A parte che ormai in quasi tutta l'America, questi integralisti cristiani stanno portando un'aria di Medioevo in tutti i settori della vita sociale USA, la cosa curiosa è che la Sony è da tutte e due le parti: da una parte la Corporation (che ha affati nell'informatica) e la Sony Music (una delle più grosse major musicali).La paura della diffusione di pirateria e pornografia online ha spinto Hollywood ad unire le proprie forza con vari gruppi religiosi. Questi ultimi avevano da sempre mostrato poca simpatia per Hollywood e l'industria musicale lamentandosi di ogni cosa da una canzone rap troppo spinta al seno nudo di Janet Jackson al Super Bowl.
Tuttavia sembra essere arrivato il tempo di seppellire l'ascia di guerra e allearsi contro il p2p nel caso Grokster.
I servizi di file sharing rendono la pornografia facilmente accessibile ai minori, sostengono i gruppi conservatori. Mentre per Hollywood il p2p è la causa della diminuzione delle vendite.
Ed è così che si crea un'alleanza impossibile.
Dal canto loro le compagnie di file sharing hanno trovato altri alleati nelle librerie che sono preoccupate che controlli più severi sul copyright potrebbero ledere la libertà di espressione.
La prima udienza del caso Grokster presso la corte Suprema è ormai alle porte, ed è fissata per il 29 Marzo.
Sono in gioco miliardi di dollari e ci sono importanti allenze da entrambe le parti. L'associazione delle industria dell' elettronica di consumo che rappresenta fino a 1700 compagnie diverse compresa Sony Corp., Intel Corp., TiVo Inc., sta scrivendo una relazione di supporto a Grokster e StreamCast.
Queste aziende temono che una decisione a sfavore delle reti di file sharing li renderebbe soggette a processi e condanne qualora sviluppassero dispositivi e tecnologie non approvate dall'industria dell'intrattenimento.
Fonte http://www.ohio.com/ ripreso da http://www.p2pforum.it
Tutto tempo sprecato, sia perchè Grokster fa schifo come software (ed è poco utilizzato) sia perchè indietro non si torna
