[O.T.] Abbiamo anche un papa pedofilo

Scatta il fluido erotico...

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Nadir
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#91 Messaggio da Nadir »

Oh, io non dico che l'ha inventata, ma che ci ha forzosamente messo una specie di copyright.
La stessa cosa che ha fatto conl concetto di "carita'" e di "pieta'"

Anche se pieta' l'ha quasi inventato, o meglio, l'ha modificato a suo uso e consumo (prendi il collegamnto tra pio-pietoso-pieta' e guarda come dal concetto latino di pietas si arriva ad un concetrto molto piu' materiale e dominabile)
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Mavco Pizellonio
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#92 Messaggio da Mavco Pizellonio »

Event,

non sono d'accordo.

Io sono favorevole, ad esempio, ai PACS. La mia libertà  di difendere questa convinzione non è in discussione. Ma io non credo che i pacs siano "giusti" riferiti ad una idea platonica di Giustizia. Sembrano giusti a me, da uomo del mio tempo, per motivi culturali e personali. Sono uno sporco relativista.
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Nadir
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#93 Messaggio da Nadir »

donegal ha scritto: Che stai addì ?
O ho capito una cosidetta cippa io, oppure mi sa tanto che non hai chiare le idee su cosa si intenda per riformista...
In questo paese non ci sono veri riformisti e il partito-del-no non ha un colore definito. Tutti sono sempre contrari a quello che fa quell'altro. Sempre. Su ogni cosa. Il risultato e' che si fa ben poco e non nell'interesse della comunita'. NO al termovalorizzatore, NO alla centrale X nel posto Y, NO, NO, NO. La tendenza a contestare tutto e' comunque appannaggio delle frange piu' aggressive della politica, dei vari pseudo-squadrismi, di quelli che vivono la gestione della cosa pubblica come un fatto di tifoseria.
E questo significa che la sinistra non ne e' estranea. Affatto.
Purtroppo.
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eventhorizon
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#94 Messaggio da eventhorizon »

Nadir ha scritto:Oh, io non dico che l'ha inventata, ma che ci ha forzosamente messo una specie di copyright.
La stessa cosa che ha fatto conl concetto di "carita'" e di "pieta'"

Anche se pieta' l'ha quasi inventato, o meglio, l'ha modificato a suo uso e consumo (prendi il collegamnto tra pio-pietoso-pieta' e guarda come dal concetto latino di pietas si arriva ad un concetrto molto piu' materiale e dominabile)
Anche charitas in greco nell'accezione cattolica non esiste, e i vangeli sono scritti in greco koinè..
X esempio l'ultima enciclica del Pastore Tedesco si chiama "Deus est Charitas" (o qualcosa del genere).. La frase originale dalla quale è preso il titolo è "Theós agà pe estìn" (1Giovanni 4,8).. Beh in greco ne passa di differenza tra il concetto di Agà pe (Amore altruistico) e quello di carità .. Questa conversione impropria e per proprio tornaconto economico del termine porta il trademark dei padri fondatori della Chiesa Cattolica, non certo di Gesu Cristo o di dei primi cristiani..

Forse spesso la radice di molti problemi sta nel non confondere chi è cristiano con chi è cattolico.. Mi sembra ke ci siano sempre meno punti di intersezione fra i due insiemi..
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dostum
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#95 Messaggio da dostum »

dedicato ad helmuttone


Viaggiare in solitudine (a proposito di puttane e preti)

Occorre una certa conoscenza dell'animo umano, per far prosperare i propri affari. Una comprensione priva di cinismo, per la precisione, che si rifiuti di ridurre - come va di moda da un qualche decennio nell'antropologia filosofica - l'uomo ai suoi aspetti più vistosamente materiali. L'uomo ha una molteplicità di bisogni, compresi quelli spirituali. E' bene non trascurare questi ultimi, così come è bene tener presente che tra le inclinazioni alte e quelle basse, tra quelle nobili e quelle ignobili dell'essere umano non c'è quello iato, quella frattura insanabile che qualcuno immagina. L'uomo più spirituale è tentato dalla carne mille volte più dell'uomo materiale. Di ogni pia anima si può dire - come diceva Manzoni di Tommaseo, se non ricordo male - che ha un piede in paradiso ed un altro nel bordello. Le puttane, queste profonde conoscitrici dell'animo umano, lo sanno bene. Mai si sono fatte spaventare da tiare e fervore religioso. Il mio professore di storia romana, Vito Antonio Sirago, ricordava che alle grandi torme di pellegrini di quel tempo inquieto che fu il quarto secolo non mancava l'assistenza di un allegro esercito di puttane.
Come è noto, lo Stato sta attraversando una crisi di legittimazione. Un tempo si legittimava da sé: lo Stato esiste perché Dio lo vuole. Il potere scendeva dall'alto, c'era poco da discutere e da giustificare. Con la democrazia le cose si sono complicate non poco. Chi è al potere, certo, sta lì perché lo abbiamo scelto noi, ma cosa possiamo rispondere a chi volesse mettere in discussione l'esistenza stessa dello Stato? Una sola risposta è possibile, evidentemente. Lo Stato esiste perché è utile, perché offre al cittadino una serie di servizi senza i quali si ritroverebbe nudo e indifeso. Lo Stato ha ragione d'essere per l'assistenza sanitaria, per i tribunali, per le pensioni, per l'istruzione. Non è una grande risposta, perché è sotto gli occhi di tutti che negli ospedali dello Stato si viene assistiti male, i tribunali fanno giustizia - quando la fanno - dopo dieci anni, le pensioni tra qualche anno permetteranno appena di comprare i regali di Natale ai nipoti e la scuola sforna presuntuosi ignoranti. Ma è meglio di nessuna risposta.
La Chiesa sta attraversando una crisi di legittimazione non meno grave di quella dello Stato. Siamo in tempi di pragmatismo, e non c'è istituzione umana o divina che si salvi dalla domanda fatidica: a che serve? Non si tratta, sia chiaro, di una domanda formulata esplicitamente, ma è quasi impossibile non avvertirne la presenza ogni volta che si prende in considerazione il rapporto tra l'uomo contemporaneo ed una qualsiasi istituzione o tradizione. E così anche la Chiesa si trova a dover rispondere a questa domanda. La risposta è pronta lì da secoli, e non è una risposta da niente. La Chiesa serve a salvarti l'anima. Ma questa risposta, che è stata sufficiente per secoli, oggi non lo è più. Tale è il pragmatismo attuale, che pochi si accontentano di una utilità ultraterrena. Se è utile, occorre che sia utile anche qui ed ora. Che mi faciliti la vita. Che la renda più sicura. La Chiesa sa bene che è questo che oggi le si chiede, e per questo diventa - come lo Stato, insieme allo Stato - una istituzione che assiste. La sua funzione è quella di offrire rassicurazione, conforto, aiuto. Non che sia una cosa nuova, ma oggi c'è uno zelo diverso, adeguato alla tremenda insicurezza dell'uomo contemporaneo. Lo slogan attuale è "Dio ti ama". La sua versione estesa è: "Non sei solo, Dio ti ama". In una serie di vignette che mi capitò di leggere qualche anno fa su un foglio parrocchiale, era esplicitato tutto il riscorso: Ti senti solo, non hai un solo vero amico, il lavoro non ti soddisfa, tutto va a rotoli? (qui c'è la faccia triste, anzi disperata del poveraccio al quale va tutto storto). Non preoccuparti. C'è una bella notizia per te. Dio ti ama! (e qui la faccia triste si illumina e diventa sorridente).
E' meraviglioso che vi siano tante istituzioni che non lasciano solo l'uomo. Lo Stato, la Chiesa, la Televisione. Non c'è un solo momento in cui si possa stare con la propria solitudine, con la propria nudità umana. Tutti ti corrono incontro con pietose coperte, quando per caso - o per aver bevuto - ti capita di scoprirti. L'uomo contemporaneo attende inutilmente il suo Cam.
Non c'è una buona opinione dei camionisti. La gente li considera persone grossolane, rozze, incolte, con una certa prevalenza dell'aspetto materiale dell'essere umano. Il lavoro li porta a stare per diversi giorni lontani dalle loro famiglie. Le puttane, queste profonde conoscitrici dell'animo umano, sanno bene che un uomo lontano dalla propria famiglia per diversi giorni avvertirà una profonda nostalgia della moglie e dei figli, ma anche un più impellente bisogno di esercitare la propria virtù virile. E' così che da tempo le puttane aspettano con amore i camionisti agli autogrill. Anch'esse fanno parte di quella grande impresa di rassicurazione che è propria delle istituzioni. Non a caso nessuna istituzione si è mai sognata realmente di combattere la prostituzione.
I preti conoscono le debolezze umane non meno delle puttane, e non meno di loro sanno sfruttarle per far prosperare i propri affari. Prendiamo il nostro camionista. Abbiamo detto che è sciocco considerare dal punto di vista meramente materiale. Vi sono bisogni spirituali anche nel più cinico degli esseri umani. Il camionista che è lontano da casa ha bisogno di esercitare il pistolino, ma può ben essere, anche, che gli venga un certo malessere dentro, una qualche nostalgia di cose buone e calde e pulite, e che voglia gettarsi tra le braccia del prete, più che in quelle di una puttana (o magari di fare le due cose insieme, per via di quella contiguità di carne e spirito di cui ho detto). Non sorprende pertanto che il Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti dedichi un documento proprio a loro*, ai camionisti, sostenendo che la Chiesa non deve dimenticare "chi svolge la sua professione percorrendo per lunghi tratti di tempo le autostrade, i camionisti, per esempio, e corre il pericolo di trovarsi particolarmente in solitudine, lontano dalla famiglia e dalla sua dignità ", e che per questo deve darsi da fare, la Chiesa, per incontrarli "negli spazi che gli interessati considerano propri, come sono i grandi piazzali per le soste, senza dimenticare gli autogrill". Il camionista, il rappresentante di commercio, l'automobilista qualunque troveranno ad attenderli, all'autogrill, la puttana e il prete. A loro la scelta.
Pur essendo figlio di un camionista, non ho l'automobile da più di dieci anni. Ho sempre provato un fastidio enorme nel guidare, oltre a ritenere l'automobile un assurdo economico ed ecologico. Riconosco però che c'è un piacere particolare nel viaggiare da soli in automobile. Viaggiare piano, di notte, ascoltando la musica che ami, dev'essere uno dei piaceri della vita - uno di quei momenti di solitudine felice, nei quali entri in contatto con te stesso in modo più profondo (è come se fossimo tutta superficie, come se la nostra mente fosse sulla nostra stessa pelle, pensavo poco fa; e siamo di più, e meglio, quando ci avvogliamo, quando ci seppelliamo in noi stessi, per così dire, ritirandoci in un punto indefinito all'interno di noi stessi). Mi sorprende un po' che la Chiesa consideri questa solitudine come un pericolo per l'uomo. Per la precisione, afferma che il camionista solitario è lontano, oltre che dalla famiglia, "dalla sua dignità ". Come se la solitudine comportasse, automaticamente, una degradazione dell'umano. Eppure la Chiesa dovrebbe sapere bene quali abissi di verità può scoprire un uomo viaggiando in solitudine. Proprio perché lo sa, forse, sente di dover portare conforto e distrazione. Perché non c'è assistenza che valga - non quella della puttana, non quella del prete - una volta che si sia giunti lì dove prima o poi ti conduce il viaggiare in solitudine.

* Fonte: Repubblica
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Mavco Pizellonio
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#96 Messaggio da Mavco Pizellonio »

Nadir ha scritto: (prendi il collegamnto tra pio-pietoso-pieta' e guarda come dal concetto latino di pietas si arriva ad un concetrto molto piu' materiale e dominabile)
e guarda come parliamo amabilmente di pietas e libero arbitrio, di pompini senz' ugola e della prostata di Joseph Ratzinger. In che modo il concetto di pietas in S.Agostino è vincolante alla nostra libertà  di sparare cazzate in allegria!?
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therock21
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#97 Messaggio da therock21 »

Mavco Pizellonio ha scritto:
Nadir ha scritto:Insomma, e' il meccanismo del Libero Arbitrio.
Una delle trovate piu' raffinate della Chiesa [...]
il mio collega ( :DDD ) Enrico Rusconi qualche sera fa da Lerner obiettava a chi (un prete) parlava di (più o meno) solidarietà , umanità  cristiana : "ma perchè cristiana, questo non capisco, questo è un fatto umano..."

ora, il concetto di libertà  non l'ha inventato la chiesa. Attribuire alla chiesa un'invenzione così importante vuol dire, per dirla con Mavco Pizellonio, manifestare un "eccesso di rispetto" per la chiesa. :-D
Scusate se mi intrometto...questo discorso mi sembra molto interessante...

Vorrei solo puntualizzare il fatto che i concetti di "solidarietà ", "umanità ", "pietà " etc....è bugia dire che sono "innati" nell'uomo, questa è una barzellatta degli atei. Se prendiamo per esempio Nietzsche (fiero anticristiano), vedreste come secondo lui tutti i valori non sono innati...bensì nascono in corrispondenza di un particolare evento storico (per i valori citati prima...la nascita del cristianesimo...) e se ci pensi un attimo (mi riferisco a Mavco Pizellonio)...non puoi non essere d'accordo!

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#98 Messaggio da therock21 »

Mavco Pizellonio ha scritto:
Nadir ha scritto:Insomma, e' il meccanismo del Libero Arbitrio.
Una delle trovate piu' raffinate della Chiesa [...]
il mio collega ( :DDD ) Enrico Rusconi qualche sera fa da Lerner obiettava a chi (un prete) parlava di (più o meno) solidarietà , umanità  cristiana : "ma perchè cristiana, questo non capisco, questo è un fatto umano..."

ora, il concetto di libertà  non l'ha inventato la chiesa. Attribuire alla chiesa un'invenzione così importante vuol dire, per dirla con Mavco Pizellonio, manifestare un "eccesso di rispetto" per la chiesa. :-D
Scusate se mi intrometto...questo discorso mi sembra molto interessante...

Vorrei solo puntualizzare il fatto che i concetti di "solidarietà ", "umanità ", "pietà " etc....è bugia dire che sono "innati" nell'uomo, questa è una barzellatta degli atei. Se prendiamo per esempio Nietzsche (fiero anticristiano), vedreste come secondo lui tutti i valori non sono innati...bensì nascono in corrispondenza di un particolare evento storico (per i valori citati prima...la nascita del cristianesimo...) e se ci pensi un attimo (mi riferisco a Mavco Pizellonio)...non puoi non essere d'accordo!

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#99 Messaggio da donegal »

Nadir : ribadisco.

Tu hai scritto : "Oh, anche i cosiddetti riformisti sono uguali: NO mose, NO tav, NO, NO, NO... "

Ergo : i No Mose, No TAV, ecc.. sono cosidetti riformisti...

A volte ho come l'impressione che, per andare a cercare complicate forme di espressione, tu perda il controllo di ció che scrivi : credimi, la semplicità  di comunicazione non è affatto banale, è rivoluzionaria.

E' un difetto (anche mio) che ti avvicina maledettamente a certi politici o a quegli avvocati i cui clienti sono indifendibili, che provano a rincoglionire a parole il giudice ormai anzianotto...
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#100 Messaggio da tao »

ma quanto siete otiimisti amici...............
il condizionamento subdolo della chiesa che pervade le coscienze degli individui e di contro il libero arbitrio.............la sfera personale che non viene intaccata e la pretesa di praticare un'esistenza libera scevra da condizionamenti di sorta.........
a parte il condizionamento culturale, morale, quasi astratto di cui parlate voi....che pure è un dato di fatto, lo riconosco............ma qui si parla di ingerenze nella vita politica, di cose ben più concrete, della sciabola della scomunica sguainata davanti agli occhi di chi eccepisce..........
siamo al carta canta amici.........c'è una nota della cei che impone un decalogo, un codice di comportamento a beneficio dei rappresentanti dei cittadini eletti in parlamento a suffraggio universale diretto.......

altro che io ho studiato e del magistero dottrinale me ne fotto.........
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#101 Messaggio da eventhorizon »

Mavco Pizellonio ha scritto:
e guarda come parliamo amabilmente di pietas e libero arbitrio, di pompini senz' ugola e della prostata di Joseph Ratzinger. In che modo il concetto di pietas in S.Agostino è vincolante alla nostra libertà  di sparare cazzate in allegria!?
Eh no scusa: x riprendere tutti i concetti dovevi dire:

"In che modo il concetto di pietas in S.Agostino è vincolante alla nostra libertà  di giudicare l'uso che ne fa Ratzinger della sua prostata!?"

Questa si chiama sintesi.. Lo propongo come titolo del thread..
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#102 Messaggio da Mavco Pizellonio »

oh mio DIO! c'è una nota della cei che impone un decalogo! capite amici UNA NOTA DELLA CEI!!!

e io che stavo qui a guardare l'ultimo di Aurora Snow...

si tao del magistero dottrinale me ne fotto.

I rapporti tra stato e chiesa stanno in un altro capitolo, qui si parla di come e quanto quello che pensa il papa turbi le mie notti e la mia coscienza, e vi assicuro che non me ne potrebbe fregare di meno.
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#103 Messaggio da tao »

Mavco Pizellonio ha scritto:oh mio DIO! c'è una nota della cei che impone un decalogo! capite amici UNA NOTA DELLA CEI!!!

e io che stavo qui a guardare l'ultimo di Aurora Snow...

si tao del magistero dottrinale me ne fotto.

I rapporti tra stato e chiesa stanno in un altro capitolo, qui si parla di come e quanto quello che pensa il papa turbi le mie notti e la mia coscienza, e vi assicuro che non me ne potrebbe fregare di meno.
se credi di essere immune dai condizionamenti che il contesto nel quale sviluppi la tua esistenza produce sei un illuso........
illuso e presuntuoso............
io invece me ne fotto pochissimo........
mi si accumula una certa dose di bile nel fegato a sentire qualcuno rivendicare la burbanza dell'esclusività  della morale e dell'etica........
la percezione dell' ingiustizia mi irrita non poco, che vuoi farci.......
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#104 Messaggio da Nadir »

Donegal
semplicita' di comunicazione: la sinistra italiana ha convinzioni dogmatiche su se stessa e sui propri avversari (che vede come veri e propri nemici).

Non conosce l'autocritica ma, in compenso, conosce una forma di scomunica. Chi non e' con lei e' contro di lei.
Due ovaie!

In quest'ottica vede i NO degli altri ma non i suoi.
Infantile.

Chiara come comunicazione?
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#105 Messaggio da tao »

Nadir ha scritto:Donegal
semplicita' di comunicazione: la sinistra italiana ha convinzioni dogmatiche su se stessa e sui propri avversari (che vede come veri e propri nemici).

Non conosce l'autocritica ma, in compenso, conosce una forma di scomunica. Chi non e' con lei e' contro di lei.
Due ovaie!

In quest'ottica vede i NO degli altri ma non i suoi.
Infantile.

Chiara come comunicazione?
falla breve nadir............
i no alla tav ed al mose hanno una giustificazione solidissima.........
te la spiego su per giù.......noi siamo un pó come i cani di pavlov e quando sentiamo parlare di opere pubbliche, siano essere straordinarie o ordinarie, ci imbattiamo nel simbolismo analogico che queste situazioni evocano.......
da qui, odiamo indistinto il fruscio delle mazzette, quello dei sussurri nelle orecchie in vista dell'addomesticamento delle gare d'appalto.......
la mia idea è che gran parte di questi progetti non abbiano un'utilità  inerente che le giustifichi e che ne renda opportuna la realizzazione, penso che in fin dei conti le logiche siano ben altre e le sollevazioni popolari siano, nel merito, plausibilissime........

ah, dimenticavo cosa non va nei puntini?............
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Ennio Flaiano.

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