Mi sto leggendo questo topic dall'inizio... e parto con il racconto della mia maturità
Anno 2002, liceo scientifico.
Parto da 17 punti, incazzato per non avere avuto il massimo dei voti in mate, mio cavallo di battaglia.
Consapevole dell'inutilità del voto e della necessità di un vero e proprio miracolo per arrivare al 100, me ne sbatto abbastanza.
Tempo dedicato allo studio pre esame: 40% studio, 60% tesina in formato multimediale.
Argomento della tesina: antinomia e paradosso (Fisica: natura corpuscolare o ondulatoria della luce? Italiano: Pirandello; Arte: Magritte ed Escher; Mate: non ricordo

).
Arrivo al tema con la stessa voglia con cui potrei andare a vedere l'opera in 14 atti "Lo sfrangimaroni". Iniziato il tema, viene estratta la lettera e si sente un "Ma porca puttana!" soffocato. Ero io che mi ero reso conto che sarei passato per ultimo, in una data che avrei potuto definire come "mai".
Leggo le tracce dei temi e mi fanno tutte cagare.
Alla fine, come sempre, scelgo l'analisi del testo... è una poesia di Quasimodo, che non abbiamo fatto nel programma, ma leggendola e contestualizzando col periodo storico si dovrebbe cavare qualcosa di decente.
Seconda prova: quella veramente importante... L'unico obiettivo della matura era prendere 15 di mate. Leggo le tracce e ho la sensazione di non capirci una fava, ma a poco a poco mi rendo conto che una cosa è fattibile, una pure... forse anche quell'altra, poi quell'esercizio dovrei saperlo fare. Unico momento di panico quando la profia di mate esce dall'aula dove si era chiusa a svolgere gli esercizi dicendo: "Non fate assolutamente il secondo problema". Quale stavo facendo? Sì, proprio quello.
Terza prova abbastanza ridicola, con quella di scienze che ci suggerisce le risposte alle sue domande.
Arriva il giorno dei risultati... Apro la busta e rimango sorpreso: tema 15 (mai preso più di 7 in cinque anni di liceo), mate 15 ('ntuculo alla profia che sconsigliava di fare quell'esercizio) e terza prova 13.
Mi accorgo con piacere che le compagne spocchiose che sono arrivate a medie altissime leccando il culo ai prof e studiando a memoria hanno fallito miseramente la seconda prova. Dimostrazione che non hanno mai capito una sega.
Mi accorgo con dispiacere che la matematica mi consente ancora di puntare al 100: tanto so che non me lo daranno mai...
Dopo un secolo arriva il momento dell'orale: si parte e le animazioni strafighe della tesina multimediale non girano sul PC del paleolitico della scuola... molto bene! Scopro che il mio azzardo di studiare solo gli aromenti collegati alla mia tesina ha funzionato: mi vengono chiesti esattamente quelli.
Unico passo falso, mate... mi viene chiesto un argomento fuori programma che dovevo inserire in tesina ma che poi avevo tagliato per motivi di spazio.
Come volevasi dimostrare, voto finale 98... "suo figlio potrebbe fare di più, ma non si applica".