Hai ragione, è che io non riesco proprio a concepire l'inesistenza dello spirito (santo o meno).Drogato_ di_porno ha scritto:Sì, ma questo significa avere fede. Quello che non si riesce a sopportare è che dopo non vi sia nulla, che si muoia e non ci si accorga di nulla, in altre parole che nulla giustifichi la nostra vita.Nova ha scritto:Io da sempre sono curiosa della morte, come si muore e cosa c'è dopo... Dev'essere un'esperienza fortissima..Drogato_ di_porno ha scritto:Invece c' è del vero in quel che dici.machbethy ha scritto:Il tempo scorre e cercare di fermarlo sarebbe come voler fermare la marea con le mani.
Ecco Alba cosa è oggi la pornografia è quella marea che non riuscirai mai a fermare con le tue NUDE mani....un bacio ovunque tu voglia
Secondo un recente sondaggio gli italiani avrebbero paura di invecchiare, sarebbero dominati dall' ansia per la brevità della vita e ossessionati dallo scorrere del tempo.
Ma noi siamo giovani e la morte esiste solo come dato puramente intellettuale, non ci ha ancora forato il midollo delle ossa.
à‰ roba per altri, per i più anziani.
Non è che abbia fretta, ovv., la vita mi piace è comunque prima o poi la mia curiosità verrà appagata, ma indubbiamente il pensiero è eccitante.
Quello di "vivere invano" è un pensiero intollerabile in vita. Nota bene che è la morte a creare il "senso" o "significato" della vita, se tu fossi immortale non ti chiederesti "perchè" o "per quale ragione, motivo, fondamento" esistiamo; il fatto che invece si muoia ci spinge a chiederci perchè viviamo e perchè viviamo così e non in un altro modo (che poi è il principio di ragion sufficiente di Leibniz).
Comunque se dio non c'è il problema non si pone, di certo a quel punto una volta morta non mi sentiró certo delusa

Peró, se è come dici tu, perchè tanti atei? Non dovrebbe essere intollerabile per loro il fatto che la loro vita è insignificante?
PS Mi è venuta voglia di approfondire il discorso sul tedesco.

