Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

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Tasman
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17341 Messaggio da Tasman »

Questa foto volevo postarla nel topic di riferimento,invece la posto qui dove c'è un gran numero di gente a cui posso dedicarla.

:-)

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gi.kappa.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17342 Messaggio da gi.kappa. »

Drogato_ di_porno ha scritto:
manigliasferica ha scritto:sono tanti mi sembra che ci prendano per il culo sia a dx che a sx che sopra che sotto.
è una guerra persa, non se ne uscirà mai, l'unica soluzione è la morte.
no, l'unica soluzione è l'onesta INTELLETTUALE. I grillini si sono dimenticati di aggiungere questa parola. senza la prima non esiste la seconda.
Drugà se permetti, quella delle vacanze in Kenya è 'na mezza cazzata. Non stiamo parlando di tour ottocenteschi, che all'epoca potevano permetterseli solo Goethe e 4-5 altre famiglie in tutta Europa.
Oggi chiunque può spostarsi nel mondo con veramente pochi spicci, a maggior ragione in quei paesi con il cambio favorevole.
Anch'io sventuratello posso dividere una casa in multiproprietà in Egitto con altre 30 persone e poi raccontare in giro di fare vacanze a quattro zeri lì. Solo per questo sono un ricco spregiudicato?
Andare in Kenya non vuol dire essere incoerente e non vuol dire niente, perché teoricamene Grillo nel ristorante di lusso a 100 metri da casa potrebbe spendere un patrimonio senza che nessuno lo veda.
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Salieri D'Amato
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17343 Messaggio da Salieri D'Amato »

4 piazzisti più uno: Geisha, Cicciuzzo, Walter, Maniglia più Australiano guest star delle ultime puntate. Il pubblico in studio saltuariamente può intervenire.

Trasmissione:quale è il migliore amaro del mondo?

Consiglio il Cynar, gli altri li ho provati tutti ma nessuno mi ha fatto digerire!
L'amaro del Capo è il peggio del peggio, non lo berrò mai!
Ho fatto una scelta razionale, una comparazione organica e indipendente dai gusti personali e ho stabilito di mia sponte che il meglio è senz'altro il Cynar.
Dopo aver assaggiato Fernet e Ramazzotti, sebbene personalmente preferisca altri liquori come la Vecchia Romagna etichetta nera, direi che il Cynar al momento è preferibile.
Ramazzotti senza dubbio, qualche pecca organolettica, ma senz'altro il migliore. Poi ha cambiato bottiglia e non capisco come possa non piacere, è così accattivante nella nuova veste!

Nell'appassionante discussione interviene DDP: gli amari fanno tutti schifo, in realtà non ti fanno digerire, ma devi pure smaltire anche quelli!

PS: sto scherzando, non prendetemi sul serio :-D
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Drogato_ di_porno
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17344 Messaggio da Drogato_ di_porno »

gi.kappa. ha scritto:Drugà se permetti, quella delle vacanze in Kenya è 'na mezza cazzata. Non stiamo parlando di tour ottocenteschi, che all'epoca potevano permetterseli solo Goethe e 4-5 altre famiglie in tutta Europa.
Oggi chiunque può spostarsi nel mondo con veramente pochi spicci, a maggior ragione in quei paesi con il cambio favorevole.
Non cominciamo col qualunquismo "chiunque può andare ovunque". Qui si sta parlando di una vacanza durante le feste natalizie (non fuori stagione) nel resort di Briatore frequentato da Alonso, Naomi Campbell, Berlusconi le cui tariffe riportate nell'articolo sono: "Ieri i prezzi sul sito del raffinato hotel nato dalla ex villa di Briatore, dove hanno alloggiato Berlusconi e Naomi Campbell, Fernando Alonso e Paolo Bonolis, erano diversi: circa 3500 euro a persona in mezza pensione (volo escluso), con spa e centro benessere."

Stiamo parlando di quel resort lì, di quel resort specifico, non di multiproprietà in Egitto. E comunque questo non c'entra un cazzo, continuate in malafede a sviare il discorso. La questione "povertà" è più ampia, Grillo non va solo al resort di Briatore. Vi ripropongo l'articolo di GOFFREDO PARISE, leggetelo bene però, dalla prima all'ultima parola: poi mi dite come si concilia con lo stile di vita di Grillo
Buon Natale da Beppe Grillo

di Beppe Grillo

Quest'anno voglio farvi gli auguri di Natale con un testo di Goffredo Parise pubblicato il 30 giugno del 1974, si intitola: "Il rimedio è la povertà". È un po' lungo, ma ne vale la pena. Armatevi di pazienza, leggetelo fino alla fine e fatelo leggere ai vostri cari. Vi abbraccio. Buon Natale da Beppe Grillo

---

«Questa volta non risponderò ad personam, parlerò a tutti, in particolare però a quei lettori che mi hanno aspramente rimproverato due mie frasi: «I poveri hanno sempre ragione», scritta alcuni mesi fa, e quest’altra: «il rimedio è la povertà. Tornare indietro? Sì, tornare indietro», scritta nel mio ultimo articolo.

Per la prima volta hanno scritto che sono “un comunista”, per la seconda alcuni lettori di sinistra mi accusano di fare il gioco dei ricchi e se la prendono con me per il mio odio per i consumi. Dicono che anche le classi meno abbienti hanno il diritto di “consumare”.

Lettori, chiamiamoli così, di destra, usano la seguente logica: senza consumi non c’è produzione, senza produzione disoccupazione e disastro economico. Da una parte e dall’altra, per ragioni demagogiche o pseudo-economiche, tutti sono d’accordo nel dire che il consumo è benessere, e io rispondo loro con il titolo di questo articolo.

Il nostro paese si è abituato a credere di essere (non ad essere) troppo ricco. A tutti i livelli sociali, perché i consumi e gli sprechi livellano e le distinzioni sociali scompaiono, e così il senso più profondo e storico di “classe”. Noi non consumiamo soltanto, in modo ossessivo: noi ci comportiamo come degli affamati nevrotici che si gettano sul cibo (i consumi) in modo nauseante. Lo spettacolo dei ristoranti di massa (specie in provincia) è insopportabile. La quantità di cibo è enorme, altro che aumenti dei prezzi. La nostra “ideologia” nazionale, specialmente nel Nord, è fatta di capannoni pieni di gente che si getta sul cibo. La crisi? Dove si vede la crisi? Le botteghe di stracci (abbigliamento) rigurgitano, se la benzina aumentasse fino a mille lire tutti la comprerebbero ugualmente. Si farebbero scioperi per poter pagare la benzina. Tutti i nostri ideali sembrano concentrati nell’acquisto insensato di oggetti e di cibo. Si parla già di accaparrare cibo e vestiti. Questo è oggi la nostra ideologia. E ora veniamo alla povertà.

Povertà non è miseria, come credono i miei obiettori di sinistra. Povertà non è “comunismo”, come credono i miei rozzi obiettori di destra.

Povertà è una ideologia, politica ed economica. Povertà è godere di beni minimi e necessari, quali il cibo necessario e non superfluo, il vestiario necessario, la casa necessaria e non superflua. Povertà e necessità nazionale sono i mezzi pubblici di locomozione, necessaria è la salute delle proprie gambe per andare a piedi, superflua è l’automobile, le motociclette, le famose e cretinissime “barche”.

Povertà vuol dire, soprattutto, rendersi esattamente conto (anche in senso economico) di ciò che si compra, del rapporto tra la qualità e il prezzo: cioè saper scegliere bene e minuziosamente ciò che si compra perché necessario, conoscere la qualità, la materia di cui sono fatti gli oggetti necessari. Povertà vuol dire rifiutarsi di comprare robaccia, imbrogli, roba che non dura niente e non deve durare niente in omaggio alla sciocca legge della moda e del ricambio dei consumi per mantenere o aumentare la produzione.

Povertà è assaporare (non semplicemente ingurgitare in modo nevroticamente obbediente) un cibo: il pane, l’olio, il pomodoro, la pasta, il vino, che sono i prodotti del nostro paese; imparando a conoscere questi prodotti si impara anche a distinguere gli imbrogli e a protestare, a rifiutare. Povertà significa, insomma, educazione elementare delle cose che ci sono utili e anche dilettevoli alla vita. Moltissime persone non sanno più distinguere la lana dal nylon, il lino dal cotone, il vitello dal manzo, un cretino da un intelligente, un simpatico da un antipatico perché la nostra sola cultura è l’uniformità piatta e fantomatica dei volti e delle voci e del linguaggio televisivi. Tutto il nostro paese, che fu agricolo e artigiano (cioè colto), non sa più distinguere nulla, non ha educazione elementare delle cose perché non ha più povertà.

Il nostro paese compra e basta. Si fida in modo idiota di Carosello (vedi Carosello e poi vai a letto, è la nostra preghiera serale) e non dei propri occhi, della propria mente, del proprio palato, delle proprie mani e del proprio denaro. Il nostra paese è un solo grande mercato di nevrotici tutti uguali, poveri e ricchi, che comprano, comprano, senza conoscere nulla, e poi buttano via e poi ricomprano. Il denaro non è più uno strumento economico, necessario a comprare o a vendere cose utili alla vita, uno strumento da usare con parsimonia e avarizia. No, è qualcosa di astratto e di religioso al tempo stesso, un fine, una investitura, come dire: ho denaro, per comprare roba, come sono bravo, come è riuscita la mia vita, questo denaro deve aumentare, deve cascare dal cielo o dalle banche che fino a ieri lo prestavano in un vortice di mutui (un tempo chiamati debiti) che danno l’illusione della ricchezza e invece sono schiavitù. Il nostro paese è pieno di gente tutta contenta di contrarre debiti perché la lira si svaluta e dunque i debiti costeranno meno col passare degli anni.

Il nostro paese è un’enorme bottega di stracci non necessari (perché sono stracci che vanno di moda), costosissimi e obbligatori. Si mettano bene in testa gli obiettori di sinistra e di destra, gli “etichettati” che etichettano, e che mi scrivono in termini linguistici assolutamente identici, che lo stesso vale per le ideologie. Mai si è avuto tanto spreco di questa parola, ridotta per mancanza di azione ideologica non soltanto a pura fonia, a flatus vocis ma, anche quella, a oggetto di consumo superfluo.

I giovani “comprano” ideologia al mercato degli stracci ideologici così come comprano blue jeans al mercato degli stracci sociologici (cioè per obbligo, per dittatura sociale). I ragazzi non conoscono più niente, non conoscono la qualità delle cose necessarie alla vita perché i loro padri l’hanno voluta disprezzare nell’euforia del benessere. I ragazzi sanno che a una certa età (la loro) esistono obblighi sociali e ideologici a cui, naturalmente, è obbligo obbedire, non importa quale sia la loro “qualità”, la loro necessità reale, importa la loro diffusione. Ha ragione Pasolini quando parla di nuovo fascismo senza storia. Esiste, nel nauseante mercato del superfluo, anche lo snobismo ideologico e politico (c’è di tutto, vedi l’estremismo) che viene servito e pubblicizzato come l’élite, come la differenza e differenziazione dal mercato ideologico di massa rappresentato dai partiti tradizionali al governo e all’opposizione. L’obbligo mondano impone la boutique ideologica e politica, i gruppuscoli, queste cretinerie da Francia 1968, data di nascita del grand marché aux puces ideologico e politico di questi anni. Oggi, i più snob tra questi, sono dei criminali indifferenziati, poveri e disperati figli del consumo.

La povertà è il contrario di tutto questo: è conoscere le cose per necessità. So di cadere in eresia per la massa ovina dei consumatori di tutto dicendo che povertà è anche salute fisica ed espressione di se stessi e libertà e, in una parola, piacere estetico. Comprare un oggetto perché la qualità della sua materia, la sua forma nello spazio, ci emoziona.

Per le ideologie vale la stessa regola. Scegliere una ideologia perché è più bella (oltre che più “corretta”, come dice la linguistica del mercato degli stracci linguistici). Anzi, bella perché giusta e giusta perché conosciuta nella sua qualità reale. La divisa dell’Armata Rossa disegnata da Trotzky nel 1917, l’enorme cappotto di lana di pecora grigioverde, spesso come il feltro, con il berretto a punta e la rozza stella di panno rosso cucita a mano in fronte, non soltanto era giusta (allora) e rivoluzionaria e popolare, era anche bella come non lo è stata nessuna divisa militare sovietica. Perché era povera e necessaria. La povertà, infine, si cominci a impararlo, è un segno distintivo infinitamente più ricco, oggi, della ricchezza. Ma non mettiamola sul mercato anche quella, come i blue jeans con le pezze sul sedere che costano un sacco di soldi. Teniamola come un bene personale, una proprietà privata, appunto una ricchezza, un capitale: il solo capitale nazionale che ormai, ne sono profondamente convinto, salverà il nostro paese».
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17345 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La povertà sbandierata da Grillo è un manifesto ideologico e programmatico.

Capite dov'è la differenza?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17346 Messaggio da Blif »

Salieri D'Amato ha scritto:4 piazzisti più uno: Geisha, Cicciuzzo, Walter, Maniglia più Australiano guest star delle ultime puntate. Il pubblico in studio saltuariamente può intervenire.

Trasmissione:quale è il migliore amaro del mondo?

Consiglio il Cynar, gli altri li ho provati tutti ma nessuno mi ha fatto digerire!
L'amaro del Capo è il peggio del peggio, non lo berrò mai!
Ho fatto una scelta razionale, una comparazione organica e indipendente dai gusti personali e ho stabilito di mia sponte che il meglio è senz'altro il Cynar.
Dopo aver assaggiato Fernet e Ramazzotti, sebbene personalmente preferisca altri liquori come la Vecchia Romagna etichetta nera, direi che il Cynar al momento è preferibile.
Ramazzotti senza dubbio, qualche pecca organolettica, ma senz'altro il migliore. Poi ha cambiato bottiglia e non capisco come possa non piacere, è così accattivante nella nuova veste!

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17347 Messaggio da Drogato_ di_porno »

quindi per te gikappa se grillo scrive che la barca è cretina e superflua e poi se la spassa sopra non crea problemi di coerenza?

dire che una cosa è cretina e superflua e poi starci sopra non è incoerenza.

non so che cazzo dirti gikappa. noi due non possiamo intenderci. parliamo lingue diverse, attribuiamo alle medesime parole diversi significati.

Povertà è ideologia e programma politico...
superflua è l’automobile, le motociclette, le famose e cretinissime “barche”
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17348 Messaggio da Drogato_ di_porno »

tra l'altro la barca su cui sta Grillo nell'ultima foto batte bandiera delle Isole Cayman (dove tutti immatricolano la barca), il paradiso fiscale.

è un paesino che ha la più grande flotta del mondo :lol:

un paradiso fiscale ha molto in comune con l'ideologia della povertà

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17349 Messaggio da Tasman »

Quindi la cazzata è stata andare in Kenia. Non ci doveva andare,non adesoo cazzo!!!e allora tutto il discorso della povertà poteva stare in piedi.Anche se messo in piedi da un Benestante come lui.

Forse....giusto?

Non è che ogni azione/idea del Signor Beppe Grillo sia oro colato,puttanate ne ha fatte,dette e ne dirà,come tutti noi mortali del resto.

Di sicuro rimane che: Nel mentre tu Drugat,e altri Italians aspettano l'arrivo in politica del MESSIA senza macchia e senza colpa,
di base io continuerò a votare M5S.

Purtroppo in Italia questo passa il convento,convincimi che esiste una forza politica,non dico migliore..ahahahaha,ma almeno da prendere in considerazione per provare a migliorare le cose ,e ne riparliamo.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17350 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Tasman ha scritto:Non è che ogni azione/idea del Signor Beppe Grillo sia oro colato,puttanate ne ha fatte,dette e ne dirà,come tutti noi mortali del resto.
Non ti ho visto così indulgente verso altri. Così tollerante. Vedo un filino di doppiopesisimo, di due pesi e due misure.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17351 Messaggio da australiano »

E intanto Drogato non risponde alla domanda fatidica

cosa ha votato in passato?cosa voterebbe oggi? :D

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17352 Messaggio da gi.kappa. »

Dai Drugà, sii serio. Un articolo sulla povertà non è un programma politico, è al massimo uno spunto di riflessione. E andare in Kenya non è incoerente perché si tratta di riflessioni a lungo termine. Così come la storia delle barche. E tutto un parlare in prospettiva, come quando Casaleggio metteva quei video strambi e apocalittici.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17353 Messaggio da Superfissato »

Sul web minacce di morte all'ex premier. Pd: basta seminare odio. M5S: noi vittime

ROMA «Auguriamo la morte a Matteo Renzi». Su Facebook compare una pagina che inneggia alla morte dell'ex premier. Il Pd, allarmato, si rivolge alla polizia postale. E denuncia il «clima d'odio» che sfocia in episodi del genere. «Chi lo fomenta?», domanda Alessia Rotta. E invita alla responsabilità chi, come Beppe Grillo, evoca i «tribunali del popolo». Ma i Cinque stelle ribaltano l'accusa: il M5s è vittima, affermano, di chi teme una loro vittoria alle elezioni e fabbrica «false notizie» per «demolirli». Prosegue così uno scontro a distanza, sempre più proiettato sul ring del Web.

Dopo la sconfitta al referendum Renzi ha riconosciuto come errore del Pd aver lasciato «il Web a chi diffonde falsità». Ma si è andati oltre le falsità, denuncia ora dal Nazareno Alessia Rotta. Il «clima d'odio» sfocia in episodi come quello di una pagina Facebook che inneggia apertamente alla «morte» di Renzi.
Sulla pagina il gestore, che si nasconde dietro l'anonimato e usa foto profilo di Mussolini, inveisce contro i «comunisti» che lo accusano di aver superato il limite, minaccia a sua volta di rivolgersi alla polizia postale e non accetta di cancellare il suo messaggio: «Non è mica una colpa esprimere un desiderio...».

Fonte Il Messaggero : http://www.ilmessaggero.it/primopiano/p ... 80810.html

Insomma i 5* dicono di essere delle vittime. Le campagne di odio e di inneggiamento a rivoluzioni, colpi di stato, annientamento della "casta", apertura del Parlamento a mo di scatola di sardine so tutte paroline zuccherose che i nemici degli onesti usano al solo proposito di screditare il movimento.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17354 Messaggio da alex1jd1 »

gi.kappa. ha scritto:Dai Drugà, sii serio. Un articolo sulla povertà non è un programma politico, è al massimo uno spunto di riflessione. E andare in Kenya non è incoerente perché si tratta di riflessioni a lungo termine. Così come la storia delle barche. E tutto un parlare in prospettiva, come quando Casaleggio metteva quei video strambi e apocalittici.

ah beh se era solo in discorso in prospettiva si spiega tutto

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17355 Messaggio da australiano »

Superfissato ha scritto:Sul web minacce di morte all'ex premier. Pd: basta seminare odio. M5S: noi vittime

ROMA «Auguriamo la morte a Matteo Renzi». Su Facebook compare una pagina che inneggia alla morte dell'ex premier. Il Pd, allarmato, si rivolge alla polizia postale. E denuncia il «clima d'odio» che sfocia in episodi del genere. «Chi lo fomenta?», domanda Alessia Rotta. E invita alla responsabilità chi, come Beppe Grillo, evoca i «tribunali del popolo». Ma i Cinque stelle ribaltano l'accusa: il M5s è vittima, affermano, di chi teme una loro vittoria alle elezioni e fabbrica «false notizie» per «demolirli». Prosegue così uno scontro a distanza, sempre più proiettato sul ring del Web.

Dopo la sconfitta al referendum Renzi ha riconosciuto come errore del Pd aver lasciato «il Web a chi diffonde falsità». Ma si è andati oltre le falsità, denuncia ora dal Nazareno Alessia Rotta. Il «clima d'odio» sfocia in episodi come quello di una pagina Facebook che inneggia apertamente alla «morte» di Renzi.
Sulla pagina il gestore, che si nasconde dietro l'anonimato e usa foto profilo di Mussolini, inveisce contro i «comunisti» che lo accusano di aver superato il limite, minaccia a sua volta di rivolgersi alla polizia postale e non accetta di cancellare il suo messaggio: «Non è mica una colpa esprimere un desiderio...».

Fonte Il Messaggero : http://www.ilmessaggero.it/primopiano/p ... 80810.html

Insomma i 5* dicono di essere delle vittime. Le campagne di odio e di inneggiamento a rivoluzioni, colpi di stato, annientamento della "casta", apertura del Parlamento a mo di scatola di sardine so tutte paroline zuccherose che i nemici degli onesti usano al solo proposito di screditare il movimento.

Quindi la ROTTAMAZIONE renziana era solo una iperbolica figura retorica mentre quelle grillini sono serie minacce eversive?

E meno male che si era noi quelli dei due pesi e due misure :D

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