Iran:ladro arrestato per immoralità
Fermato perchè vestito da donna
Un giovane iraniano di 25 anni si travestiva da donna per derubare gli ignari automobilisti che si offrivano di dargli un passaggio. Il ladro è stato scoperto e arrestato, peró, solo quando la polizia lo ha fermato per non aver rispettato le rigide regole di vestiario imposte alle donne dalla religione islamica.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Etermat, Moussa, questo il nome del giovane rapinatore, indossava una vistosa parrucca che usciva dal foulard, obbligatorio per tutte le donne islamiche in Iran, e utilizzava un trucco pesante e provocante per attirare i giovani automobilisti. Si posizionava al lato di una strada del sobborgo di Chitar, in attesa che qualcuno gli proponesse un passaggio, come accade di frequente in Iran alle ragazze abbigliate in modo appariscente. Una volta salito in macchina Moussa rivelava la sua vera identità , minacciando di spruzzare negli occhi degli automobilisti uno spray irritante, e si faceva consegnare il denaro e gli oggetti di valore.
Il ragazzo ha, peró, così attirato anche l'attenzione di una pattuglia della polizia locale, che lo ha prelevato con l'accusa di avere un vestiario non adeguato alle usanze iraniane in fatto di abbigliamento femminile.
Durante l'interrogatorio alla stazione di polizia, peró, il "comportamento sospetto" del giovane ha fatto scoprire agli agenti che lo interrogavano che si trovavano di fronte ad un uomo, e non ad una ragazza abbigliata in maniera sconveniente.
Il giovane avrebbe confessato agli agenti di aver messo in atto già tre colpi ad altrettanti ignari automobilisti.
(O.T.)Iran:Ladro arrestato per immoralita'
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(O.T.)Iran:Ladro arrestato per immoralita'
Chi caga sotto 'a neve, pure si fa 'a buca e poi 'a copre, quando 'a neve se scioje 'a mmerda vie' sempre fori.
In versione audio special thanks to Nik978:
http://www.hokutoaudioteca.it/film_nut_1i/delitto%20a%20porta%20romana/caga.wav
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Iran, banditi look all'occidentale
Pesanti sanzioni per chi sgarra
Niente abbigliamento occidentale nè tantomeno pizzetti e braccialetti che fanno tanto moda. La Federcalcio iraniana invierà ai club di massima serie una circolare con i dettagli relativi al look consentito per i calciatori. Chi non rispetterà le direttive rischia la squalifica in campionato e in nazionale per offesa alla cultura islamica. Il provvedimento è stato preso per evitare un'influenza negativa sugli spettatori.
I cloni iraniani di David Beckham devono mettersi il cuore in pace. Con la presidenza dell'ultra-conservatore Mahmoud Ahmadinejad il regolamento anti-occidentale verrà sicuramente applicato con maggiore severità rispetto al passato. Ai giocatori viene anche richiesto di non indossare pantaloni attillati o magliette con marchi di aziende occidentali dopo le partite, nonostante l'Iran abbia recentemente firmato un contratto con la Puma, che vestirà i vari team nazionali. Questo perchè i calciatori devono essere un esempio per i giovani che seguono il calcio con grande interesse e non devono mancare di rispetto alla cultura islamica che domina il paese mediorientale.
Un sicuro passo indietro per un paese che ha sempre lottato contro la modernizzazione e l'occidentalizzazione, ma che negli ultimi tempi aveva fatto un passo avanti in tale direzione. Ad aprile ad un numero limitato di donne iraniane era stato permesso, per la prima volta, di assistere ad una partita. Un gruppo di circa 15 fra allenatrici, arbitri e giocatrici avevano ricevuto il permesso di recarsi allo stadio in una tribuna separata dagli uomini. Nell'ottobre del 2004 si era addirittura arrivati a giocare una gara tutta al femminile: allo stadio Takhti, nella zona est di Teheran, per la prima volta una partita di donne era stata giocata all'aperto e in divisa da gioco, ovvero, pantaloncini e maglietta. L'incontro era peró aperto soltanto ad un pubblico femminile, in quanto la legge islamica in vigore in Iran proibisce alle donne di mostrare agli uomini altre zone del corpo che non siano viso e mani. Ora, con il nuovo governo, l'Iran si guarda indietro e tutela la tradizione islamica sulla quale si fonda l'intero paesee.
Pesanti sanzioni per chi sgarra
Niente abbigliamento occidentale nè tantomeno pizzetti e braccialetti che fanno tanto moda. La Federcalcio iraniana invierà ai club di massima serie una circolare con i dettagli relativi al look consentito per i calciatori. Chi non rispetterà le direttive rischia la squalifica in campionato e in nazionale per offesa alla cultura islamica. Il provvedimento è stato preso per evitare un'influenza negativa sugli spettatori.
I cloni iraniani di David Beckham devono mettersi il cuore in pace. Con la presidenza dell'ultra-conservatore Mahmoud Ahmadinejad il regolamento anti-occidentale verrà sicuramente applicato con maggiore severità rispetto al passato. Ai giocatori viene anche richiesto di non indossare pantaloni attillati o magliette con marchi di aziende occidentali dopo le partite, nonostante l'Iran abbia recentemente firmato un contratto con la Puma, che vestirà i vari team nazionali. Questo perchè i calciatori devono essere un esempio per i giovani che seguono il calcio con grande interesse e non devono mancare di rispetto alla cultura islamica che domina il paese mediorientale.
Un sicuro passo indietro per un paese che ha sempre lottato contro la modernizzazione e l'occidentalizzazione, ma che negli ultimi tempi aveva fatto un passo avanti in tale direzione. Ad aprile ad un numero limitato di donne iraniane era stato permesso, per la prima volta, di assistere ad una partita. Un gruppo di circa 15 fra allenatrici, arbitri e giocatrici avevano ricevuto il permesso di recarsi allo stadio in una tribuna separata dagli uomini. Nell'ottobre del 2004 si era addirittura arrivati a giocare una gara tutta al femminile: allo stadio Takhti, nella zona est di Teheran, per la prima volta una partita di donne era stata giocata all'aperto e in divisa da gioco, ovvero, pantaloncini e maglietta. L'incontro era peró aperto soltanto ad un pubblico femminile, in quanto la legge islamica in vigore in Iran proibisce alle donne di mostrare agli uomini altre zone del corpo che non siano viso e mani. Ora, con il nuovo governo, l'Iran si guarda indietro e tutela la tradizione islamica sulla quale si fonda l'intero paesee.
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