è solo una proiezione basata sul fatto che le aziende hanno licenziato come matte durante l'inverno e adesso, con l'euro debole, qualche ordine inizia ad arrivare.
ma peggiorerà
e peggiorerà ancora
dopo aver messo al muro la grecia sono già passati a portogallo e spagna, e già iniziano a parlare delle banche italiane.è solo questione di tempo prima che il rating italiano passi da a+ a bbb-, e i tassi d'interesse per i btp a 10 anni salgano dagli attuali 4 % a 8-10-12.
a quel punto non ci saranno piani, prestiti o altro, sarà il default del debito sovrano.
milioni di famiglie vedranno i loro risparmi gettati nel cesso, chi ha debiti verrà strangolato per tenersi una casa o un macchina.
inizieranno con il tagliare la spesa pubblica, a vendere ogni minima partecipazione statale, a tagliare stipendi e pensioni, le vendite di prodotti e servizi continueranno a calare, fino a quando arriveremo al default di quasi tutti i debiti sovrani europei per eccessivo calo dei pil
a quel punto pensioni e stipendi pubblici saranno un ricordo, e la minore richiesta interna spingerà le aziende a licenziare ancora, fino a far arrivare la disoccupazione al 30-35 % . la stessa distribuzione di beni di prima necessità diventerà difficile, perchè reperire cibo sul mercato internazionale ci sarà impossibile per i costi ormai proibitivi per le nostre tasche vuote.una volta esaurite le scorte interne finiremo per consumare le riserve contenute in cantine e sgabuzzini, fino ad arrivare a mangiare le erbacce trovate nei campi.i casi di malnutrizione saranno all'ordine de giorno, e diventeranno comuni malattie che si credevano debellate per sempre, vista la cancellazione dei più comuni servizi di assistenza medica.
ma a quel punto l'ordine pubblico sarà un pallido ricordo, e al posto di un paese fiorente ci sarà una landa desolata scossa da disordini e spopolata e percorsa da fantasmi tenuti in piedi da un'economia di sussistenza.
ovvio, questa è una visione un tantino pessimista,
