La propaganda sull'Ucraina comandata dai tossici nazisti serve a giustificare un'operazione su larga scala come quella a cui stiamo assistendo, e serve a mostrare alla popolazione russa che ovviamente i buoni sono i soldati invasori e i cattivi sono i membri del governo ucraino. Anche l'invito di Putin di qualche giorno fa rivolto ai militari ucraini a destituire Zelensky era un tentativo di propaganda in questo senso, ma Putin si è accorto, almeno per il momento, che la resistenza di Kiev è maggiore del previsto e simili giochetti non funzionano.alternativeone ha scritto: ↑05/03/2022, 13:02Io torno a ripetere, se davvero avesse voluto denazificare l'Ucraina e proteggere i russofoni del Donbass dalle angherie degli squadroni paramilitari (perché di questi si tratta, non di forze regolari dell'esercito ucraino), azione più che meritevole a mio modo di vedere, avrebbe dovuto cominciare e fermarsi lì, e magari avrebbe avuto l'appoggio ufficiale di Kiev ed il plauso dell'opinione pubblica internazionale.
Ma la realtà è che lui ritiene, come ripetuto più volte, che l'Ucraina non abbia il diritto di essere considerato stato sovrano ed ecco che il castello di carte dell'estirpazione del nazismo crolla senza appello.
Comunque non mi aspetto nulla di buono per il futuro, la NATO non può entrare militarmente in Ucraina altrimenti inizierebbe davvero la Terza Guerra Mondiale e l'Occidente può solo mandare armi in gran quantità in Ucraina, che però rallenteranno solo la sconfitta. Sono invece abbastanza fiducioso sulle sanzioni e sulla capacità che hanno di mettere in ginocchio l'economia russa: non credo che ciò spingerà la popolazione a ribellarsi, ma potrebbero instillare più di qualche dubbio in qualche oligarca o gerarca vicino allo zar. Va anche detto che Putin è psicopatico e paranoico ma non stupido, e probabilmente gli uomini più vicini a lui come Lavrov e Shoigu sono uomini di assoluta fiducia, quindi sarà difficile vedere la sua destituzione in tempi brevi. E tra parentesi, non so se l'ipotetico successore di Putin sarebbe necessariamente migliore o meno pericoloso di lui. Insomma, lo scenario è molto fluido e la cosa più probabile è che, come spesso si ripete, le cose peggioreranno prima di migliorare.