettrale e inquietante. Le case svuotate sono state affidate ai carabinieri dello squadrone Cacciatori che vigileranno contro lo sciacallaggio. Uomini, donne, anziani e bambini: gli oltre duemila abitanti del paese sono affidati alla Protezione civile, alla Croce Rossa e a gruppi di volontari. Molti sfollati hanno trovato alloggio nella Scuola di Polizia di Vibo, nel palazzetto dello sport, gli anziani in istituti. Ma è scattata anche una gara di solidarietà e accoglienza fra parenti e amici dei paesi vicini. Tutti i maieratesi, insomma, se ne sono andati, fino agli ultimi ritardatari che con buste, valigie, trolley, hanno portano via in serata le cose necessarie per affrontare un allontanamento che non si sa quanto dovrà durare. Lo sgombero ordinato dal sindaco, Sergio Rizzo, è stato attuato senza problemi ma l’allarme non è affatto cessato. Tutt’altro. Dopo la frana mostruosa dell’altro ieri, con le immagini sconvolgenti riprese dal video-reporter Raffaele Lo Giudice che hanno fatto il giro del mondo e spopolano su Youtube, c’è il timore che i movimenti franosi possano riprendere.
La Commissione grandi rischi e le forze dell’ordine stanno monitorando la situazione, insieme al prefetto di Vibo, Luisa Latella. Alla pioggia, che è iniziata a cadere da ieri mattina, si aggiunge un forte vento freddo. A scopo precauzionale è stato disposto lo svuotamento del lago dell’Angitola, il grande invaso artificiale che in parte si trova nel territorio di Maierato. Sotto il paese migliaia di tonnellate di terra argillosa coprono quella che fino due giorni fa era una vallata. Il costone staccatosi da una collina ha lambito decine di abitazioni ed è uno spettacolo impressionante. «Stavamo verificando – ricorda il sindaco Rizzo – una piccola frana che aveva ostruito una strada quando all’improvviso è venuto giù tutto. E’ stato spaventoso». In serata, il presidente della regione Calabria, Agazio Loiero ha presieduto una riunione straordinaria della Giunta per dichiarare lo stato di calamità e sollecitare al governo nazionale interventi immediati a favore delle popolazioni evacuate.
Lo stesso provvedimento è stato deciso in Sicilia dalla giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo, per affrontare le problematiche connesse alla grave emergenza idrogeologica del comune di San Fratello. Anche qui l’allarme rimane acuto. «La frana è lenta, ma in Sicilia la fragilità idrogeologica è diffusa» ha detto il vicecapo dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis. «Indubbiamente un film gia’ visto, ma questo indica – auspica l’esperto – che dobbiamo considerare l’intrinseca evoluzione della vulnerabilita’ del territorio, raccordandola con le esigenze abitative».
di Gianfranco Manfredi
Il Messaggero
Durante la Frana
Qualche minuto prima
http://www.youreporter.it/video_Frana_M ... _diretta_1
Poco dopo, immagini della Polizia Di Stato
http://www.youreporter.it/video_Quello_ ... la_frana_1
A forza di rompere il cazzo alla natura, lei ci ripaga con le nostre stesse armi, la morte.
Frana Maierato, dopo le urla il silenzio, un paese in fuga
Dopo le urla per l’apocalisse della frana larga due chilometri scesa a valle come un’immensa colata lavica, è il silenzio a dominare Maierato. L’abitato, completamente evacuato, è diventato di colpo un paese fantasma, un non-luogo, spettrale e inquietante. Le case svuotate sono state affidate ai carabinieri dello squadrone Cacciatori che vigileranno contro lo sciacallaggio. Uomini, donne, anziani e bambini: gli oltre duemila abitanti del paese sono affidati alla Protezione civile, alla Croce Rossa e a gruppi di volontari. Molti sfollati hanno trovato alloggio nella Scuola di Polizia di Vibo, nel palazzetto dello sport, gli anziani in istituti. Ma è scattata anche una gara di solidarietà e accoglienza fra parenti e amici dei paesi vicini. Tutti i maieratesi, insomma, se ne sono andati, fino agli ultimi ritardatari che con buste, valigie, trolley, hanno portano via in serata le cose necessarie per affrontare un allontanamento che non si sa quanto dovrà durare. Lo sgombero ordinato dal sindaco, Sergio Rizzo, è stato attuato senza problemi ma l’allarme non è affatto cessato. Tutt’altro. Dopo la frana mostruosa dell’altro ieri, con le immagini sconvolgenti riprese dal video-reporter Raffaele Lo Giudice che hanno fatto il giro del mondo e spopolano su Youtube, c’è il timore che i movimenti franosi possano riprendere.
La Commissione grandi rischi e le forze dell’ordine stanno monitorando la situazione, insieme al prefetto di Vibo, Luisa Latella. Alla pioggia, che è iniziata a cadere da ieri mattina, si aggiunge un forte vento freddo. A scopo precauzionale è stato disposto lo svuotamento del lago dell’Angitola, il grande invaso artificiale che in parte si trova nel territorio di Maierato. Sotto il paese migliaia di tonnellate di terra argillosa coprono quella che fino due giorni fa era una vallata. Il costone staccatosi da una collina ha lambito decine di abitazioni ed è uno spettacolo impressionante. «Stavamo verificando – ricorda il sindaco Rizzo – una piccola frana che aveva ostruito una strada quando all’improvviso è venuto giù tutto. E’ stato spaventoso». In serata, il presidente della regione Calabria, Agazio Loiero ha presieduto una riunione straordinaria della Giunta per dichiarare lo stato di calamità e sollecitare al governo nazionale interventi immediati a favore delle popolazioni evacuate.
Lo stesso provvedimento è stato deciso in Sicilia dalla giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo, per affrontare le problematiche connesse alla grave emergenza idrogeologica del comune di San Fratello. Anche qui l’allarme rimane acuto. «La frana è lenta, ma in Sicilia la fragilità idrogeologica è diffusa» ha detto il vicecapo dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis. «Indubbiamente un film gia’ visto, ma questo indica – auspica l’esperto – che dobbiamo considerare l’intrinseca evoluzione della vulnerabilita’ del territorio, raccordandola con le esigenze abitative».
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Il Messaggero
Durante la Frana
Qualche minuto prima
http://www.youreporter.it/video_Frana_M ... _diretta_1
Poco dopo, immagini della Polizia Di Stato
http://www.youreporter.it/video_Quello_ ... la_frana_1
A forza di rompere il cazzo alla natura, lei ci ripaga con le nostre stesse armi, la morte.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
super_super ha scritto:http://www.ilgiornale.it/esteri/terremo ... comments=1
terremoto di magnitudo 8.8 in cile
il 2012 si avvicina


il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
...ed inoltre ha prodotto uno tsunami.
Uno ha già colpito un arcipelago vicino.
Ora si attende l'arrivo all'isola di Pasqua ed alle Hawaii
...ma vuoi vedere che....
Uno ha già colpito un arcipelago vicino.
Ora si attende l'arrivo all'isola di Pasqua ed alle Hawaii
katmandu69 ha scritto: il 2012 si avvicina![]()
...ma vuoi vedere che....

- katmandu69
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Mr. G ha scritto:...ed inoltre ha prodotto uno tsunami.
Uno ha già colpito un arcipelago vicino.
Ora si attende l'arrivo all'isola di Pasqua ed alle Hawaii
katmandu69 ha scritto: il 2012 si avvicina![]()
...ma vuoi vedere che....
mah



il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
katmandu69 ha scritto:Mr. G ha scritto:...ed inoltre ha prodotto uno tsunami.
Uno ha già colpito un arcipelago vicino.
Ora si attende l'arrivo all'isola di Pasqua ed alle Hawaii
katmandu69 ha scritto: il 2012 si avvicina![]()
...ma vuoi vedere che....
mah...io intanto mi avvio verso l'himalaya cosi trovo posto sulle arche
![]()

Poche idee, ma confuse!
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
http://www.youtube.com/watch?v=MEogSTKCgBE
Re: [O.T.] Scosse di terremoto
comunque moltissimi edifici sono rimasti in piedi in cile..
per la grandeza del sisma le vittime sono comunque poche..senza contare che comunque (al solito) lo tsunami e' stato sottovalutato e le vittime vengono anche da li..
per la grandeza del sisma le vittime sono comunque poche..senza contare che comunque (al solito) lo tsunami e' stato sottovalutato e le vittime vengono anche da li..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
A l’Aquila non si ricostruisce più: un deserto che fa pagare bollette, rate dei mutui, l’abbonamento a Sky
Sta finendo la seconda estate dopo il terremoto che ha distrutto L’Aquila e i tanti paesi limitrofi. Da quel maledetto 6 aprile è passato quasi un anno e mezzo, un periodo in cui la ricostruzione, dopo i primi interventi per tamponare l’emergenza, avrebbe dovuto essere già avviata. E un altro inverno è alle porte.
Il giornalista dell’Espresso Maurizio Gatti, temutissimo dalla cricca del G8, ha deciso di tornare proprio nel capoluogo abruzzese per capire com’è la situazione, e il suo lungo reportage, consultabile anche nella versione online del settimanale, è un atto d’accusa contro immobilismo e ritardi. Di miracoli non v’è traccia e la parola transizione evoca i tristi ricordi del Belice, dove non è mai finita, o l’Irpinia cannibalizzata dalla Camorra. Gli esempi virtuosi del Friuli, o i più recenti di Umbria e Marche, sono lontani anni luce: ma lì si procedette a una ricostruzione quasi immediata.
A L’Aquila sono tornate le bollette e i mutui da pagare, ma non sono tornate le case, almeno non quelle nel centro dove, racconta il giornalista, tutto sembra fermo e abbandonato. Raccoglie testimonianze, Gatti, come quella di Nello Cozzolino, uno che prima del 6 aprile aveva un ristorante specializzato in piatti allo zafferano e ora fa il cuoco di un self service in una stazione di benzina. “”Il problema – racconta Cozzolino – non è solo la ricostruzione che non parte. Il problema di tutti i giorni sono le bollette, le rate che devi pagare per cose che non possiediamo più, in base a un reddito che non abbiamo più”.
Il cuoco spiega: ”Dicono che con il terremoto le banche avrebbero sospeso i mutui. Non è vero: io avevo rate di 800 euro al mese. Hanno sospeso la restituzione del capitale. Ma preteso gli interessi, 170 euro al mese, che ho continuato a pagare anche quando vivevamo in tenda. E da novembre ricomincio con il capitale”. Non finisce qui. Oltre al dolore ci sono le beffe, come quella ”dell’abbonamento a Sky. Sembra impossibile disdire il contratto e per due volte mi hanno chiesto gli arretrati. Da settembre a maggio mi sono poi arrivate sette bollette della luce con cui mi si chiedeva per ogni bolletta di pagare 720 euro, calcolati in base ai consumi precedenti del ristorante. Non c’era verso di fargliela capire che la corrente era stata staccata la mattina del 6 aprile. Alla fine ho detto: venite a piombare il contatore così vedete cosa mi è successo. Il guaio è che se non risolvi la questione non puoi aprire nuovi contratti. Alla fine mi hanno scontato sette bollette di conguaglio con segno meno”.
La questione è che 17 mesi dopo, in un modo o nell’altro, chi poteva è ripartito. Con grande fretta ha ricominciato Telecom. A fare cosa? Ad assegnare le utenze telefoniche sospese dopo il terremoto. Non a chi le aveva prima, ma a chi ne faceva richiesta. Risultato? Casa tua non esiste più, in un momento di nostalgia fai il tuo vecchio numero aspettando di trovarlo muto e invece ti risponde uno sconosciuto. Così Cozzolino a Gatti: “”È successo a molti. Anche a un nostro cugino. Voleva trasferire il suo numero di telefono nella casa provvisoria dove è stata trasferita la sua famiglia. Alla Telecom gli hanno detto che non era possibile perché quel numero non è più disponibile. L’hanno assegnato ad altri abbonati”.
Intanto, denunciano gli abitanti, i Map (moduli abitativi provvisori) fiore all’occhiello della ricostruzione lampo diretta da Bertolaso mostrano le prime crepe. Il giornalista dell’Espresso è impietoso: “I Map sono costati come chalet di montagna. A Sant’Eusanio Forconese hanno un soffitto alto, travi robuste. Ma quelli consegnati la scorsa primavera stanno perdendo l’intonaco. Oppure gli strati di isolante si sfogliano come pelle scottata. Le casette di Castelnuovo e Poggio Picenze, costruite per ultime e assegnate quattro mesi fa, sono già fragili. Il rischio è che perdano presto il nome avveniristico di Map inventato dalla Protezione civile e diventino semplicemente baracche”. “E queste non hanno ancora affrontato il primo inverno” aggiunge Stefania Pace, 42 anni, impiegata alle Poste, che vive in un modulo provvisorio a Poggio Picenze con il marito e due figli.
Le telecamere, insomma, sono andate via dall’Aquila, come se tutto fosse risolto e il terremoto fosse un ricordo vecchio e sbiadito. La verità, invece, sembra essere che la città non è ancora tornata. E non sembra neppure vicino ad esserlo.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... om-511832/
Sta finendo la seconda estate dopo il terremoto che ha distrutto L’Aquila e i tanti paesi limitrofi. Da quel maledetto 6 aprile è passato quasi un anno e mezzo, un periodo in cui la ricostruzione, dopo i primi interventi per tamponare l’emergenza, avrebbe dovuto essere già avviata. E un altro inverno è alle porte.
Il giornalista dell’Espresso Maurizio Gatti, temutissimo dalla cricca del G8, ha deciso di tornare proprio nel capoluogo abruzzese per capire com’è la situazione, e il suo lungo reportage, consultabile anche nella versione online del settimanale, è un atto d’accusa contro immobilismo e ritardi. Di miracoli non v’è traccia e la parola transizione evoca i tristi ricordi del Belice, dove non è mai finita, o l’Irpinia cannibalizzata dalla Camorra. Gli esempi virtuosi del Friuli, o i più recenti di Umbria e Marche, sono lontani anni luce: ma lì si procedette a una ricostruzione quasi immediata.
A L’Aquila sono tornate le bollette e i mutui da pagare, ma non sono tornate le case, almeno non quelle nel centro dove, racconta il giornalista, tutto sembra fermo e abbandonato. Raccoglie testimonianze, Gatti, come quella di Nello Cozzolino, uno che prima del 6 aprile aveva un ristorante specializzato in piatti allo zafferano e ora fa il cuoco di un self service in una stazione di benzina. “”Il problema – racconta Cozzolino – non è solo la ricostruzione che non parte. Il problema di tutti i giorni sono le bollette, le rate che devi pagare per cose che non possiediamo più, in base a un reddito che non abbiamo più”.
Il cuoco spiega: ”Dicono che con il terremoto le banche avrebbero sospeso i mutui. Non è vero: io avevo rate di 800 euro al mese. Hanno sospeso la restituzione del capitale. Ma preteso gli interessi, 170 euro al mese, che ho continuato a pagare anche quando vivevamo in tenda. E da novembre ricomincio con il capitale”. Non finisce qui. Oltre al dolore ci sono le beffe, come quella ”dell’abbonamento a Sky. Sembra impossibile disdire il contratto e per due volte mi hanno chiesto gli arretrati. Da settembre a maggio mi sono poi arrivate sette bollette della luce con cui mi si chiedeva per ogni bolletta di pagare 720 euro, calcolati in base ai consumi precedenti del ristorante. Non c’era verso di fargliela capire che la corrente era stata staccata la mattina del 6 aprile. Alla fine ho detto: venite a piombare il contatore così vedete cosa mi è successo. Il guaio è che se non risolvi la questione non puoi aprire nuovi contratti. Alla fine mi hanno scontato sette bollette di conguaglio con segno meno”.
La questione è che 17 mesi dopo, in un modo o nell’altro, chi poteva è ripartito. Con grande fretta ha ricominciato Telecom. A fare cosa? Ad assegnare le utenze telefoniche sospese dopo il terremoto. Non a chi le aveva prima, ma a chi ne faceva richiesta. Risultato? Casa tua non esiste più, in un momento di nostalgia fai il tuo vecchio numero aspettando di trovarlo muto e invece ti risponde uno sconosciuto. Così Cozzolino a Gatti: “”È successo a molti. Anche a un nostro cugino. Voleva trasferire il suo numero di telefono nella casa provvisoria dove è stata trasferita la sua famiglia. Alla Telecom gli hanno detto che non era possibile perché quel numero non è più disponibile. L’hanno assegnato ad altri abbonati”.
Intanto, denunciano gli abitanti, i Map (moduli abitativi provvisori) fiore all’occhiello della ricostruzione lampo diretta da Bertolaso mostrano le prime crepe. Il giornalista dell’Espresso è impietoso: “I Map sono costati come chalet di montagna. A Sant’Eusanio Forconese hanno un soffitto alto, travi robuste. Ma quelli consegnati la scorsa primavera stanno perdendo l’intonaco. Oppure gli strati di isolante si sfogliano come pelle scottata. Le casette di Castelnuovo e Poggio Picenze, costruite per ultime e assegnate quattro mesi fa, sono già fragili. Il rischio è che perdano presto il nome avveniristico di Map inventato dalla Protezione civile e diventino semplicemente baracche”. “E queste non hanno ancora affrontato il primo inverno” aggiunge Stefania Pace, 42 anni, impiegata alle Poste, che vive in un modulo provvisorio a Poggio Picenze con il marito e due figli.
Le telecamere, insomma, sono andate via dall’Aquila, come se tutto fosse risolto e il terremoto fosse un ricordo vecchio e sbiadito. La verità, invece, sembra essere che la città non è ancora tornata. E non sembra neppure vicino ad esserlo.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... om-511832/
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"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
E ci aggiungerei che non hanno fatto un cazzo per gli studenti all'Aquila. Meno male che non sono più studente, mi è bastato 1 anno di problemi vari... Se a L'Aquila non agevolano chi deve frequentare l'università, stanno freschi, chissà quando lo capiscono... Gli studenti erano il motore della città, e ora studenti non ce ne sono più, solo pendolari; chi veniva da più lontano si è trasferito...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
fabrizio gattiEl Diablo ha scritto:A l’Aquila non si ricostruisce più: un deserto che fa pagare bollette, rate dei mutui, l’abbonamento a Sky
Il giornalista dell’Espresso Maurizio Gatti, temutissimo dalla cricca del G8, ha deciso di tornare proprio nel capoluogo abruzzese per capire com’è la situazione, e il suo lungo reportage, consultabile anche nella versione online del settimanale, è un atto d’accusa contro immobilismo e ritardi.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... om-511832/

"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
Sei tu? 

"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto
no. per la precisione.El Diablo ha scritto:Sei tu?

"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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