Pero quel titolo ti dice tutto di quel giornale e del giornalista. Io l'articolo l'ho letto e il titolo e' forviante, come e' forviante la parte dell'articolo dalla quale il titolo e' dedotto.
come scritto nell'articolo:
premesso (vedi articolo)
- l’Irpef dichiarata dagli italiani nel 2023 ha garantito allo Stato 174 miliardi di euro (+1,9% rispetto all’anno precedente)
- i contribuenti con redditi fino a 35 mila euro (l’80% del totale) dichiarano il 37% dell’imposta netta totale, mentre il restante 63% del carico fiscale è sulle spalle dei redditi superiori a 35 mila euro (il 20% del totale contribuenti).
poi questa oscenita'
Ma che ragionamento e': "gli italiani piu' ricchi", "gli italiani piu' abbienti"... e che cazzo vuol dire?"L'1% degli italiani più ricchi paga, in proporzione, meno tasse del restante 99% dei contribuenti. E’ quanto emerge da uno studio congiunto condotto dagli esperti della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e dell’Università di Milano Bicocca. Nella ricerca si legge che «il sistema fiscale italiano appare blandamente progressivo e diventa addirittura regressivo per il 5% degli italiani più abbienti, che pagano un'aliquota effettiva inferiore al 95% dei contribuenti». Insomma, sono i lavoratori dipendenti a pagare più tasse, seguiti da lavoratori autonomi, pensionati e da coloro che percepiscono rendite finanziarie e locazioni immobiliari."
Il patrimonio personale non ha nulla a che fare con il reddito, se lo ficcassero nel cervello avere un patrimonio alto non vuol dire ne essere evasori ne essere soggetti a tasse che gli altri non hanno a meno che non si faccia una "patrimoniale" (che altro non e' che un modo per buttare soldi in quel buco nero che e' la pubblica amministrazione e tutte le marchette che paga a destra e a manca)
Poi la ciliegina sulla torta:
Questa e' una cosa del 2017 (governo Gentiloni) e ha portato in italia capitali e consumi che senza quella legge non sarebbero mai arrivati.I super milionari (e i loro familiari) che spostano la residenza in Italia godono di un regime agevolato che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero calcolata in 100 mila euro per ciascun periodo d’imposta.
Articolo forviante per il quale l'editore e il giornalista dovrebbero rispondere. Il mondo e' pieno di celebrolesi che non vanno oltre il titolo (e molti di quelli che vanno oltre non capiscono quello che leggono)