[O.T.] The next U.S.A. President

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Barack Obama
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1696 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:più o meno blif ;-)

mi pare straevidente che l'imperialismo culturale yankee marcia a doppia velocità quando c'è un obama o un kennedy no?

senza contare la filosofia del nemico esterno cardine del pensiero neocon e che ci vede esclusi dalla lista ( sostanzialmente perché noi euros non siamo pericolosi e non abbiamo velleità planetarie )

fa comodo avere un grosso pittbull che ringhia contro tutti gli altri no?
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balkan wolf
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1697 Messaggio da balkan wolf »

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dostum
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1698 Messaggio da dostum »

Indonesia: rimossa a Giacarta statua di Obama bambino

Giacarta, 15 feb. (Adnkronos/Dpa) - Le proteste di piazza hanno indotto le autorita' indonesiane a rimuovere la statua che raffigurava Barack Obama a 10 anni, eretta il mese scorso in un parco del centro di Giacarta, vicino alla scuola elementare frequentata dall'attuale presidente degli Stati Uniti. La statua di bronzo era stata al centro di numerose critiche da parte degli indonesiani secondo i quali e' opportuno esporre pubblicamente solo effigie di eroi nazionali. La statua era stata commissionata dalla Fondazione Friends of Obama, e doveva servire nelle intenzioni dei suoi promotori come fonte di ipsirazione per i bambini indonesiani, incoraggiandoli a coltivare i propri sogni. Il presidente della Ong, Ron Muller ha assistito alla rimozione del monumento alto 110 centrimenti. La statua e' stata ricollocata nella scuola elementare Menteng 1 frequentata da Obama tra il 1967 ed il 1971 tra i 6 ed i 10 anni. Il mese scorso oltre 55mila persone avevano chiesto su Facebook la rimozione della statua. Non erano mancate minacce di atti di vandalismo ai danni del monumento. Obama e' atteso in Indonesia il mese prossimo.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1699 Messaggio da Blif »

Ma dai... era un pensierino così sobrio e delicato. :DDD
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1700 Messaggio da dostum »

Premio NOBEL PER LA PACE ETERNA

Usa, armi nella base di Diego Garcia per attaccare l'Iran
postato 28 min fa da PEACE REPORTER
Si tratterebbe di ordigni "bunker-buster" in partenza dalla California verso l'isola dell'Oceano Indiano - Centinaia di bombe statunitensi "bunker-buster" sarebbero state inviate dalla California all'isola britannica di Diego Garcia nell'Oceano Indiano in previsione di un eventuale attacco all'Iran. Secondo l'Herald Scotland, il governo Usa avrebbe sottoscritto un accordo a gennaio per trasportare nell'isola dieci containers carichi di ordigni ad alta penetrazione, in grado di colpire obiettivi in profondità. L'isola Diego Garcia è possedimento britannico, ma dal 1971 è utilizzata come base militare dagli Usa. Alla Superior Maritime Services, società di navigazione della Florida, saranno pagati 700mila dollari per il trasporto del materiale. Secondo Dan Plesch, direttore del Centre for International Studies and Diplomacy di Londra, i bombardieri Usa sarebbero così in grado di distruggere 10mila obiettivi iraniani nel giro di poche ore. Altri osservatori britannici ritengono che gli Usa e il Foreign Office di Londra dovrebbero chiarire le reali intenzioni nell'utilizzo della base al largo dell'India, dalla quale erano già partiti bombardieri Usa verso l'Iraq nel 1991 e nel 2003. Il dipartimento della Difesa di Washington non ha commentato la notizia.

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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1701 Messaggio da dostum »

Disattesa ennesima promessa elettorale

Petrolio. Obama vira a destra,revoca bando su trivellazioni coste

New York, 31 mar. Via libera alle trivellazioni petrolifere offshore su gran parte della costa americana: cancellando un bando che durava da decenni, il preidente americano Barack Obama oggi ha fatto un favore alle compagnie petrolifere, ma ha anche 'soffiato' ai repubblicani uno dei loro cavalli di battaglia in vista del voto legislativo di metà mandato, a novembre. Lo slogan "Drill baby drill" ("trivella, baby, trivella") è uno dei cori preferiti nei comizi repubblicani, coniato ai tempi di Sarah Palin, l'ex candidata alla vice presidenza e la beniamina della destra del petrolio. "Per sostenere la crescita economica e creare posti di lavoro - ha detto Obama - dobbiamo sfruttare le risorse naturali che abbiamo e investire nel settore delle energie rinnovabili". Ma l'annuncio di Obama - che elimina il bando alle esplorazioni petrolifere su gran parte della costa orientale, dal Delaware alla Florida, nel Golfo del Messico e in alcune parti dell'Alaska - è a doppio taglio. Il presidente ha in mente una nuova politica energetica che include anche misure a sostegno dei biocarburanti e contro l'effetto serra. La strada, in particolare sul nodo dei limiti alle emissioni di gas serra, è in salita per Obama, che deve trovare alleati tra i repubblicani. Anche perché difficilmente la partita dell'ambiente potrà essere chiusa entro novembre e il presidente democratico potrebbe trovarsi a governare con una Camera a maggioranza repubblicana dopo le politiche. Obama si espone tuttavia alla rabbia degli ambientalisti che lo hanno immediatamente accusato di rompere una promessa fatta in campagna elettorale.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1702 Messaggio da Capitanvideo »

Ospedali Usa, la svolta di Obama

"Riconoscere i compagni dei gay"
Avranno il diritto di visita e di prendere le decisioni per il paziente

WASHINGTON

Barack Obama ha ordinato agli ospedali americani di riconoscere i diritti delle coppie gay, permettendo al paziente di indicare il proprio partner come la persona che ha il diritto di visita e che dovrà prendere decisioni sulla sua salute. Con un ordine esecutivo il presidente americano ha così stabilito che il dipartimento della Sanità dovrà in questo modo proibire ogni discriminazione dei gay negli ospedali che ricevono sovvenzioni federali dove ora le coppie omosessuali avranno gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Le organizzazioni per i diritti dei gay, che da tempo lavoravano per ottenere questa misura, hanno esultato per l’ordine esecutivo di Obama che metterà fine alla pratica adottata dagli ospedali di impedire a chi non ha una relazione di parentela ufficiale con il malato di andarlo a trovare in caso di gravi patologie o di prendere decisioni in caso di pericolo di vita. «La discriminazione tocca ogni aspetto della vita delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e transgender, anche nei momenti di dolore e malattia, quando noi abbiamo maggiormente bisogno di avere chi ci ama accanto» ha dichiarato Joe Solomense, presidente di Human Rights Campaign.

«Ogni giorno, in tutta l’America, a pazienti viene negata la cura dei loro cari - si legge nell’ordine esecutivo di Obama - ai gay e le lesbiche americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita, vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado di farlo». Come è suo solito, Obama ha voluto legare la sua decisione ad una «vera storia americana» telefonando a Janice Langbehn, una donna della Florida che non ha potuto stare accanto, insieme ad i loro figli, fino alla fine alla compagna Lisa Pond, con cui aveva vissuto 18 anni, morta nel febbraio 2007 per aneurisma cerebrale. «Sono anni che ripeto che tenere la mano a qualcuno che sta morendo non è un diritto dei gay ma un diritto umano, ed ora il presidente mi chiama e mi dice che è d’accordo con me, è una cosa soprendente» ha dichiarato la donna dopo la conversazione con Obama.

L’ordine esecutivo rappresenta, sottolinea oggi la stampa americana, il più significativo intervento fatto finora dall’amministrazione Obama in difesa dei diritti della comunità gay che è stata una forte sostenitrice della sua elezione. Soprattutto perchè è destinato a presentare dei risultati immediati, dopo che molti leader gay hanno criticato il fatto che finora il presidente era stato troppo lento a mantenere le sue promesse. Come nel caso dell’apertura dell’Esercito ai gay che, dopo l’annuncio ufficiale da parte dei vertici delle Forze armate di rifiutare la politica del «don’t ask, don’t tell», che impone di non domandare ma neanche dichiarare le proprie scelte sessuali, prevede tempi lunghi di effettiva realizzazione. Durissime, naturalmente, sul fronte opposto le critiche alla decisione di Obama che «mina la stessa definizione di matrimonio», ha dichiarato Peter Sprigg, analista del Family Reaserach Council, think tank conservatore concentrato sui ’values’ cari dalla destra cristiana. Uno degli argomenti principali infatti dei sostenitori dei matrimoni gay è che il riconoscimento di queste unioni avrebbe dato ai gay la possibilità di assistere il proprio partner in ospedale.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1703 Messaggio da dostum »

Obama è diventato una bambola ed è nudo!
pubblicato il 26 aprile 2010.home L’idolatria per il presidente degli Stati Uniti, che unisce carisma spirituale e fisico, non ha più confini, e dopo il Nobel per la Pace ecco che Barack Obama conquista un altro traguardo invidiabile: per soli 55 dollari è possibile acquistare una bambola con le sue fattezze, piena di muscoli e snodatissima, fornita di due paia di mani e due teste con espressioni differenti: unico particolare mancante, i vestiti.

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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1704 Messaggio da Blif »

dostum ha scritto:Disattesa ennesima promessa elettorale

Petrolio. Obama vira a destra,revoca bando su trivellazioni coste
Con quel che sta succedendo in Lousiana, mi chiedo se non si stiano facendo venire qualche dubbio in proposito...
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President

#1705 Messaggio da dostum »

Blif ha scritto:
dostum ha scritto:Disattesa ennesima promessa elettorale

Petrolio. Obama vira a destra,revoca bando su trivellazioni coste
Con quel che sta succedendo in Lousiana, mi chiedo se non si stiano facendo venire qualche dubbio in proposito...
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#1706 Messaggio da balkan wolf »

http://www.youtube.com/watch?v=tAkZ_4OuAZg

lo zio eddy lucidissimo su obamba

"obama non è un fenomeno di essere negro" :-)
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#1707 Messaggio da dostum »

OBBAMAFOTTE

Drudge Report: Obama tradì Michelle
e la scappatella era già nota nel 2008Il sito che divenne famoso per le rivelazioni su Clinton e Monica Lewinsky rilancia la notizia pubblicata dal settimanale scandalistico National Enquirer secondo cui il presidente Usa avrebbe avuto una relazione con una sua collaboratrice nel 2004


WASHINGTON - Lei si chiama Vera Baker e nessuno si sarebbe interessato alla relazione che ha avuto sei anni fa con un uomo sposato se il partner in questione non si chiamasse Barack Obama. All'epoca dei fatti lui era candidato al Senato, lei era il direttore finanziario della sua campagna elettorale. A rivelare la scappatella, avvenuta nel 2004, è stato qualche giorno fa il National Enquirer, ma la stampa Usa non ha ripreso il pettegolezzo del settimanale scandalistico. A tornare sull'argomento è Drudge Report, il sito vicino ai repubblicani che fu lanciato e divenne famoso in tutto il mondo per un'altra storia di scappatelle presidenziali, che poi divenne il Sexgate e portò all'impeachment di Bill Clinton.

A sostegno di quanto scritto dal National Enquirer, cioè delle voci che da tempo circolerebbero a Washington sulla relazione che Obama ebbe con la sua collaboratrice, Matt Drudge cita un articolo dell'ottobre del 2008 del britannico Daily Mail in cui il tabloid scriveva come già allora si "sussurrasse di una giovane e attraente donna afroamericana che nel 2004 aveva lavorato nella squadra di Obama".

Il tabloid, che a onor del vero bollava come false queste voci, non mancava di raccontare anche di un intervento di Michelle che, accortasi della pericolosa amicizia tra Vera e il marito, avrebbe ottenuto non solo il suo allontamento dalla campagna ma anche il suo "esilio" ai Caraibi, dove in effetti l'esperta di analisi economica e studi afroamericani ha fondato una sua compagnia, la Cape Caribbean. Mancava un mese alle elezioni che Obama ha poi stravinto, e gli avversari dell'allora candidato alla Casa Bianca cercavano in tutti i modi di ottenere prove a sostegno di queste voci che - scriveva ancora il tabloid britannico - sarebbe nato in ambienti considerati vicini ai democratici.

Il National Enquirer è un tabloid da supermercato, solito a "rivelazioni" tanto clamorose quanto infondate. Ma due anni fa si è conquistato addirittura una nomination al Pulitzer per essere stato il primo a rivelare lo scandalo che ha travolto la carriera politica di John Edwards, l'ex candidato alle primarie democratiche. Sposato con Elisabeth e padre di 5 figli (uno è morto), dopo lo scoop scandalistico Edwards fu costretto a confessare di aver avuto una figlia con una sua collaboratrice, Rielle Hunter, mentre la moglie lottava contro il cancro.

A sostegno delle sue rivelazioni l'Enquirer indica come testimone chiave della relazione di Vera Baker con Obama un autista di limousine che avrebbe trasportato la donna dalla sua abitazione di Washington a un albergo della capitale, nella quale non aveva prenotato alcuna stanza me dove si sarebbe fermata per cambiarsi d'abito. Da lì sarebbero andati a prendere Obama all'aeroporto, per una serie di incontri destinati alla raccolta di fondi elettorali. Alle 22.30 i due sarebbero ritornati in albergo dove - secondo quanto riporterebbe l'autista - sarebbero entrati insieme per trascorrervi la notte. Secondo fonti del tabloid esisterebbe persino un filmato delle telecamere di sorveglianza in grado di provare la presenza contemporanea dei due nell'hotel, pur senza specificare quando esattamente sarebbe avvenuto l'incontro. Ma questi sono dettagli di poca importanza per Drudge Report.

Del resto anche l'Enquirer scrive che c'è chi ora è disposto a pagare un milione di dollari per le prove che possano incastrare Obama. E anche qui c'è una preoccupante assonanza con quanto è successo a Clinton, dal momento che negli anni 90 il miliardario ed editore ultraconservatore Richard Mellon Scaife spese oltre due milioni di dollari per finanziare il cosiddetto Arkansas project, un'inchiesta tesa a scavare nel passato del presidente Clinton per trovare un scandalo che lo inchiodasse, arrivando a scoprire la relazione con Monica Lewinsky.

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#1708 Messaggio da Barabino »

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2) dopo cena non è mai stupro.
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4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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#1709 Messaggio da Capitanvideo »

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#1710 Messaggio da nik978 »

dostum ha scritto:OBBAMAFOTTE

Drudge Report: Obama tradì Michelle
e la scappatella era già nota nel 2008Il sito che divenne famoso per le rivelazioni su Clinton e Monica Lewinsky rilancia la notizia pubblicata dal settimanale scandalistico National Enquirer secondo cui il presidente Usa avrebbe avuto una relazione con una sua collaboratrice nel 2004


WASHINGTON - Lei si chiama Vera Baker e nessuno si sarebbe interessato alla relazione che ha avuto sei anni fa con un uomo sposato se il partner in questione non si chiamasse Barack Obama. All'epoca dei fatti lui era candidato al Senato, lei era il direttore finanziario della sua campagna elettorale. A rivelare la scappatella, avvenuta nel 2004, è stato qualche giorno fa il National Enquirer, ma la stampa Usa non ha ripreso il pettegolezzo del settimanale scandalistico. A tornare sull'argomento è Drudge Report, il sito vicino ai repubblicani che fu lanciato e divenne famoso in tutto il mondo per un'altra storia di scappatelle presidenziali, che poi divenne il Sexgate e portò all'impeachment di Bill Clinton.

A sostegno di quanto scritto dal National Enquirer, cioè delle voci che da tempo circolerebbero a Washington sulla relazione che Obama ebbe con la sua collaboratrice, Matt Drudge cita un articolo dell'ottobre del 2008 del britannico Daily Mail in cui il tabloid scriveva come già allora si "sussurrasse di una giovane e attraente donna afroamericana che nel 2004 aveva lavorato nella squadra di Obama".

Il tabloid, che a onor del vero bollava come false queste voci, non mancava di raccontare anche di un intervento di Michelle che, accortasi della pericolosa amicizia tra Vera e il marito, avrebbe ottenuto non solo il suo allontamento dalla campagna ma anche il suo "esilio" ai Caraibi, dove in effetti l'esperta di analisi economica e studi afroamericani ha fondato una sua compagnia, la Cape Caribbean. Mancava un mese alle elezioni che Obama ha poi stravinto, e gli avversari dell'allora candidato alla Casa Bianca cercavano in tutti i modi di ottenere prove a sostegno di queste voci che - scriveva ancora il tabloid britannico - sarebbe nato in ambienti considerati vicini ai democratici.

Il National Enquirer è un tabloid da supermercato, solito a "rivelazioni" tanto clamorose quanto infondate. Ma due anni fa si è conquistato addirittura una nomination al Pulitzer per essere stato il primo a rivelare lo scandalo che ha travolto la carriera politica di John Edwards, l'ex candidato alle primarie democratiche. Sposato con Elisabeth e padre di 5 figli (uno è morto), dopo lo scoop scandalistico Edwards fu costretto a confessare di aver avuto una figlia con una sua collaboratrice, Rielle Hunter, mentre la moglie lottava contro il cancro.

A sostegno delle sue rivelazioni l'Enquirer indica come testimone chiave della relazione di Vera Baker con Obama un autista di limousine che avrebbe trasportato la donna dalla sua abitazione di Washington a un albergo della capitale, nella quale non aveva prenotato alcuna stanza me dove si sarebbe fermata per cambiarsi d'abito. Da lì sarebbero andati a prendere Obama all'aeroporto, per una serie di incontri destinati alla raccolta di fondi elettorali. Alle 22.30 i due sarebbero ritornati in albergo dove - secondo quanto riporterebbe l'autista - sarebbero entrati insieme per trascorrervi la notte. Secondo fonti del tabloid esisterebbe persino un filmato delle telecamere di sorveglianza in grado di provare la presenza contemporanea dei due nell'hotel, pur senza specificare quando esattamente sarebbe avvenuto l'incontro. Ma questi sono dettagli di poca importanza per Drudge Report.

Del resto anche l'Enquirer scrive che c'è chi ora è disposto a pagare un milione di dollari per le prove che possano incastrare Obama. E anche qui c'è una preoccupante assonanza con quanto è successo a Clinton, dal momento che negli anni 90 il miliardario ed editore ultraconservatore Richard Mellon Scaife spese oltre due milioni di dollari per finanziare il cosiddetto Arkansas project, un'inchiesta tesa a scavare nel passato del presidente Clinton per trovare un scandalo che lo inchiodasse, arrivando a scoprire la relazione con Monica Lewinsky.

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ma che tette ha questa?
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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